In risposta al messaggio di Giovanni del 28/12/2018 alle 12:53:43
Tornitore, conoscerai a fondo la funzionalità meccanica di un alternatore, non lo metto in dubbio. Ma dimentichi un fatto basilare. Ti porto l'esempio del mio mezzo dotato all'origine di alternatore maggiorato da 180A. Batterie pressappoco al 50-60% della carica (ma non si può dire 100-120Ah residue; ho due batterie da 100Ah cad. in parallelo) e, se accendo il motore, al minimo o accelero, mi dà massimo 25A di corrente verso le batterie. Allora, l'alternatore non è da 180A? E' venduto per 180A, dalla casa madre, per cui non dovrei avere dubbi sulla sua potenza. Allora cos'è che limita il passaggio di corrente verso le mie batterie? E' la differenza di potenziale che si riscontra tra i suoi morsetti e quelli delle batterie. Se fosse possibile ed attaccassi direttamente all'alternatore, senza alcuna batteria collegata, un phon che è a tensione zero, probabilmente potrebbero passare anche 150A ed oltre; ma la batteria non è a zero volt e la forza che fa passare la corrente è molto meno: diciamo 2 volt contro i 14 e passa nel caso del phon collegato direttamente all'alternatore e senza batterie collegate. Quindi, in due ore di motore acceso, che farebbe molto male al motore stesso girare da fermo, possono transitare verso la batteria servizi (o le batterie servizi se più di una) non più di 40-45Ah; il problema è che caricando una batteria, non tutta la corrente che gli arriva diventa amperora, ma solo una minima parte. Se fosse così, sarebbe troppo bello. Ecco che in due ore di motore acceso, ammesso che possano transitare costantemente 40A verso la batteria, si e no la batteria avrà caricato 10-15Ah per due semplici motivi: la capacità della batteria di trasformare la corrente che gli arriva in reazione chimica tale da trasformarsi in amperora e, l'altro motivo, che i 40A che possono transitare, appena la batteria aumenta di tensione, questi ampere calano repentinamente. E' senz'altro esatta la tua testimonianza sulla potenza di un alternatore, però tralasci il comportamento dello stesso di fronte ad una batteria. Ed il phon si collega comunque ad un impianto asservito da una batteria per cui la corrente che vi può transitare è molto limitata. Come ho più volte spiegato, per l'asciugatura dei capelli uso il sole quando sono al mare d'estate. Nelle altre circostanze, ci laviamo i capelli appena prima di partire con il mezzo, messa in moto, riscaldamento a manetta in cabina, chiusura di tutte le boccole dell'aria calda salvo una e ventola a manetta: non c'è phon più potente e potendo roteare la bocchetta dell'aria calda in cabina, la possiamo indirizzare dove vogliamo. Giovanni
Si, vero tutto ciò che dici... Infatti, come avevo scritto nei commenti prima, ho detto sempre "se vi è la richiesta" e anche "nelle possibilità dell'impianto".
L'alternatore, solitamente, fornisce quei 14,2V circa (poi varia da modello a modello)... al variare dei giri varia la sua capacità di erogare corrente, ma ciò non significa che eroga in qualunque caso corrente... Eroga la corrente che serve se c'è un carico e quindi una d.d.p (naturalmente secondo le proprie prestazioni di erogazione).
Come ho detto bisogna tener conto dell'assorbimento delle utenze del motore stesso, quindi non avremmo mai l'amperaggio di targa a completa disposizione per la carica delle batterie (ammesso che le batterie accettino una corrente così elevata); poi dipende sempre se l'amperaggio di targa viene dichiarato a 25°C oppure a temperature di 70-80°C.
Già al minimo l'alternatore (vedi almeno un 140A) può fornire (non ho detto che fornisce obbligatoriamente) circa 100A... se c'è il carico e l'impianto lo permette almeno 30A possono andare alle batterie, il restante o quasi è usato per le utenze proprie del motore.
Il passaggio della corrente viene anche limitato dai cavi di sezione insufficiente e dal relè azionato dalla centralina (di certo il relè di fabbrica non è uno da 100Ah o più per favorire il passaggio di correnti "elevate").
Cambiando i cavi e il relè già la situazione migliora, poi se si ha una LiFePO4 si possono vedere correnti più alte (ovviamente correlato alla d.d.p)... poi dipende anche se uno ha messo un convertitore dc-dc per innalzare la tensione, se la tensione fornita dall'alternatore è bassa, per caricare al meglio la batteria.
Per le batterie classiche è vero che l'efficienza di carica/scarica è relativamente bassa quindi l'effettiva carica utilizzabile è inferiore a quanto uno ha realmente immesso; in questo caso le LiFePO4 accettano correnti di carica e scarica elevate in più l'efficienza di carica/scarica è più alta di una al piombo.
Io ho semplicemente ho cercato di rispondere alle domande poste dall'autore del topic dicendo il mio parere se uno ha una certa batteria piuttosto che un'altra.
Ognuno in base alle proprie esigenze fa delle scelte... e, ovviamente, ogni scelta ha i suoi pro e contro.
Ci sono diverse strade per raggiungere lo stesso obiettivo.
PS: al motore girare da fermo non fa male, fa male ai sistemi di post-trattamento; per chi non ha il FAP e/o SCR non c'è nessun problema.
Il Fai Da Te a Opera d'Arte