In risposta al messaggio di ik6Amo del 20/10/2018 alle 18:37:30Mai mi sarei sognato di attaccarmi alla BM
Oggi ho montato l'inverter per ricaricare le bici. L'ho collegato alla BM, condividendo, per il momento, il fusibile del parallelatore (50A). Dovrebbe essere sufficiente, ma se mi darà problemi sarò costretto a mettereun fusibile dedicato. Ho realizzato il circuito con filo da 16 mm2, interponendo un relè da 180A che accende il circuito quando metto in moto. Ho utilizzato il collegamento del D+. L'apparecchio l'ho posto sotto in sedile di guida, nella parte dietro. In pratica si trova in posizione verticale, dietro quella parte in plastica alettata che sta sotto il sedile. Questa è una foto scattate durante il lavoro di montaggio. Il relè agisce sul polo negativo. Ho preferito questo inusuale collegamento, per motivi di sicurezza, montandolo sul positivo avrei creato maggiori possibilità di cortocircuito verso massa, con maggior pericolo. Il collegamento ha lunghezza di circa un metro (a dire il vero un pò meno) e quindi mi dovrebbe assicurare un massimo di caduta di tensione di circa 0,11V, quindi più che accettabile. Purtroppo non sono riuscito a trovare, nella mia città, capicorda a crimpare, quindi ho dovuto lavorare con capicorda a vite, molto più critici e voluminosi. Il relè, visto che deve restare eccitato per molte ore, l'ho alimentato tramite una resistenza con in parallelo un condensatore elettrolitico. Il circuito l'ho realizzato molti anni fa, per uno scopo analogo a questo; non avendolo più usato, ho ripescato il complesso relè-circuito.
In risposta al messaggio di ik6Amo del 20/10/2018 alle 18:37:30bene, bel lavoro.
Oggi ho montato l'inverter per ricaricare le bici. L'ho collegato alla BM, condividendo, per il momento, il fusibile del parallelatore (50A). Dovrebbe essere sufficiente, ma se mi darà problemi sarò costretto a mettereun fusibile dedicato. Ho realizzato il circuito con filo da 16 mm2, interponendo un relè da 180A che accende il circuito quando metto in moto. Ho utilizzato il collegamento del D+. L'apparecchio l'ho posto sotto in sedile di guida, nella parte dietro. In pratica si trova in posizione verticale, dietro quella parte in plastica alettata che sta sotto il sedile. Questa è una foto scattate durante il lavoro di montaggio. Il relè agisce sul polo negativo. Ho preferito questo inusuale collegamento, per motivi di sicurezza, montandolo sul positivo avrei creato maggiori possibilità di cortocircuito verso massa, con maggior pericolo. Il collegamento ha lunghezza di circa un metro (a dire il vero un pò meno) e quindi mi dovrebbe assicurare un massimo di caduta di tensione di circa 0,11V, quindi più che accettabile. Purtroppo non sono riuscito a trovare, nella mia città, capicorda a crimpare, quindi ho dovuto lavorare con capicorda a vite, molto più critici e voluminosi. Il relè, visto che deve restare eccitato per molte ore, l'ho alimentato tramite una resistenza con in parallelo un condensatore elettrolitico. Il circuito l'ho realizzato molti anni fa, per uno scopo analogo a questo; non avendolo più usato, ho ripescato il complesso relè-circuito.
In risposta al messaggio di ik6Amo del 20/10/2018 alle 18:37:30ottimo lavoro!..comunque, dall'immagine che hai postato, quei fili sembrerebbero da 6 e non da 16 come hai scritto.
Oggi ho montato l'inverter per ricaricare le bici. L'ho collegato alla BM, condividendo, per il momento, il fusibile del parallelatore (50A). Dovrebbe essere sufficiente, ma se mi darà problemi sarò costretto a mettereun fusibile dedicato. Ho realizzato il circuito con filo da 16 mm2, interponendo un relè da 180A che accende il circuito quando metto in moto. Ho utilizzato il collegamento del D+. L'apparecchio l'ho posto sotto in sedile di guida, nella parte dietro. In pratica si trova in posizione verticale, dietro quella parte in plastica alettata che sta sotto il sedile. Questa è una foto scattate durante il lavoro di montaggio. Il relè agisce sul polo negativo. Ho preferito questo inusuale collegamento, per motivi di sicurezza, montandolo sul positivo avrei creato maggiori possibilità di cortocircuito verso massa, con maggior pericolo. Il collegamento ha lunghezza di circa un metro (a dire il vero un pò meno) e quindi mi dovrebbe assicurare un massimo di caduta di tensione di circa 0,11V, quindi più che accettabile. Purtroppo non sono riuscito a trovare, nella mia città, capicorda a crimpare, quindi ho dovuto lavorare con capicorda a vite, molto più critici e voluminosi. Il relè, visto che deve restare eccitato per molte ore, l'ho alimentato tramite una resistenza con in parallelo un condensatore elettrolitico. Il circuito l'ho realizzato molti anni fa, per uno scopo analogo a questo; non avendolo più usato, ho ripescato il complesso relè-circuito.
