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monocristallino o policristallino?

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gigilouis
gigilouis
-
Inserito il 09/12/2008 alle: 20:33:47
buona sera sono spesso su questo sito e ho potuto notare che ce gente veramente che ne sa[:)][:)] quindi mi sto accingendo all acquisto di un pannello solare da 100w monocristallico con paralleletore regolatore e display tutto della cbe. i saggi che ne pensano? sono un neo e giovane camperista vorrei fare la scelta giusta e sono sicuro che qualcuno mi aiutera. ps ho una bs da 100ah a ricombustione di gas. grazie in anticipo

Modificato da gigilouis il 09/12/2008 alle 21:02:46
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ecostar
ecostar
rating

11/01/2007 37102
Inserito il 09/12/2008 alle: 23:16:56
Secondo mè da mono a poli comabia poco o niente , il mono dovrebbe partire prima e fermarsi dopo ma credo che la differenza di resa sia minima e per niente influente Ciao Mario

Modificato da ecostar il 09/12/2008 alle 23:18:10
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ciro1000
ciro1000
06/08/2008 955
Inserito il 09/12/2008 alle: 23:23:57
quote:Originally posted by Ecostar
Secondo mè da mono a poli comabia poco o niente , il mono dovrebbe partire prima e fermarsi dopo ma credo che la differenza di resa sia minima e per niente influente Ciao Mario >
> Ciao Mario la differeza sostanziale sta nella durata,le misure,e l'efficienza quindi dovendo comprare possiamo dire si POLI Ciao CIRO
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Dierrre
Dierrre
19/02/2006 3024
Inserito il 09/12/2008 alle: 23:47:12
Il pannello cbe da 100 W è da tempo che è stato sostituito dal 120W stesse misure Quindi valuta se il prezzo è conveniente, per il resto buon materiale Davide
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VadoPianino
VadoPianino
13/10/2008 541
Inserito il 10/12/2008 alle: 09:04:00
Non sono un esperto, però mi sentirei di consigliarti di prendere in considerazione anche i pannelli in CIS: hanno una resa un po' inferiore e sono un po' più grossi di quelli tradizionali, ma costano meno e soprattutto funzionano anche in condizioni di luminosità scarsa. Il mio 80Watt CIS produce corrente anche con la luce di un lampione (ovviamente pochissima, però produce)! I pannelli mono o policristallini hanno le celle collegate in serie e oltre a risentire moltissimo di una insolazione non perpendicolare se una sola di queste celle viene coperta (foglie, ombra, sporcizia) la produzione si arresta sull'intero pannello. Diciamo che in media, e quindi non certo di picco, un CIS produce più quantità di energia di un pannello tradizionale, con il vantaggio che costa meno. Ciao
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giuliano49
giuliano49
31/03/2005 4046
Inserito il 10/12/2008 alle: 10:32:30
La scelta da fare è il pannello solare in monocristallino sia per durata che resa,infatti per il passato sconsigliavano il policristallino in quanto meno duraturo e performante. Io ho un pannello Heliopolis da 110 watt MONOCRISTALLINO e la mia scelta è stata fatta perchè voglia o non voglia è l'unico come qualità durata e performans. Attualmente pur di vendere cercano di portare allo stesso livello il policristallino al monocristallino dichiarando che sono uguali e che si differenziano su piccole differenze, ATTENZIONE [8][8]colossali. Non so che tipo di batteria hai "ricombustione di gas" vorrai dire "senza manutenzione sigillata acido",dico questo perchè il regolatore ha la scelta acido o gel. Altre cose che stanno passando è che alcuni si mettono sotto i lampioni perchè caricano le batteriecon i loro performanti pannelli, ma fatemi stò piacere. Rispettoso di quanto esposto al riguardo, mono o poli cambia poco, non è assolutamente vero leggere soprascritto. Peccato che lo spazio sia poco, ma al riguardo dei pannelli solari e regolatori c'è molto da leggere, per non entrare come al solito nel circolo di pareri personali, non supportati dalla VERITà
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giuliano49
giuliano49
31/03/2005 4046
Inserito il 10/12/2008 alle: 10:51:44
