In risposta al messaggio di Wibos del 29/04/2022 alle 14:39:49si fa solo al primo ciclo, per fare il bilanciamento al top delle celle, io ho impostato il regolatore solare per fermarsi a 13,6 V che significa 3,4V a cella
Leggendo vari forum e guardando video su YT tanti dicono che non vale la pena di arrivare al massimo dei 3,65 V.
In risposta al messaggio di Giuliopgn del 29/04/2022 alle 20:28:32Di solito si utilizzano valori più conservativi (dal 20 al 80%) per aumentare la vita media delle celle (che non sono proprio economicissime), che varia anche di anni se utilizzate in maniera giusta.
Il dubbio non è che sopra i 3.3 V la capacità sia insignificante, è abbastanza noto, ma perchè gli alimentatori sono prodotti con uscita a 3.65 V e i costruttori di celle chiedono di alimentarli con questa tensione? anche l'affermazione che si stressino sopra i 3.3 V è da documentare, io ho letto che le celle si rovinano sopra i 4.2 V.
In risposta al messaggio di Pasteur del 01/05/2022 alle 11:50:48Il quasi problema del BMS è che l'intervento di distacco alla soglia prefissata lo vede come un Fault, non come una normale regolazione. Mi pare di capire che i parametri del BMS (tensioni e temperature) vadano considerati come ultima barriera di protezione e che quindi sia meglio, quando possibile, tarare i caricatori.
Di solito si utilizzano valori più conservativi (dal 20 al 80%) per aumentare la vita media delle celle (che non sono proprio economicissime), che varia anche di anni se utilizzate in maniera giusta. I caricabatteria sononati per sfruttarne al massimo il valore nominale, tuttavia di solito con i bms regolabili si riesce ad intervenire limitandone comunque il voltaggio e aggirandone il limite della loro regolazione non possibile con tutti i caricabatterie.
In risposta al messaggio di Subalpino del 01/05/2022 alle 12:26:51Corcordo con te, è sempre preferibile laddove possibile regolare direttamente il caricatore, ma il paradosso è che i caricabatterie per le litio,(apparte i regolatori di carica solare)anzichè essere più complessi, sono quasi sempre dei caricatori molto semplici a voltaggio fisso e con amperaggio sempre più alti per soddisfare e sfruttare le caratteristiche peculiari delle batterie al litio.
Il quasi problema del BMS è che l'intervento di distacco alla soglia prefissata lo vede come un Fault, non come una normale regolazione. Mi pare di capire che i parametri del BMS (tensioni e temperature) vadano considerati come ultima barriera di protezione e che quindi sia meglio, quando possibile, tarare i caricatori.
In risposta al messaggio di Pasteur del 01/05/2022 alle 21:44:43Io ho un CB Victron e un DCDC Renogy, entrambi sono regolabili. Io li ho settati a 14,2 (3,55)V.
Corcordo con te, è sempre preferibile laddove possibile regolare direttamente il caricatore, ma il paradosso è che i caricabatterie per le litio,(apparte i regolatori di carica solare)anzichè essere più complessi, sonoquasi sempre dei caricatori molto semplici a voltaggio fisso e con amperaggio sempre più alti per soddisfare e sfruttare le caratteristiche peculiari delle batterie al litio. Il BMS è sicuramente uno strumento di protezione e essenzialmente funziona come un cut off, ma avendo la possibilità di impostare molti parametri è comunque uno strumento interessante e alcuni di loro hanno alcune azioni attive sia di bilanciamento, che di scarica se la cella è troppa carica, ma chiaramente non può intervenire direttamente sul caricabatterie.
In risposta al messaggio di Pasteur del 01/05/2022 alle 11:50:48
Di solito si utilizzano valori più conservativi (dal 20 al 80%) per aumentare la vita media delle celle (che non sono proprio economicissime), che varia anche di anni se utilizzate in maniera giusta. I caricabatteria sononati per sfruttarne al massimo il valore nominale, tuttavia di solito con i bms regolabili si riesce ad intervenire limitandone comunque il voltaggio e aggirandone il limite della loro regolazione non possibile con tutti i caricabatterie.
