In risposta al messaggio di gduca del 17/11/2015 alle 13:57:11
La mia domanda potrà sembrare bizzarra ma non lo è: - camper rimessato al chiuso in un garage senza corrente volevo mettere un pannello solare sul tetto che mi fornisse energia per accendere una luce quando arrivoal buio e, soprattutto, ricaricare le batterie nel we. La cosa più logica sarebbe quella di collegare la batterie del camper direttamente ai fili provenienti dal pannello solare sul tetto del garage, ma sarebbe un'operazione per me scomoda. Per tutta una serie di motivazioni che non vi sto qui ad elencare (vi annoierei) volevo scendere con i fili del pannello solare direttamente in una batteria poggiata a terra (caricata durante la settimana dal pannello stesso), quest'ultima collegata ad un inverter che potrei accendere e spegnere a piacimento, anche da remoto. Dall'inverter, quindi, collegherei il camper come se fossi alla colonnina 220 del campeggio (tanto per capirci). La mia domanda da girare ai geni dell'elettronica è questa: secondo voi, calcoli alla mano, la batteria a terra riuscirebbe a far funzionare l'inverter per qualche oretta oppure il prelievo iniziale (sicuramente consistente) farebbe sedere la batteria dopo pochi minuti, mandando in protezione l'inverter? Il dubbio mi è venuto quando un amico mi ha detto che secondo lui, dato per scontato che l'inverter non entri in protezione, il prelievo massimo di quantità di carica da una batteria non dovrebbe mai superare il 50% perché sotto una determinata soglia la batteria non riesce più a riprendere la carica dal pannello. Bisognerebbe quindi rivitalizzarla facendole fare una ricarica da casa, con un caricabatterie da rete. Spero di essere stato chiaro. Grazie anticipato a chi riuscirà ad aiutarmi a capire.
Non si capisce per quale strano motivo bisogna trasformare la corrente continua in corrente alternata e poi trasformare la corrente alternata in corrente continua ...... !!
In risposta al messaggio di gduca del 17/11/2015 alle 13:57:11
La mia domanda potrà sembrare bizzarra ma non lo è: - camper rimessato al chiuso in un garage senza corrente volevo mettere un pannello solare sul tetto che mi fornisse energia per accendere una luce quando arrivoal buio e, soprattutto, ricaricare le batterie nel we. La cosa più logica sarebbe quella di collegare la batterie del camper direttamente ai fili provenienti dal pannello solare sul tetto del garage, ma sarebbe un'operazione per me scomoda. Per tutta una serie di motivazioni che non vi sto qui ad elencare (vi annoierei) volevo scendere con i fili del pannello solare direttamente in una batteria poggiata a terra (caricata durante la settimana dal pannello stesso), quest'ultima collegata ad un inverter che potrei accendere e spegnere a piacimento, anche da remoto. Dall'inverter, quindi, collegherei il camper come se fossi alla colonnina 220 del campeggio (tanto per capirci). La mia domanda da girare ai geni dell'elettronica è questa: secondo voi, calcoli alla mano, la batteria a terra riuscirebbe a far funzionare l'inverter per qualche oretta oppure il prelievo iniziale (sicuramente consistente) farebbe sedere la batteria dopo pochi minuti, mandando in protezione l'inverter? Il dubbio mi è venuto quando un amico mi ha detto che secondo lui, dato per scontato che l'inverter non entri in protezione, il prelievo massimo di quantità di carica da una batteria non dovrebbe mai superare il 50% perché sotto una determinata soglia la batteria non riesce più a riprendere la carica dal pannello. Bisognerebbe quindi rivitalizzarla facendole fare una ricarica da casa, con un caricabatterie da rete. Spero di essere stato chiaro. Grazie anticipato a chi riuscirà ad aiutarmi a capire.
Puoi fare esattamente la stessa cosa che ho fattio io nel capanno del trattore.
http://www.m48.it/diodoresisten...