In risposta al messaggio di ik6Amo del 21/10/2018 alle 08:48:31Ribadisco che non mi piace, poi ognuno è libero di fare ciò che vuole,
Il filo è da 16 mm2. L'inverter aveva in dotazione due pezzi da 10 mm2, lunghi 80 cm, intestati con capicorda. Sono stato tentato di usarli, poi ho preferito il 16 mm2. Non ho ancora fatto le misurazioni, perchè ancoradebbo completare il lavoro e non ho ancora realizzato l'impianto 220V da portare all'interno del camper. Il prelievo di corrente direttamente dalla BM mi garantisce, se non avrò caduta di tensione apprezzabile a causa del carico, una giusta ricarica della BS. Il D+ l'ho prelevato dalla centralina della cellula, già dopo il relè di controllo, Detta centralina, e la stessa BS, si trovano sotto il sedile di guida, quindi a pochi cm dall'inverter. Riguardo l'eventuale complesso condensatore-resistenza, per far scattare il relè, i valori variano da relè a relè, debbono esser trovati sperimentalmente considerando che, per permettere un sufficiente innesco del relè serve un condensatore da almeno 500 microfarad; la resistenza va studiata in maniera da garantire il minimo assorbimento, ma il mantenimento in completa attrazione della parte mobile di commutazione. Resistenza e condensatore vanno posti in parallelo e, per l'alimentazione, è necessario rispettare le polarità del condensatore. A completamento, dovrò mettere un interruttore che permetta il disinserimento del circuito, quando non serve.
In risposta al messaggio di latrofa124 del 21/10/2018 alle 09:23:45A parte la possibilità di guasto, non è assolutamente possibile rimanere senza BM. L'inverter si accende automaticamente SOLO QUANDO IL MOTORE E' ACCESO, quindi quando l'alternatore produce corrente.
Ribadisco che non mi piace, poi ognuno è libero di fare ciò che vuole, Vorrei essere sempre sicuro di girare la chiave e tornare a casa, quindi lascerei da parte la BM, capita prima o poi il momento del coio.e, questecose le farei solo su una seconda batteria servizi, Se hai una BS da 100A dedicata all'inverter, la sua capacità è in grado di ricaricarti le 2 batterie delle bici, il punto è solo come ricaricarla, lo puoi fare con il motore o il pannello, ma il tutto deve rimanere indipendente dall'utilizzare la BM è la BS originale. Roberto
In risposta al messaggio di tommaso52 del 21/10/2018 alle 09:25:45Il sistema resistenza-condensatore, non è indispensabile. Serve a limitare l'assorbimento della bobina del relè che deve rimanere alimentata per molte ore.
non ho le capacità cognitive di calcolare il valore della resistenza e del condensatore ma, se non dovessi metterli, nel senso che alimenterei il relè senza la loro presenza, a quali conseguenze andrei incontro? (la loro presenza è proprio necessaria?)
In risposta al messaggio di latrofa124 del 21/10/2018 alle 09:23:45
Ribadisco che non mi piace, poi ognuno è libero di fare ciò che vuole, Vorrei essere sempre sicuro di girare la chiave e tornare a casa, quindi lascerei da parte la BM, capita prima o poi il momento del coio.e, questecose le farei solo su una seconda batteria servizi, Se hai una BS da 100A dedicata all'inverter, la sua capacità è in grado di ricaricarti le 2 batterie delle bici, il punto è solo come ricaricarla, lo puoi fare con il motore o il pannello, ma il tutto deve rimanere indipendente dall'utilizzare la BM è la BS originale. Roberto
In risposta al messaggio di ik6Amo del 21/10/2018 alle 13:07:00perfetto, ora ho capito!
Il sistema resistenza-condensatore, non è indispensabile. Serve a limitare l'assorbimento della bobina del relè che deve rimanere alimentata per molte ore. In questo modo, all'inserimento dell'alimentazione la carica delcondensatore fa sì che il relè venga alimentato, per un attimo, al valore nominale. Poi, non appena il condensatore ha raggiunto la carica, la resistenza provvede a limitare la corrente al valore voluto. Il valore della resistenza non può essere calcolato che sperimentalmente, poichè viene determinato dalle caratteristiche del relè. E' necessario che la parte mobile resti efficacemente attratta e ben a contatto, quindi è indispensabile fare qualche prova pratica, prima di determinare i valori circuitali.