In risposta al messaggio di Wibos del 26/04/2022 alle 19:35:30Leggo oggi il tuo intervento, che dire, poca spesa tanta resa..., con il bilanciatore attivo hai risolto, sono contento.
Oggi stavo guardando alcuni parametri del BMS e vi faccio alcune domande, i valori dell'immagine sono quelli di default del BMS: le 4 caselle nel riquadro fanno riferimento ai volt delle celle rispetto alla % residua di capacitàho compreso bene ? se così, fosse essi non mi tornano fino in fondo.... i valori corretti dei mV e capacità residua si dovrebbero desumere dalla scheda tecnica dalla batteria, dico bene ? Il valore di cella carica sarebbe corretto 3600 mV in luogo dei 3500 ? Grazie dell'aiuto ....
In risposta al messaggio di Grinza del 04/05/2022 alle 10:11:53Che dirti..., hai ragione, ho 40 anni di camper alle spalle, all'inizio, certo, anche avessi voluto..., le possibilità erano quelle che erano..., ho allestito artigianalmente due mezzi, un Fiat 238 ed un VW bianco/rosso con il tetto apribile a manovella, pulmino naturalmente, più che il necessario..., letto, cucina striminzita e frigo a mattoncini da mettere in freezer..., non potevi avere.
Una riflessione del tutto senza polemica Questa utile discussione ha portato alla conclusione che alla fine l’impianto dell’amico che a chiesto aiuto (poi migliorato con un bilanciatore anche se non necessario) era perfettamentefunzionante, alla riflessione (voi la prenderete come una provocazione) che faccio è sempre la solita, ma alla fine è necessario avere tutte quelle ‘videate’ che possono essere forvianti oppure basta un impianto fatto a regola d’arte? Io (ma probabilmente sono io lo strano) dopo oltre trenta anni di Camperismo, in questo camper non ho messo nemmeno un voltmetro, tanto quando non va è chiaro cosa è successo Avanti con i pomodori
In risposta al messaggio di ezio55 del 04/05/2022 alle 17:36:47Ganzo aver costruito il camper da solo.
Che dirti..., hai ragione, ho 40 anni di camper alle spalle, all'inizio, certo, anche avessi voluto..., le possibilità erano quelle che erano..., ho allestito artigianalmente due mezzi, un Fiat 238 ed un VW bianco/rossocon il tetto apribile a manovella, pulmino naturalmente, più che il necessario..., letto, cucina striminzita e frigo a mattoncini da mettere in freezer..., non potevi avere. Ricordo ancora quando sono andato in Jugoslavia, allora si chiamava così..., con il VW, avevo problemi con la batteria del mezzo (quella servizi non sapevo neanche cosa fosse..., non c'era) si scaricava sempre, quindi mi ero portato dietro un vecchio caricabatterie, per sicurezza, per fortuna l'ho fatto... Con il tempo, la pazienza e qualche soldo in più... sono passato a mezzi migliori, la passione e la curiosità, mi ha portato a sperimentare nuove soluzioni, solare, litio, modem/router, controllo delle batterie e videocamera da remoto ecc. Ripeto, tutta sta roba non sarebbe... necessaria, però è anche comodo vedere, anche da remoto, se la batteria è in salute, la temperatura, soprattutto nelle Litio, quando c'è stato il Covid all'inizio e non si poteva uscire, ho avuto problemi con la batteria che naturalmente si è scaricata completamente, avessi avuto il controllo da remoto, che ho messo dopo... Tornando al discorso dell'impianto fatto a regola d'arte, quanti tecnici o pseudotecnici hanno la capacità e conoscenza per installarti un impianto LiFePo4 a regola d'arte? E' una tecnologia nuova e molti ci marciano..., guadagnando sulla vendita e l'installazione pur non avendo conoscenze precise. Le stesse case produttrici di batterie non sono sempre precise nella spiegazione di come è fatta e funziona, basta vedere il plug and play delle batterie LiFePo4, oppure il fatto che queste non abbiano un bilanciatore attivo, alla casa costruttrice costerebbe forse 10 euro..., ecco che il BMS vedendo una cella al massimo della carica crede che la batteria sia carica al 100% e stacca, arrivi a perdere anche il 20% Saluti.
