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Stefanino275
Stefanino275
31/12/2015 52
Inserito il 17/03/2016 alle: 14:41:35
Ciao a tutti, nonostante abbia letto molto qui sul forum ho ancora molti dubbi, perdonatemi...angel
Il mio mezzo, un anziano C.I. International 368, Ducato 1.9 TD; ho appena realizzato l'impianto per la seconda BS in parallelo, con cavi da 16mmq e fusibili sui poli positivi. Sono in procinto di montare un pannellino solare per "dare un aiutino" alle due batterie. Il positivo in uscita dal regolatore pensavo di collegarlo (per comodità, poichè vi ho montato un morsetto con collegamenti multipli) ad una delle due batterie, visto che sono in parallelo. Fin qui ci dovremmo essere. Ora ecco le domande: considerata l'età del mezzo e scrutando lo schema dell'impianto elettrico, mi par di capire che la centralina, una volta collegata la 220V, fornisce solo una corrente raddrizzata alla BS per la ricarica che, una volta completata, si interrompe e fine...niente mantenimento, niente cariche intelligenti. Si può realizzare un ammodernamento di questa parte? Seconda domanda: come si interagisce il pannello solare con gli altri dispositivi di ricarica del camper quando essi sono in funzione (alternatore col mezzo in moto o caricatore quando il mezzo ha la 220V collegata)? Mi chiedo cosa succede quando vi sono due fonti di ricarica attive...
Grazie infinite per i vostri aiuti!
P.S. vediamo se riesco ad allegare lo schema della centralina...
Schema elettrico centralina

---One Life, Live It.---

Modificato da Stefanino275 il 17/03/2016 alle 15:01:16
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Phaserit
Phaserit
21/10/2012 821
Inserito il 17/03/2016 alle: 16:38:56
Dallo schema non è che si capisce molto, c'è anche quella scheda NE15 che sembra comandi la carica ma mi sembra che dai due ponti di diodi non esca un positivo cosa che non è possibile...
Comunque io bypasserei la centralina sia per la carica da alternatore che per la 220 in modo da avere un caricabatterie moderno, in più se hai un pannello da camper e non da "casa" montendo questo:

http://www.ctek.it/d250sd.php


ti risparmi il regolatore, l'eventuale parallelatore e quando le batterie servizi sono cariche ti carica anche la batteria motore, io l'ho montato e per ora sono contento, in più mettendo suo fratello:

http://www.ctek.it/m200.php


in parallelo alimentato a 220 hai la carica delle batterie quando sei alimentato dalla colonnina.
Ciao
Davide
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Stefanino275
Stefanino275
31/12/2015 52
Inserito il 17/03/2016 alle: 16:48:44
Molto performante ed High-Tech la tua soluzione (ce tra l'altro avevo già visto), che chiaramente ha un certo costo...speravo in soluzioni più economiche! wink
 
---One Life, Live It.---
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renzo07
renzo07
rating

16/11/2010 4080
Inserito il 17/03/2016 alle: 20:43:03
In risposta al messaggio di Stefanino275 del 17/03/2016 alle 14:41:35

Ciao a tutti, nonostante abbia letto molto qui sul forum ho ancora molti dubbi, perdonatemi... Il mio mezzo, un anziano C.I. International 368, Ducato 1.9 TD; ho appena realizzato l'impianto per la seconda BS in parallelo,
con cavi da 16mmq e fusibili sui poli positivi. Sono in procinto di montare un pannellino solare per dare un aiutino alle due batterie. Il positivo in uscita dal regolatore pensavo di collegarlo (per comodità, poichè vi ho montato un morsetto con collegamenti multipli) ad una delle due batterie, visto che sono in parallelo. Fin qui ci dovremmo essere. Ora ecco le domande: considerata l'età del mezzo e scrutando lo schema dell'impianto elettrico, mi par di capire che la centralina, una volta collegata la 220V, fornisce solo una corrente raddrizzata alla BS per la ricarica che, una volta completata, si interrompe e fine...niente mantenimento, niente cariche intelligenti. Si può realizzare un ammodernamento di questa parte? Seconda domanda: come si interagisce il pannello solare con gli altri dispositivi di ricarica del camper quando essi sono in funzione (alternatore col mezzo in moto o caricatore quando il mezzo ha la 220V collegata)? Mi chiedo cosa succede quando vi sono due fonti di ricarica attive... Grazie infinite per i vostri aiuti! P.S. vediamo se riesco ad allegare lo schema della centralina... One Life, Live It.
...

