Permettimi di essere in disaccordo su:
In risposta al messaggio di il tornitore del 12/09/2016 alle 20:37:37
Permettimi di essere in disaccordo su: Il vantaggio è che rende più del classico inverter switcing. Gli inverter switching, quelli che adottano un toroide che lavora ad alta frequenza, sono più efficienti di quelli classici.Anche il mio è dichiarato con un'efficienza fino al 90%, ma dichiarano che già al 50% del carico ha un'efficienza dell'87%. Non per niente negl'impianti audio oggi si utilizzano amplificatori in classe D (efficienza del 90-92%), cioè adottano trasformatori che lavorano ad altissima frequenza si parla di centinaia di kHz. Invece, quelli con il toroide classico (classe B) hanno un'efficenza del 75-78% nella migliore delle ipotesi. Il Fai Da Te a Opera d''Arte
Figurati se sei d'accordo...

alvaro IZ2MHT
In risposta al messaggio di alva.it del 13/09/2016 alle 01:26:01
Figurati se sei d'accordo... Confondi patate con pere... te lo spiego. Emmm... alta frequenza, quando la frequenza di rete è di 50 Hz. Da li non ci si può scostare. Quello dell'amico Ango non è un inverter. E' un apparatocon trasformatore toroidale, cosa vuol dire. In ingresso la continua viene resa quadra da un circuito switcing. Passa poi sul primario trasformatore toroidale, sul secondario troveremo una quadra con valore di 230 Volt. Tutto qui. Tutto semplice. Un tempo le auto con puntine platinate e bobine funzionavano allo stesso modo. Le puntine platinate interrompevano la continua proveniente dalla batteria rendendola pulsante, la bobina lavorava sulla rampa della pulsante trasformando i 12 Volt il qualche migliaio di Volt per le candele di accensione. Della frequenza non ce ne fregava nulla, visto che le puntine erano messe in movimento dall'albero dello spinterogeno a velocità variabile con quella del motore. Il vantaggio del nucleo toriodale in ferrite sta nel ciclo di isteresi magnetica, che avviene in ogni granulo di ferrite, e non in ogni lamierino del trasformatore classico. Con l'indubbio vantaggio della risibile perdita nel nucleo. Per questo rende maggiormente. Per darti un'idea, uso i toroidi in ferrite per gli adattatori di impedenza delle antenne: quello che vedi è uno di questi. In basso il connettore per il cavo che va alla radio, sui fianchi i galletti dove si collega il dipolo (o meglio la long-wire). Un'antenna riceve dall'aria qualche microVolt, se questa infima tensione va persa nel trasformatore toriodale, alla radio non arriva nulla, e non si sente nulla. Invece se ne perde solo qualche punto in percentuale. Merito dei piccolissimi cicli di isteresi magnetica che avvengono nei granuli di ferrite del toroide. Così posso sentire i segnali radio provenienti da tutto il mondo, grazie alla bontà dei trasformatori toriodali... e delle mie orecchie... In altro parleremo della classe degli amplificatori. La classe D è si efficiente al 90% (forse), ma la distorsione introdotta è molto alta. Impossibile da usare in alta fedeltà. I classe B mi piace di più perchè scinde le semionde positive e negative amplificandole separatamente (push-pull). Poi ci pensa il crossover a far danni. Non capisco il confronto con gli inverter... [;)]73 de
Perche' l'apparecchio di ango lo vendono col nome di inverter se non e' un inverter ?
https://www.victronenergy.it/up...
Non si vedono in foto, sono tre fusibili (automobilistici) da 40A sono tra la ventola e il pannello anteriore. non ho provato a smontarli ma credo on siano saldati.
In risposta al messaggio di alva.it del 13/09/2016 alle 01:26:01
Figurati se sei d'accordo... Confondi patate con pere... te lo spiego. Emmm... alta frequenza, quando la frequenza di rete è di 50 Hz. Da li non ci si può scostare. Quello dell'amico Ango non è un inverter. E' un apparatocon trasformatore toroidale, cosa vuol dire. In ingresso la continua viene resa quadra da un circuito switcing. Passa poi sul primario trasformatore toroidale, sul secondario troveremo una quadra con valore di 230 Volt. Tutto qui. Tutto semplice. Un tempo le auto con puntine platinate e bobine funzionavano allo stesso modo. Le puntine platinate interrompevano la continua proveniente dalla batteria rendendola pulsante, la bobina lavorava sulla rampa della pulsante trasformando i 12 Volt il qualche migliaio di Volt per le candele di accensione. Della frequenza non ce ne fregava nulla, visto che le puntine erano messe in movimento dall'albero dello spinterogeno a velocità variabile con quella del motore. Il vantaggio del nucleo toriodale in ferrite sta nel ciclo di isteresi magnetica, che avviene in ogni granulo di ferrite, e non in ogni lamierino del trasformatore classico. Con l'indubbio vantaggio della risibile perdita nel nucleo. Per questo rende maggiormente. Per darti un'idea, uso i toroidi in ferrite per gli adattatori di impedenza delle antenne: quello che vedi è uno di questi. In basso il connettore per il cavo che va alla radio, sui fianchi i galletti dove si collega il dipolo (o meglio la long-wire). Un'antenna riceve dall'aria qualche microVolt, se questa infima tensione va persa nel trasformatore toriodale, alla radio non arriva nulla, e non si sente nulla. Invece se ne perde solo qualche punto in percentuale. Merito dei piccolissimi cicli di isteresi magnetica che avvengono nei granuli di ferrite del toroide. Così posso sentire i segnali radio provenienti da tutto il mondo, grazie alla bontà dei trasformatori toriodali... e delle mie orecchie... In altro parleremo della classe degli amplificatori. La classe D è si efficiente al 90% (forse), ma la distorsione introdotta è molto alta. Impossibile da usare in alta fedeltà. I classe B mi piace di più perchè scinde le semionde positive e negative amplificandole separatamente (push-pull). Poi ci pensa il crossover a far danni. Non capisco il confronto con gli inverter... [;)]73 de
Ripeto io ne capisco poco, ma lo danno per un sinusoidale puro, non ricostruito, o peggio quadra.
