quote:Risposta al messaggio di MarcoBo inserito in data 18/09/2011 09:42:17 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> queste cose vorrebbero valutate prima dell'acquisto... a parer mio non c'è soluzione sicura
quote:Risposta al messaggio di franco1945 inserito in data 18/09/2011 12:47:29 Io penso che collegando il contatto di massa con il telaio del mezzo e interponendo un ulteriore differenziale in uscita dall'inverter, in caso di guasto quest'ultimo dovrebbe intervenire. Sempre che sia un diff. di tipo B >> grazie per l'intervento. Credevo fosse sufficiente un differenziale di classe A, come mai pensi che scatterebbe solo il tipo B? Immagino che con contatto di massa intendi il terzo polo della presa dell'inverter. grazie ancora, Marco
quote:Risposta al messaggio di Laikone inserito in data 18/09/2011 11:56:45 queste cose vorrebbero valutate prima dell'acquisto...>> e certo, sfortunatamente è una informazione non facile da reperire prima dell'acquisto dal momento che non è certo una delle informazioni che danno... in ogni caso ho sbagliato, non ci sono dubbi. Ma non è un buon motivo per non cercare una soluzione. marco
quote:Risposta al messaggio di suki74 inserito in data 18/09/2011 18:42:05 Scusate la mia ingnoranza in fatto di sicurezza sulla 220, non bastano come sicurezza il fusibile dell'inventer e il fusibile sul +12 sempre dell'inverter? >> il fusibile protegge l'inverter e l'impianto, sfortunatamente non le persone. ciao. Marco
quote:Risposta al messaggio di simons inserito in data 18/09/2011 17:16:20 avevo inserito un po' di tempo fa un topic simile al tuo e ho notato che non sono molto chiare le idee in materia di messe a terra degli inverter>> ciao, in realtà franco1945 e Emme48 ne hanno parlato diverse volte in passato ma concordo con te che spesso anche "professionisti" del settore (ed ovviamente non mi riferisco certo a loro!!) tendono ad avere le idee poco chiare. Il collegamento che avevo effettuato col mio primo inverter (che aveva appunto un apposito collegamento tra la massa dell'inverter e il telaio) permetteva all'interruttore differenziale (di tipo A) di scattare se si verificava un circuito di guasto extra-differenziale tra la fase e il telaio del camper. Purtroppo non riesco ad ottenere lo stesso risultato sul nuovo inverter, non sono sicuro di aver capito bene il suggerimento di franco1945 sul differenziale di tipo B perché mi sfugge cosa potrebbe ottenere di più (questa tipologia dovrebbe scattare anche per correnti di guasto di tipo continuo, ma il mio problema è che non mi pare si crei affatto un circuito alternativo via telaio). Mi domando se non esistano differenziali dotati di dispositivi attivi connessi a massa che possano verificare eventuali guasti ed intervenire interrompendo l'alimentazione. So che i differenziali di tipo B hanno una parte elettronica attiva ma mi sfugge come in questo caso potrebbero venirmi incontro. Ciao. Marco
quote:Risposta al messaggio di MarcoBo inserito in data 18/09/2011 19:29:25 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Scusami se non sono intervenuto rapidamente a darti risposta, impegni. Riepilogando, se il contatto di massa nella presa del tuo inveter ha una funzione e non è una presa in giro, ( impossibile con marcatura CE), allora, nel caso di contatto franco della fase sulla carcassa metallica di un utensile collegato si ha un vero e proprio corto circuito con intervento della protezione di max corrente. Interponendo tra la uscita dell'inverter e i carichi fissi del camper un differenziale questo può intervenire,preventivamente, per dispersione sulle carcasse a patto che : -si realizzi un circuito di ritorno per le correnti di dispersione -il dispositivo sia sensibilizzato dalla corrente di dispersione per la prima condizione ci vuole il collegamento metallico tra il telaio e il contatto di massa; per la seconda condizione il differenziale di tipo B rende il dispositivo sensibile anche alle dispersioni per correnti pulsanti unidirezionali, tipiche dei circuiti con forma d'onda non perfettamente sinusolidale. I comuni differenziali -domestici- di tipo AC sono insensibili a queste correnti e quindi non intervengono. Tutti coloro i quali utilizzano inverter per l'alimentazione integrale delle utenze a 220 V di bordo e sottovalutano la protezione differenziale dovrebbero riflettere,perchè si possono presentare situazioni di guasto, magari improbabili,ma molto pericolose.