Ciao Stefano,
e' uno schema che ho analizzato tempo fa, tanto e' vero che ho colorato diversi collegamenti per capire meglio.
Per aggiornare la parte di ricarica dovresti acquistare un caricabatterie intelligente, il Ctek va bene ma anche altri un po' piu' economici possono andare.
Su COL si menziona frequentemente un caricabatterie venduto anche da Paoletti di Firenze da 10 o 15A.
Occorre poi scollegare il rele' CB (credo sia su zoccolo) ed il rele RB.
Al posto di RB va messo un ponticello che sostituisce il contatto NC  (30-87a)
RB fa una cosa che sullo schema potrebbe sembrare  strano: in presenza di rete, alimenta un filo denominato "generale" con la tensione raddrizzata e non la BS.
Tanto e' vero che qualcuno qui sul forum aveva scritto che si ritrovava tensioni maggiori di 15V sulla presa 12V cellula.
Ovviamente i miei consigli sono solo teorici basati su quello schema e nient'altro.
Renzo.



 
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diderot
diderot
29/06/2011 1130
Inserito il 17/03/2016 alle: 21:41:57
In risposta al messaggio di renzo07 del 17/03/2016 alle 20:43:03

Ciao Stefano, e' uno schema che ho analizzato tempo fa, tanto e' vero che ho colorato diversi collegamenti per capire meglio. Per aggiornare la parte di ricarica dovresti acquistare un caricabatterie intelligente, il Ctek
va bene ma anche altri un po' piu' economici possono andare. Su COL si menziona frequentemente un caricabatterie venduto anche da Paoletti di Firenze da 10 o 15A. Occorre poi scollegare il rele' CB (credo sia su zoccolo) ed il rele RB. Al posto di RB va messo un ponticello che sostituisce il contatto NC  (30-87a) RB fa una cosa che sullo schema potrebbe sembrare  strano: in presenza di rete, alimenta un filo denominato generale con la tensione raddrizzata e non la BS. Tanto e' vero che qualcuno qui sul forum aveva scritto che si ritrovava tensioni maggiori di 15V sulla presa 12V cellula. Ovviamente i miei consigli sono solo teorici basati su quello schema e nient'altro. Renzo.  
...

Confermo, quel qualcuno ero io e misuravo 18 V sulla presa 12 V in cellula.

Siccome non ho grandi necessita' di energia e avendo un pannello fotovoltaico che mi garantisce una buona autonomia, il mio caso l' ho risolto acquistando un caricabatterie portatile e con quello, a casa, carico direttamente le batterie senza passare per la centralina.

Ciao e grazie ancora per i consigli che mi avete dato a suo tempo

Diderot

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Stefanino275
Stefanino275
31/12/2015 52
Inserito il 18/03/2016 alle: 08:14:46
Capisco, grazie delle spiegazioni. Allora forse è quasi più semplice utilizzare un caricabatterie separato! In effetti con un collega ci siamo messi ad analizzare lo schema ma avevamo alcune perplessità, non essendo proprio degli "elettronici"...però magari la prova di togliere i relè costa poco e posso provare...però ditemi, in questo schema mi sembra che i relè funzionino al contrario di come sapevo io: di solito la "sorgente" di corrente non è il pin 30? Che, eccitata la bobina, chiude sul pin 87 fornendogli corrente, mentre con bobina a riposo chiude sul pin 87a. Qui mi pare che le "sorgenti" siano 87/87a e l' "uscita" il pin 30...ho capito male?
Ecco, visto che anch'io sto per mettere un pannellino solare, che mi dite riguardo la mia seconda domanda?
Grazie ancora!
---One Life, Live It.---

