In risposta al messaggio di Ikigai del 22/03/2021 alle 18:19:48È proprio la gestione complicata che non mi piace di questa tecnologia.
Ciao, anche io mi sono posto il problema di come fare per evitare di avere la batteria litio sempre al 100%. Di automatico, c'è poco, o quantomeno il farlo sarebbe a portata di persone esperte (più di me...). Io ho il camperattualmente al sole, coi pannelli, e quando lo lascio in rimessaggio ho dei carichi continui (tracker GPS, videosorveglianza, wifi, antifurto ecc) che mi scaricherebbero la batteria se appunto non avessi una sorgente di energia. Per evitare cicli continui di carica e scarica alla batteria al litio ed evitare di lasciarla al 100%, quando parcheggio in rimessaggio, dopo che la carica è scesa al livello che desidero (ci mette qualche giorno), metto su una AGM (quella originale del camper, appoggiata all'ingresso) che collego con uno spinotto apposito ad un selettore che sposta la carica dei pannelli dalla litio alla AGM. Ho un relé alimentato dalla AGM stessa che sposta tutti i carichi dei dispositivi di sicurezza dalla litio alla AGM. In questo modo la litio ha zero assorbimento. Ciò che devo fare è modificare via bluetooth la modalità di carica dell'MPPT (Victron) da litio a AGM, e faccio il tutto avendo prima interrotto ogni tipo di carica dal BMS della batteria, cosa che evita di staccare la batteria dal regolatore col rischio di bruciarla. Sembra complicato, ma presa la mano è una cosa che mi richiede due minuti. Mi son fatto uno schemino elettrico casalingo a futura memoria, se ti interessa anche solo per cultura, lo posto. Ciao
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In risposta al messaggio di camperos del 22/03/2021 alle 18:35:40dimenticavo magari puo interessare, nella loro vita gli sganciatori di minima tensione (11V) sono intervenuti svariate volte negli inverni senza sole ed apparecchiature di controllo che consumavano
mia esperienza sempre cariche o no. quasi tutta la loro vita carica di giorno e scarica di notte, prima con arduino, poi con modem, alcuni anni senza utilizzo di apparecchiature quindi sempre cariche al 100*100, vanno ancora, continuo a ripetermi di rifare la prova al banco per sapere effettivamente ora che capacità abbiano dopo anni, ma poi non ho mai il tempo
In risposta al messaggio di grattachecca del 22/03/2021 alle 18:38:38Corrente massima di scarica 100 Ampere.
Si, ha il BMS interno. Caratteristiche no, mi spiace non ne ho. Giusto il classico link della casa madre...ma è più pubblicità che vere caratteristiche!
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In risposta al messaggio di Dbdcm 5 del 22/03/2021 alle 20:31:04Ho risolto i problemi di eccessiva carica e surriscaldamento del BMS (ho un giallona da 300Ah) settando il
Dico la mia, visto che sul display nds è possibile vedere il SOC, potrebbe essere che il 3link gestisca la carica in base a questo valore con differenziale di qualche punto percentuale? Nel senso che una volta arrivata a100%, aspetta che arrivi a 90% prima di ricaricarla. NB valore messo a caso. Prima di fare interventi sul mezzo prova a scrivere ad nds, magari ci tolgono tutti i dubbi.
In risposta al messaggio di Emme48 del 22/03/2021 alle 19:41:37Marco scusa scrivi che non regge inverter oltre i 100w perché 1000/12=83A? O per altra ragione?
Corrente massima di scarica 100 Ampere. Questo ci da indicazioni sul BMS interno che definirei medio e ci pone dei limiti di utilizzo. - Non è adatta a mettere in moto per emergenza. - Non regge inverter oltre i 1000 watt (niente Nespresso). Marco.
In risposta al messaggio di Szopen del 22/03/2021 alle 17:47:32Hai ragione, c'è molta confusione, dovuta anche al fatto che la LiFePo4 è un prodotto che solo ultimamente ha avuto, con la discesa dei prezzi..., notevole successo.
Per me l'inganno sta nella confusione della miriade di prodotti immessi sul mercato per l'utilizzo in camper delle batterie al litio. Di certo, i vantaggi di queste batterie, sono indubbiamente il peso e la durata intesain termini di prelievi. Purtroppo, il vero problema, è maturato con le pretese di prelevare centinaia di ampere in poco tempo mentre, bisognerebbe ri-entrare nell'ottica di avere consumi adeguati, autoconvincendoci di avere bordo ancora una o due batterie e che permettono un prelievo massimo di 40/50A giornaliere. Le celle, dopo una prima parziale ricarica, vengono messe tra loro in parallelo per far sì che si autolivellino alla stessa tensione, con lo stesso principio dei vasi dell'acqua comunicanti, questo ci indica che ricariche a bassissima corrente (vedere la quasi totalità dei BMS i quali hanno un bilanciamento da soli 30mA) sono le più idonee e che anche un vecchio e stabile alimentatore da soli 13/14V e 6/8 ampere, con cavi anche sottili sia perfetto allo scopo, del resto, diversi produttori e rivenditori, le corredano di alimentatori/caricabatterie da 10A. Ciro.
