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valerionuvola
valerionuvola
27/06/2009 1172
Rispondi Abuso
Inserito il 22/03/2021 alle: 22:49:17
In risposta al messaggio di enzov1100 del 22/03/2021 alle 22:45:00

Quindi durante la carica?, beh, ci stà, qualunque reazione chimco-fisica è amplificata dall'aumento della temperatura.
Durante la carica andremo a ripristinare solo gli elettroni che devono tornare dal catodo all'anodo ma fino a che la batteria non sarà più calda non si ottiene il processo completo .
attenzione il freddo inibisce molto meno di quello che pensi la cella tanto è vero che fino a -20 gradi si può definire trascurabile la perdita di autonomia ( -3 per le celle economy ) . Il problema caso mai è contrario .. quindi se abbandonata per lunghi tempi una batteria è meglio non lasciarla carica al 100%
enzov1100
enzov1100
-
Rispondi Abuso
Inserito il 22/03/2021 alle: 22:56:51

Ok, parafrasando sono quelli scansafatiche ( i c...ioni) che si muovono solo se gliene va in tasca qualcosa.
Quindi il problema della batteria carica al 100% a caldo è che quando si raffredda, soffre.
I say what I think that is what I do. La pratica spesso supera la matematica.
6
Szopen
Szopen
rating

06/09/2019 5876
Rispondi Abuso
Inserito il 22/03/2021 alle: 23:45:26
In risposta al messaggio di valerionuvola del 22/03/2021 alle 22:28:40

Scusa ma mi sono perso nel tuo ragionamento. cosa intendi per le celle vengono messe in parallelo ? Vorresti forse dirmi che in un qualche frangente una batteria da 13 volt diventa una batteria da 3.4 Volt ? Per quale motivo
2 celle in parallelo dovrebbero avere la stessa carica ? Se parli di tensione posso essere parzialmente d'accordo perché la tensione di parallelo è la tensione di equilibrio tra una cella che si scarica su una che si carica ma non è detto che l'equilibrio venga mai raggiunto.  Il fatto che un produttore o venditore fornisca un charger da 10 amp non vuol dire che è la corrente massima di ricarica .  Una batteria LFP in range BMS può essere caricata  1c . Con cella da 200ah possiamo caricare a 200 amp ma ovviamente caricabatterie potenti non sono compatibili con le colonnine ( spesso da 4 amp ) che offrono in campeggio . Lavoro con LFP per il più grande produttore indipendente al mondo e purtroppo su questi forum vedo molta gente improvvisare e cimentarsi in fai da te pericolosi . LFP è una tecnologia assolutamente sicura e per quanto maltrattata sarà difficile possa creare danno se non al portafoglio ma esistono 2 condizioni in cui LFP può prendere fuoco e spesso vengono ignorate . In caso di assicurazione non risponderanno perché il 90% delle celle fai da te non sono nemmeno marchiate CE oltre che non essere previste dal costruttore
...
"cosa intendi per le celle vengono messe in parallelo ? Vorresti forse dirmi che in un qualche frangente una batteria da 13 volt diventa una batteria da 3.4 Volt ?"
 
No, ho detto, per essere più chiaro, che le singole celle da 3,2V, prima di essere messe sul mercato a disposizione dell'utente finale, vengono tra esse collegate in parallelo per bilanciarle più o meno, ad una tensione il più equo possibile.

"Il fatto che un produttore o venditore fornisca un charger da 10 amp non vuol dire che è la corrente massima di ricarica"

Se leggi bene, ho scritto che una carica ottima e sicura si può avere anche con basse correnti e non che 10A sono la corrente massima di ricarica.

"Lavoro con LFP per il più grande produttore indipendente al mondo e purtroppo su questi forum vedo molta gente improvvisare e cimentarsi in fai da te pericolosi ".

Diversi utenti sul forum, faranno forse lavori più modesti e meno blasonati del tuo ma, hanno acquistato una o più di queste batterie e riportano le loro esperienze in base ad un reale utilizzo, senza cimentarsi in nulla di pericoloso, c'è gente che ha montato batterie lifepo4 da anni, senza stravolgere l'impianto che avevano e senza per forza dover ricorrere a uno o più dei numerosi "accrocchi" da centinaia di euro che, oramai visto il mercato, spuntano come funghi.

"In caso di assicurazione non risponderanno perché il 90% delle celle fai da te non sono nemmeno marchiate CE oltre che non essere previste dal costruttore"

Forse in ambito assicurativo, avrai anche ragione ma, la marchiatura CE non è prevista nei 10 comandamenti.

Visto che lavori per chi lavori, dovresti sapere che sia in Asia che in Nord America hanno sviluppato tecnologie costruttive, avanti anni luce rispetto ai paesi della comunità europea, e di certo, centinaia di migliaia di articoli da loro prodotti e quotidianamente utilizzati, tra questi ci sono anche batterie LFP, non li reputano meno sicuri perché non marchiati CE.

