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Regolatore Victron al posto di Western Digital

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Gra76
Gra76
12/02/2021 162
Rispondi Abuso
Inserito il 19/09/2023 alle: 16:21:33
Scusate per una pannello con queste caratteristiche un regolatore victron smart solar mppt da 15AMP sarebbe sufficiente oppure troppo piccolo? In teoria più di 33v e 9 Amp non dovrebbe produrre! Lo chiedo perchè attualmente ho montato un Western digital WRM20 ma siccome sto cambiando tutti i componenti con Victron vorrei sfruttare la rete bloutooth per allineare le fasi di carica della LIPOFE. Grazie

pV(2).pngvictron_smartsolar_.jpeg
7
Hunter85
Hunter85
15/06/2018 11024
Rispondi Abuso
Inserito il 19/09/2023 alle: 16:54:25
In risposta al messaggio di Gra76 del 19/09/2023 alle 16:21:33

Scusate per una pannello con queste caratteristiche un regolatore victron smart solar mppt da 15AMP sarebbe sufficiente oppure troppo piccolo? In teoria più di 33v e 9 Amp non dovrebbe produrre! Lo chiedo perchè attualmente
ho montato un Western digital WRM20 ma siccome sto cambiando tutti i componenti con Victron vorrei sfruttare la rete bloutooth per allineare le fasi di carica della LIPOFE. Grazie
...
Come ti ho detto nell' altro post, la sincronizzazione è la cosa meno importante della rete bluetooth. Se imposti correttamente il western lavorerà benissimo in parallelo ad altri caricatori e regolatori.
la sincronizzazione bluetooth victron non "allinea le fasi di carica". Semplicemente secglie un master che detta il tempo di assorbimento agli altri.

Ma in prima fase si somma la corrente in parallelo di tutti i caricatori esattamente come se non sono in rete.

Quindi puoi impostare il western simile agli altri come fase assorbimento e può stare non sincronzzato.

In ogni caso il regolatore victron 75/15 è compatibile col pannello che vuoi mettere.

Ma taglierà la potenza massima a 210w(a 14v batteria circa). Quel pannello può produrre 285w. In realtà anche 300 e passa in particolari condizioni di CLOUD EDGE.

Quindi potresti perdere un po di potenza disponibile.

La corrente pannello sui regolatori mppt non c entra. La corrente è sempre da intendersi a tensione batteria.
(la corrente pannello va vista per eventuale corrente di cortocircuito massima accettata dal regolatore... victron lo specifica nella scheda tecnica e ha a che fare con eventuale protezione per polarità inversa pannello. Per esempio il mio mopt da 30A accetta max 35A di corrente di cortocircuito lato pannelli, oltre 35A non funziona la protezione per polarità inversa)

Quindi un regolatore da 15A ti da Massimo 210w su batterie a 12v e 420w su batterie a 24v.

Quindi su batterie a 12v devi mettere pannelli intorno a 210w di potenza..con batterie a 24 e  lo stesso regolatore puoi spingere fino a 420w di pannelli.

Riassumendo, per il tuo pannello è meglio il regolatore 20A, così non taglia mai la potenza.

Io ho un 450 w con regolatore da 30A e ogni tanto taglia a 420- 440w quando il pannello potrebbe fare un po'di più. Dipende da che tensione batteria sono i 30A. 30x13 sono 390w, 30 x14.5 sono 435w. Ma mai 450.
In un mondo dove il male è di casa e ha vinto sempre, Dove regna il capitale, oggi più spietatamente, Riusciranno questo brocco e questo inutile scudiero Al Potere dare scacco e salvare il mondo intero?

Modificato da Hunter85 il 19/09/2023 alle 16:59:55
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Szopen
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06/09/2019 5877
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Inserito il 20/09/2023 alle: 15:34:59
Lascia perdere, butti via solo soldi, configurando per bene il bms sara` lui a decidere quanta corrente prendere o lasciare, tra l`altro, sappi che un dc-dc charger tipo Victron Orion Smart TR non comunica affatto con gli altri dispositivi cioe` regolatore di carica solare o CB 230V.

Imposta il WRM20 a 14,2 / 14,4V nel programma per le litio e lascialo lavorare.

IMG_0164.jpeg

Ciro.
nomade analogico e fanciulla all'imbrunire. Non ho nulla da vendere nè consigli da dare, solo qualche piccolo suggerimento da prendere con le pinze, possibilmente, amperometriche. Buoni Km a tutti e......... rammentate sempre che....... TESTAR NON NUOCE!

Modificato da Szopen il 20/09/2023 alle 15:38:03
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rubylove
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09/06/2015 5485
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Inserito il 20/09/2023 alle: 18:00:29
In risposta al messaggio di Gra76 del 19/09/2023 alle 16:21:33

Scusate per una pannello con queste caratteristiche un regolatore victron smart solar mppt da 15AMP sarebbe sufficiente oppure troppo piccolo? In teoria più di 33v e 9 Amp non dovrebbe produrre! Lo chiedo perchè attualmente
ho montato un Western digital WRM20 ma siccome sto cambiando tutti i componenti con Victron vorrei sfruttare la rete bloutooth per allineare le fasi di carica della LIPOFE. Grazie
...
Se un regolatore ha 15A di corrente massima, questi sono in uscita
Se il pannello ha 9A ma li ha a 33V, significa che sono circa 290W 
il regolatore MPPT converte la tensione in corrente ottenendo in uscita più o meno la stessa potenza applicata in ingresso 
290W diviso 14 (più o meno la tensione in uscita) fanno oltre 20A meno perdite di inefficienza.
Il regolatore da 15A è sottodimensionato, non succede nulla, succede solo che quando il pannello dopo la conversione  potrebbe erogare 18/19A, si limita a 15 (la corrente massima del regolatore)

 
l'analogico non è il vecchio e il digitale il nuovo, no, non è così! Il digitale è solo un modo per rappresentare l'analogico, la natura, è analogica
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Hunter85
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15/06/2018 11024
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Inserito il 20/09/2023 alle: 18:30:32
In risposta al messaggio di rubylove del 20/09/2023 alle 18:00:29

Se un regolatore ha 15A di corrente massima, questi sono in uscita Se il pannello ha 9A ma li ha a 33V, significa che sono circa 290W  il regolatore MPPT converte la tensione in corrente ottenendo in uscita più o meno la
stessa potenza applicata in ingresso  290W diviso 14 (più o meno la tensione in uscita) fanno oltre 20A meno perdite di inefficienza. Il regolatore da 15A è sottodimensionato, non succede nulla, succede solo che quando il pannello dopo la conversione  potrebbe erogare 18/19A, si limita a 15 (la corrente massima del regolatore)  
...
non succede nulla, succede solo che quando il pannello dopo la conversione potrebbe erogare 18/19A, si limita a 15 (la corrente massima del regolatore)


Ma ti sei bevuto il cervello?
Un sedicente installatore di solare civile su facebook dice che se superi la potenza massima di uscita del regolatore con i pannelli si rompe!!