Modificato da Stefanino275 il 18/03/2016 alle 08:31:16
ik6Amo
ik6Amo
-
Inserito il 18/03/2016 alle: 08:22:24
In risposta al messaggio di Phaserit del 17/03/2016 alle 16:38:56

Dallo schema non è che si capisce molto, c'è anche quella scheda NE15 che sembra comandi la carica ma mi sembra che dai due ponti di diodi non esca un positivo cosa che non è possibile... Comunque io bypasserei la centralina
sia per la carica da alternatore che per la 220 in modo da avere un caricabatterie moderno, in più se hai un pannello da camper e non da casa montendo questo: ti risparmi il regolatore, l'eventuale parallelatore e quando le batterie servizi sono cariche ti carica anche la batteria motore, io l'ho montato e per ora sono contento, in più mettendo suo fratello: in parallelo alimentato a 220 hai la carica delle batterie quando sei alimentato dalla colonnina. Ciao Davide
...

In effetti l'apparenza inganna. Il ponte a diodi più vicino al trasformatore viene utilizzato solo a metà e fornisce il negativo, mentre il positivo viene fornito dal centrale del trasformatore che è sicuramente un 15+15 o qualcosa del genere a livello di tensione. Il secondo ponte a diodi (non ho approfondito anche perchè avrei dovuto ingrandire lo schema) dovrebbe servire solo di commutazione fra batteria ed impianto 12V. Anche questo è utilizzato solo a metà.
___________________________________/

L''esperienza?? E'' la somma delle fregature!!!
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Phaserit
Phaserit
21/10/2012 821
Inserito il 18/03/2016 alle: 08:33:12
In risposta al messaggio di Stefanino275 del 17/03/2016 alle 16:48:44

Molto performante ed High-Tech la tua soluzione (ce tra l'altro avevo già visto), che chiaramente ha un certo costo...speravo in soluzioni più economiche!   One Life, Live It.

Come ti hanno suggerito gli altri, per il caricabatterie da 220 ci sono anche alternative più economiche, per il d250 viene sui 200 euro, però ti toglie il regolatore del pannello (130 euro per uno buono mppt, suppongo che tu voglia ottenre il massimo dal tuo pannello) e il relè parallelatore, mettendo una ricarica intelligente che ti limita anche la corrente di carica delle batterie, la tua centralina (come la mia) non è pensata per avere così tanti ampere/ora nelle batterie servizi.
Ad esempio, che fusibile hai sulla BM verso la centralina?
C'è caso che con le BS molto scariche all'atto dell'accensione del parallelatore la corrente assorbita sia molto elevata e, nella migliore delle ipotesi, ti salta il fusibile, nella peggiore contatti o relay della centralina.
Io con un impianto come il tuo non avrei remore a mettereci le mani, l'unica cosa da capire e cosa fa la scheda elettronica.

Ps... Se hai già un regolatore per il pannello ed è un PWM potresti pensare di riciclarlo per caricare la batteria quando sei attaccato alla 220, compatibilmente con i suoi dati di targa (tensione massima in ingresso, corrente e potenza), potresti staccare del tutto l'uscita del trasformatore, inserire un ponte di diodi con un condensatore bello grosso in modo da stabilizzare la tensione e collegarla all'entrata pannello del regolatore PWM (verificando che il la tensione sia nei limiti del regolatore, vedi sopra), in questo modo dall'uscita del regolatore potresti caricare la batteria in modo intelligete...