E un significativo copia incolla. Più vantaggiosa della produzione di celle fotovoltaiche monocristalline è la fabbricazione di celle policristalline: a tal fine, il silicio liquido è colato in blocchi, che vengono poi segati in lastre. Durante la solidificazione del materiale, si formano strutture cristalline di varia grandezza, la cui superficie presenta dei difetti. Per via di questi difetti, anche il rendimento è inferiore. E poi si dice ....conoscenza, quindi rendimento inferiore, durata inferiore, garanzia sul prodotto inferiore, utilizzo inferiore, consigli sull'installazione di generazione solare nulla, (infatti tutte le aree interessate da inpianti solari e scura = mono)pero guarda caso il costo grazie alla non conoscenza viene essere di poco inferiore. Alla faccia della conoscenza e del commercio. A te gigilouis la scelta
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VadoPianino
VadoPianino
13/10/2008 541
Inserito il 10/12/2008 alle: 11:28:03
Ripeto: il mio umile CIS da 80W produce tensione anche con la luce di un lampione, ovviamente la tensione è così bassa da non essere in grado di ricaricare nulla, ma il fatto stesso che funzioni in queste circostanze è comunque indicativo. Per la cronaca, nei pannelli a CIS il silicio, costoso, è sostituito da una lega di rame, indio e selenio che compongono il diseleniuro di rame e indio la cui lavorazione permette la realizzazione di pannelli a film flessibile. L'impianto che ho personalmente installato sul vr è costato 548€, compreso parallatore, regolatore da 240W, cavo, passacavo, display, supporti e ovviamente pannello. Ciao.
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giuliano49
giuliano49
31/03/2005 4046
Inserito il 10/12/2008 alle: 12:21:36
sono un neo e giovane camperista vorrei fare la scelta giusta e sono sicuro COPIA INCOLLA Che cos'è un pannello fotovoltaico CIS? L'acronimo CIS sta per Copper (=Rame), Indium (=Indio), Selenium (=Selenio). Si tratta quindi di pannelli fotovoltaici che non utilizzano il silicio come materiale sensibile alla luce solare, ma il "Diseleniuro di Rame e Indio" (CuInSe2) Il minor costo di produzione di un pannello CIS è dovuto sia all'utilizzo di materiali meno costosi del Silicio, sia ad una tecnologia di produzione più economica, e questo genera il vantaggio di un costo inferiore del prodotto finito. In caso di irraggiamento solare ottimale il silicio cristallino (monocristallino) è, tra i pannelli oggi in produzione industriale, il materiale con la maggior resa fotovoltaica specifica (cioè il materiale che produce il maggior numero di Watt x m2). I moduli fotovoltaici CIS di ultima generazione hanno invece un'efficienza che può arrivare al 12-13%, paragonabile a quella del silicio policristallino (14%)(No monocristallino), e subiscono un minor calo di produttività in caso di ombreggiamento parziale: in ultima analisi si ottiene pertanto una maggior quantità di energia media prodotta, a parità di potenza. E il rendimento dove va a finire??????????????????????????????????????? _______________________________ Non paliamo poi che le dimensioni a parità di potenza sono maggiori, ottimo solo perchè flessibile, impiegato sulla nautica, il monocristallino è il migliore in assoluto sono loro che lo attestano, Quindi a te la scelta. : il mio umile CIS da 80W produce tensione anche con la luce di un lampione, ovviamente la tensione è così bassa da non essere in grado di ricaricare nulla, confermi quanto detto e che si sente in giro.A ONOR DEL VERO Copia incolla Attualmente il materiale più utilizzato è il silicio mono-cristallino che una resa ed una durata superiori a qualunque altro tipo di silicio: Silicio Mono-cristallino: Resa energetica fino 15 - 17 % Silicio Poli-cristallino: Resa energetica fino 12 - 14 % Silicio Amorfo: Resa energetica meno del 10 % Non esiste altro di vero.

Modificato da giuliano49 il 10/12/2008 alle 12:30:56
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VadoPianino
VadoPianino
13/10/2008 541
Inserito il 10/12/2008 alle: 12:33:33
Sì, ti confermo come è noto che i pannelli con celle al silicio hanno una resa maggiore di quelli a CIS e dimensioni minori (si parla di centimetri), ma hanno anche un costo maggiore e sono più sensibili alla qualità dell'insolazione. Come ho detto, sono convinto che in media, nel loro arco vitale, i CIS forniscano molta più tensione di quelli al silicio ad un costo inferiore. Ciò non toglie che in termini di prestazioni di punta i pannelli al silicio siano i più performanti. Ciao!
