quote:Risposta al messaggio di Laikone inserito in data 21/07/2011 18:58:05 nel precedente post ho trattato l'argomento caricabatterie del mezzo, adesso tratto quello con l'alternatore. >> secondo me il punto è proprio qui: non c'è alcun caricabatterie sul mezzo quando questo è in moto... il caricabatterie funziona solo a 220V (che è appunto scollegata quando sei in marcia). Da quello che ho sempre capito io e che penso di capire anche dai post in questo topic il ruolo del PS è proprio quello di avere un caricabatterie anziché il semplice alternatore. Ciao. Marco
quote:Risposta al messaggio di MarcoBo inserito in data 21/07/2011 22:56:32 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> bravo [;)] capito tutto [;)] una possibilità sarebbe di alimentare un inverter sinus che a sua volta alimenta il caricabatterie e il tutto si risolve (staccando la BS dal cavo che le porta l'elettricità dalla BM a motore acceso. dove fabbricano il mio caricabatterie mi hanno detto che si può fare col mio caricabatteria ma che serve un inverter sinus sufficientemente potente, e costava meno il booster. [:D]
quote:Risposta al messaggio di bnvale inserito in data 21/07/2011 23:58:14 (> sul mio camper ho anche io una centralina schaudt, un altro modello della tua, con qualche valvola in più e se guardi le istruzioni del tuo modelloVisualizza messaggio in nuova finestra
)>
http://downloads.campingcar-bri...
(qui in francese perchè mi sono capitate così) vedrai che la ricarica IUoU è per quando sei attaccato alla corrente 230 V esterna, come pure la ricarica della batteria motore. La tua centralina, come la mia non carica con IUoU anche con l'alternatore. In viaggio alla BS attiva la corrente dell'alternatore così come arriva... Parlai con il caposervizio clienti della ditta schaudt una volta e lui mi disse che non mettono la ricarica con curva apposita tramite alternatore in moto per una questione di costi in pratica. Poi le loro centraline diventano più care di quelle della concorrenza e gli allestitori di camper non le comprano più da loro... anche se la ditta schaudt di per se fa buoni prodotti io non sono contento della mia centralina. Tutto integrato: caricabatteria, frigo, allacciamento pannello solare ... così che se uno vuol cambiar alimantatore deve metterne un secondo, il frigo perde il voltaggio per strada... Preferivo una centralina coi fusibili senza frigo (direttamente dalla BM) e non una centralina che devi usare i loro cavetti per allacciare tutto. Uno di questi cavetti con 9 fili aveva un filo centrale mal fissato per la mancanza di un pezzo di plastica e per 3 anni il mio gradino elettrico un po' funzionava e un po' no. Sostituito il motore, l'elettronica che comanda il gradino due volte e innumerevoli viaggi dal costruttore. Alla fine è il cavetto di allacciamento che ha la spina difettata... queste le belle nuove centraline integrate, come la truma che fa di tutto e poi ti svuota la batteria d'inverno. al posto del booster potresti anche fornire l'elettricità tramite un inverter sinusid="green"> alla centralina in viaggio (dovresti però mettere un relè da 230 V che sceglie tra corrente 230 V dell'inverter sinus e quella esterna per rifornire la centralina e disconnettere il cavo che porta l'elettricità dalla BM alla BS a motore acceso ma bisognerebbe controllare però che da fermo la centralina ti carica ancora la BM).quote:Risposta al messaggio di sergiozh inserito in data 22/07/2011 01:26:34 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Le curve di ricarica specifiche non vengono mai usate in marcia perchè non sarebbe fisicamente possibile il rispetto dei tempi di applicazione e quindi la loro utilità si vanifica (oltre al costo dell'apparecchio). Quella di surrogare la presenza rete in marcia penso sia la peggior idea a livello di rendimenti energetici che si possa applicare: ogni passaggio implica delle perdite,del calore,del rischio di guasto... Le apparecchiature apposite ci sono, bisogna poi avere la necessaria competenza nei collegamenti elettrici: se non si sanno fare perchè non tutti siamo elettrotecnici (spesso neanche le varie assistenze dei conce hanno il personaggio citato) l'idea di "dare la 220 a monte di tutto" non è il massimo... Parere personale Dodo
quote:Risposta al messaggio di haiede inserito in data 22/07/2011 07:45:16 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> l'idea di "dare la 220 a monte di tutto" non è il massimo...id="green"> chiesi alla ditta produttrice della centralina e mi dissero che si può fare con in inverter sinus. Credo che avrei ancora il mail di risposta, perchè normalmente non li cancello. Le curve di ricarica specifiche non vengono mai usate in marcia perchè non sarebbe fisicamente possibile il rispetto dei tempi di applicazione e quindi la loro utilità si vanifica id="green"> potrei metterti qua le foto delle istruzioni dell'apparecchio se le vado a cercare in cui si vedono le curve di carica...