Ciro. 
nomade analogico e fanciulla all'imbrunire. Non ho nulla da vendere nè consigli da dare, solo qualche piccolo suggerimento da prendere con le pinze, possibilmente, amperometriche. Buoni Km a tutti e......... rammentate sempre che....... TESTAR NON NUOCE!

Modificato da Szopen il 23/03/2021 alle 00:03:11
16
valerionuvola
valerionuvola
27/06/2009 1172
Rispondi Abuso
Inserito il 23/03/2021 alle: 06:43:43
In risposta al messaggio di Szopen del 22/03/2021 alle 23:45:26

cosa intendi per le celle vengono messe in parallelo ? Vorresti forse dirmi che in un qualche frangente una batteria da 13 volt diventa una batteria da 3.4 Volt ?   No, ho detto, per essere più chiaro, che le singole celle
da 3,2V, prima di essere messe sul mercato a disposizione dell'utente finale, vengono tra esse collegate in parallelo per bilanciarle più o meno, ad una tensione il più equo possibile. Il fatto che un produttore o venditore fornisca un charger da 10 amp non vuol dire che è la corrente massima di ricarica Se leggi bene, ho scritto che una carica ottima e sicura si può avere anche con basse correnti e non che 10A sono la corrente massima di ricarica. Lavoro con LFP per il più grande produttore indipendente al mondo e purtroppo su questi forum vedo molta gente improvvisare e cimentarsi in fai da te pericolosi . Diversi utenti sul forum, faranno forse lavori più modesti e meno blasonati del tuo ma, hanno acquistato una o più di queste batterie e riportano le loro esperienze in base ad un reale utilizzo, senza cimentarsi in nulla di pericoloso, c'è gente che ha montato batterie lifepo4 da anni, senza stravolgere l'impianto che avevano e senza per forza dover ricorrere a uno o più dei numerosi accrocchi da centinaia di euro che, oramai visto il mercato, spuntano come funghi. In caso di assicurazione non risponderanno perché il 90% delle celle fai da te non sono nemmeno marchiate CE oltre che non essere previste dal costruttore Forse in ambito assicurativo, avrai anche ragione ma, la marchiatura CE non è prevista nei 10 comandamenti. Visto che lavori per chi lavori, dovresti sapere che sia in Asia che in Nord America hanno sviluppato tecnologie costruttive, avanti anni luce rispetto ai paesi della comunità europea, e di certo, centinaia di migliaia di articoli da loro prodotti e quotidianamente utilizzati, tra questi ci sono anche batterie LFP, non li reputano meno sicuri perché non marchiati CE. Ciro. 
...
Ti posso garantire che le celle non vengono messe in parallelo durante la produzione .
ERa una tecnica usata nelle NMC ma ormai è stata ampiamente sostituita con moderni bilanciatori .
Il fatto che un prodotto non marchiato CE sia sicuro sono estremamente convinto ma fino a che vivi qui sarai obbligato a sottostare alle regole del mercato .
Credimi che tanti prodotti non arrivano nemmeno lontanamente ai requisiti.
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valerionuvola
valerionuvola
27/06/2009 1172
Rispondi Abuso
Inserito il 23/03/2021 alle: 08:09:43
A titolo informativo il bilanciamento di una cellula può avvenire solo se la BMS ha funzione di bilanciamento attivo o passivo .
Come vedo scritto da molti .. " la BMS esegue il bilanciamento a 30mA "  questa corrente è una corrente di bilanciamento che non porta risultato almeno che non si lasci la batteria in carica per periodi lunghissimi .
Bilanciare a 30mA vuol dire caricare 1Ah in 100 ore .
La corrente di bilanciamento è 1/4 c . Se la batteria è 100Ah la corrente iniziale di bilanciamento non deve essere inferiore a 20A.
22
salvatore
salvatore
10/08/2003 8946
Rispondi Abuso
Inserito il 23/03/2021 alle: 09:42:53
In risposta al messaggio di salvatore del 22/03/2021 alle 18:56:11