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giuliano49
giuliano49
31/03/2005 4046
Inserito il 10/12/2008 alle: 12:54:38
Ma si, io concordo e rafforzo IN PARTE ciò che dici perchè è vero, però facendo 2 conti non puoi assolutamente dirmi di essere convinto che ""che in media, nel loro arco vitale, i CIS forniscano molta più tensione di quelli al silicio ad un costo inferiore"" DATI INCOMPUTABILI Silicio Mono-cristallino: Resa energetica fino 15 - 17 % Silicio Poli-cristallino: Resa energetica fino 12 - 14 % Silicio Amorfo: Resa energetica meno del 10 % Si parla di resa energetica standar, la conferma è, che è quasi doppia10% > 17%, in altre parole ritorna il circolo vizioso delle opinioni e non fatti. Se funzionano con i raggi del sole .... L'intensità della radiazione solare al suolo dipende dall'angolo d'inclinazione della radiazione stessa: minore è l'angolo che i raggi del sole formano con una superficie orizzontale e maggiore è lo spessore di atmosfera che essi devono attraversare, con una conseguente minore radiazione che raggiunge la superficie. Quindi se c'è un qualcosa che ferma i raggi solari, nuvole o altro il comportamento sarà lo stesso, perchè saranno gli stessi raggi solari che oltrepassano a farlo funzionare. Infatti sempre copia incolla L'intensità e la distribuzione spettrale della radiazione solare che arriva sulla superficie terrestre dipendono dalla composizione dell'atmosfera: al suolo l'energia solare è concentrata nell'intervallo di lunghezza d'onda 0,2 - 2,5 micrometri: Quindi i panelli funzionano grazie a ciò, a radiazioni solari cui segue:> 0,2 - 0,38 micrometri = ultravioletto (6,4% dell'energia totale compresa nello spettro) 0,38 - 0,78 micrometri = visibile (48%) 0,78 - 10 micrometri = infrarosso (45,6%) La zona utile per le celle fotovoltaiche di silicio monocristallino puro, comincia a 0,35 micrometri fino a tutto l'infrarosso compreso. L'intensità massima dell'energia solare è compresa tra 0,5 e 0,55 micrometri. E qui mi fermo ciao a tutti

Modificato da giuliano49 il 10/12/2008 alle 12:57:14
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Reludwig
Reludwig
22/09/2008 5061
Inserito il 10/12/2008 alle: 13:18:12
quote:Originally posted by gigilouis
buona sera sono spesso su questo sito e ho potuto notare che ce gente veramente che ne sa[:)][:)] quindi mi sto accingendo all acquisto di un pannello solare da 100w monocristallico con paralleletore regolatore e display tutto della cbe. i saggi che ne pensano? sono un neo e giovane camperista vorrei fare la scelta giusta e sono sicuro che qualcuno mi aiutera. ps ho una bs da 100ah a ricombustione di gas. grazie in anticipo >
> ciao, vai con il monocristallino che rende di più, e i prodotti cbe sono ok[;)]
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VadoPianino
VadoPianino
13/10/2008 541
Inserito il 10/12/2008 alle: 15:34:59
Scusa Giuliano, non cambia molto, però a me risulta che gli amorfi di ultima generazione, il mio per intenderci, abbiano una resa del 14%, prossima a quella dei policristallini, e non inferiore al 10%... Naturalmente potrebbero avermi informato in maniera non corretta. Naturalmente le nostre ipotesi si basano su dati ottenibili in condizioni ideali, mi pare che in realtà la resa nell'utilizzo reale, cioè l'impiego su di un camper, difficilmente superi il 30% di quella teorica. Credo che in molti potranno confermarti che a fronte di una resa teorica di 8Ah per pannelli da 120W nell'uso pratico difficilmente si producano tensioni continue superiori ai 2-3Ah. Correggetemi se sbaglio. [:I] A queste condizioni il divario tra CIS e analoghi pannelli al silicio si riduce ulteriormente, anche se questi ultimi continuano a produrre tensioni superiori anche del 20%, purché ben irradiati. Dovremmo metterci a fare qualche calcolo inserendo nella nostra ipotetica equazione alcune variabili importanti come il rapporto tra superficie e