Litio Ferro Fosfato a che punto siamo?

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Scusami Marcucciolo se mi inserisco alla discussione, avrei una domanda riguardante le batterie.

Scrivi:

"Devono stare il più vicino possibile tra loro, se distanti , dimensionare bene i cavi di collegamento"

Cosa intendi per distanti, io ho appena messo sul Ducato una batteria sotto al sedile passeggero ed una sotto a quello della guida, totale due batterie identiche da 100 ah in parallelo dello stessa marca e dello stesso lotto collegate con cavo da 16 mm con un fusibile da 50 ah vicino ad ogni polo positivo, ogni batteria ha il negativo collegato al propria sedile, i due positivi vanno ad un deviatore per batterie on/off dove dall'altra parte ho collegato la centralina e l'inverter.
Il negativo della centralina e dell'inverter sono collegati alla batteria sotto al sedile passeggero dove li vicino ho l'inverter Waeco da 350W ed il deviatore.

Io penso che un cavo da 16 mm sia sufficiente per questa distanza, volevo addirittura mettere sulle batterie due fusibili da 30 ah al posto dei due da 50 ah che ho ora, visto che ho un inverter di soli 350 W.
Leggendo i vari topic mi sono fatto questa domanda, ma le mie due batterie si considerano distanti o no?

Chiedo a chi ne sa più di me se ho fatto giusto o ho sbagliato?

Grazie delle risposte

Un saluto a te e a tutti quelli che vorranno rispondermi.

luca

Per il tema pannelli flessibili discusso in precedenza:

nel forum tedesco un utente ha pubblicato questa foto termica del pannello flessibile che stava sul suo tetto, temperatura esterna trenta gradi.

In risposta al messaggio di sergiozh del 14/06/2016 alle 07:49:27

Per il tema pannelli flessibili discusso in precedenza: nel forum tedesco un utente ha pubblicato questa foto termica del pannello flessibile che stava sul suo tetto, temperatura esterna trenta gradi.

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Educativo ma non abbastanza da scartare totalmente  l'incollaggio diretto.
Sarebbe opportuno capire come si distribuisce il calore in direzione del tetto, ossia il gradiente di temperatura verticalmente.

Quella foto misura le temperature della parte superiore delle cellule che sono a contatto con l'aria e i 75° C non mi stupiscono.
Le cellule sono incollate su uno strato di materiale isolante e il pannello stesso è incollato al tetto con un silicone o un adesivo poliuretanico che fa anche lui da isolante termico.
Io sono praticamente sicuro che se fai una foto termica dall'interno del camper dove si trova il pannello potresti non avere differenze con il resto del soffitto.
Certo che il tetto esterno in vicinanza del pannello subirà un piccolo incremento ma dalla mia esperienza è trascurabile. In effetti il leggero cambio di colore del gelcoat si è avuto sotto il pannello e non fuori.

Ho sempre sostenuto che il pannello andrebbe distanziato dal tetto ma non ho tuttora trovato una soluzione soddisfacente.
Pensare ad una struttura di metallo o alluminio è improponibile in quanto questo tipo di pannello viene già prodotto da 20 anni....

Qualsiasi suggerimento è il benvenuto dato che tra non molto dovrò rimontarlo e non ho ancora deciso come....

Una spolveratina di Viagra forse potrebbe farlo salire di qualche centimetro....

 

La foto l'ho messa per puro scopo informativo. Non per consigliare ne per sconsigliare.

Nella foto si vede un punto a 75 gradi, un hot spot, credo sia dovuto a una cella rotta che poi riscalda di piu' questo pero' credo non dovrebbe succedere con celle sunpower che credo si rompono pochissimo e se succede non scaldano credo perche' credo nelle sunpower la corrente non puo' tornare indietro. Spero di non aver scritto troppe castronerie.

per distanziare un pannello flessibile dal tetto bisognerebbe incollarlo su una superfice metallica solida del tipo che provo a disegnare.



poi bisognerebbe vedere quanto peserebbe al minimo una cosa di questo genere in alluminio.

Ho trovato un'altra foto di un camper tedesco che ha avuto problemi.