Anzi, con un pannello da 280w serve un regolatore da 40A per avere margine di sicurezza.

A parte gli scherzi, questo ha negato davanti ai manuali victron epever Morningstar, che dicono che la potenza PV si può tranquillamente sovradimensionare per alcune applicazioni.


È come dire che con un caricabatterie da 20A bisogna avere un limite all Enel di 280w..

E questo mito circola tra gli installatori anche.

C'è da dire però che alcuni regolatori più da camper tipo NDS e votronic danno specifica indicazione che la potenza dei pannelli non deve superare quella di uscita.
La cosa è strana...tu che sai di elettronica, da che potrebbe dipendere?

Perché sui regolatori del mercato generale, ho sempre letto che la potenza in ingresso è libera. Tuttavia c'è un limite ragionevole, che riguarda con la potenza massima supportata dalla protezione per polarità inversa pannello.

Epever scrive che se sovradimensioni oltre 150% la protezione per polarità inversa non funziona.

Victron fa lo stesso discorso ma dando un limite di corrente di cortocircuito pannelli, non un dato di potenza.

Anche qui, tu sai perché?
In un mondo dove il male è di casa e ha vinto sempre, Dove regna il capitale, oggi più spietatamente, Riusciranno questo brocco e questo inutile scudiero Al Potere dare scacco e salvare il mondo intero?
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rubylove
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09/06/2015 5485
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Inserito il 20/09/2023 alle: 22:12:34
Infatti è un sedicente...

Hai detto.bene..
visto che alla presa domestica ho a disposizione 3kW cioe circa 13A, se ci collego un carico da 2 A si potrebbe guastare perche circola più corrente
chi fa questo ragionamento non sà che la corrente aumenta al diminuire della resistenza o all'aumentare della tensione e può variare solo se varia la resistenza o la tensione.

Dato che 2A a 230V corrispondono a una resistenza ben precisa, questa resistenza farà circolare 2A anche se la sorgente potrebbe erogarne molti di più 

quelli che scelgono convertitori/regolatori/caricabatterie surdimensionati rispetto alle reali esigenze lo fanno per ignoranza, cioè per non conoscenza della materia elettrica, credono che surdimensionando questi dispositivi staranno più tranquilli perchè avranno una sorta di ridondanza che li farà durare di più, scaldare meno e loro dormiranno sonni tranquilli, contenti di aver fatto la scelta migliore suggerita dal super esperto di turno..

In realtà cambia poco, io ho un pannello che potrebbe erogare qualche W in più del regolatore eppure non scalda e nel raro caso che la corrente superasse quella massima del regolatore 

fin qui i sedicenti dicono cavolate e fanno solo spendere più soldi

Però se noi pensiamo ad una sorgente (un alternatore ad esempio) che ha una possibile erogazione elevata di corrente, mettiamo 100A  e a una batteria con una possibile circolazione di corrente elevata (molto scarica)  mettiamo 70A 
se ci mettiamo in mezzo un dc/dc da 20A max 
Fintanto che la richiesta e di 20A il circuito di controllo PWM farà il suo lavoro normale nella regolazione della conduzione del transistor di potenza 
Sai come funziona un circuito di regolazione della potenza di tipo PWM?
Sai che un transistor se viene fatto condurre, si comporta come un interruttore ON/OFF e non dissipa quasi nulla se non la sua caduta di tensione tipica (quella del silicio) quindi i W dissipati sono quelli della sua caduta e non altro, mentre se viene fatto condurre parziamente (si chiama campo di lavoro lineare) si comporta come una resistenza variabile dissipando molti W?
Questo te lo chiedo perchè serve a comprendere come funziona un convertitore switching controllato in digitale 
 

 
l'analogico non è il vecchio e il digitale il nuovo, no, non è così! Il digitale è solo un modo per rappresentare l'analogico, la natura, è analogica

Modificato da rubylove il 20/09/2023 alle 22:18:38
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Hunter85
Hunter85
15/06/2018 11024
Rispondi Abuso
Inserito il 20/09/2023 alle: 22:38:54
In risposta al messaggio di rubylove del 20/09/2023 alle 22:12:34

Infatti è un sedicente... Hai detto.bene.. visto che alla presa domestica ho a disposizione 3kW cioe circa 13A, se ci collego un carico da 2 A si potrebbe guastare perche circola più corrente chi fa questo ragionamento
non sà che la corrente aumenta al diminuire della resistenza o all'aumentare della tensione e può variare solo se varia la resistenza o la tensione. Dato che 2A a 230V corrispondono a una resistenza ben precisa, questa resistenza farà circolare 2A anche se la sorgente potrebbe erogarne molti di più  quelli che scelgono convertitori/regolatori/caricabatterie surdimensionati rispetto alle reali esigenze lo fanno per ignoranza, cioè per non conoscenza della materia elettrica, credono che surdimensionando questi dispositivi staranno più tranquilli perchè avranno una sorta di ridondanza che li farà durare di più, scaldare meno e loro dormiranno sonni tranquilli, contenti di aver fatto la scelta migliore suggerita dal super esperto di turno.. In realtà cambia poco, io ho un pannello che potrebbe erogare qualche W in più del regolatore eppure non scalda e nel raro caso che la corrente superasse quella massima del regolatore  fin qui i sedicenti dicono cavolate e fanno solo spendere più soldi Però se noi pensiamo ad una sorgente (un alternatore ad esempio) che ha una possibile erogazione elevata di corrente, mettiamo 100A  e a una batteria con una possibile circolazione di corrente elevata (molto scarica)  mettiamo 70A  se ci mettiamo in mezzo un dc/dc da 20A max  Fintanto che la richiesta e di 20A il circuito di controllo PWM farà il suo lavoro normale nella regolazione della conduzione del transistor di potenza  Sai come funziona un circuito di regolazione della potenza di tipo PWM? Sai che un transistor se viene fatto condurre, si comporta come un interruttore ON/OFF e non dissipa quasi nulla se non la sua caduta di tensione tipica (quella del silicio) quindi i W dissipati sono quelli della sua caduta e non altro, mentre se viene fatto condurre parziamente (si chiama campo di lavoro lineare) si comporta come una resistenza variabile dissipando molti W? Questo te lo chiedo perchè serve a comprendere come funziona un convertitore switching controllato in digitale     
...
No non so nulla di questo. Quindi un transistor se deve limitare la corrente scalda molto?