tensione prodotta, resa in proporzione all'angolazione dell'irraggiamento nell'arco dell'intero dì, che potremo assumere come unità di tempo, poi dovremmo considerare le latitudini medie e a cui è esposto il pannello durante la sua vita utile, considerando anche e obbligatoriamente la copertura nuvolosa media a queste latitudini, e così via. Non ho naturalmente queste informazioni, non tutte per lo meno, ma empiricamente credo che quel 20% di maggior resa del monocristallino potrebbe essere facilmente erosa dal CIS sul lungo periodo e in condizioni reali. Ma si tratta, in effetti, di discrepanze a mio parere davvero insignificanti. Ripeto, è solo una impressione, non sono in grado di confermartela scientificamente, per il momento. Mi riservo in futuro di compiere ricerche e calcoli più approfonditi in tal senso. Calcoli a parte, in conclusione ritengo che ognuno debba essere soddisfatto del proprio acquisto, e noi lo siamo. [^]
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giuliano49
giuliano49
31/03/2005 4046
Inserito il 10/12/2008 alle: 19:01:28
Gli impianti Fotovoltaici La cella fotovoltaica. La parola fotovoltaico deriva da photo = luce e voltaico = elettricità e significa elettricità prodotta attraverso la luce. L'effetto fotovoltaico si basa sulla capacità di alcuni semiconduttori, come il silicio, di generare direttamente energia elettrica quando vengono esposti alla radiazione solare. La conversione della radiazione solare in una corrente di elettroni avviene nella cella fotovoltaica, che è l'elemento base del processo di trasformazione della radiazione solare in energia elettrica, un dispositivo costituito da una sottile fetta di materiale semiconduttore, molto spesso silicio, opportunamente trattata. Tale trattamento è caratterizzato da diversi processi chimici, tra i quali si hanno i cosiddetti "drogaggi". Inserendo nella struttura cristallina del silicio delle impurità, cioè atomi di boro e fosforo, si genera un campo elettrico e si rendono anche disponibili le cariche necessarie alla formazione della corrente elettrica. Questa si crea quando la cella, le cui due facce sono collegate ad un utilizzatore, è esposta alla luce. La luce è composta da particelle, i fotoni, che trasportano energia. Quando un fotone con sufficiente energia colpisce la cella, viene assorbito dai materiali semiconduttori e libera un elettrone. L'elettrone, una volta libero, lascia dietro di sé una carica positiva detta lacuna. Quindi, quanto maggiore sarà la quantità di fotoni che colpiscono la cella, tanto più numerose saranno le coppie elettrone-lacuna generate per effetto fotovoltaico e quindi più elevata la quantità di corrente prodotta. (Per approfodimenti tecnici sulla fisica del processo fotovoltaico clicca qui ) L'energia che si può poi sfruttare dipende dalle caratteristiche del materiale di cui è costituita la cella: l'efficienza di conversione (percentuale di energia contenuta nelle radiazioni solari che viene trasformata in energia elettrica disponibile ai morsetti) per celle commerciali al silicio è in genere compresa tra il 13 % e il 17 %, mentre realizzazioni speciali di laboratorio hanno raggiunto valori del 32,5 %. Attualmente il materiale più utilizzato è il silicio mono-cristallino che una resa ed una durata superiori a qualunque altro tipo di silicio: Silicio Mono-cristallino: Resa energetica fino 15 - 17 % Silicio Poli-cristallino: Resa energetica fino 12 - 14 % Silicio Amorfo: Resa energetica meno del 10 % La cella fotovoltaica è fatta da un wafer di silicio, generalmente di forma quadrata, con circa 10cm di lato, una superficie compresa tra 100 e 225m², e di uno spessore che varia fra i 0,25 ai 0,35mm, con una superficie pari a circa 100cm² ed è in grado di produrre, una corrente compresa tra i 3 e i 4 A e una tensione di circa 0,5 V, con una potenza corrispondente di circa 1,5-2Wp Watt di potenza in condizioni standard, vale a