PPs per la seconda domanda il regolatore solare carica in parallelo con le altre fonti senza problemi...
Ciao
Davide
13
Phaserit
Phaserit
21/10/2012 821
Inserito il 18/03/2016 alle: 08:40:49
In risposta al messaggio di ik6Amo del 18/03/2016 alle 08:22:24

In effetti l'apparenza inganna. Il ponte a diodi più vicino al trasformatore viene utilizzato solo a metà e fornisce il negativo, mentre il positivo viene fornito dal centrale del trasformatore che è sicuramente un 15+15
o qualcosa del genere a livello di tensione. Il secondo ponte a diodi (non ho approfondito anche perchè avrei dovuto ingrandire lo schema) dovrebbe servire solo di commutazione fra batteria ed impianto 12V. Anche questo è utilizzato solo a metà. / L''esperienza?? E'' la somma delle fregature!!!
...

Hai ragione, riguardandolo positivo centrale, infatti mi sembrava uno schema molto strano...
Si vede che avevano del rame da sprecare... 
Ciao
Davide
9
Stefanino275
Stefanino275
31/12/2015 52
Inserito il 18/03/2016 alle: 09:44:14
@ ik6Amo: E' un circuito proprio strano, concordo con le tue conclusioni che erano più o meno anche le mie. Grazie per la conferma!
@ Phaserit: Perdonami se sbaglio: tu sei del mestiere vero? wink Le mie conoscenza sono limitate alla sola passione, ecco che mentre tu non avresti remore a metter mano all'impianto, io per timore di far danni dovrei rivolgermi a qualcuno del settore per queste modifiche radicali...do solo non me la sentirei di far certi lavori!
Fino a montare un pannello o mettere in parallelo le batterie, no problem...rimane il fatto che i tuoi consigli sono proprio al top!
---One Life, Live It.---
19
Emme48
Emme48
rating

13/01/2006 24195
Inserito il 18/03/2016 alle: 10:26:33
Un trasformatore con presa centrale col positivo collegato al centrale dell'alternata ha un significato logico e dei vantaggi, io faccio SEMPRE così, o almeno lo facevo in gioventù quando costruivo apparati con alimentatore interno.

Se si ipotizza di comprare non dei ponti a diodi (in questo caso sfruttati per metà) ma dei diodi sfusi come questo...

... i più smaliziate vedranno che ha l'anodo collegato al case con la filettatura.
Questo consente di avvitare i diodi di potenza direttamente su un dissipatore di alluminio elettricamente collegato a massa senza doverli isolare e quindi con migliori performance termiche.

Quando mi sono costruito un alimentatore stabilizzato (il classico 0-30 volt 0-20 ampere) ho isolato il dissipatore die transistor & diodi dalla massa tramite dei pezzi di vetroresina.
In questo modo avevo i Darlington col collettore direttamente sul dissipatore e i diodi (inversi a quello in foto) che portavano il positivo su quella stessa aletta di alluminio.
Niente necessità di isolare i componenti e migliore dissipazione termica.

Gli schemi elettrici non si possono solo leggere a tavolino, si deve immaginare anche la loro realizzazione pratica per capire certe scelte...

MArco.
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Phaserit
Phaserit
21/10/2012 821
Inserito il 18/03/2016 alle: 10:34:49
In risposta al messaggio di Emme48 del 18/03/2016 alle 10:26:33

Un trasformatore con presa centrale col positivo collegato al centrale dell'alternata ha un significato logico e dei vantaggi, io faccio SEMPRE così, o almeno lo facevo in gioventù quando costruivo apparati con alimentatore
interno. Se si ipotizza di comprare non dei ponti a diodi (in questo caso sfruttati per metà) ma dei diodi sfusi come questo... ... i più smaliziate vedranno che ha l'anodo collegato al case con la filettatura. Questo consente di avvitare i diodi di potenza direttamente su un dissipatore di alluminio elettricamente collegato a massa senza doverli isolare e quindi con migliori performance termiche. Quando mi sono costruito un alimentatore stabilizzato (il classico 0-30 volt 0-20 ampere) ho isolato il dissipatore die transistor & diodi dalla massa tramite dei pezzi di vetroresina. In questo modo avevo i Darlington col collettore direttamente sul dissipatore e i diodi (inversi a quello in foto) che portavano il positivo su quella stessa aletta di alluminio. Niente necessità di isolare i componenti e migliore dissipazione termica. Gli schemi elettrici non si possono solo leggere a tavolino, si deve immaginare anche la loro realizzazione pratica per capire certe scelte... MArco.
...