In risposta al messaggio di Grinza del 04/05/2022 alle 10:11:53Non si tratta di avere videate o gingilli, si tratta di far funzionare un sistema che è più efficiente e più complesso.
Una riflessione del tutto senza polemica Questa utile discussione ha portato alla conclusione che alla fine l’impianto dell’amico che a chiesto aiuto (poi migliorato con un bilanciatore anche se non necessario) era perfettamentefunzionante, alla riflessione (voi la prenderete come una provocazione) che faccio è sempre la solita, ma alla fine è necessario avere tutte quelle ‘videate’ che possono essere forvianti oppure basta un impianto fatto a regola d’arte? Io (ma probabilmente sono io lo strano) dopo oltre trenta anni di Camperismo, in questo camper non ho messo nemmeno un voltmetro, tanto quando non va è chiaro cosa è successo Avanti con i pomodori
In risposta al messaggio di Giuliopgn del 03/05/2022 alle 21:29:33Quello che osservi è giusto, ma la capacità delle litio non è lineare in base al voltaggio,
Basta fare una semplicissima verifica di scarica con un carico conosciuto che assorba esempio 1 A per rendersi conto del repentino abbassamento della tensione dalla carica completa, non penso che la ragione sia quella di sfruttarli al 100%, dai 14.6 V (3,65 V tensione singola cella) a 14.2 V (3.55 V) la differenza sarà meno dello 0.5 %.
In risposta al messaggio di Pasteur del 05/05/2022 alle 11:58:46
Quello che osservi è giusto, ma la capacità delle litio non è lineare in base al voltaggio, quindi piccole differenze di voltaggio, in certe fasce di voltaggio hanno un peso diverso e proprio perchè in quella porzionedi voltaggio il vantaggio in termini di capacità è basso,è stato valutato che non abbia senso sfruttarle lì. I costruttori di regolatori si attengono al valore nominale delle celle(LiFePo4) che è stato stabilito ufficialmente in 3,65v (100%) e lì lo impostano anche se forse non ha molto senso,ma i regolatori più costosi permettono cmq di variare questo parametro per ottenere obbiettivi diversi. Inoltre se imposti 14,6v come valore istantaneo,nelle celle si tenderà cmq ad avere un valore più basso anche dopo poco tempo. Le batterie al litio sono un pò più complesse e presentano delle specifiche che ogni produttore elenca e quelle andrebbero rispettate(voltaggio e amperaggio max e min di carica e scarica, voltaggio e temperatura di stoccaggio etc..). Per farti un esempio che spero sia più comprensibile attraverso questa immagine tratta in rete (mi dispace non mensionare l'autore ma non lo ricordo) : Da 13,4v a 13,2v quindi 0,2 v di differenza c'è in ballo il 30% di capacità e per scendere a quel voltaggio verranno impiegate delle ore, mentre da 14,6v a 13,40v potrebbe essere necessari pochi minuti. qui trovi un pò spiegato perchè di solito nel BMS si imposta un cut off di carica in a 14v o anche meno e di scarica a 12v o più. Ribadisco che queste attenzioni fanno si che una celle possa avere una durata ed efficienza maggiore nel tempo. Ciao
In risposta al messaggio di Giuliopgn del 05/05/2022 alle 20:12:49Queste sono le prescrizioni di Eve per le mie batterie:
Bene per la descrizione che hai fatto, a qualcuno che non conosce le LFP servirà, ma per asserire che caricare le batterie a 14.6 V può accorciarne la vita bisogna dare qualche spiegazione tecnica o riportare qualche prescrizione dei costruttori di celle, diversamente resta una ipotesi personale od una leggenda metropolitana...
In risposta al messaggio di Subalpino del 05/05/2022 alle 21:32:50Grazie Subalpino hai centrato la questione.
Queste sono le prescrizioni di Eve per le mie batterie: Dicono di non superare la soglia di 3,65V (14,6) con T >10 C° ma raccomandano un SOC 10-90%.
In risposta al messaggio di Giuliopgn del 05/05/2022 alle 22:04:57Scusa dice semplicemente di non superare 1C tra 0 e 45 °C come infatti dicono.
Già, conosco bene quella tabella, riesci a spiegare il significato del riquadro più in alto a destra? Io no.