In risposta al messaggio di sergiozh del 14/06/2016 alle 08:50:50

La foto l'ho messa per puro scopo informativo. Non per consigliare ne per sconsigliare. Nella foto si vede un punto a 75 gradi, un hot spot, credo sia dovuto a una cella rotta che poi riscalda di piu' questo pero' credo

non dovrebbe succedere con celle sunpower che credo si rompono pochissimo e se succede non scaldano credo perche' credo nelle sunpower la corrente non puo' tornare indietro. Spero di non aver scritto troppe castronerie. per distanziare un pannello flessibile dal tetto bisognerebbe incollarlo su una superfice metallica solida del tipo che provo a disegnare. poi bisognerebbe vedere quanto peserebbe al minimo una cosa di questo genere in alluminio.

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Oppure usare una rete di alluminio o un pannello in policarbonato che forse è la soluzione più facile.

Per me il policarbonato distanzia troppo pochi cm il pannello dal tetto e l'aria calda circola male e si ricambia male in quei tubi, specialmente col camper fermo.

quando hai montato il tuo pannello postaci una foto dell'opera.

In risposta al messaggio di sergiozh del 14/06/2016 alle 07:49:27

Per il tema pannelli flessibili discusso in precedenza: nel forum tedesco un utente ha pubblicato questa foto termica del pannello flessibile che stava sul suo tetto, temperatura esterna trenta gradi.

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Sergio, scusami, è lo stesso tedesco di cui avevi postato altrove la foto in cui una cella aveva annerito il tetto? Come dici il punto di maggior calore potrebbe essere un guasto e in questo caso è un po' meno rilevante.

Ma qui si parla di distanziarlo per migliorarne la resa o per proteggere il tetto? Vorrei anche io vedere una foto dall'interno e, soprattutto, mi piacerebbe sapere se ha rovinato il polistirolo o styrofoam interno. Quanto pensate sia caldo il pannello "tradizionale" sotto al sole?

Mi sto domandando se non sia sufficiente distanziarlo di pochi mm (già l'assenza di contatto aiuterebbe) e in questo caso se non si possa pensare di mettere delle strinsce distanziatrici (in alluminio?) parallele piuttosto che l'intera area con un supporto in policarbonato.

 

Dovrebbero essere due tedeschi diversi, dalle foto sembrano due camper diversi ed erano pure due discussioni diverse o meglio in una discussione un utente ha postato la foto che un altro utente ha messo in un'altra discussione ma non so da che discussione proviene perche' c'e' solo il link della foto.

non credo che i due camper si siano rovinati all'interno, non mi sembra che lo hanno scritto.

le questioni rovinare il camper con la temperatura eccessiva e della produnzione elettrica inferiore per la temperatura altamvanno assieme perche' e' lomstessomfenomeno che causa entrambe le cose anche se naturalmente rovinare il camper e' piu' importante del produrre meno......

il pannello tradizionale scaldera' pure lui anche se non l'ho toccato in pieno sole credo ma sta distanziato dal tetto e dunque non lo rovina.

il pannello classico sopra ha vetro e sotto tedlar che non brucia.

https://it.m.wikipedia.org/wiki...

i flessibili credo sono pure fatti su tedlar e dunque anche se caldi non bruciano. Ma se sono incollati sulla vetroresina che e' infiammabile e' pericoloso se diventa tanto calda ? Non lo so ma pongo il dubbio.

nella ultima foto non credo che quel pannello aveva hotspot per celle rotte perche' la superficie del tetto e' colorata in modo uniforme mentre nelle foto dell'altro camper si vedono le celle piu' calde che hanno scurito di piu' il tetto in certi punti.
 

Topolone.....

http://www.ipersolar.it/index.p...

In risposta al messaggio di sergiozh del 18/06/2016 alle 11:26:05

Topolone.....

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Molto interessante

In risposta al messaggio di Topolone del 18/06/2016 alle 15:04:03

Molto interessante

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Su quella pagina c'e' anche questa variante

http://www.ipersolar.it/index.p...

Settimana scorsa prove di carica...
Oggi di scarica....





 

Fai funzionare il ventilatore con inverter sinus attaccato alla batteria ? O la scarichi con quella lampadina sopra la batteria ?

vedi scendere il voltaggio della  batteria quanto hai tolto quanti Ah del totale percentualmente ?

dovrebbero avere una curva scarica molto orizzontale fino,a che sono quasi vuote.....

