Inserito il 14/10/2007 alle: 18:44:17
quote:
--------------------------------------------------------------------------------
Originally posted by Armando
La stessa Enel fa operazioni apparentemente "controproducenti", ad es. pompare l'acqua da laghi più bassi a bacini più alti, per poi ricavare energia idroelettrica ma in quantità ovviamente minore di quella "investita" per spingerla su.
--------------------------------------------------------------------------------id="size1">
Se posso integrare, Armando, la tua riflessione, non è che l'Enel spinge su l'acqua anche se controproducente.
Il problema è che una centrale a combustibile non è come una vettura che può repentinamente avviarsi, accelerare, decellerare, fermarsi, ripartire, ecc. Come sai l'energia elettrica va consumata fresca, nello stesso istante in cui si produce. Pertanto le centrali di produzione (non idriche che hanno un'avvio veloce) producono, a vuoto, energia anche di notte. La Francia, e le altre nazioni europee dalle quali compriamo energia elettrica prodotta da centrali atomiche, ci vende l'energia "a potenza", un tot che paghi anche se non la consumi; quella che viene prodotta - e pagata - di notte, è energia prodotta e pagata a vuoto.
Allora, giustamente, l'Enel impiega questa energia "a vuoto" per riportare in alto l'acqua, dai bacini di recupero, durante la notte, praticamente a costo zero. Quell'acqua riportata in alto, nei periodi di crisi (massima estate/massimo inverno) e in buona parte delle centrali idriche, viene usata per far fronte alle punte di energia richiesta; nei periodi normali viene usata come produzione principale per far fronte a centrali ferme per manutenzione e problemi vari.
Una curiosità: il black out del settembre di qualche anno fa, se ricordate causato da un guasto su una linea internazionale mentre l'altra era fuori servizio per manutenzione, non sarebbe avvenuto se non era una domenica: nelle altre giornate le centrali non "riposano" (o riposano meno) durante la notte, le stazioni di pompaggio partono già dopo il tramonto; nella notte del sabato, per il week-end, la produzione nazionale cala sfruttando quella che importiamo comunque dall'estero ed i bacini di recupero vengono pompati nella notte fra domenica e lunedì. Per far partire una centrale tradizionale ci vuole energia, a volte superiore a quella che produce una o due centrali idriche, per cui, in quel famoso black-out, ci sono volute oltre 36 per far ripartire il sistema nazionale di produzione.
Spero di non aver annoiato e mi scuso per l'OT.
Come sempre cerco di evidenziare, la mia non è verità assoluta ma solo delle riflessioni e come tali dovrebbero essere considerate.
Elio