Ma perché in effetti sui regolatori mppt c'è un limite massimo di potenza in ingresso, che solitamente è ben più alto della potenza in uscita?

Faccio alcuni esempi.
Morningstar non specifica un limite ma consiglia un sovradimensionamento Massimo del 120%. Per esempio con un regolatore da 30A, 500w su batterie 12v e 1000 su 24v. Anche se il regolatore può erogare massimo 420 o 840w.

Epever dice 150%. Sui vecchi modelli a positivo comune 200%.

Victron da una corrente di cortocircuito massima dell' entrata pannello.
Per esempio il mio da 30A dice max cortocircuito pannelli 35A. Significa volendo che puoi mettere 3 pannelli da 450w, anche se il regolatore esce a massimo 420w.


E spiegano che se superi queste limitazioni non funziona la protezione per polarità inversa pannello... perché?
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rubylove
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09/06/2015 5485
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Inserito il 20/09/2023 alle: 23:15:27
In risposta al messaggio di Hunter85 del 20/09/2023 alle 22:38:54

No non so nulla di questo. Quindi un transistor se deve limitare la corrente scalda molto? Ma perché in effetti sui regolatori mppt c'è un limite massimo di potenza in ingresso, che solitamente è ben più alto della
potenza in uscita? Faccio alcuni esempi. Morningstar non specifica un limite ma consiglia un sovradimensionamento Massimo del 120%. Per esempio con un regolatore da 30A, 500w su batterie 12v e 1000 su 24v. Anche se il regolatore può erogare massimo 420 o 840w. Epever dice 150%. Sui vecchi modelli a positivo comune 200%. Victron da una corrente di cortocircuito massima dell' entrata pannello. Per esempio il mio da 30A dice max cortocircuito pannelli 35A. Significa volendo che puoi mettere 3 pannelli da 450w, anche se il regolatore esce a massimo 420w. E spiegano che se superi queste limitazioni non funziona la protezione per polarità inversa pannello... perché?
...
Il motivo è dato dal fatto che se c'è una disponibilita di corrente più alta della massima in uscita del regolatore, questo dovrà dissipare di più rispetto ad una corrente considerata normale per quel regolatore, questo però solo se in uscita c'è una richiesta tale di corrente da far superare la tolleranza ammessa in ingresso.
se in uscita non  c'è nessuna corrente il regolatore dissiperà quasi niente anche se in ingresso c'è un alternatore da 300A ma  se in uscita la richiesta è alta e in ingresso la disponibilità anche, il sistema di controllo della regolazione PWM si troverà a dover tagliare molto per ridurre la circolazione di corrente e per quanto trattandosi di una regolazione ottenuta attraverso accensioni e spegnimenti rapidi della corrente (switching) quindi dove il transistor di potenza passa velocenente dallo stato OFF allo stato ON senza mai condurre parzialmente, il circuito di controllo e il/i transistor dovranno diminuire il numero di impulsi ON per far circolare in uscita una corrente molto più bassa di quella richiesta, in parole povere deve aumentare la resistenza in serie all'utenza la bs) per diminuire la corrente 

I sistemi di controllo PWM non regolano come un potenziometro lineare o analogico ma accendono e spengono velocemente, in questo modo il transistor conduce o non conduce e se su un tempo x sta acceso il 50% e spento il 50% e tutto avviene a frequenze molto elevate, in uscita ci sarà il 50% della potenza ( la media tra ON e OFF)
Evidentemente c'è un limite nel controllo della corrente, oltre il quale aumenta la dissipazione termica 

probabilmente intende dire che se tu alimenti il dispositivo a polarità invertite entro certi limiti di corrente si attiva, oltre va in protezione o peggio non funziona proprio



 
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Hunter85
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15/06/2018 11024
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Inserito il 20/09/2023 alle: 23:28:36
In risposta al messaggio di rubylove del 20/09/2023 alle 23:15:27

Il motivo è dato dal fatto che se c'è una disponibilita di corrente più alta della massima in uscita del regolatore, questo dovrà dissipare di più rispetto ad una corrente considerata normale per quel regolatore, questo
però solo se in uscita c'è una richiesta tale di corrente da far superare la tolleranza ammessa in ingresso. se in uscita non  c'è nessuna corrente il regolatore dissiperà quasi niente anche se in ingresso c'è un alternatore da 300A ma  se in uscita la richiesta è alta e in ingresso la disponibilità anche, il sistema di controllo della regolazione PWM si troverà a dover tagliare molto per ridurre la circolazione di corrente e per quanto trattandosi di una regolazione ottenuta attraverso accensioni e spegnimenti rapidi della corrente (switching) quindi dove il transistor di potenza passa velocenente dallo stato OFF allo stato ON senza mai condurre parzialmente, il circuito di controllo e il/i transistor dovranno diminuire il numero di impulsi ON per far circolare in uscita una corrente molto più bassa di quella richiesta, in parole povere deve aumentare la resistenza in serie all'utenza la bs) per diminuire la corrente  I sistemi di controllo PWM non regolano come un potenziometro lineare o analogico ma accendono e spengono velocemente, in questo modo il transistor conduce o non conduce e se su un tempo x sta acceso il 50% e spento il 50% e tutto avviene a frequenze molto elevate, in uscita ci sarà il 50% della potenza ( la media tra ON e OFF) Evidentemente c'è un limite nel controllo della corrente, oltre il quale aumenta la dissipazione termica  probabilmente intende dire che se tu alimenti il dispositivo a polarità invertite entro certi limiti di corrente si attiva, oltre va in protezione o peggio non funziona proprio  
...
Ah ok.