Come sempre illuminante, io ho sempre avuto a che fare con alimentatori per microelettronica quindi con la classica configurazione del secondario e ponte di diodi per semplificare al massimo e ridurre il più possibile le dimensioni.
Quello che trae in inganno è l'utilizzo del ponte per metà, se avessero messo solo dei diodi singoli sarebbe stato più chiaro wink
Ciao
Davide
13
Phaserit
Phaserit
21/10/2012 821
Inserito il 18/03/2016 alle: 11:11:31
Questa discussione mi fa venire in mente una domanda...
Ma non sarebbe meglio che in caso di connessione alla 220, i nostri mezzi staccassero le batterie in modo da caricarle correttamente e alimentassero le utenze da un bel alimentatore switching di potenza adeguata?
Ciao
Davide
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Emme48
Emme48
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13/01/2006 24195
Inserito il 18/03/2016 alle: 11:46:20
In risposta al messaggio di Phaserit del 18/03/2016 alle 11:11:31

Questa discussione mi fa venire in mente una domanda... Ma non sarebbe meglio che in caso di connessione alla 220, i nostri mezzi staccassero le batterie in modo da caricarle correttamente e alimentassero le utenze da un bel alimentatore switching di potenza adeguata? Ciao Davide

Sarebbe peggio...
Avresti la necessità di DUE oggetti.
Un alimentatore stabilizzato che può alimentare il carico della cellula e un caricabatterie capace di passare automaticamente alla fase di mantenimento a batteria già carica.

Così si fa con un solo oggetto e la bateria alimenta sempre tutto quanto.

Quando c'è il 220 il caricabatterie reintegra il consumo altrimenti se sei in sosta libera dura finché dura...

Marco.
19
Emme48
Emme48
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13/01/2006 24195
Inserito il 18/03/2016 alle: 11:50:19
In risposta al messaggio di Phaserit del 18/03/2016 alle 10:34:49

Come sempre illuminante, io ho sempre avuto a che fare con alimentatori per microelettronica quindi con la classica configurazione del secondario e ponte di diodi per semplificare al massimo e ridurre il più possibile le
dimensioni. Quello che trae in inganno è l'utilizzo del ponte per metà, se avessero messo solo dei diodi singoli sarebbe stato più chiaro  Ciao Davide
...

A parità di potenza il ponte a diodi scalda il doppio di due diodi con trasformatore a presa centrale.
Il ponte di Greatz perde 1,2 volt (due soglie) mentre col trasformatore a presa centrale hai una sola soglia di 0,6 volt.

Siccome i diodi lavorano una semionda si e una no il trasformatore e i diodi possono essere scelti con la corrente massima sopportabile che è anche la metà di quella finale raddrizzata; di solito non si fa per motivi di margine di sicurezza ma un trasformatore da 9+9 volt 5 ampere e due diodi da 5 ampere vanno bene per fare un alimenatatore da 12 volt (9 raddrizzati) e  10 ampere.

Marco.
ik6Amo
ik6Amo
-
Inserito il 18/03/2016 alle: 12:55:23
Concordo con voi. Comunque oggi è uno schema superato, non perchè non sia buona ma soprattutto per motivo di costi. Uno switching costa molto meno e soprattutto PESA meno.

Anche io non ho capito lo spreco dei due ponti, quando si potevano usare solo quattro diodi adeguati. Evidentemente in quel periodo la "cassa mutua" passava quelli.
 