Ho gia' riportato la mia esperienza. Agli inizi del 2018 ho installato sul mio semintegrale Laika una batteria al litio Luminor da 100a/h plug & play. Essendo plug & play non ho ovviamente apportato alcuna modifica
all' impianto elettrico. La centralina / caricabatteria del camper e' una Nord Elettronica NE186, versione da 300watt. In Rete si trovano le istruzioni di uso. Non ho pannelli solari. Quando non sono in giro, il camper e' collegato in permanenza alla 230. Ho usato il camper fino agli inizi del 2020, poi mi sono fermato per i noti motivi. In pratica, da circa un anno, la batteria e' collegata senza interruzione alla 230. Qualche settimana fa ho usato il camper per brevi percorsi e ho acceso per qualche ora la stufa, una Truma Combi D. Questa stufa ha notoriamente forti assorbimenti all' avvio. La stufa si e' avviata senza problemi e non ho notato alcun segno di sofferenza sulla batteria. Sulla batteria e' installato un voltmetro / amperometro digitale bidirezionale, risoluzione al decimo di ampere. Non ho mai visto entrare sulla batteria, sia collegata all'alternatore sia collegata alla 230, piu' di 20 ampere Incidentalmente, 20 ampere e' la massima corrente che puo erogare il caricabatterie. Se vado a controllare in questo momento, trovo tensione 13,8 volt, che e' quella di mantenimento prevista dalla centralina e 0 ampere in entrata. Quindi il plug & play, al momento, per quanto mi riguarda, .funziona. Ho comunque notato anche io che ora non esistono piu' batterie al litio dichiarate plug & play. Vediamo cosa succede con il tempo.
...
Scusatemi se mi citosmiley
Sul forum ci sono varie discussioni riguardanti le batterie al litio.
In genere si legge che queste batterie necessitano di caricabatterie compatibili o quanto meno e' necessaria una interfaccia e che sono necessarie importanti modifiche all' impianto elettrico del camper.
Si tratta - mi pare - sempre di dicussioni teoriche, in quanto relativamente pochi colleghi usano attualmente queste batterie e comunque da relativamente poco tempo.
Io ho portato una esperienza reale che dice tutto il contrario di quanto affermato in queste discussioni.
Non sono in grado di spiegare il perche'.
Ma visto che ci sono amici in grado di parlare addirittura delle reazioni chimico/fisiche che avvengono all'interno delle batterie, mi sarei sinceramente aspettato se non una spiegazione almeno un commento a quello che ho scritto.
Credo che una spiegazione del genere sarebbe molto piu' utile a chi legge rispetto alle tante disquisizioni teoriche.
Molti installerebbero una batteria al litio sapendo di poterlo fare senza modifiche all' impianto (plu&play)
Quindi chiedo ai colleghi esperti: perche' a distanza di tre anni la mia batteria al litio, installata come descritto, continua a funzionare regolarmente?
Grazie a chi vorra' rispondermi.
enzov1100
enzov1100
-
Rispondi Abuso
Inserito il 23/03/2021 alle: 09:54:55

La tendenza, qui su Col ad aprire vari thread sugli stessi o simili argomenti porta a disperdere le informazioni e le segnalazioni degli utenti.
I say what I think that is what I do. La pratica spesso supera la matematica.
18
grattachecca
grattachecca
23/10/2007 2694
Rispondi Abuso
Inserito il 23/03/2021 alle: 10:40:10
Eccomi in camper a cercare di buttare un po’ giù la batteria!
E quando ci arrivo mai al 70%...laugh


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Ciao
Dany
16
valerionuvola
valerionuvola
27/06/2009 1172
Rispondi Abuso
Inserito il 23/03/2021 alle: 15:38:32
In risposta al messaggio di salvatore del 23/03/2021 alle 09:42:53

Scusatemi se mi cito Sul forum ci sono varie discussioni riguardanti le batterie al litio. In genere si legge che queste batterie necessitano di caricabatterie compatibili o quanto meno e' necessaria una interfaccia e che
sono necessarie importanti modifiche all' impianto elettrico del camper. Si tratta - mi pare - sempre di dicussioni teoriche, in quanto relativamente pochi colleghi usano attualmente queste batterie e comunque da relativamente poco tempo. Io ho portato una esperienza reale che dice tutto il contrario di quanto affermato in queste discussioni. Non sono in grado di spiegare il perche'. Ma visto che ci sono amici in grado di parlare addirittura delle reazioni chimico/fisiche che avvengono all'interno delle batterie, mi sarei sinceramente aspettato se non una spiegazione almeno un commento a quello che ho scritto. Credo che una spiegazione del genere sarebbe molto piu' utile a chi legge rispetto alle tante disquisizioni teoriche. Molti installerebbero una batteria al litio sapendo di poterlo fare senza modifiche all' impianto (plu&play) Quindi chiedo ai colleghi esperti: perche' a distanza di tre anni la mia batteria al litio, installata come descritto, continua a funzionare regolarmente? Grazie a chi vorra' rispondermi.
...
Una batteria plug & play potrebbe avere al suo interno parti di elettronica che servono per farla funzionare o ricaricare in sicurezza .
Questo non avviene per chi preferisce prendere le celle della marca XX e la BMS della marca YY solo perchè hanno delle caratteristiche tecniche diversi dai plug & play .
La batteria al litio rimane un pelino sottotono se caricata a tensione dell'alternatore o di un normale charger per batterie gel-pb-agm , la batteria funziona comunque ma non andrà mai al 100% .
Nei veicoli più moderni dotati di alternatore intelligente poi certe parti elettroniche sono necessarie .
7
ex camionaro
ex camionaro
25/01/2018 4001
Rispondi Abuso
Inserito il 23/03/2021 alle: 16:14:09
In risposta al messaggio di valerionuvola del 23/03/2021 alle 15:38:32

