Ho tratto, proprio qui su COL una scheda tecnica che andrebbe letta a tal proposito e farsene una ragione...personalmente lo approvo e lo seguo come il "vangelo".
La limitazione più importante sta nella potenza.
Spesso si leggono amenità tipo “phon da 1000 W” o magari “Condizionatore dalla batteria” perché no?, magari con la presa accendino…
E’ legittimo domandarsi perché non si dovrebbe potere, e lo scopo di queste note è chiarire le idee.
Per alimentare con inverter un apparecchio da casa da 1000w (ad es. un phon) occorre un inverter da 1200 W (consuma di suo). 1200 w su 12 volt sono 100 A. Già questo chiude la partita, perché una batteria di servizio da 100 Ah
(leggi 75!) semplicemente non riesce a sparare 100 A neanche per 5 minuti, ci vorrebbe una batteria da motore. Se colleghiamo l’inverter alla batteria con cavi da 1 metro occorrono cavi da 5 mm di diametro, se ci servono due metri accorre un diametro di 10 mm, praticamente una barra!, un fusibile/portafusibile adeguato è gigantesco e i morsetti anche.
QUANTO TEMPO MI SERVE PER RICARICARE ?
Qui dobbiamo metterci il cuore in pace: la ricarica di una batteria di qualsiasi tipo, a prescindere dal metodo di ricarica e dai proclami delle case, NON SARA’ MAI UN PROCESSO VELOCE.
Perché ? Perché le centraline (intelligenti e non) utilizzano in modo decrescente la corrente disponibile per la ricarica, allo scopo di salvaguardare la vita della batteria e la possibilità di caricarla sempre a fondo.
Anche se la centralina non è intelligente o se addirittura se la batteria venisse rozzamente caricata con un caricabatteria da officina, sarebbe lei stessa, entro certi limiti, a rifiutare l’eccesso di corrente.
La capacità di una batteria non è altro che il numero di cariche che contiene. Si esprime moltiplicando la corrente in Ampere, per il tempo in ore durante il quale può durare l’erogazione.
Due esempi:
Una batteria al piombo da autotrazione ha una capacità di 100Ah (100 Ampere ora)
Una batteria al NiCd AA da 1,5 vha una capacità di 0.6 Ah.
Significa in pratica, che la batteria al piombo può erogare in teoria
500 milliampere (0,5 A) per 200 ore oppure
1 A per 100 ore oppure
5 A per 20 ore oppure
10 A per 10 ore
ma NON POTRA’ EROGARE
50 A per 2 ore e tanto meno
100Aper 1 ora ecc
Questo perché le batterie si comportano secondo la legge di Ohm entro i limiti in cui la loro tensione rimane costante, cioè fino (orientativamente) a un 15% degli Ampere dichiarati.
Ma perché ho detto “in teoria”?
Perché una batteria d’auto non può essere svuotata per più del 75%. In parole povere, da una batteria dichiarata a 100 Ah non possiamo tirar fuori più di 75 Ah.
Se ci proviamo, semplicemente non ci riusciamo, e compromettiamo la durata della batteria.
Ecco che con queste prime semplici nozioni siamo quasi in grado di calcolare l’autonomia.
Che cosa ci manca? Ci manca l’assorbimento delle utenze, in Ampere/Ora.
Poiché nella documentazione del mezzo è sempre dichiarato la potenza in Watt delle singole utenze, dobbiamo solo imparare a convertire i Watt in AmperOra.
In marcia, la corrente generata dall’alternatore serve con priorità decrescente:
I servizi della motrice (luci che in camper sono tante, ventola, eventuale condizionatore in cabina, tergicristallo, alzacristalli..)
I servizi della cellula, in primis il frigorifero, poi la ventola del riscaldatore supplementare, luci interne, ecc
Da ultimo quello che resta (in genere poco) va al caricabatteria, che comunque non ne fa passare mai più di 15 A.
Se disponessimo di 15 A residui tutti per la batteria, dovendo ricaricare i 75 Ah consumati sui 100 teorici, basterebbero 5 ore di marcia o di 220 volt?
Certo che no. Il caricabatteria rilascerebbe inizialmente tutti gli A disponibili, ma col passare e delle ore ridurrebbe sempre più l’erogazione, fino a consentire una carica a 0,4 A.
Sperimentalmente risulta che in queste condizioni le prime sei ore ripristinano circa 30 Ah le successive 6 ore ripristinano circa altri 12 Ah e per i restanti 39 Ah occorrono almeno altre 24 ore. Totale 36 ore per una carica completa.
Potete anche non crederci, ma se volete essere tranquilli iniziate la carica due giorni prima.
E se la batteria è vecchia? (non in cattive condizioni, solo vecchia)
E un po’ come una vasca da 100 litri con le pareti incrostate per un certo spessore. Il volume della vasca è sempre 100 litri, ma la sua capacità sfruttabile è minore: la batteria non potrà mai raggiungere carica piena.
La batteria invecchierà tanto più rapidamente quanto più sarà scaricata eccessivamente e caricata scorrettamente.
esempio, utilizzare un apparecchio da 800 watt tramite inverter per 10 minuti (85 A per 10 minuti, pari a 51 Ah) sarebbe un utilizzo scorrettissimo (vedi oltre), e dopo pochi trattamenti del genere la batteria riuscirà a ricaricarsi fino al 35 40% .
E non prendetevela col fabbricante.[;)] e tantomeno con me [:D][:D][:D][:D]
Modificato da giuliano49 il 09/06/2011 alle 09:12:04