quote:Risposta al messaggio di mcbonet inserito in data 17/09/2013 13:40:40 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Ciao Massimo, sono anch'io in fiera[;)] Implementare o meno il tuo impianto energetico con una seconda batteria,dipende solo dai tuoi fabbisogni energetici. E' buona norma non scaricare mai gli accumulatori oltre una certa soglia. Ipotizziamo per semplificare un emivita dell'accumulatore in fase di progettazione, di 1000 cicli (carica/scarica). Se scaricherai gli stessi fra il 20/30% avrai un'alta probabilità d'arrivare ai 1000 cicli promessi dal costruttore. Se scaricherai gli stessi accumulatori al 50% ,questi raggiungeranno probabilmente 600/700 cicli. Se scaricherai gli stessi al 70/80% avrai un emivita di 300 cicli. Se scaricherai gli stessi al 100% ,ridurrai drasticamente la vita dell'accumulatore,fino alla sua morte. Spero d'esser stato chiaro[:p] Mar..cucciolo[:)][:)]
Anty
Il mondo è un libro, e quelli che non viaggiano ne leggono solo una pagina. quote:Risposta al messaggio di mcbonet inserito in data 17/09/2013 13:40:40 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> se come ricarica intendi ricaricare la batteria del PC in 2 ore non avrai bisogno di nulla. Ti consiglio ri ricaricare la batteria del PC quando il PC è spento, dovresti consumare meno di 150W. www.susezzapasa.it
quote:Risposta al messaggio di mcbonet inserito in data 18/09/2013 11:26:35 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> il nostro inverter è perennemente collegato alla batteria ma in realtà è spento e viene acceso solo al bisogno - collegato significa che i cavi sono fissi e solidali ai morsetti della batteria - poi l'inverter ha un suo interruttore per l'accensione o messa in esercizio - naturalmente il tuo inverter potrebbe essere diverso - i piu sofisticati hanno un interruttore a relè che puo far entrare in esercizio l'inverter nel momento che manca la 220 ma resta il fatto che i cavi sono diretti, senza interruzioni, a parte gli interruttori interni all'apparecchio - spero di essere stato chiaro