vorrei ricordare che la nds oltre a booster produce anche batterie "green power" e che per questo è lecito supporre che loro sappiano meglio di tanti utenti del forum come vanno ricaricate le batterie. quote:Risposta al messaggio di haiede inserito in data 22/07/2011 07:45:16 Le curve di ricarica specifiche non vengono mai usate in marcia perchè non sarebbe fisicamente possibile il rispetto dei tempi di applicazione e quindi la loro utilità si vanifica (oltre al costo dell'apparecchio).>> scusami ma qualcosa non mi torna quindi ti chiedo se puoi spiegarti meglio.. mi spiego: io ho sempre pensato che le fasi di ricarica non siano applicate in funzione del tempo ma bensì in funzione dello stato di carica che - in qualche modo a me sconosciuto - la centralina del caricabatterie comprende (forse in base a corrente che assorbe e tensione prima della carica?) Perché se si parla di tempi di applicazione è ovvio che tale situazione non è nota nemmeno quando attacco la 220V: potrei collegarmi per 1 ora o per 20 giorni. La mia deduzione era legata anche ad un piccolo caricabatterie con le varie fasi di ricarica che ho a casa e che ovviamente passa alla corrente di mantenimento (l'unica fase per cui c'è una luce a led differente) con tempi ben diversi a seconda del tipo di batteria e di quanto è scarica. Posto questo non vedo perché non si possa applicare tale curva anche in marcia al fine di cercare di ottimizzare la carica assorbita dalla batteria in quel momento proprio in vista del fatto che magari è uno spostamento di solo un'ora. Ciao. Marco
quote:Risposta al messaggio di sergiozh inserito in data 22/07/2011 08:53:02 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Non ho mai messo in dubbio che una azienda che COMMERCIALIZZA batterie per VR e produce (o anche qui commercializza prodotto costruito su specifica propria) convertitori DC/DC sappia come vadano utilizzati e quali sono i cicli di carica delle batterie (magari specificatamente quelle che vende). Però mi domando nel grafico illustrato quale è la base tempi? Questo ciclo suppongo si evolva almeno in 12 ore se non di più, quindi in sosta "lunga" probabilmente allacciati alla rete, ma se io nelle 12/24 ore ne faccio 3 + 2 + 3 di marcia e 1+2+1 di pausa con prelievo di corrente dalle batterie devo vedere in base alla tensione raggiunta dalle stesse dove mi posiziono nel grafico illustrato e se il ciclo ricomincia da capo ogni volta oppure si prendono in considerazione i valori di tensione ed in base a quelli l'apparecchio decide da dove ricominciare (ma dimentica cosa a fatto fino a quel momento però...) Ripeto che non sto facendo una critica al prodotto ne all'azienda (tu ha citato questa nello specifico ma ve ne sono molte altre anche più rinomate): per concudere esemplificando quanto la base tempi sia importante, il caricatore-desolforatore professionale che ho in officina (lasciamo stare l'assurdo costo che ha!) chiede nei parametri di setting ciclo questi: Tipo costruttivo batteria ed età di servizio Tensione e capacità nominale Corrente di spunto Desolforazione on/off Base tempo ciclo: 8-12-24 H Inoltre prevede il mantenimento dei dati anche in caso di off rete ed esegue alcuni "test" di risposta al carico della batteria durante il ciclo riportando alla fine la videata del presunto stato di salute generale e della curva di temperatura mantenuta (la legge con apposito sondino). Quindi da ciò deduco che i tempi di applicazione pratici (non possibili o teorici) delle curve di ricarica sia parte fondamentale del buon risultato: se per qualsivoglia motivo non li puoi mantenere,parte dell'efficacia della carica con quella particolare curva viene persa. Parere personale Dodo
quote:Risposta al messaggio di MarcoBo inserito in data 22/07/2011 09:36:03 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> E vero, ma una batteria ha un suo ciclo di scarica indicato in Ah (entro un limite che non la surriscaldi oltre una determinata temperatura) ma anche un preciso ciclo inverso di carica. Mi spiego: se io DEVO non oltrepassare 40 gradi e la resistenza interna cresce man mano che si ricarica, a bastteria semiscarica ho 2 parametri che devo controllare: la max corrente erogata e la temperatura generata da questo assorbimento e se non li devo sforare, iniziero con alta corrente poi la ridurrò perchè si scalda oppure inizio con meno corrente ed il riscaldamento è più limitato ma i TEMPI di ciclo si allungano. Ovviamente anche anche con caricabatteria da rete non vi sono certezze che uno lo lasci collegato per tutto il tempo previsto, però molti o quasi tutti sanno che lasciare collegato il campere 24H determina un ciclo completo di carica...se lo allacci 2 ore la carica è solo apparente perche dopo 10 min di utilizzo le BS crollano di nuovo...un esempio tipico lo abbiamo con i telefonini, un altro simile ma in ambito diverso e l'accumulo di freddo nel frigo: 24 ore prima di caricarlo...se lo riempiamo e accendiamo alla partenza arrivati a destinazione (3/4 ore di viaggio) sicuramente ha raffreddato molto poco. In sintesi: se ci sono parametri elettrici vincolanti oltre i quali è bene non spingersi per l'integrità delle batterie, l'unico sul quale si può interagire è il tempo che rendiamo disponibile per la loro completa carica...se poi al rimessaggio ti staccano la spina di nascosto,ogni 30 minuti di viaggio vi è una pausa di 10 con successivi avviamenti, la meta è ad una ora di strada da casa...ehhh anche il supremo getterebbe la spugna dichiarando che non riesce a caricarle quelle batterie![:I][8D] Dodo
quote:Risposta al messaggio di Segretario inserito in data 21/07/2011 22:34:35 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> A segretà [:D] hai capito male, mica me la sono presa, figurati, era solo per precisare che se hai la batteria scarica un'oretta di viaggio è pochino. Per il resto sembra che sia stato spiegato più che esaustivamente la funzione del PS. Personalmente il costo di questo gingillo e di alcune altre cose valgono certo più che quei pochi soldi spesi per ciofeche superinutili che tutti cmq abbiamo acquistato.