dire quando essa si trova ad una temperatura di 25 °C con un irraggiamento di 1 kW/m² e in condizioni di AM1,5. La potenza in uscita da un dispositivo FV quando esso lavora in tali condizioni standard prende il nome di potenza di picco (Wp) ed è un valore che viene usato come riferimento. L'output elettrico reale in esercizio è in realtà minore del valore di picco a causa delle temperature più elevate e dei valori più bassi della radiazione. Oltre al silicio di tipo cristallino, ultimamente si nota un forte interesse, da parte di diverse aziende produttrici, a realizzare linee di produzione di moduli basati sul silicio amorfo . Con l'amorfo, in realtà, non si può parlare di celle, in quanto si tratta di deposizioni di silicio (appunto allo stato amorfo) su superfici che possono anche essere ampie. Il silicio amorfo è presente sul mercato già da diversi anni, ma fino ad ora non si era guadagnato una quota di mercato significativa, soprattutto a causa dei dubbi esistenti sulla sua stabilità nel tempo : col passare degli anni spesso si verificava una riduzione delle prestazioni. Ecco che l'amorfo veniva (e viene ancora oggi) usato soprattutto per applicazioni "indoor", cioè per alimentare piccoli utilizzatori, come calcolatrici tascabili, orologi, gadgets vari... Di recente si è messa a punto una tecnologia produttiva che realizza più strati di silicio amorfo, la cosiddetta "eterogiunzione", che sembra risolvere i passati problemi di stabilità. Per quanto riguarda il costo, il tradizionale silicio amorfo presenta costi minori rispetto al silicio cristallino (mono o multi), mentre l'amorfo a due o tre giunzioni necessita di ulteriori riduzioni di costo affinché possa diffondersi su larga scala.
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giuliano49
giuliano49
31/03/2005 4046
Inserito il 10/12/2008 alle: 19:04:38
La radiazione solare. La radiazione solare è l'energia elettromagnetica emessa dai processi di fusione dell'idrogeno contenuto nel sole. L'intensità e la distribuzione spettrale della radiazione solare che arriva sulla superficie terrestre dipendono dalla composizione dell'atmosfera: al suolo l'energia solare è concentrata nell'intervallo di lunghezza d'onda 0,2 - 2,5 micrometri: 0,2 - 0,38 micrometri = ultravioletto (6,4% dell'energia totale compresa nello spettro) 0,38 - 0,78 micrometri = visibile (48%) 0,78 - 10 micrometri = infrarosso (45,6%) La zona utile per le celle fotovoltaiche di silicio cristallino comincia a 0,35 micrometri fino a tutto l'infrarosso compreso. L'intensità massima dell'energia solare è compresa tra 0,5 e 0,55 micrometri. Irraggiamento extraterrestre ( "costante solare" ): 1.367 W/mq ± 3,3 % (per la diversa distanza Terra - Sole) Per considerare gli effetti dell'atmosfera, si è definita la cosiddetta massa d'aria unitaria AM1 (Air Mass One), che rappresenta lo spessore di atmosfera standard attraversato in direzione perpendicolare alla superficie terrestre e misurato al livello del mare. AM = (1 - 0,1 * altitudine)/sin HS approssimabile a: 1 / sin Hs essendo Hs l'angolo di elevazione solare (angolo tra la linea del sole e il piano orizzontale) Air Mass fuori dall'atmosfera: AM = 0 Con un angolo di elevazione solare Hs pari a 90°: AM = 1 Con HS pari a 42°: AM = 1,5 (è questo AM che viene considerato nei test di laboratorio dei moduli fotovoltaici, per la definizione della potenza di targa). Confrontando lo spettro della radiazione solare al suolo in condizioni AM1 con lo spettro della radiazione al di fuori dell'atmosfera, in condizioni AM0, si può notare nello spettro relativo alla condizione AM1 la presenza di numerose buche, non presenti nello spettro ad AM0, dovute: 1) all'assorbimento causato dalle molecole di vapor d'acqua e d'aria e dal pulviscolo atmosferico e 2) alla riflessione nello spazio. Irraggiamento solare globale = Diretto + Diffuso + Riflesso ( = 1.000 W/m2) D'inverno il diffuso è molto