Inserito il 11/02/2009 alle: 18:51:09
Il bello della libertà è che ognuno può vendere ciò che vuole al prezzo che ritiene opportuno e chi compra può comprare o non comprare oppure andare da un'altra parte.
Economicamente parlando, il prezzo di un oggetto, oltre al costo insito per produrlo e commercializzarlo (materia prime, costruzione, imballaggio, trasporto, capitale impegnato per il magazzinaggio, ecc.), c'è il guadagno per il produttore e per il venditore.
Questo prezzo finale deve rispettare due limiti: non deve essere troppo basso per non rimetterci e non deve essere tanto alto da non trovare compratori disposti a comprarlo. Quindi, il prezzo finale, in pratica, lo fa molto anche il mercato, quanti sono disposti a comprare a quel prezzo. E se lo vendono a quel prezzo, significa che ci sono compratori, altrimenti il prezzo sarebbe stato più basso; più basso fino al limite della convenienza, poi se anche a questo prezzo nessuno compra, l'oggetto va fuori produzione.
Quando vedo prezzi strani, non mi scandalizza; non mi scandalizzano i 100, 200, 300, 500 Euro per vedere 22 giovanotti correre dietro un pallone per un'ora e mezza... è la stessa cosa: il prodotto viene venduto anche a quel prezzo e chi lo produce, se riesce a venderlo a quel prezzo, perchè dovrebbe rinunciare? Nessuno fa beneficienza.
Per completezza, sono un ex lavoratore dipendente a riposo e non ho mai prodotto, commercializzato o venduto alcunchè, come pure i miei familiari.
Elio