quote:Originally posted by ayrone
sfogliando molto spesso i listini dei vari operatori del settore ( ho amici che hanno , un officina istallazioni e riparazioni del settore ) leggo che la batterie AGM hanno bisigno di tensioni da 14,4v a 15v , per la ricarica ,
ma allora con i classici caricatori che montano nei camper ,non si riesce a caricare al 100 % le batterie , o mi sbaglio ?
mi riallaccio a moreno74 , non mi sembra che se vuoi caricare al massimo le batterie ,i booster siano delle monnezze ,
x qwertyz come ti trovi con le batterie dell' nds ? sono indeciso tra nds o fiamm .
chiedo conferma ai guru ( come vengono ormai definiti dal forum ) sulla necessità del booster per le AGM
( a parte che ilnicolaldo non ha il booster , chiedo come ricarichi al massimo le tue batterie ? )
ciao giulio
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Ciao Giulio,
la tensione di circa 14,4V-14,8V indicata da una gran parte dei produttori di batterie AGM deve essere intesa più come la massima tensione di ricarica da adottare, in caso di utilizzo ciclico, che non come la tensione necessaria per poter ottenere una carica ottimale.
In realtà è sufficiente che la tensione fornita alla batteria sia superiore a 13,2V perché in qualunque batteria al piombo (e quelle AGM o in gel non fanno eccezione), a temperatura ambiente di 20°C, avvenga la ricarica e questa possa arrivare ad essere completa.
Ovviamente, fornendo una tensione appena sufficiente per far scorrere una corrente di ricarica, potrebbero volerci tempi biblici per ottenere una effettiva ricarica completa, particolarmente con batterie in gel che sono caratterizzate da una resistenza interna più elevata e da una minore efficienza a causa della relativamente minore concentrazione dell'elettrolito (per la presenza degli agenti gelificanti, che sono inerti dal punto di vista elettrochimico).
Per questo motivo, nei caricabatterie con una erogazione corretta, dopo una prima fase di ricarica cosiddetta "Bulk" (alla rinfusa, ovvero "come c'entra"), in cui la ricarica viene eseguita con l'erogazione di una corrente costante fino al raggiungimento di una soglia (che generalmente è di circa 14,4V, ma potrebbe essere compresa tra 13,8V e 15,2V in funzione del tipo di batteria da caricare e delle scelte del progettista), dopo la quale si ha una fase di completamento della carica, che avviene generalmente per un certo tempo ad una tensione costante generalmente uguale o leggermente inferiore a quella della predetta soglia, di durata predefinita dal progettista (nel caso dei caricabatteria dei camper, spesso si hanno diverse impostazioni per batterie con elettrolito liquido, AGM o in gel, che differiscono essenzialmente per la durata di questa fase, più breve per le batterie con elettrolito liquido, di durata intermedia per le AGM se esiste una impostazione specifica e più lunga per le batterie in gel).
Al termine della fase cosiddeta di completamento della carica, si ha una fase di riposo in cui non viene erogata corrente fino a che la tensione agli estremi della batteria non scende sotto una certa altra soglia più bassa, dopo di che riprende l'erogazione alla tensione di mantenimento per un tempo che in alcuni caricabatteria è indefinito (generalmente con una tensione di mantenimento tra 13,5V e 13,8V e in altri è invece, caratterizzati in genere da una tensione di mantenimento uguale a quella per il completamento della carica o poco inferiore, pari a quello previsto per la carica di completamento, per poi interrompere la carica, attendere il calo della tensione e riprendere ciclicamente.
Generalmente, al termine della cosiddeta carica di completamento, una batteria è quasi completamente carica, ma completa la sua carica durante la fase di mantenimento, con correnti di carica molto modeste.
Il ciclo viene interrotto, ripartendo dalla carica bulk, appena la tensione scende sotto una soglia generalmente posta intorno a 12,5V, a causa della applicazione di un carico, permettendo così di far sopportare il carico al caricabatteria, anziché alla batteria, quando si è connessi alla 220V.
Oltre queste modalità di carica che potremmo definire essenziali per un caricabatteria moderno, possono essere presenti ulteriori particolari modalità, da impiegare solo in casi particolari o molto sporadicamente, come quella per la equalizzazione ed altre di cui potremmo discutere in altro momento.
In alcuni camper meno recenti, sono ancora presenti degli alimentatori che non è corretto chiamare caricabatteria, alcuni dei quali possono effettivamente caricare le batterie in tempi molto lunghi ma poi rischiano, se il camper viene lasciato sempre collegato alla 220V, di portare a livelli di carica eccessivi con conseguente danneggiamento delle batterie, mentre altri non hanno questo inconveniente ma non sono in grado di caricare completamente alcuna batteria a causa della massima tensione erogata troppo modesta (a vuoto, l'alimentatore del vecchio camper di mio fratello erogava solo 12,8V, ma so di situazioni perfino peggiori).
Prescindendo da questi che non possono essere chiamati caricabatteria ma solo alimentatori per le utenze di bordo (con, o anche senza, limitate capacità di ricarica delle batterie), tutti i caricabatteria dei camper più moderni sono in grado di ricaricare correttamente qualunque tipo di batteria al piombo e in molti casi è possibile selezionare curve di ricarica specifiche per i vari tipi di batteria.
Nel caso frequente in cui sia possibile solo selezionare una curva di ricarica per batterie con elettrolito liquido (generalmente indicate come "Piombo", neanche le altre non lo fossero anch'esse) o per batterie con elettrolito in gel, conviene, nel caso di batterie AGM, scegliere l'impostazione "Piombo", sebbene possa essere utile, ma non necessario, nel caso l'impostazione sia particolarmente facile da cambiare, scegliere l'impostazione "Gel" per le prime settimane di uso delle batterie AGM, in modo da "svegliarle" completamente prima.
Venendo ora al discorso della "necessità" del booster, io ritengo che tutto dipenda dalla disponibilità o meno di pannelli solari, dalla idoneità del caricabatteria di serie, dal dimensionamento del circuito di ricarica ed essenzialmente dal tipo di utilizzo che si fa del camper.
Non è "assolutamente necessario" il booster se si dispone altre fonti valide di ricarica, così come non ne è opportuno il montaggio se il sistema di ricarica originale del mezzo non è in grado di sopportarlo, ma, se si dispone di un alternatore valido e non si pensa di poter utilizzare sole e 220V per la ricarica, ne è certamente consigliabile l'impiego.
Io ne faccio a meno in quanto ho i pannelli solari che mi permettono di partire con le batterie già cariche a tappo, generalmente faccio spostamenti piuttosto lunghi e quando uso il camper in inverno alterno sosta libera e campeggio o area attrezzata, ricaricando così le batterie senza problemi.
Anche quando sto fermo in un posto, del resto, non sto mai assolutamente fermo, ma utilizzo il camper anche per muovermi nei dintorni, non limitandomi ad usare il camper come un locale per dormire ma usandolo sempre anche come mezzo di trasporto e, avendo un alternatore per suo conto piuttosto potente, i pannelli solari e dei consumi nel complesso abbastanza modesti (salvo il PC portatile che è una discreta sanguisuga, particolarmente il mio che è vecchiotto e scalda come una stufa), non ho particolari problemi.
Ciao, Aldo
Modificato da ilnicolaldo il 22/11/2008 alle 11:27:00