Una batteria plug & play potrebbe avere al suo interno parti di elettronica che servono per farla funzionare o ricaricare in sicurezza . Questo non avviene per chi preferisce prendere le celle della marca XX e la BMS
della marca YY solo perchè hanno delle caratteristiche tecniche diversi dai plug & play . La batteria al litio rimane un pelino sottotono se caricata a tensione dell'alternatore o di un normale charger per batterie gel-pb-agm , la batteria funziona comunque ma non andrà mai al 100% . Nei veicoli più moderni dotati di alternatore intelligente poi certe parti elettroniche sono necessarie .
...
appurato che di elettricità in genere sono negato seho capito bene batteria plug & play e normale charger ci mette solo più tempo a caricarsi diciamo 90/% senza ammeniccoli vari tipo booster ecc che forse per la durata della batteria è meglio?
nonno pat 49
16
valerionuvola
valerionuvola
27/06/2009 1172
Rispondi Abuso
Inserito il 23/03/2021 alle: 17:01:24
In risposta al messaggio di ex camionaro del 23/03/2021 alle 16:14:09

appurato che di elettricità in genere sono negato seho capito bene batteria plug & play e normale charger ci mette solo più tempo a caricarsi diciamo 90/% senza ammeniccoli vari tipo booster ecc che forse per la durata della batteria è meglio?
Il lavoro di una batteria è caricarsi e scaricarsi a meno che non stiamo parlando di tecnologie stazionarie .
Mentre si rischiano fenomeni strani quale la solfatazione & co nelle batterie con piastre in piombo ( tutte le tecnologie ) non vi sono fenomeni chimici all'interno di una litio che ne precludono la durata se abbandonate a se per tanto tempo . 
Detto ciò non avviene qualcosa di particolarmente distruttivo nel caricare una batteria al 100% e nemmeno nulla di conservativo nel caricarla solo e sempre al 90% come non si rischia nessun decadimento se la ricarica parzialmente e per percentuali intermedie ( vedi la carica da alternatore ) .
Quel che invece è distruttivo è aver speso un bel pò di soldini per una tecnologia utile a fornire molta energia e non utilizzarla a pieno . E' un pò come avere un serbatoio da 1000 litri ma mettere sempre dentro quel poco di gasolio che riusciamo ad inserire.
Il camper se premiamo il pulsantino per vedere quanta batteria abbiamo ci segna sempre pieno .. tutto ok ? 
No in realtà il camper retrofittato è progettato per riconoscere la tensione di lavoro di una PB-acido che è inferiore a quella del litio e quindi ci sta dando una falsa informazione , abbiamo il presentimento di avere una batteria carica al 100% ma in realtà sarà carica solo al 50 o 60%.
Il litio ha una capacità di tenere la tensione abbastanza elevata per gran parte della sua capacità , poi scende di colpo e interviene la BMS , il guaio potrebbe essere di aver letto l'indicatore 10 minuti prima e trovarsi in OFF dopo 10 minuti .
Il senso di una litio manca del tutto se non accoppiata con sistemi di monitoraggio o sistemi di ricarica idonei a sfruttare del tutto l'energia accumulata . Se non interviene in modo radicale è meglio 100Ah di batteria AGM ( usata al 60% come indicano molti ) che una litio da 100AH non gestita.
 
22
salvatore
salvatore
10/08/2003 8946
Rispondi Abuso
Inserito il 23/03/2021 alle: 19:05:22
In risposta al messaggio di valerionuvola del 23/03/2021 alle 15:38:32