In risposta al messaggio di grattachecca del 22/03/2021 alle 21:02:46L'inverter, come puoi immaginare dal grosso dissipatore, non lavora gratis ma trasforma parte dell'energia in calore e la maggior parte (80...85%) in energia elettrica a 230 volt.
Marco scusa scrivi che non regge inverter oltre i 100w perché 1000/12=83A? O per altra ragione?
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In risposta al messaggio di salomogi del 22/03/2021 alle 14:27:05Non penso che la tabella sia delle LFP, il grafico di tensione è questo, sperimentato poi personalmente.
Se l'unica fonte di ricarica in rimessaggio sono i pannelli solari, la soluzione sta nel modificare i paramentri del regolatore solare della fase di mantenimento impostando manualmente una tensione di carica costante di 13.2v che corrisponderebbe circa ad una carica del 40-70%.

In risposta al messaggio di Emme48 del 22/03/2021 alle 21:32:34Quasi tutti i BMS per LFP sono, in scarica, da 1C, 100Ah= 100A ma per qualche decina di secondi consentono 1,5C.
L'inverter, come puoi immaginare dal grosso dissipatore, non lavora gratis ma trasforma parte dell'energia in calore e la maggior parte (80...85%) in energia elettrica a 230 volt. Così a spanne puoi dividere per 10 i Wattper sapere le Ampere a 12 Volt. 1000 watt sono 83 Ampere a 12 volt per produrre il 230, più altre 17 sprecate dall'inverter e trasformate in calore... quindi un centinaio in tutto (lira più, lira meno). Marco
In risposta al messaggio di Szopen del 22/03/2021 alle 17:47:32Scusa ma mi sono perso nel tuo ragionamento.
Per me l'inganno sta nella confusione della miriade di prodotti immessi sul mercato per l'utilizzo in camper delle batterie al litio. Di certo, i vantaggi di queste batterie, sono indubbiamente il peso e la durata intesain termini di prelievi. Purtroppo, il vero problema, è maturato con le pretese di prelevare centinaia di ampere in poco tempo mentre, bisognerebbe ri-entrare nell'ottica di avere consumi adeguati, autoconvincendoci di avere bordo ancora una o due batterie e che permettono un prelievo massimo di 40/50A giornaliere. Le celle, dopo una prima parziale ricarica, vengono messe tra loro in parallelo per far sì che si autolivellino alla stessa tensione, con lo stesso principio dei vasi dell'acqua comunicanti, questo ci indica che ricariche a bassissima corrente (vedere la quasi totalità dei BMS i quali hanno un bilanciamento da soli 30mA) sono le più idonee e che anche un vecchio e stabile alimentatore da soli 13/14V e 6/8 ampere, con cavi anche sottili sia perfetto allo scopo, del resto, diversi produttori e rivenditori, le corredano di alimentatori/caricabatterie da 10A. Ciro.
In risposta al messaggio di valerionuvola del 22/03/2021 alle 14:34:10Una informazione, se la puoi fornire, la tensione della LFP in standby varia con la temperatura?
LFP riduce la capacità per effetto del freddo e aumenta la capacità per effetto del calore . Si coniglia di lasciare una LFP con carica tra il 50 e 70% se non utilizzata per lunghi periodi ( ovviamente scollegata ) per evitare sottoscarica e sovraccarica per effetto della temperatura .
In risposta al messaggio di enzov1100 del 22/03/2021 alle 22:29:54La tensione in LFP è la condizione in assoluto più stabile . Ciò che cambia con la temperatura è la quantità di carica che è legata al catodo di materiale ferroso .
Una informazione, se la puoi fornire, la tensione della LFP in standby varia con la temperatura? Per quello che ho potuto vedere io confermo che le celle si equilibrano da sole, ma solo se esattamente uguali, altrimenti nisba.
In risposta al messaggio di valerionuvola del 22/03/2021 alle 22:33:07Per similitudine è come se al polo positivo si potessero " attaccare " tutte le cariche .. ma proprio tutte , anche quelle poche che rimangono di solito nel polo negativo .
La tensione in LFP è la condizione in assoluto più stabile . Ciò che cambia con la temperatura è la quantità di carica che è legata al catodo di materiale ferroso . Se aumenta la temperatura aumenta il numero di ioni che si lega con l'ossido di ferro
In risposta al messaggio di enzov1100 del 22/03/2021 alle 22:41:14Si avviene così perché gli ioni non sono più in grado di attraversare la membrana per raggiungere l'ossido di ferro sul catodo .
Non mi è molto chiaro, tu intendi che la capacità può cambiare in base alla temperatura ma durante la carica? Non penso che la variazione della temperatura possa diminuirne la capacità già immagazzinata. Per il parallelo dice che se si scollegano le celle in serie e si mettono in parallelo si equilibrano automaticamente, io non credo.