quote:Originally posted by frittella> una formula per dimensionare il cablaggio di un inverter puoi ricavarla facilmente dalle leggi di base dell' elettrotecnica (vedi ad es. la voce "Resistenza dei conduttori" della Wikipedia). Comunque devi partire da un parametro deciso da te, e cioè la caduta di tensione che consideri accettabile tra la batteria e l' inverter (io ti consiglio non più di 0.5V per il problema citato da Emme48). Stabilita questa, puoi applicare la formula sezione (in mm2) = 0.0175 * lunghezza dei conduttori (in m) * corrente (in A) / caduta accettabile (in V). (Naturalmente la lunghezza dei conduttori è il doppio della lunghezza del cavo). E' chiaro che sezioni maggiori sono teoricamente meglio, ma bisogna tenere presente, dal punto di vista pratico, la maggiore difficoltà per le grosse sezioni di trovare e assemblare componenti (morsetti, capicorda, portafusibili) adeguati e di buona qualità. Per la questione se è meglio "allungare" la linea a 12V o quella a 220V, il punto è questo: sul cablaggio a 12V ci sono problemi di forte corrente, e quindi occorre molto rame; sulla 220V c' è tensione alta, e quindi la criticità è nell' isolamento. Ma è più facile trovare e usare componenti (spine, prese, cavi) per la 220V ben fatti e ben isolati, in quanto sono di uso comune nelle nostre case, piuttosto che materiale adeguato per i 12V. quindi concordo con i precedenti post: linea a 12V corta e linea a 220V lunga quanto basta. E attenzione all' isolamento... saluti
volevo mettere l'inverter sotto il sedile del passeggero ed andare sulla batteria del mezzo (ho poco più di un metro di strada) oppure mi conviene mettere l'inverter nel garage a ridosso della batteria servizi e poi tirare il cavo da 220 fino nella zona giorno in cabina ? >