In risposta al messaggio di sergiozh del 18/06/2016 alle 23:13:41

Fai funzionare il ventilatore con inverter sinus attaccato alla batteria ? O la scarichi con quella lampadina sopra la batteria ? vedi scendere il voltaggio della  batteria quanto hai tolto quanti Ah del totale percentualmente ? dovrebbero avere una curva scarica molto orizzontale fino,a che sono quasi vuote.....

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L'inverter è un Waeco ad onda quadra.
Sono accese 2 lampadine da 5 W a 12 V e l'inverter alimenta una lampada da 25 W + il ventilatore.
Il totale come puoi vedere dal pannello è di circa 86 Watt.
Il voltaggio delle singole celle è misurato ogni secondo ed è un valore reale mentre la carica residua è un algoritmo e dipende dal valore impostato.
Ad esempio in questo momento la schermata indica una batteria quasi scarica ( 13% ) ma le celle hanno ancora tutte una tensione di 3,3 per un totale di 13,2 V.
La curva di scarica è poco pendente ma regolare e la misura di tensione con due decimali permette di capire approssimativamente lo stato della batteria.
Come già sai non esiste oggi nessun dispositivo che ti può dare con certezza la carica residua reale.
Sto monitorando la fase finale per vedere se arrivo al ginocchio della curva. Dove la tensione inizia a calare più velocemente.
Il BMS staccherà le utenze quando la batteria va a zero teorico ma avendo messo un interruttore di bypass, attivandolo, potrò proseguire la scarica monitorando le tensioni delle singole celle.


 

In risposta al messaggio di Topolone del 19/06/2016 alle 08:21:41

L'inverter è un Waeco ad onda quadra. Sono accese 2 lampadine da 5 W a 12 V e l'inverter alimenta una lampada da 25 W + il ventilatore. Il totale come puoi vedere dal pannello è di circa 86 Watt. Il voltaggio delle singole

celle è misurato ogni secondo ed è un valore reale mentre la carica residua è un algoritmo e dipende dal valore impostato. Ad esempio in questo momento la schermata indica una batteria quasi scarica ( 13% ) ma le celle hanno ancora tutte una tensione di 3,3 per un totale di 13,2 V. La curva di scarica è poco pendente ma regolare e la misura di tensione con due decimali permette di capire approssimativamente lo stato della batteria. Come già sai non esiste oggi nessun dispositivo che ti può dare con certezza la carica residua reale. Sto monitorando la fase finale per vedere se arrivo al ginocchio della curva. Dove la tensione inizia a calare più velocemente. Il BMS staccherà le utenze quando la batteria va a zero teorico ma avendo messo un interruttore di bypass, attivandolo, potrò proseguire la scarica monitorando le tensioni delle singole celle.  

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Dicci che percentuale in Ah hai tolto dal massimo terorico della batteria quando arrivi al ginocchio della curva.

Sono di sicuro interessanti, ma non ho capito come avreste in mente di utilizzarli. Il pannello flessibile se lo scosti dal tetto a 100km/h forse prende un po' troppo vento, servirebbe il supporto (e a quel punto, citando Topolone, abbiamo inventato il pannello classico).

Forse usandoli coi pannelli che mi pare abbia citato Dash in un'altra discussione che hanno il fondo in alluminio sarebbero ottimi.

Sbaglio?

Marco

In risposta al messaggio di MarcoBo del 19/06/2016 alle 15:23:08

Sono di sicuro interessanti, ma non ho capito come avreste in mente di utilizzarli. Il pannello flessibile se lo scosti dal tetto a 100km/h forse prende un po' troppo vento, servirebbe il supporto (e a quel punto, citando

Topolone, abbiamo inventato il pannello classico). Forse usandoli coi pannelli che mi pare abbia citato Dash in un'altra discussione che hanno il fondo in alluminio sarebbero ottimi. Sbaglio? Marco

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Non so quanto siano utilizzabili. Li ho sagnalati a topolone perche' lui e' in cerca di idee. Io comprero' dei classici pannelli col vetro sopra piu' pesanti di quelli fini.