Una batteria plug & play potrebbe avere al suo interno parti di elettronica che servono per farla funzionare o ricaricare in sicurezza . Questo non avviene per chi preferisce prendere le celle della marca XX e la BMS
della marca YY solo perchè hanno delle caratteristiche tecniche diversi dai plug & play . La batteria al litio rimane un pelino sottotono se caricata a tensione dell'alternatore o di un normale charger per batterie gel-pb-agm , la batteria funziona comunque ma non andrà mai al 100% . Nei veicoli più moderni dotati di alternatore intelligente poi certe parti elettroniche sono necessarie .
...
Ciao valerionuvola.
Grazie per le spiegazioni.
Confermi in pieno quello che pensavo.
Innanzitutto che ha senso una batteria plug & play con un sistema di gestione che la tiene in sicurezza, pur rinunciando, magari, a un po' di prestazioni.
Pur avendo una discreta esperienza in campo elettronico, sia pure a livello hobbistico, non ho mai fatto modifiche all' impianto elettrico dei miei camper, perche' ritengo che questa operazione puo' dare risultati imprevedibili e - al  limite - pericolosi.
Con questa logica, ho installato la batteria al litio plug & play.
Nessuna interfaccia, nessuna modifica al cablaggio.
Solo un voltmetro / amperometro digitale per controllare che tutto funzioni regolarmente.
E finora tutto funziona regolarmento
Per quanto riguarda le prestazioni, ammettendo di consumare, mettiamo 50 ampere, non mi sembra un problema ripristinarli - al limite anche non al 100% - in due - tre ore, anziche' in un' ora, un' ora e mezza (il mio caricabatterie eroga al massimo 20 a).
Agiungo che il caricabatterie, nella prima fase di ricarica, che dura 6 ore, eroga 14,7 volt, credo sufficienti per ricaricare al 100% la batteria.
A motore acceso arrivano alla batteria circa 13,7 volt (alternatore "stupido" ma maggiorato - camper del 2010), forse comunque sufficienti per una ricarica completa.
18
grattachecca
grattachecca
23/10/2007 2694
Rispondi Abuso
Inserito il 23/03/2021 alle: 22:13:50
Sapete indicare se attualmente il prezzo del regolatore  Victron Energy Smart Solar 100/20 Bluetooth MPPT su amazon è quello più basso?
Ciao
Dany
6
Szopen
Szopen
rating

06/09/2019 5876
Rispondi Abuso
Inserito il 23/03/2021 alle: 23:14:02
In risposta al messaggio di grattachecca del 23/03/2021 alle 22:13:50

Sapete indicare se attualmente il prezzo del regolatore Victron Energy Smart Solar 100/20 Bluetooth MPPT su amazon è quello più basso?
Costa intorno ai 150 euro un pò dappertutto.

Ciro.
nomade analogico e fanciulla all'imbrunire. Non ho nulla da vendere nè consigli da dare, solo qualche piccolo suggerimento da prendere con le pinze, possibilmente, amperometriche. Buoni Km a tutti e......... rammentate sempre che....... TESTAR NON NUOCE!
18
grattachecca
grattachecca
23/10/2007 2694
Rispondi Abuso
Inserito il 24/03/2021 alle: 07:48:49
In risposta al messaggio di Szopen del 23/03/2021 alle 23:14:02

Costa intorno ai 150 euro un pò dappertutto. Ciro.
Thanks! wink
Ciao
Dany
16
valerionuvola
valerionuvola
27/06/2009 1172
Rispondi Abuso
Inserito il 24/03/2021 alle: 07:54:51
In risposta al messaggio di salvatore del 23/03/2021 alle 19:05:22

Ciao valerionuvola. Grazie per le spiegazioni. Confermi in pieno quello che pensavo. Innanzitutto che ha senso una batteria plug & play con un sistema di gestione che la tiene in sicurezza, pur rinunciando, magari, a
un po' di prestazioni. Pur avendo una discreta esperienza in campo elettronico, sia pure a livello hobbistico, non ho mai fatto modifiche all' impianto elettrico dei miei camper, perche' ritengo che questa operazione puo' dare risultati imprevedibili e - al  limite - pericolosi. Con questa logica, ho installato la batteria al litio plug & play. Nessuna interfaccia, nessuna modifica al cablaggio. Solo un voltmetro / amperometro digitale per controllare che tutto funzioni regolarmente. E finora tutto funziona regolarmento Per quanto riguarda le prestazioni, ammettendo di consumare, mettiamo 50 ampere, non mi sembra un problema ripristinarli - al limite anche non al 100% - in due - tre ore, anziche' in un' ora, un' ora e mezza (il mio caricabatterie eroga al massimo 20 a). Agiungo che il caricabatterie, nella prima fase di ricarica, che dura 6 ore, eroga 14,7 volt, credo sufficienti per ricaricare al 100% la batteria. A motore acceso arrivano alla batteria circa 13,7 volt (alternatore stupido ma maggiorato - camper del 2010), forse comunque sufficienti per una ricarica completa.
...
Non ho scritto che ha senso la tecnologia plug & play ma ho detto che il non ricaricare la batteria secondo gli " schemi " di ricarica idonei può rivelarsi " dannoso " passami il termine per l'autonomia del camper . 
Se si crede di avere la batteria carica guardando un voltmetro a valore assoluto si commette il primo errore perchè la tensione sarà sempre la stessa per molto e molto tempo fino a crollare e spegnersi . 
Tra l'80% e il 20% circa si può notare come tutte le curve di scarica e ricarica presentino una retta quasi orizzontale . 
In qualsiasi punto della " curva " se si misura una batteria per valore assoluto non si capisce la % se invece si interroga la BMS si ha l'esatto valore al centesimo .