quote:Risposta al messaggio di simons inserito in data 18/09/2011 17:16:20 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Nei precedenti interventi in cui ho dato il mio parere sull'argomento, escludevo appunto l'utilizzo di un differenziale nel solo caso della unica utenza a spina direttamente e solitariamente alimentata dall'inverter. Meglio se utilizzando utensili a doppio9 isolamento. Quando invece le utenze,fisse e mobili, cominciano a diventare parecchie, la probabilità di un secondo guasto contemporaneo è maggiore e così cresce la possibilità che si crei un circuito di ritorno attraverso una persona.
quote:Risposta al messaggio di franco1945 inserito in data 19/09/2011 11:49:05 Scusami se non sono intervenuto rapidamente a darti risposta, impegni. >> figurati, grazie ancora!
quote: Riepilogando, se il contatto di massa nella presa del tuo inveter ha una funzione e non è una presa in giro, ( impossibile con marcatura CE) >> sto iniziando infatti a sospettare che il contatto di massa della presa dell'inverter non sia funzionante per un guasto dell'inverter stesso. Come ho scritto credevo che il mio differenziale di tipo A (e non AC) fosse sufficiente, ho fisicamente verificato che non si crea un circuito di ritorno verso massa (non con la mia persona, evidentemente) per cui direi che posso escludere l'inefficacia del differenziale, se anche il differenziale non è intervenuto avrei quanto meno dovuto verificare la chiusura del circuito. Ma a tuo parere l'inverter dovrebbe avere il collegamento di massa equipotenziale al suo neutro perché possa risolversi questo inghippo? Perché io mi aspettavo che lo fosse. ciao e grazie ancora, Marco
quote:Risposta al messaggio di MarcoBo inserito in data 19/09/2011 12:47:55 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>>Secondo me hai tralasciato un aspetto molto importante: i nostri mezzi sono su gomma, quindi isolati da terra. Difficile, se non impossibile, l'intervento del differenziale. In poche parole l'interruttore differenziale non serve a nulla. _____________
[;)]alvaro quote:Risposta al messaggio di alva.it inserito in data 19/09/2011 12:55:02 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>>NO Alvaro, mi spiace ma sei in errore, le gomme non risolvono il problema. Tutto dipende dalle caratteristiche costruttive del generatore, per cui bisogna sempre leggere attentamente le istruzioni che accompagnano i prodotti seri. Sostanzialmente tu puoi realizzare due tipi di impianto, definiti come da norma CEI di tipo I-T , oppure di tipo T - T il tipo I-T pretende che il neutro sia sempre totalmente isolato ( nel generatore e nell'impianto) e che non ci possa essere mai possibilità di correnti di ritorno al generatore attraverso vie differenti. Il pericolo è rappresentato dagli accoppiamenti capacitivi e dal doppio guasto a terra Il sistema T-T pretende che il generatore abbia un punto a terra e l'utenza abbia le carcasse collegate a terra. Nel caso del camper il telaio comune svolge di fatto le funzioni della terra. In questi sistemi si rendono possibili le protezioni differenziali con funzione preventiva
quote:Risposta al messaggio di alva.it inserito in data 19/09/2011 12:55:02 Difficile, se non impossibile, l'intervento del differenziale. In poche parole l'interruttore differenziale non serve a nulla. >> guarda che non mi risulta sia così. Se si chiude un circuito extra differenziale con corrente superiore a quella di intervento (ad esempio via telaio) il differenziale interviene ugualmente. Il differenziale non è in grado di dire se la dispersione è verso terra o verso l'inverter attraverso un circuito alternativo. In sostanza lui controlla fase e neutro, se il circuito si chiude tra fase e telaio, lui scatta. Sempre ammesso che si abbia un differenziale in grado di intervenire per correnti anche pulsanti essendo un inverter o a meno che l'inverter non sia ad onda sinusoidale pura (ma anche in questo caso non so se è il caso di fidarsi). ciao Marco