___________________________________/

L''esperienza?? E'' la somma delle fregature!!!
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Stefanino275
Stefanino275
31/12/2015 52
Inserito il 18/03/2016 alle: 14:37:17
L'elettronica non è propriamente il mio lavoro, però un pochettino vi stò dietro!!
Per le mie basse conoscenze ero fuorviato...ho sempre creduto che per raddrizzare serviva "IL" ponte di diodi...ma, ripeto, non ho studiato e l'elettronica è solo una passione! Mi avete insegnato qualcosa, grazie!
Credo che comprerò un mantenitore di carica e userò quello!! laugh
---One Life, Live It.---
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renzo07
renzo07
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16/11/2010 4080
Inserito il 18/03/2016 alle: 15:18:59
In risposta al messaggio di Stefanino275 del 18/03/2016 alle 14:37:17

L'elettronica non è propriamente il mio lavoro, però un pochettino vi stò dietro!! Per le mie basse conoscenze ero fuorviato...ho sempre creduto che per raddrizzare serviva IL ponte di diodi...ma, ripeto, non ho studiato
e l'elettronica è solo una passione! Mi avete insegnato qualcosa, grazie! Credo che comprerò un mantenitore di carica e userò quello!! One Life, Live It.
...

Dai un occhiata qui:_

http://digilander.libero.it/asf...


senza stare li a guardar le formule, sono i tre tipi fondamentali di raddrizzamento.
E' ovvio che ormai nei moderni switching c'e' direttamente un ponte in ingresso dato che il 220V non ha la presa centrale [:D]

O.T.
Aproposito di raddrizzatori, una barza molto vecchia:
Un vecchietto (ormai potrei essere io) passeggia per una via di negozi, ed ad un certro punto vede una vetrina con degli apparati chiamati raddrizzatori.
Entra nel negozio ed un commesso lo riceve:
Commesso: "buongiono, la posso aiutare?"
Vecchietto: senza parlare e con fare molto timido indica con la mano la vetrina con gli apparati appena visti.
C: "ah, le serve un raddrizzatore?"
V: (sempre timidamente), "si...si...si.."
C: "va bene, ma da quanti volt le serve?"
V: "beh... guardi...a me andrebbe benissimo  anche da due volt al mese..."
Chiudoposito.
Fine OT
Renzo.
 
19
Topolone
Topolone
rating

19/12/2006 12096
Inserito il 18/03/2016 alle: 15:34:21
In risposta al messaggio di renzo07 del 18/03/2016 alle 15:18:59

Dai un occhiata qui:_ senza stare li a guardar le formule, sono i tre tipi fondamentali di raddrizzamento. E' ovvio che ormai nei moderni switching c'e' direttamente un ponte in ingresso dato che il 220V non ha la presa
centrale [:D] O.T. Aproposito di raddrizzatori, una barza molto vecchia: Un vecchietto (ormai potrei essere io) passeggia per una via di negozi, ed ad un certro punto vede una vetrina con degli apparati chiamati raddrizzatori. Entra nel negozio ed un commesso lo riceve: Commesso: buongiono, la posso aiutare? Vecchietto: senza parlare e con fare molto timido indica con la mano la vetrina con gli apparati appena visti. C: ah, le serve un raddrizzatore? V: (sempre timidamente), si...si...si.. C: va bene, ma da quanti volt le serve? V: beh... guardi...a me andrebbe benissimo  anche da due volt al mese... Chiudoposito. Fine OT Renzo.  
...

Dove si trova il negozio ? blush
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renzo07
renzo07
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16/11/2010 4080
Inserito il 18/03/2016 alle: 15:47:55
In risposta al messaggio di Topolone del 18/03/2016 alle 15:34:21

Dove si trova il negozio ?

L'hanno chiuso anni fa. Ma c'e' qualcosa ancora in rete:

http://www.ebay.it/itm/33180562...


Renzo.
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Stefanino275
Stefanino275
31/12/2015 52
Inserito il 18/03/2016 alle: 17:22:27
laughlaugh
Diciamo che io per ora faccio a meno del raddrizzatore!!
Grazie Renzo per il link! wink
---One Life, Live It.---
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