In realtà epever scrive (magari dopo lo cerco) , se si supera 1.5x di potenza di uscita,in ingresso, in caso di polarità inversa pannello il regolatore sarà danneggiato.

Mi pare anche victron sulla corrente di cortocircuito ma devo verificare bene.

Mentre su un Cb 230 non vi è proprio alcun limite della fonte AC no? Voglio dire l Enel ha a disposizione megawatt..o comunque almeno i 5kw del contatore finale..
Però non è una trasformazione DC DC ma ac DC. C entra questo?
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09/06/2015 5485
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Inserito il 21/09/2023 alle: 06:12:12
In risposta al messaggio di Hunter85 del 20/09/2023 alle 23:28:36

Ah ok. In realtà epever scrive (magari dopo lo cerco) , se si supera 1.5x di potenza di uscita,in ingresso, in caso di polarità inversa pannello il regolatore sarà danneggiato. Mi pare anche victron sulla corrente di
cortocircuito ma devo verificare bene. Mentre su un Cb 230 non vi è proprio alcun limite della fonte AC no? Voglio dire l Enel ha a disposizione megawatt..o comunque almeno i 5kw del contatore finale.. Però non è una trasformazione DC DC ma ac DC. C entra questo?
...
Se parla di polarità invertita evidentemente si riferisce alla possibilità che erroneamente si inverta la polarità di uscita o di ingresso e questo può avvenire solo.in corrente continua 

Ma non vedo perchè questo debba avvenire se non durante la fase di montaggio

Costruttivamente sono piuttosto diversi i convertitori AC/DC e DC/DC non solo per la sorgente ma anche per il fatto che la tecnologia dei regolatori è si PWM ma di tipo MPPT ovvero si tratta di un vero e proprio convertitore tensione corrente 

Ieri ho portato l'esempio del dc/dc tra bm e bs però credo che il problema riguardi più i regolatori solari
tu hai letto di queste limitazioni anche per i caricabatterie dc/dc?


 
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09/06/2015 5485
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Inserito il 21/09/2023 alle: 06:15:05
In risposta al messaggio di Gra76 del 19/09/2023 alle 16:21:33

Scusate per una pannello con queste caratteristiche un regolatore victron smart solar mppt da 15AMP sarebbe sufficiente oppure troppo piccolo? In teoria più di 33v e 9 Amp non dovrebbe produrre! Lo chiedo perchè attualmente
ho montato un Western digital WRM20 ma siccome sto cambiando tutti i componenti con Victron vorrei sfruttare la rete bloutooth per allineare le fasi di carica della LIPOFE. Grazie
...
Scusa per le divagazioni
se vuoi cambiare tutto per passare a victron ok, ma guarda che il regolatore WD da 20 A va benissimo
se vuoi cambiare scegli il victron smart solar 100/20
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Modificato da rubylove il 21/09/2023 alle 08:21:29
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09/06/2015 5485
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Inserito il 21/09/2023 alle: 07:09:38
In risposta al messaggio di Hunter85 del 20/09/2023 alle 22:38:54

No non so nulla di questo. Quindi un transistor se deve limitare la corrente scalda molto? Ma perché in effetti sui regolatori mppt c'è un limite massimo di potenza in ingresso, che solitamente è ben più alto della
potenza in uscita? Faccio alcuni esempi. Morningstar non specifica un limite ma consiglia un sovradimensionamento Massimo del 120%. Per esempio con un regolatore da 30A, 500w su batterie 12v e 1000 su 24v. Anche se il regolatore può erogare massimo 420 o 840w. Epever dice 150%. Sui vecchi modelli a positivo comune 200%. Victron da una corrente di cortocircuito massima dell' entrata pannello. Per esempio il mio da 30A dice max cortocircuito pannelli 35A. Significa volendo che puoi mettere 3 pannelli da 450w, anche se il regolatore esce a massimo 420w. E spiegano che se superi queste limitazioni non funziona la protezione per polarità inversa pannello... perché?
...
No non so nulla di questo. Quindi un transistor se deve limitare la corrente scalda molto?

Come avevo accennato, se un transisor di potenza viene utilizzato come interruttore, ON/OFF ovvero passa dallo stato di interdizione allo stato di conduzione, la dissipazione è solo la sua caduta di tensione quindi minima.

il passaggio da interdizione a saturazione e viceversa lo fa per forza attraversare la regione di lavoro centrale, quella dove dissipa e scalda, piu il passaggio è veloce e meno il transistor staziona nell'area critica (si parla di nanosecondi)

Quando non si utilizzavano tecniche di questo tipo perchè la tecnologia non lo permetteva, si utilizzava il transistor nella sua regione di lavoro lineare, i vecchi caricabatterie analogici montati sui camper funzionavano in questo modo, il transistor veniva fatto lavorare nella sua area lineare e usato come un reostato, area lineare significa ne ON ne OFF ma un punto critco che lo fa condurre o meno a secondo di come viene polarizzato, lavorando in questa area il transistor puo regolare l'uscita al variare della polarizzazione della base del transistor stesso
in questa area il transitor dissipa molti Watt perchè si comporta come una resistenza veriabile

Il risultato è la necessità di dissipare molto calore e di componenti pesanti e ingombranti come i trasformatori e i dissipatori
Questa tecnologia analogica è stata abbandonata se non per rari utilizzi specifici.

viene tuttora utilizzata per (ad esempio) gli amplificatori audio di qualità 

Addirittura gli amplificatori HI FI in classe A, hanno il transistor di potenza sempre polarizzato nel suo punto critico di conduzione, ( regione lineare) quindi dissipano a stessa potenza sia a riposo (amplificatore acceso ma privo di segnale in ingresso) che al massimo della potenza erogata.