Voltmetro e amperometro digitale servono a nulla in una LFP , l'amperometro misura tra l'altro solo la corrente che stai consumando nel preciso istante in cui lo stai guardando . A meno che non sia un circuito più complesso che esegue un calcolo matematico tra tensione , corrente e tempo non si è in grado di stabilire da un voltmetro e amperometro quanta sia la percentuale di carica residua , consumata e/o ricaricata .. e comunque sarebbe un dato stimato partendo da un valore X di capacità attribuito .

Il caricabatterie che nella prima fase di ricarica eroga 14,7 volt non è idoneo a caricare una LFP . Tendenzialmente si è portati a pensare che un valore di tensione alto sia sintomo di una carica in corso .. la tensione è meramente una differenza di potenziale applicata e misurabile tra due punti A e B ( in questo caso i poli ) e deve rimanere ad un valore superiore a quello di batteria per permettere un flusso . Ciò che carica una batteria è la corrente e non la tensione .
Non a caso si dimensiona un cavo in base alla corrente che passa e non in base alla tensione .
Tornando a LFP non è opportuno ed anzi dannoso eseguire la prima fase di ricarica in tensione , l'aumento di tensione è una conseguenza o la fase finale di una LFP  . La vera carica avviene in corrente .
A contrario delle batterie al piombo non c'è necessità di avere una tensione / corrente iniziale per creare un'ambiente elettrochimico interno all'elettrolita per trasferire il biossido di piombo dall'anodo al catodo ma , vi è una migrazione di ioni che impoveriti dell'elettrone durante la scarica vengono attratti dal catodo passando per l'elettrolita e separatore . Durante il processo di ricarica infatti gli elettroni si dispongono sul catodo e attraggono gli ioni di litio formando un nuovo legame . Dentro la batteria non avviene nessun processo chimico ma una migrazione di ioni che si slegano e legano . 
Se il valore di tensione è inizialmente alto è alta anche la differenza tra i due potenziali e quindi un numero di elettroni maggiori a quelli che potrebbero legarsi riesce a disporsi sul catodo . 
Vi saranno quindi elettroni sul catodo legati ed elettroni sul catodo slegati che essendo liberi hanno la capacità di muoversi .
Non potendo uscire fisicamente dalla batteria si avvicinano al separatore perchè vengono attratti dallo ione sull'anodo e si dispongono sul separatore , l'elettrone aggredisce il separatore e alla lunga lo distrugge , questo è uno dei 4 motivi per cui potremo trovare le celle gonfie .
19
nanonet
nanonet
rating

27/02/2006 11348
Rispondi Abuso
Inserito il 24/03/2021 alle: 09:39:51
In risposta al messaggio di valerionuvola del 24/03/2021 alle 07:54:51

Non ho scritto che ha senso la tecnologia plug & play ma ho detto che il non ricaricare la batteria secondo gli schemi di ricarica idonei può rivelarsi dannoso passami il termine per l'autonomia del camper .  Se
si crede di avere la batteria carica guardando un voltmetro a valore assoluto si commette il primo errore perchè la tensione sarà sempre la stessa per molto e molto tempo fino a crollare e spegnersi .  Tra l'80% e il 20% circa si può notare come tutte le curve di scarica e ricarica presentino una retta quasi orizzontale .  In qualsiasi punto della curva se si misura una batteria per valore assoluto non si capisce la % se invece si interroga la BMS si ha l'esatto valore al centesimo . Voltmetro e amperometro digitale servono a nulla in una LFP , l'amperometro misura tra l'altro solo la corrente che stai consumando nel preciso istante in cui lo stai guardando . A meno che non sia un circuito più complesso che esegue un calcolo matematico tra tensione , corrente e tempo non si è in grado di stabilire da un voltmetro e amperometro quanta sia la percentuale di carica residua , consumata e/o ricaricata .. e comunque sarebbe un dato stimato partendo da un valore X di capacità attribuito . Il caricabatterie che nella prima fase di ricarica eroga 14,7 volt non è idoneo a caricare una LFP . Tendenzialmente si è portati a pensare che un valore di tensione alto sia sintomo di una carica in corso .. la tensione è meramente una differenza di potenziale applicata e misurabile tra due punti A e B ( in questo caso i poli ) e deve rimanere ad un valore superiore a quello di batteria per permettere un flusso . Ciò che carica una batteria è la corrente e non la tensione . Non a caso si dimensiona un cavo in base alla corrente che passa e non in base alla tensione . Tornando a LFP non è opportuno ed anzi dannoso eseguire la prima fase di ricarica in tensione , l'aumento di tensione è una conseguenza o la fase finale di una LFP  . La vera carica avviene in corrente . A contrario delle batterie al piombo non c'è necessità di avere una tensione / corrente iniziale per creare un'ambiente elettrochimico interno all'elettrolita per trasferire il biossido di piombo dall'anodo al catodo ma , vi è una migrazione di ioni che impoveriti dell'elettrone durante la scarica vengono attratti dal catodo passando per l'elettrolita e separatore . Durante il processo di ricarica infatti gli elettroni si dispongono sul catodo e attraggono gli ioni di litio formando un nuovo legame . Dentro la batteria non avviene nessun processo chimico ma una migrazione di ioni che si slegano e legano .  Se il valore di tensione è inizialmente alto è alta anche la differenza tra i due potenziali e quindi un numero di elettroni maggiori a quelli che potrebbero legarsi riesce a disporsi sul catodo .  Vi saranno quindi elettroni sul catodo legati ed elettroni sul catodo slegati che essendo liberi hanno la capacità di muoversi . Non potendo uscire fisicamente dalla batteria si avvicinano al separatore perchè vengono attratti dallo ione sull'anodo e si dispongono sul separatore , l'elettrone aggredisce il separatore e alla lunga lo distrugge , questo è uno dei 4 motivi per cui potremo trovare le celle gonfie .
...
Grazie per le chiare spiegazioni, è la prima volta che apprezzo l'uso di termini tecnici spiegati in modo comprensibile a chi come me non mastica molto di queste cose.