In risposta al messaggio di ik6Amo del 21/10/2018 alle 13:14:20Continuo a non capire quello che stai realizzando,
A motore acceso le due batterie vengono poste IN PARALLELO quindi, a parte qualche piccola differenza di tensione che potrebbe fare la differenza fra BS carica o carica parzialmente, non vedo quale può essere il problema. Quando resterò a terra con la BM, potremo riparlarne.
In risposta al messaggio di latrofa124 del 21/10/2018 alle 14:30:02Perchè non leggi tutto? L'inverter si accende, tramite relè da 180A, solo a motore acceso, comandato dal D+. A questo punto diventa ininfluente dove si preleva corrente, poichè tutto l'impianto risulta in parallelo.
Continuo a non capire quello che stai realizzando, Se ho capito bene intendi caricare la o le litio delle bici con un inverter sulla BM, Quanto tempo ti occorre per caricare le litio, quante ore? Quindi calcola quanteore di marcia devi fare per ricaricare,ecco perché dico che non va bene?! Caricare con l'alternatore deve essere una opportunità, personalmente non mi azzarderei mai di caricarle con la BM se non è acceso il motore, perché, con il consumo delle ricariche, rischierei di intervenire sulla sua capacità, di fatto la tensione sembra ancora buona ma la capacità è più bassa, tanto che non ho più lo spunto per poter mettere in moto il motore. Dimenticavo, forse viaggi notte o al contrario vai in bici di notte! Invece come dico io,utilizzando la BS 2,è ininfluente quello che succede a BM è BS1 , non rischio nulla. Roberto
In risposta al messaggio di tommaso52 del 21/10/2018 alle 17:12:06Nel mio caso l'uso della BM è stato più complicato, poichè la BS è sita subito dietro l'inverter, sotto il sedile di guida, a circa 10 cm dall'apparecchio.
..comunque, devo ancora valutare quale delle due strade seguire. la prima, quella che usa la Bm mi sembra più semplice come realizzazione, ma non nascondo che anch'io sono un sostenitore che quella deve sempre essere preservataper non incorrere in qualche problema di avviamento. la seconda alternativa, quella che usa la seconda Bs, è un po' più macchinosa nella realizzazione, ma garantisce di dormire sonni tranquilli. ci penserò a fondo e poi vi farò sapere per quale deciderò. nel frattempo colgo l'occasione per ringraziarvi tutti dei preziosi consigli che mi avete dato. Grazie!
In risposta al messaggio di ik6Amo del 21/10/2018 alle 13:14:20
A motore acceso le due batterie vengono poste IN PARALLELO quindi, a parte qualche piccola differenza di tensione che potrebbe fare la differenza fra BS carica o carica parzialmente, non vedo quale può essere il problema. Quando resterò a terra con la BM, potremo riparlarne.
In risposta al messaggio di ik6Amo del 21/10/2018 alle 17:29:24e se predisponessi gli impianti per tutti e due i sistemi di ricarica?
Nel mio caso l'uso della BM è stato più complicato, poichè la BS è sita subito dietro l'inverter, sotto il sedile di guida, a circa 10 cm dall'apparecchio. Per stabilire cosa devi fare, prendi in considerazione i seguentifattori: 1) sezione filo di parallelo fra BM e BS (di solito 10mm2 o addirittura 6mm2; (nel mio caso circa 1 metro da 10 mm2) 2) distanza fra BM e BS; 3) sezione in mm2 del filo di collegamento inverter batteria, e sua lunghezza; 4) corrente assorbita dall'inverter. A questo punto, calcola le cadute di tensione fra la batteria e l'inverter ma, soprattutto, fra la BM e la BS quando l'inverter è acceso. Considera che, ad inverter acceso, TUTTA LA CORRENTE assorbita dall'apparecchio dovrebbe scorrere nel filo di parallelo delle due batterie. Se così non fosse, inizieresti a prelevare corrente dalla BS, con conseguente possibilità di mancata carica, o addirittura SCARICA. Rischi quindi di arrivare a destinazione con BM carica; BS scarica e batterie bici cariche. Questo solo perchè hai sbagliato il punto di prelievo dell'alimentazione dell'inverter. Non ho ancora avuto occasione di misurare le correnti in gioco, e le tensioni risultanti, poichè non ne ho avuto il tempo. Farò la cosa nei prossimi giorni. Se rifletti, puoi prelevare corrente da qualsiasi punto di un impianto posto in parallelo. Devi solo tener conto delle eventuali cadute di tensione. Gli effetti, a parte quello osservato riguardo la carica della BS, non cambiano.