In risposta al messaggio di gduca del 31/01/2016 alle 21:35:12
Volevo condividere con tutti voi il risultato della mia esperienza. Alla fine ho realizzato il progetto a modo mio: 1) pannello solare poggiato sul tetto del box camper che carica una batteria poggiata a terra; 2)batteria poggiata a terra che alimenta inverter; 3) camper (rimessato al coperto) collegato all' inverter con il classico cavo, stile colonnina del campeggio. Il motivo per il quale ho scelto di fare questo giro un po' contorto è lungo da spiegare. Ci sono molteplici esigenze personali alla base, vi basti (una per tutte) pensare che la centralina del mio camper, una volta caricata la batteria della cellula, va a caricare automaticamente anche la batteria del motore. Comunque, oltre a questo impianto, ho anche previsto la possibilità di collegare direttamente il pannello solare alla batteria del camper, cosa questa che ha più logica del giro vizioso dell'inverter. Questa configurazione da ottimi risultati ma mi devo preoccupare di andare ogni tanto in rimessaggio e cambiare di volta in volta la batteria che voglio caricare. Le prime impressioni sono più che positive, nelle giornate di sole il pannello solare fornisce più energia di quella che consuma l'inverter per caricare il camper, quindi sono molto molto soddisfatto. Unica nota da segnalare è che nella scelta dell'inverter ho dovuto mettere le mani al portafoglio e sostituire quello che avevo (onda sinusoidale modificata) con uno ad onda sinusoidale pura che costa praticamente il doppio. L'inverter ad onda modificata, infatti, creava un ronzio nella centralina del camper e questo proprio non mi faceva stare tranquillo. Premesso che l'uso dell'inverter mi obbliga a doverlo accendere e spegnere da remoto con un cellulare (per evitare che la batteria a terra si scarichi anche se non ho ancora sperimentato se possa andare avanti anche di notte), trovo che questa soluzione, apparentemente scomoda, abbia i suoi vantaggi, ed è qui che mi piacerebbe avere il conforto di qualche vostra opinione: credo che per la salute della batteria sia meglio caricarla ogni tanto e non lasciarla attaccata fissa ad un pannello lasciandola perennemente sempre sul filo della overload di carica. Un caro saluto a tutti
http://www.m48.it/diodoresistenza.htm
alvaro IZ2MHT
In risposta al messaggio di gduca del 17/11/2015 alle 13:57:11
La mia domanda potrà sembrare bizzarra ma non lo è: - camper rimessato al chiuso in un garage senza corrente volevo mettere un pannello solare sul tetto che mi fornisse energia per accendere una luce quando arrivoal buio e, soprattutto, ricaricare le batterie nel we. La cosa più logica sarebbe quella di collegare la batterie del camper direttamente ai fili provenienti dal pannello solare sul tetto del garage, ma sarebbe un'operazione per me scomoda. Per tutta una serie di motivazioni che non vi sto qui ad elencare (vi annoierei) volevo scendere con i fili del pannello solare direttamente in una batteria poggiata a terra (caricata durante la settimana dal pannello stesso), quest'ultima collegata ad un inverter che potrei accendere e spegnere a piacimento, anche da remoto. Dall'inverter, quindi, collegherei il camper come se fossi alla colonnina 220 del campeggio (tanto per capirci). La mia domanda da girare ai geni dell'elettronica è questa: secondo voi, calcoli alla mano, la batteria a terra riuscirebbe a far funzionare l'inverter per qualche oretta oppure il prelievo iniziale (sicuramente consistente) farebbe sedere la batteria dopo pochi minuti, mandando in protezione l'inverter? Il dubbio mi è venuto quando un amico mi ha detto che secondo lui, dato per scontato che l'inverter non entri in protezione, il prelievo massimo di quantità di carica da una batteria non dovrebbe mai superare il 50% perché sotto una determinata soglia la batteria non riesce più a riprendere la carica dal pannello. Bisognerebbe quindi rivitalizzarla facendole fare una ricarica da casa, con un caricabatterie da rete. Spero di essere stato chiaro. Grazie anticipato a chi riuscirà ad aiutarmi a capire.