yes
Davide
16
valerionuvola
valerionuvola
27/06/2009 1172
Rispondi Abuso
Inserito il 24/03/2021 alle: 09:45:33
In risposta al messaggio di nanonet del 24/03/2021 alle 09:39:51

Grazie per le chiare spiegazioni, è la prima volta che apprezzo l'uso di termini tecnici spiegati in modo comprensibile a chi come me non mastica molto di queste cose.
Sto preparando dei corsi sul litio per i " meccanici " oltre che per i " commerciali " testo la capacità dei forum a comprendere alcuni fenomeni che sarebbero comprensibili solo con studi di chimica e fisica .

 
22
salvatore
salvatore
10/08/2003 8946
Rispondi Abuso
Inserito il 24/03/2021 alle: 09:57:03
In risposta al messaggio di valerionuvola del 24/03/2021 alle 07:54:51

Non ho scritto che ha senso la tecnologia plug & play ma ho detto che il non ricaricare la batteria secondo gli schemi di ricarica idonei può rivelarsi dannoso passami il termine per l'autonomia del camper .  Se
si crede di avere la batteria carica guardando un voltmetro a valore assoluto si commette il primo errore perchè la tensione sarà sempre la stessa per molto e molto tempo fino a crollare e spegnersi .  Tra l'80% e il 20% circa si può notare come tutte le curve di scarica e ricarica presentino una retta quasi orizzontale .  In qualsiasi punto della curva se si misura una batteria per valore assoluto non si capisce la % se invece si interroga la BMS si ha l'esatto valore al centesimo . Voltmetro e amperometro digitale servono a nulla in una LFP , l'amperometro misura tra l'altro solo la corrente che stai consumando nel preciso istante in cui lo stai guardando . A meno che non sia un circuito più complesso che esegue un calcolo matematico tra tensione , corrente e tempo non si è in grado di stabilire da un voltmetro e amperometro quanta sia la percentuale di carica residua , consumata e/o ricaricata .. e comunque sarebbe un dato stimato partendo da un valore X di capacità attribuito . Il caricabatterie che nella prima fase di ricarica eroga 14,7 volt non è idoneo a caricare una LFP . Tendenzialmente si è portati a pensare che un valore di tensione alto sia sintomo di una carica in corso .. la tensione è meramente una differenza di potenziale applicata e misurabile tra due punti A e B ( in questo caso i poli ) e deve rimanere ad un valore superiore a quello di batteria per permettere un flusso . Ciò che carica una batteria è la corrente e non la tensione . Non a caso si dimensiona un cavo in base alla corrente che passa e non in base alla tensione . Tornando a LFP non è opportuno ed anzi dannoso eseguire la prima fase di ricarica in tensione , l'aumento di tensione è una conseguenza o la fase finale di una LFP  . La vera carica avviene in corrente . A contrario delle batterie al piombo non c'è necessità di avere una tensione / corrente iniziale per creare un'ambiente elettrochimico interno all'elettrolita per trasferire il biossido di piombo dall'anodo al catodo ma , vi è una migrazione di ioni che impoveriti dell'elettrone durante la scarica vengono attratti dal catodo passando per l'elettrolita e separatore . Durante il processo di ricarica infatti gli elettroni si dispongono sul catodo e attraggono gli ioni di litio formando un nuovo legame . Dentro la batteria non avviene nessun processo chimico ma una migrazione di ioni che si slegano e legano .  Se il valore di tensione è inizialmente alto è alta anche la differenza tra i due potenziali e quindi un numero di elettroni maggiori a quelli che potrebbero legarsi riesce a disporsi sul catodo .  Vi saranno quindi elettroni sul catodo legati ed elettroni sul catodo slegati che essendo liberi hanno la capacità di muoversi . Non potendo uscire fisicamente dalla batteria si avvicinano al separatore perchè vengono attratti dallo ione sull'anodo e si dispongono sul separatore , l'elettrone aggredisce il separatore e alla lunga lo distrugge , questo è uno dei 4 motivi per cui potremo trovare le celle gonfie .
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Ciao valerionuvola.
Grazie ancora.
Pur essendo un semplice utilizzatore della batteria al litio, continuo a leggere con interesse.
"Ciò che carica una batteria è la corrente e non la tensione"
Questo lo dovrebbero sapere tutti, anche se poi qui sul forum si parla moltissimo di impianti elettrici ma poco di ampere e di amperometri surprise
Il mio amperometro e' bidirezionale, con precisione al decimo di ampere, quindi riesco a vedere sia la corrente in uscita che quella in entrata.
Corrente istantanea, ovviamente.
Comunque anche il dato della tensione, se lo si sa interpretare, e' utile.
In fase di ricarica non passo certo le ore davanti allo strumento.
Quello che ho verificato e' che dopo un certo tempo (quindi teoricamente a ricarica avvenuta) non entra piu' corrente sulla batteria.
Se non entra nulla, nessuna possibilita' di danni, giusto?
Merito del sistema di gestione della batteria?
I livello di carica lo misuro nella maniera piu' semplice possibile: utilizzandola.smiley
Mi spiego meglio: all'inizio, con una batteria al piombo da 100a/h, con i soliti consumi (luci, pompa acqua, pc, qualche ora di televisione etc.) ma con il riscaldamento acceso (Truma Combi D, notoriamente assetata di energia) l' impianto mi si spegneva durante la notte.
Con due batterie al piombo da 100a/h arrivavo stentatamente al mattino, e non sempre.
Con la litio ho risolto il problema e ha poca importanza per me sapere se la ricarica e' al 100%
Purtroppo, per la nota situazione,  non ho potuto collaudarla a fondo (in pratica solo una stagione autunno - inverno)
Comunque, seguendo quello che hai scritto, la terro' sotto controllo.

