Salve
a prescindere dai meccanismi che permettono una eventuale velocizzazione del puntamento (GPS, fluxgate o algoritmi), alla fine della fiera è necessario analizzare la presenza di un segnale (trasponder). In generale si può osservare che le unità di comando delle antenne satellitari hanno una NIM (network Interface Module), ovvero un tuner. Questo viene sintonizzato sul trasponder che si desira ricevere, ovvero:
Frequenza
Polarizzazione
Segnale di controlo di banda (tono 22K o DiSEqC)
Symbol Rate
FEC (Se necessario, altrimenti si lascia in AutoMode)
Modo: DVB-S o S2 o DSS (In USA)
Quando l'antenna passa davanti al segnale del satellite, viene rilevato l'aggancio del demodulatore (DEMOD LOCK), determinando così la presenza di un segnale coerente con i dati impostati.
A questo punto il puntamento può avvenire con diverse tecniche (analizzando il segnale, disegnando un croce virtuale determinando i 4 punti di sgancio del demodulatore, o altro) e quindi si posiziona l'antenna nel punto di massimo segnale (o di miglior BER)
Poi se vogliamo la certezza del trasponder (perchè potrebbero esiste 2 o più trasponder con gli stessi parametri) allora si analizza il flusso dati in uscita dal NIM ; si determina il pacchetto dati chiamato SI (Sistem Information) e si ricava la NID (Netword Identification) che è un numero a 16 bit e identifica il bouquet a cui appartiene quel trasponder.
Daniele Banfi