Lvorare nella regione lineare lo fa dissipare sempre, rendere poco (alta inefficienza) cioè pochi watt in uscita ma una qualità del suono incomparabile, un aplificatore in classe A da 100W è grosso come un frigorifero da 50 litri
la visualizzazione con strumenti della forma d'onda in ingŕesso e di quella in uscita le mostra uguali, prive di distorsioni, solo più ampia

Poi ci sono aplificatori in classe AB (compromesso)
Classe B e C ulteriori compromessi per aumentare l'efficienza a scapito della qualità

Il classe C va bene per i comizi.. tanta potenza, poca dissipazione quindi tanti watt in uscita e pochi dissipati, il segnale è quasi un'onda quadra, l'audio spernacchia ed il suono scadente 

Poi ci sono gli amplificatori in classe D 
Sono ad onda quadra quindi definibili digitali, a questa categoria appartengono tutti i convertitori AC/DC, DC/DC, AC/AC

Se il transistor di potenza viene fatto commutare passando da interdizione a conduzione  a frequenza elevata (ad esempio 40 kHZ) accendendendo per il 50% del tempo e mantenendolo spento per l'altro 50% avrò.in uscita una diminuzione della potenza media che sarà di circa la metà ma con oscillazioni a 40 kHZ, un condesatore in uscita livella questi impulsi rendendo l'uscita stabile (spiegato in modo semplice)
Se si varia la percentuale  di conduzione si varia la potenza in uscita, si chiama duty cycle e il sistema di controllo, Pulse Width Modulation cioè PWM (modulazione a larghezza di impulsi)

 
l'analogico non è il vecchio e il digitale il nuovo, no, non è così! Il digitale è solo un modo per rappresentare l'analogico, la natura, è analogica

Modificato da rubylove il 21/09/2023 alle 07:52:06
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rubylove
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09/06/2015 5485
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Inserito il 21/09/2023 alle: 08:01:39
In risposta al messaggio di rubylove del 21/09/2023 alle 07:09:38

No non so nulla di questo. Quindi un transistor se deve limitare la corrente scalda molto? Come avevo accennato, se un transisor di potenza viene utilizzato come interruttore, ON/OFF ovvero passa dallo stato di interdizione
allo stato di conduzione, la dissipazione è solo la sua caduta di tensione quindi minima. il passaggio da interdizione a saturazione e viceversa lo fa per forza attraversare la regione di lavoro centrale, quella dove dissipa e scalda, piu il passaggio è veloce e meno il transistor staziona nell'area critica (si parla di nanosecondi) Quando non si utilizzavano tecniche di questo tipo perchè la tecnologia non lo permetteva, si utilizzava il transistor nella sua regione di lavoro lineare, i vecchi caricabatterie analogici montati sui camper funzionavano in questo modo, il transistor veniva fatto lavorare nella sua area lineare e usato come un reostato, area lineare significa ne ON ne OFF ma un punto critco che lo fa condurre o meno a secondo di come viene polarizzato, lavorando in questa area il transistor puo regolare l'uscita al variare della polarizzazione della base del transistor stesso in questa area il transitor dissipa molti Watt perchè si comporta come una resistenza veriabile Il risultato è la necessità di dissipare molto calore e di componenti pesanti e ingombranti come i trasformatori e i dissipatori Questa tecnologia analogica è stata abbandonata se non per rari utilizzi specifici. viene tuttora utilizzata per (ad esempio) gli amplificatori audio di qualità  Addirittura gli amplificatori HI FI in classe A, hanno il transistor di potenza sempre polarizzato nel suo punto critico di conduzione, ( regione lineare) quindi dissipano a stessa potenza sia a riposo (amplificatore acceso ma privo di segnale in ingresso) che al massimo della potenza erogata. Lvorare nella regione lineare lo fa dissipare sempre, rendere poco (alta inefficienza) cioè pochi watt in uscita ma una qualità del suono incomparabile, un aplificatore in classe A da 100W è grosso come un frigorifero da 50 litri la visualizzazione con strumenti della forma d'onda in ingŕesso e di quella in uscita le mostra uguali, prive di distorsioni, solo più ampia Poi ci sono aplificatori in classe AB (compromesso) Classe B e C ulteriori compromessi per aumentare l'efficienza a scapito della qualità Il classe C va bene per i comizi.. tanta potenza, poca dissipazione quindi tanti watt in uscita e pochi dissipati, il segnale è quasi un'onda quadra, l'audio spernacchia ed il suono scadente  Poi ci sono gli amplificatori in classe D  Sono ad onda quadra quindi definibili digitali, a questa categoria appartengono tutti i convertitori AC/DC, DC/DC, AC/AC Se il transistor di potenza viene fatto commutare passando da interdizione a conduzione  a frequenza elevata (ad esempio 40 kHZ) accendendendo per il 50% del tempo e mantenendolo spento per l'altro 50% avrò.in uscita una diminuzione della potenza media che sarà di circa la metà ma con oscillazioni a 40 kHZ, un condesatore in uscita livella questi impulsi rendendo l'uscita stabile (spiegato in modo semplice) Se si varia la percentuale  di conduzione si varia la potenza in uscita, si chiama duty cycle e il sistema di controllo, Pulse Width Modulation cioè PWM (modulazione a larghezza di impulsi)  
...
pwm.gif


Questo semplice grafico mostra il funzionamento del PWM 
È di fatti un sistema di controllo digitale, o la tensione (5V in questo caso) è al massimo (transistor in saturazione) o a zero (transistor in interdizione)
Variando la percentuale di ON e OFF si ottiene la regolazione della potenza in uscita 

Nel primo grafico la tensione in uscita è a zero perchè il duty cycle è del 0%, nel secondo al 25%, nel terzo del 50%, nel quarto al 75% e nel quinto al 100% (uscita massima)

In realtà il PWM può assumere tutti i valori intermedi da 0 al 100%

In questo caso i valori numerici rappresentati in forma decimale da 0 a 255 rappresentano un controllo digitale a 8 bit che consente di ottenere una regolazione della potenza con 255 step, di solito sufficenti ma se fosse a 10 bit avremmo gia 1024 step di regolazione quindi una precisione maggiore
l'analogico non è il vecchio e il digitale il nuovo, no, non è così! Il digitale è solo un modo per rappresentare l'analogico, la natura, è analogica

Modificato da rubylove il 21/09/2023 alle 08:24:11
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Hunter85
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15/06/2018 11024
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Inserito il 21/09/2023 alle: 10:11:41
In risposta al messaggio di rubylove del 21/09/2023 alle 08:01:39

Questo semplice grafico mostra il funzionamento del PWM  È di fatti un sistema di controllo digitale, o la tensione (5V in questo caso) è al massimo (transistor in saturazione) o a zero (transistor in interdizione)
Variando la percentuale di ON e OFF si ottiene la regolazione della potenza in uscita  Nel primo grafico la tensione in uscita è a zero perchè il duty cycle è del 0%, nel secondo al 25%, nel terzo del 50%, nel quarto al 75% e nel quinto al 100% (uscita massima) In realtà il PWM può assumere tutti i valori intermedi da 0 al 100% In questo caso i valori numerici rappresentati in forma decimale da 0 a 255 rappresentano un controllo digitale a 8 bit che consente di ottenere una regolazione della potenza con 255 step, di solito sufficenti ma se fosse a 10 bit avremmo gia 1024 step di regolazione quindi una precisione maggiore
...
Ah ottimo grazie.