maggiore in percentuale. La radiazione solare diffusa, su base annua, è pari al 55% di quella globale. Nei calcoli di dimensionamento dei sistemi solari fotovoltaici spesso è opportuno considerare il coefficiente di albedo, che misura la riflessione data dal suolo. Tale coefficiente dipende quindi dal tipo di suolo. Alcuni esempi: Erba: 0,15 - 0,25 Neve fresca: 0,82 Asfalto secco: 0,09 - 0,15 L'intensità della radiazione solare al suolo dipende dall'angolo d'inclinazione della radiazione stessa: minore è l'angolo che i raggi del sole formano con una superficie orizzontale e maggiore è lo spessore di atmosfera che essi devono attraversare, con una conseguente minore radiazione che raggiunge la superficie. Sistemi di misura (solarimetri): piranometro: 2 termocoppie (una a contatto con l'atmosfera, l'altra sul retro, al buio). La differenza di tensione tra le 2 determina l'irraggiamento. Costoso (sui 3 milioni di Lire), preciso (1%). celle di riferimento: si basa su una piccola cella fotovoltaica. Costo inferiore (sulle 500.000 Lire), precisione inferiore (5%). Tabelle di irraggiamento solare (diffuso + diretto) => kWh/mq giorno : da avere per ogni mese dell'anno, per effettuare correttamente il dimensionamento dell'impianto a seconda del tipo di utilizzo. Alle nostre latitudini, l'inclinazione ottimale del piano dei moduli (o dei collettori nel caso del termico) è pari a circa 35°, tale da massimizzare l'energia captata nell'arco dell'anno. Nel caso in cui l'utilizzo del sistema sia prevalentemente nel periodo invernale, occorrerà applicare un'inclinazione di 55° - 60°. Questi angoli possono cambiare da località a località, sebbene ci si trovi alla stessa latitudine, a causa della variabilità della componente diretta e diffusa che si ha nelle diverse zone.
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giuliano49
giuliano49
31/03/2005 4046
Inserito il 10/12/2008 alle: 19:08:58
Se si vuole anche questo lo incollo. Fisica del processo fotovoltaico
17
VadoPianino
VadoPianino
13/10/2008 541
Inserito il 10/12/2008 alle: 19:57:01
Bravo! Molto interessante! Adesso abbiamo qualche elemento in più per dimostrare che il CIS è meglio del silicio! Scherzo ovviamente... [:D] Buona serata!
gigilouis
gigilouis
-
Inserito il 10/12/2008 alle: 21:26:05
ringazio vivamente x le delucidazioni[:)].. non immaginavo di poter imparare cosi tanto, rileggo tutto con calma anzi studio tutto, e cerchero di capire cosa per me e miglio. grazie veramente. ps ho una batteria della fiamm sigillata senza manutenzione[:D][:D][:D]
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giuliano49
giuliano49
31/03/2005 4046
Inserito il 11/12/2008 alle: 09:54:51
gigilouis Mi farebbe piacere che dopo averti autonomamente autoistruito e consigliato mi mandassi un'email con la scelta e le motivazioni di tale scelta,e riccordati che gli scarti e rimasulli non è mai, dico mai materia prima. ciao e a risentirci se hai necessità di altro fammi sapere

Modificato da giuliano49 il 11/12/2008 alle 09:55:46
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franco 64
franco 64
14/01/2008 429
Inserito il 11/12/2008 alle: 17:14:50
x Giuliano49 hai mai fatto prove di comparazione tra il mono e il cis? Cioè se hai messo i 2 pannelli in prova alle stesse condizioni atmosferiche ? Franco
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VadoPianino
VadoPianino
13/10/2008 541
Inserito il 11/12/2008 alle: 17:57:10
@ Franco Sarebbe interessante, ma non credo che le differenze sarebbero enormi, quello che il CIS perde in resa massima lo guadagna, non so se totalmente o solo in parte, grazie ad un più ampio margine di utilizzo. Il vantaggio del CIS, oltre ad un risicato margine di utilizzo, è probabilmente tutto economico (e forse anche un po' ecologico in quanto il processo produttivo è più semplice di quello dei pannelli a silicio). Ciao.
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