Inserito il 30/10/2009 alle: 17:07:39
Quasi un mese fa avevo rimosso il diodo più resistenza e, nella stessa occasione, avevo ricollegato il parallelatore a suo tempo scollegato in occasione del montaggio della soluzione Emme48/IlNicolAldo. Il parallelatore mi era stato installato a tradimento dal Ciff (Concessionario Ignobile Finalmente Fallito).
Ieri pomeriggio, quando sono andato a reinstallare il nuovo circuito diodo+resistenza, a cui ho aggiunto altre funzioni sulla stessa piastra (luci accese/spente, alimentazione autoradio da batteria servizi quando in sosta, comando parcheggio parabola automatica, moltiplicazione diodi allarme, led di segnalazione della carica in corso della batteria motore da batteria servizi tramite lo stesso diodo più resistenza), ho trovato la batteria servizi a 14.2 volt (c'era un po' di sole) e la batteria motore a 12.2 volt: questo conferma quanto più volte ho scritto, ovvero che - in inverno - il parallelatore difficilmente può intervenire con il solo contributo dei pannelli fotovoltaici.
Col diodo più resistenza avevo sempre trovato, negli inverni trascorsi, anche la batteria motore perfettamente carica.
Nello studiare il circuito, in modo particolare per la parte riguardante l'attivazione del led che mi deve segnalare l'effettivo passaggio di corrente dalla batteria servizi alla batteria motore, mi sono avvalso di un programma informatico professionale per la progettazione di circuiti elettronici. Nel visualizzare le simulazioni, ho trovato la conferma che una resistenza da 0.25 Ohm è l'ideale per mantenere sempre carica la batteria motore mentre una resistenza da 0.5 Ohm (come più volte da taluni prospettato), riduce pressochè alla metà il passaggio di corrente.
Simulando di avere una batteria motore a 12.4 volt (costanti ma, in realtà, segue sempre la tensione della batteria servizi con un scarto sugli 0.7 volt), per le due resistenze, le correnti in gioco sono le seguenti:
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| Volt |r. 0.25|r. 0.50|scarto|
| b.m. | Ohm(1)| Ohm(1)|bm-bs |
|------|-------|-------|------!
| 12.8 | 005 m | 002 m | 0.4 v|
| 13.0 | 225 m | 141 m | 0.6 v!
| 13.1id="red"> | 521 mid="red"> | 296 mid="red"> | 0.7 vid="red">|
| 13.2 | 857 m | 467 m | 0.8 v|
| 13.4 | 1.5 A | 830 m | 1.0 v|
| 13.6 | 2.3 A | 1.2 A | 1.2 v|
| 13.8 | 3.0 A | 1.6 A | 1.4 v|
| 14.0 | 3.8 A | 2.0 A | 1.6 v|
| 14.2 | 4.5 A | 2.4 A | 1.8 v|
| 14.4 | 5.4 A | 2.7 A | 2.0 v|
-------------------------------
id="Courier New">(1): m=milliAmpere, A=Ampereid="size1">
Poichè le tensioni tenderanno, in fase di carica, a mantenersi distanti appena sopra i 0.7 volt dati dal diodo, la corrente sarà approssimativamente, nelle normali condizioni, sempre inferiore ad un ampere utilizzando una resistenza da 0.25 Ohm, mentre sarà dimezzata con una resistenza da 0.5 Ohm.
Simulando un elemento in corto nella batteria motore, quindi tensione massima circa 10v, avremo, con 12.8v sulla batteria servizi:
-------------------------------
| Volt |r. 0.25|r. 0.50|scarto|
| b.m. | Ohm(1)| Ohm(1)|bm>bs |
|------|-------|-------|------!
| 12.8 | 8.5 Aid="red"> | 4.3 A | 2.8 v|
-------------------------------
id="Courier New">Ponendo un fusibile da 5A sul conduttore, come spesso suggerito, la batteria servizi sarà protetta dall'eventuale scarica eccessiva per avaria della batteria motore (con resistenza da 0.25 Ohm).
Elio