Modificato da salvatore il 24/03/2021 alle 09:59:36
7
ex camionaro
ex camionaro
25/01/2018 4001
Rispondi Abuso
Inserito il 24/03/2021 alle: 10:55:23
In risposta al messaggio di valerionuvola del 23/03/2021 alle 17:01:24

Il lavoro di una batteria è caricarsi e scaricarsi a meno che non stiamo parlando di tecnologie stazionarie . Mentre si rischiano fenomeni strani quale la solfatazione & co nelle batterie con piastre in piombo ( tutte
le tecnologie ) non vi sono fenomeni chimici all'interno di una litio che ne precludono la durata se abbandonate a se per tanto tempo .  Detto ciò non avviene qualcosa di particolarmente distruttivo nel caricare una batteria al 100% e nemmeno nulla di conservativo nel caricarla solo e sempre al 90% come non si rischia nessun decadimento se la ricarica parzialmente e per percentuali intermedie ( vedi la carica da alternatore ) . Quel che invece è distruttivo è aver speso un bel pò di soldini per una tecnologia utile a fornire molta energia e non utilizzarla a pieno . E' un pò come avere un serbatoio da 1000 litri ma mettere sempre dentro quel poco di gasolio che riusciamo ad inserire. Il camper se premiamo il pulsantino per vedere quanta batteria abbiamo ci segna sempre pieno .. tutto ok ?  No in realtà il camper retrofittato è progettato per riconoscere la tensione di lavoro di una PB-acido che è inferiore a quella del litio e quindi ci sta dando una falsa informazione , abbiamo il presentimento di avere una batteria carica al 100% ma in realtà sarà carica solo al 50 o 60%. Il litio ha una capacità di tenere la tensione abbastanza elevata per gran parte della sua capacità , poi scende di colpo e interviene la BMS , il guaio potrebbe essere di aver letto l'indicatore 10 minuti prima e trovarsi in OFF dopo 10 minuti . Il senso di una litio manca del tutto se non accoppiata con sistemi di monitoraggio o sistemi di ricarica idonei a sfruttare del tutto l'energia accumulata . Se non interviene in modo radicale è meglio 100Ah di batteria AGM ( usata al 60% come indicano molti ) che una litio da 100AH non gestita.  
...
grazie veramente concreto se anche una fava come sono ha capito quasi tutto.siccome incomincio a pensare a quando la AGM che ho perderà colpi valutavo l,opzione LITIO in generale.dal mio punto di vista di mente semplice non voglio complicarmi la vita quindi se un domani monterei una litio solo se es. i cavi da alternatore possono restare quelli amperometro mah
nonno pat 49
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