[;)]alvaro quote:Risposta al messaggio di alva.it inserito in data 19/09/2011 14:31:07Nel salire sul camper tocco il telaio con ina mano e prendo la scossa con un pieda a terra, il differenziale non è intervenuto. Per farla breve c'era una forte dispersione sul cavo di terra del campeggio che portava la fase sul telaio del camper. Scollegato il giallo/verde della prolunga è sparito il problema. Il guaio si è manifestato su due mezzi: il mio e quello di un amico. Mi sapete dire come mai il differenziale non è intervenuto su entrambi i mezzi? I pneumatici fanno la differenza? >> a me non sembra dovesse intervenire (anche se posso capire che avresti preferito). Il differenziale non lo vede nemmeno il cavo giallo-verde su cui tu invece hai sperimentalmente [:D] verificato esserci tensione. Il differenziale ha - concedimi il termine - sotto gli occhi i fili di fase e neutro che tu hai collegato al camper con la prolunga e sarebbe scattato se il circuito si fosse chiuso fra la fase e la terra (senza passare quindi dal neutro). Nel tuo caso il circuito, come tu stesso descrivi, si è chiuso tra il giallo-verde/telaio (che erroneamente portava corrente) e la terra (attraverso di te). Il differenziale non è minimamente coinvolto nella vicenda. Anche se fosse paradossalmente scattato non avrebbe interrotto la corrente perché staccando scollega fase e neutro dentro il camper. Dove sbaglio? ciao Marco
quote:Risposta al messaggio di MarcoBo inserito in data 19/09/2011 14:42:24 hai collegato al camper con la prolunga e sarebbe scattato se il circuito si fosse chiuso fra la fase e la terraid="blue">(Visualizza messaggio in nuova finestra)>>Con quell'esperienza volevo arrivare li. Sul camper non c'è potenziale di terra, e non ci può mai essere. Se si prende la scossa sul camper il differenziale è un orpello inutile. Il telaio è potenziale di massa, non potenziale di terra. Il differenziale interviene su "differenza" tra fase e terra, non tra fare e neutro/massa/telaio. N.B. Il mio attuale mezzo (Rapido 983M) non è provvisto di interruttore differenziale, ma solo di magnetotermico. Sbagliano anche i Francesi? _____________
[;)]alvaro quote:Risposta al messaggio di alva.it inserito in data 19/09/2011 15:03:45 Sul camper non c'è potenziale di terra, e non ci può mai essere. Se si prende la scossa sul camper il differenziale è un orpello inutile. Il telaio è potenziale di massa, non potenziale di terra. Il differenziale interviene su "differenza" tra fase e terra, non tra fare e neutro/massa/telaio. >> Vedo che non mi hai capito, ma magari sbaglio io. Provo a porti queste due domande perché il discorso mi interessa: - Mi spieghi in che modo il differenziale misurerebbe la "differenza fra fase e terra"? - in che modo - nel tuo esempio del campeggio in Marocco - se il differenziale fosse magicamente scattato ti avrebbe salvato la vita? Il telaio del camper anche se non a terra può comunque fungere da percorso alternativo per la chiusura del circuito e farlo scattare. L'interruttore differenziale verifica che le correnti in ingresso ed in uscita del circuito siano uguali e scatta se invece ci sono correnti in ingresso ma non in uscita, segno di una dispersione attraverso un percorso alternativo imprevisto (e che a casa potrebbe essere verso terra). Che io sappia l'enel nelle centrali di trasformazione collega il punto neutro a terra facendo in modo che una dispersione verso terra chiuda il circuito attraverso una via alternativa al neutro. Il differenziale non "vedendo" la corrente in uscita dal neutro scatta.
quote: Il mio attuale mezzo (Rapido 983M) non è provvisto di interruttore differenziale, ma solo di magnetotermico. Sbagliano anche i Francesi? >> beh, di questo non vedo la rilevanza, paese diverso leggi diverse. Il mio attuale camper è francese ed ha il differenziale [:)] ma è di fascia più bassa del tuo. ciao. Marco