In risposta al messaggio di alva.it del 13/09/2016 alle 01:26:01
Figurati se sei d'accordo... Confondi patate con pere... te lo spiego. Emmm... alta frequenza, quando la frequenza di rete è di 50 Hz. Da li non ci si può scostare. Quello dell'amico Ango non è un inverter. E' un apparatocon trasformatore toroidale, cosa vuol dire. In ingresso la continua viene resa quadra da un circuito switcing. Passa poi sul primario trasformatore toroidale, sul secondario troveremo una quadra con valore di 230 Volt. Tutto qui. Tutto semplice. Un tempo le auto con puntine platinate e bobine funzionavano allo stesso modo. Le puntine platinate interrompevano la continua proveniente dalla batteria rendendola pulsante, la bobina lavorava sulla rampa della pulsante trasformando i 12 Volt il qualche migliaio di Volt per le candele di accensione. Della frequenza non ce ne fregava nulla, visto che le puntine erano messe in movimento dall'albero dello spinterogeno a velocità variabile con quella del motore. Il vantaggio del nucleo toriodale in ferrite sta nel ciclo di isteresi magnetica, che avviene in ogni granulo di ferrite, e non in ogni lamierino del trasformatore classico. Con l'indubbio vantaggio della risibile perdita nel nucleo. Per questo rende maggiormente. Per darti un'idea, uso i toroidi in ferrite per gli adattatori di impedenza delle antenne: quello che vedi è uno di questi. In basso il connettore per il cavo che va alla radio, sui fianchi i galletti dove si collega il dipolo (o meglio la long-wire). Un'antenna riceve dall'aria qualche microVolt, se questa infima tensione va persa nel trasformatore toriodale, alla radio non arriva nulla, e non si sente nulla. Invece se ne perde solo qualche punto in percentuale. Merito dei piccolissimi cicli di isteresi magnetica che avvengono nei granuli di ferrite del toroide. Così posso sentire i segnali radio provenienti da tutto il mondo, grazie alla bontà dei trasformatori toriodali... e delle mie orecchie... In altro parleremo della classe degli amplificatori. La classe D è si efficiente al 90% (forse), ma la distorsione introdotta è molto alta. Impossibile da usare in alta fedeltà. I classe B mi piace di più perchè scinde le semionde positive e negative amplificandole separatamente (push-pull). Poi ci pensa il crossover a far danni. Non capisco il confronto con gli inverter... [;)]73 de
Come avevo già scritto in un altro topic:
In risposta al messaggio di il tornitore del 13/09/2016 alle 11:10:39
Come avevo già scritto in un altro topic: Negli inverter ad onda pura si usa un oscillatore per creare da zero un'onda sinusoidale pura; dopodichè viene modulata ad impulsi (PWM) a frequenza molto alta e poi filtrata...Per avere un'onda quadra basta fare un circuito a transistor (mosfet o igbt). Per avere un'onda modificata bisogna modulare l'onda quadra attraverso due segnali digitali, i quali controllano la polarità e se c'è tensione o no in uscita. Ovviamente, più sarà alta la frequenza di modulazione migliore sarà la forma dell'onda (sempre più simile ad un onda sinusoidale pura; ma non sarà uguale, perchè non c'è un oscillatore). Per quanto riguarda gli ampli, se vuoi la qualità assoluta classe A valvolare. Se non hai mai sentito un ampli in classe D ti capisco, forse è per quello che salti ad affermazioni affrettate (distorsione armonica totale <0.05%, damping factor molto più alto, efficienza del 90%). Un ampli introduce la distorsione quando entra in clipping (taglia l'onda e arriverà il punto che sarà un'onda quadra), cioè quando lo si usa alla massima potenza; una marca per esempio è la powersoft. Chiudo qua la parentesi amplificazione audio. Il Fai Da Te a Opera d''Arte
ho sbagliato acronimo... PWM è corretto PCM è errato. mi corspargo il capo di cenere!
In risposta al messaggio di Ango del 13/09/2016 alle 16:01:25
ho sbagliato acronimo... PWM è corretto PCM è errato. mi corspargo il capo di cenere! La sapevo anche io così, di sullo stesso principio lavorano gli ampli audio in classe D ed è il criterio con il quale vengono campionatii dati nei super audio cd (per chi se li ricorda) Permettimi un appunto sull'alta fedeltà... ma credo valga per qualsiasi cosa al mondo... il divario delle varie tecnologie (classe D / Classe B / classeA) è molto minore del divario dato dalla qualità costruttiva (prezzo finale) Un finale da 10K€ tende a suonare meglio di uno da 100€ indipendentemente da tutto.
Certo, sul fatto del prezzo indubbiamente; concordo in pieno
No, ho provato sia onda quadra che modificata, (su camper di amici) anche con 1200W la pompa della macchina del caffe non gira, con quello in oggetto da 300W va che è una meraviglia.