Ma mi viene da pensare:
Quando una modulazione digitale diventa vera modulazione?

Voglio dire..se mi metto a spegnere e accendere un interruttore ogni 10 secondi non faccio nessuna modulazione.

Perché invece fatto ad alta frequenza la.chiamiamo modulazione? Nella realtà è sempre un inganno no?

Nella realtà visto a rallentatore è sempre un banale on /off.


Ah, qui dove dice che se la potenza di input supera 1.5x quella di output, la protezione per polarità inversa non funziona.  Cioè un collegamento inverso pannello con una potenza 150% superiore all uscita può danneggiare il regolatore..sotto 150% invece no.

IMG_20230921_090938.jpg
In un mondo dove il male è di casa e ha vinto sempre, Dove regna il capitale, oggi più spietatamente, Riusciranno questo brocco e questo inutile scudiero Al Potere dare scacco e salvare il mondo intero?
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Szopen
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06/09/2019 5877
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Inserito il 21/09/2023 alle: 10:19:58
Non sono un sedicente e non mi trovate su facebook  ma, ho scelto di mettere un regolatore sovradimensionato rispetto alla portata dei pannelli al quale pur sopportando fino a 700W viene collegata una potenza variabile da 455W a 655W.

Quello che ho voluto evitare e` dato dall`esempio riportato proprio da Hunter quando il suo regolatore eroga costantemente intorno alla sua portata massima di 30A, un surriscaldamento dello stesso con temperatura che arriva ad oltre 60 gradi, ancora qualche grado ed il regolatore sarebbe andato in protezione.

Nel mio caso, sono solito a prelevare una corrente variabile intorno ai 40A sopratutto in estate, il regolatore da 50A scaldava molto meno, la temperatura misurata sia dietro le alette che sul corpo dello stesso intorno ai 43 gradi. 

A mio avviso, e` corretto mettere un regolatore di carica di portata superiore quando siamo soliti richiedere allo stesso una corrente prossima alla sua portata.

Ciro.





 
nomade analogico e fanciulla all'imbrunire. Non ho nulla da vendere nè consigli da dare, solo qualche piccolo suggerimento da prendere con le pinze, possibilmente, amperometriche. Buoni Km a tutti e......... rammentate sempre che....... TESTAR NON NUOCE!
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rubylove
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09/06/2015 5485
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Inserito il 21/09/2023 alle: 14:26:15
In risposta al messaggio di Hunter85 del 21/09/2023 alle 10:11:41

Ah ottimo grazie. Ma mi viene da pensare: Quando una modulazione digitale diventa vera modulazione? Voglio dire..se mi metto a spegnere e accendere un interruttore ogni 10 secondi non faccio nessuna modulazione. Perché
invece fatto ad alta frequenza la.chiamiamo modulazione? Nella realtà è sempre un inganno no? Nella realtà visto a rallentatore è sempre un banale on /off. Ah, qui dove dice che se la potenza di input supera 1.5x quella di output, la protezione per polarità inversa non funziona.  Cioè un collegamento inverso pannello con una potenza 150% superiore all uscita può danneggiare il regolatore..sotto 150% invece no.
...
Puoi anche considerarlo un inganno, come lo è il cinema che a 24 fotogrammi al secondo ti fa vedere un'immagine come stabile mentre in realtà sono suddivise in 24 al secondo, figuriamoci una lampadina alimentata a 50 Hz? Cioè alla frequenza di rete, no, tu come tutti, vedi la luce fissa perche la retina non riesce a bloccare e il cervello a memorizzare neanche a 24Hz, figurati a 40 kHz

in ogni caso se gli alimentatori switching riescono a caricare un telefono che ha bisogno di una DC oltre che stabile a 5V anche priva di ripple (oscillazioni) significa che non solo è il valore medio che conta ma che i condensatori elettrolitici di grande capacità, fanno il loro lavoro correttamente livellando la tensione che di fatti vista ad un oscilloscopio e perfettamente continua con un ripple appena misurabile

Tutti i convertitori di potenza sono realizzati con questa tecnologia 
alimentatori, convertitori DC/DC, inverter, ecc.. ecc..
la tua TV è fatta così 

La modulazione la fa e come!  perchè se il duty cycle è il 50% il valore medio in uscita sarà del 50%
Visto a rallentatore si ma nel cinema quando vedi una scena al rallentatore è stata girata ad alta velocità e poi riprodotta a 24fs

Si è possibile, molti prodotti sono protetti dalle inversioni di polarita ma prima di bloccare il circuito se ne deve accorgere no? Cioè se sente una corrente inversa blocca e protegge ma per qualche millisecondo questa arriva giusto?  e se troppo intensa potrebbe rompersi
l'analogico non è il vecchio e il digitale il nuovo, no, non è così! Il digitale è solo un modo per rappresentare l'analogico, la natura, è analogica

Modificato da rubylove il 21/09/2023 alle 14:31:36
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09/06/2015 5485
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Inserito il 21/09/2023 alle: 14:45:34
In risposta al messaggio di Szopen del 21/09/2023 alle 10:19:58