il giro che hai fatto per arrivare a caricare la BS è contorto, ma tecnicamente funziona, mi chiedo piuttosto se tu abbia mai valutato la possibilità di montare uno staccabatteria per ISOLARE le batterie dal mezzo garantendoti mesi di mantenimento.
www.susezzapasa.it
In risposta al messaggio di gduca del 01/02/2016 alle 20:52:06
Mi parlate di staccare le batterie. A parte la mia proverbiale pigrizia (è una battuta), non sono così convinto che una batteria scollegata non si scarichi piano piano. L'ho sperimentato a casa mia, dove tengouna batteria per l'auto di scorta che ogni tanto devo comunque caricare. Del resto ricordo male oppure la solfatazione delle batterie è figlia del loro non utilizzo? Poi c'è la batteria del motore che se staccata azzera orologi, stazioni radio ecc... Insomma una seccatura per me. Preferisco avere il camper sempre pronto, col pieno di carburante e le batterie cariche. Solo da mettere acqua e via. In conclusione il mio dilemma resta sempre lo stesso: tenere perennemente le batterie in carica o alternare un paio di giorni a settimana o anche intervalli più lunghi?
io non sono nel modo più assoluto per tenere il mezzo collegato H24 alla rete 220V, specialmente con il sistema da te utilizzato.
www.susezzapasa.it
In risposta al messaggio di gduca del 01/02/2016 alle 20:52:06
Mi parlate di staccare le batterie. A parte la mia proverbiale pigrizia (è una battuta), non sono così convinto che una batteria scollegata non si scarichi piano piano. L'ho sperimentato a casa mia, dove tengouna batteria per l'auto di scorta che ogni tanto devo comunque caricare. Del resto ricordo male oppure la solfatazione delle batterie è figlia del loro non utilizzo? Poi c'è la batteria del motore che se staccata azzera orologi, stazioni radio ecc... Insomma una seccatura per me. Preferisco avere il camper sempre pronto, col pieno di carburante e le batterie cariche. Solo da mettere acqua e via. In conclusione il mio dilemma resta sempre lo stesso: tenere perennemente le batterie in carica o alternare un paio di giorni a settimana o anche intervalli più lunghi?
Ciao,
alvaro IZ2MHT
In risposta al messaggio di alva.it del 02/02/2016 alle 00:16:28
Ciao, fai bene a dubitare degli staccabatteria. Sono fonte di seri guai quando non vogliono più funzionare, introducono nel circuito una possibile fonte di surriscaldamento pericoloso se i contatti con il tempo si lascanoun poco. Per mantenere carico un accumulatore bisogna agire col caricabatteria, se poi è del tipo elettronico a fasi di carica con mantenimento e standby, si fa ciò che è giusto. Capisco il marchingegno che hai adottato per poter mantenere la carica delle tue batterie, è un'idea. Da anni lascio fare al caricabatteria installato sul mio camper, lui mantiene le mie batterie senza nessun mio intervento, come è scritto sul libretto uso e manutenzione, basta che lo colleghi permanentemente alla rete elettrica. Il tempo mi sta dando ragione. Staccare le batterie non fa bene! Non ascoltare chi ti porta in un campo minato. [;)]73 de
Lo staccabatteria se adeguatamente dimensionato, istallato correttamente e di buona qualitá non da nessun problema, può essere utile anche in caso di emergenza. Io personalmente quando lascio il camper in garage sono più tranquillo se le batterie sono staccate.
In risposta al messaggio di 100176 del 02/02/2016 alle 06:55:11
Lo staccabatteria se adeguatamente dimensionato, istallato correttamente e di buona qualitá non da nessun problema, può essere utile anche in caso di emergenza. Io personalmente quando lascio il camper in garage sono più tranquillo se le batterie sono staccate. cris
Ciao,
alvaro IZ2MHT