Non sono un sedicente e non mi trovate su facebook  ma, ho scelto di mettere un regolatore sovradimensionato rispetto alla portata dei pannelli al quale pur sopportando fino a 700W viene collegata una potenza variabile da
455W a 655W. Quello che ho voluto evitare e` dato dall`esempio riportato proprio da Hunter quando il suo regolatore eroga costantemente intorno alla sua portata massima di 30A, un surriscaldamento dello stesso con temperatura che arriva ad oltre 60 gradi, ancora qualche grado ed il regolatore sarebbe andato in protezione. Nel mio caso, sono solito a prelevare una corrente variabile intorno ai 40A sopratutto in estate, il regolatore da 50A scaldava molto meno, la temperatura misurata sia dietro le alette che sul corpo dello stesso intorno ai 43 gradi.  A mio avviso, e` corretto mettere un regolatore di carica di portata superiore quando siamo soliti richiedere allo stesso una corrente prossima alla sua portata. Ciro.  
...
Se questo ti fa sentire piu tranquillo non vedo cosa ci sia di male, anche se 60 gradi sono la normalità per un'elettronica

Montare un dissipatore piu grande oppure un ventolina in certi casi può cambiare molto

Spesso i dissipatori sono asfittici perchè l'alluminio costa e i produttori vogliono risparmiare
ho l'alimentatore di rete che carica la batteria dei servizi  che scottava, era quasi intoccabile, ci ho aggiunto un dissipatore e una ventolina da PC e adesso è freddo, inoltre la corrente è aumentata perchè la temperatura piu bassa alza la protezione termica

con il freddo ho visto circa 22A uscire da un regolatore victron da 20A

Spesso la differenza tra un apparecchio da 20A e uno da 30 consiste nella maggiore superficie del dissipatore e non nei componenti stessi
l'analogico non è il vecchio e il digitale il nuovo, no, non è così! Il digitale è solo un modo per rappresentare l'analogico, la natura, è analogica
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Hunter85
Hunter85
15/06/2018 11024
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Inserito il 22/09/2023 alle: 19:45:28
In risposta al messaggio di rubylove del 21/09/2023 alle 14:26:15

Puoi anche considerarlo un inganno, come lo è il cinema che a 24 fotogrammi al secondo ti fa vedere un'immagine come stabile mentre in realtà sono suddivise in 24 al secondo, figuriamoci una lampadina alimentata a 50 Hz?
Cioè alla frequenza di rete, no, tu come tutti, vedi la luce fissa perche la retina non riesce a bloccare e il cervello a memorizzare neanche a 24Hz, figurati a 40 kHz in ogni caso se gli alimentatori switching riescono a caricare un telefono che ha bisogno di una DC oltre che stabile a 5V anche priva di ripple (oscillazioni) significa che non solo è il valore medio che conta ma che i condensatori elettrolitici di grande capacità, fanno il loro lavoro correttamente livellando la tensione che di fatti vista ad un oscilloscopio e perfettamente continua con un ripple appena misurabile Tutti i convertitori di potenza sono realizzati con questa tecnologia  alimentatori, convertitori DC/DC, inverter, ecc.. ecc.. la tua TV è fatta così  La modulazione la fa e come!  perchè se il duty cycle è il 50% il valore medio in uscita sarà del 50% Visto a rallentatore si ma nel cinema quando vedi una scena al rallentatore è stata girata ad alta velocità e poi riprodotta a 24fs Si è possibile, molti prodotti sono protetti dalle inversioni di polarita ma prima di bloccare il circuito se ne deve accorgere no? Cioè se sente una corrente inversa blocca e protegge ma per qualche millisecondo questa arriva giusto?  e se troppo intensa potrebbe rompersi
...
Ok chiaro...però se do 10v per 5 secondi ogni 10 secondi non sto dando 5v giusto? Un apparecchiatura per 5v si romperebbe 

Allora chiedevo solo a che frequenza poi diventa una vera modulazione per l utilizzatore...
In un mondo dove il male è di casa e ha vinto sempre, Dove regna il capitale, oggi più spietatamente, Riusciranno questo brocco e questo inutile scudiero Al Potere dare scacco e salvare il mondo intero?
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Hunter85
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15/06/2018 11024
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Inserito il 22/09/2023 alle: 20:02:56
In risposta al messaggio di Szopen del 21/09/2023 alle 10:19:58

Non sono un sedicente e non mi trovate su facebook  ma, ho scelto di mettere un regolatore sovradimensionato rispetto alla portata dei pannelli al quale pur sopportando fino a 700W viene collegata una potenza variabile da
455W a 655W. Quello che ho voluto evitare e` dato dall`esempio riportato proprio da Hunter quando il suo regolatore eroga costantemente intorno alla sua portata massima di 30A, un surriscaldamento dello stesso con temperatura che arriva ad oltre 60 gradi, ancora qualche grado ed il regolatore sarebbe andato in protezione. Nel mio caso, sono solito a prelevare una corrente variabile intorno ai 40A sopratutto in estate, il regolatore da 50A scaldava molto meno, la temperatura misurata sia dietro le alette che sul corpo dello stesso intorno ai 43 gradi.  A mio avviso, e` corretto mettere un regolatore di carica di portata superiore quando siamo soliti richiedere allo stesso una corrente prossima alla sua portata. Ciro.  
...
È corretto il tuo discorso. Però è una scelta di ottimizzazione magari sulla temperatura.

D'altra parte nei manuali di vari regolatori mppt è lo stesso costruttore che dice che si può mettere più potenza dei pannelli rispetto all uscita per aumentare il tempo e le probabilità di funzionamento in mppt.. senza però spendere di più per il regolatore grosso se la corrente di picco non interessa.

Epever fa proprio una spiegazione dettagliata nel manuale su quando e perché può avere senso mettere in pannelli il 150% della potenza di uscita.

Morningstar lo stesso semplicemente raccomanda di non andare oltre il 120% .. quindi credo che nell' impiantistica civile la pratica è usata.
E che l apparecchio è fatto apposta.

Non so quanto manca al mio mppt quando è a 60 gradi (piccolo punto in alto a dx) per iniziare la riduzione di output.

Victron scrive a 40 gradi ambiente.quindi manca un bel po'.

Per ipotesi posso fare il paragone con il regolatore epever.
Quando vedo 60 gradi in quel piccolo punto sul victron le alette sono a 42-44 gradi.

Il regolatore epever inizia la riduzione a 81 GRADI INTERNI.
E mi arrivava a 40 gradi sulle alette con 20A su 30. 

Comunque ho anche chiuso la 
 tendina sopra al regolatore col caldo torrido e non ha mai ridotto l output.

Dopotutto se victron scrive a 40 gradi ambiente sarà così.

Ovviamente se hai quello da 50 a 40 gradi ambiente riduce lo stesso, ma se hai pannelli per massimo 30A non lo noterai per molto ancora.

Io credo che negli impianti civili i regolatori in parallelo sono sempre al limite massimo consentito.

Ripeto, i pannelli sono come l Enel.
Se ho un sistema tampone di batterie tipo UPS e Caricabatterie da 100A non vado a preoccuparmi della potenza della rete in ingresso.

Allo stesso modo se ho necessità di caricare le batterie a 20A e ho un alternatore da 400A metto un DC DC da 20A

Lascia stare i regolatori victron su cui puoi limitare la corrente.

Ma solitamente la corrente massima è quella di targa.

Nell' impiantistica civile è possibilissimo volere un limite di corrente a 100A per il pacco batterie a 48v, ma voler mettere pannelli per 9000w.

Perché vuoi solo massimizzare la produzione invernale e con le nuvole..ma il tuo pacco batterie non può ricevere più di 100A di carica.
Ti trovi?

Non ti interessano i 9000w al sole di luglio, che non avrai.
Ti interessa che quei 9000w producano in inverno e con brutto tempo, il doppio che se avessi messo una potenza uguale all uscita del regolatore.

​​​​​​​Quindi credo che nell' off grid domestico spesso la potenza pannelli sia superiore a quella di uscita dei regolatori.
In un mondo dove il male è di casa e ha vinto sempre, Dove regna il capitale, oggi più spietatamente, Riusciranno questo brocco e questo inutile scudiero Al Potere dare scacco e salvare il mondo intero?
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rubylove
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09/06/2015 5485
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Inserito il 23/09/2023 alle: 08:41:01
In risposta al messaggio di Hunter85 del 22/09/2023 alle 19:45:28

Ok chiaro...però se do 10v per 5 secondi ogni 10 secondi non sto dando 5v giusto? Un apparecchiatura per 5v si romperebbe  Allora chiedevo solo a che frequenza poi diventa una vera modulazione per l utilizzatore...
Se in uscita hai bisogno di 5V, in ingresso possono esserci anche 10V,  l'importante è che il duty cycle non superi il 50% perchè in questo caso al 50% hai gia 5V 

5 secondi e 10 secondi sono tempi da interruttore di casa.. dato che la tensione stabile è ottenuta attraverso una capacità (condensatore) che nel momento ON si carica (assorbe) e nel momento OFF  si scarica (restituisce) la tensione in uscita è il risultato della media tra ON e OFF

Questo deve avvenire a frequenze elevate per funzionare bene ed essere efficiente, inoltre la transizione ON/OFF/ON deve essere  la più veloce possibile per far si che il transistor permanga un tempo più breve possibile nella regione lineare (dove dissipa) parliamo di nanosecondi.

Più la frequenza è alta e piu aumenta l'efficenza del circuito, diminuiscono le dimensioni dei trasformatori, a scapito della stabilità (problema ampiamente risolto oggi come oggi)

Avrai notato che i vecchi alimentatori lineari (analogici) avevano trasformatori enormi con traferro in lamierini e adesso sono di piccole dimensioni e leggeri? 
la frequenza di lavoro è importante

dai 400Hz in sù ma adesso le frequenze sono molto più alte

Per modulazione cosa intendi? La rampa di regolazione?

Gia con un controllo digitale a 8 bit si ottengono 256 step (da 0 a 255) che sono normalmente sufficenti ad ottenere una risoluzione della tensione pari a 5/256 che equivalgono a circa 0.019 V 



 
l'analogico non è il vecchio e il digitale il nuovo, no, non è così! Il digitale è solo un modo per rappresentare l'analogico, la natura, è analogica

Modificato da rubylove il 23/09/2023 alle 08:47:52
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Hunter85
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15/06/2018 11024
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Inserito il 24/09/2023 alle: 11:29:53
In risposta al messaggio di rubylove del 23/09/2023 alle 08:41:01

Se in uscita hai bisogno di 5V, in ingresso possono esserci anche 10V,  l'importante è che il duty cycle non superi il 50% perchè in questo caso al 50% hai gia 5V  5 secondi e 10 secondi sono tempi da interruttore di
casa.. dato che la tensione stabile è ottenuta attraverso una capacità (condensatore) che nel momento ON si carica (assorbe) e nel momento OFF  si scarica (restituisce) la tensione in uscita è il risultato della media tra ON e OFF Questo deve avvenire a frequenze elevate per funzionare bene ed essere efficiente, inoltre la transizione ON/OFF/ON deve essere  la più veloce possibile per far si che il transistor permanga un tempo più breve possibile nella regione lineare (dove dissipa) parliamo di nanosecondi. Più la frequenza è alta e piu aumenta l'efficenza del circuito, diminuiscono le dimensioni dei trasformatori, a scapito della stabilità (problema ampiamente risolto oggi come oggi) Avrai notato che i vecchi alimentatori lineari (analogici) avevano trasformatori enormi con traferro in lamierini e adesso sono di piccole dimensioni e leggeri?  la frequenza di lavoro è importante dai 400Hz in sù ma adesso le frequenze sono molto più alte Per modulazione cosa intendi? La rampa di regolazione? Gia con un controllo digitale a 8 bit si ottengono 256 step (da 0 a 255) che sono normalmente sufficenti ad ottenere una risoluzione della tensione pari a 5/256 che equivalgono a circa 0.019 V   
...
Il mio era solo un discorso teórico per esagerare.

Dicevo che un passaggio 10v-0v ad alta frequenza fanno 5v su un utenza, o almeno così ho capito.

Ma a bassissima frequenza no. Sono semplicemente 10v per un po' e 0v per un po'.
ma anche ad alta frequenza i 5v non esistono mai.

Allora mi domandavo quando la frequenza diventa abbastanza per essere un vero controllo della tensione.


Stavo ragionando a livello fisico microscopico che alla fine un controllo switching ad alta frequenza resta una somma di azioni definite e il risultato medio esiste solo secondo il nostro punto di vista "umano".
In un mondo dove il male è di casa e ha vinto sempre, Dove regna il capitale, oggi più spietatamente, Riusciranno questo brocco e questo inutile scudiero Al Potere dare scacco e salvare il mondo intero?
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