http://digilander.libero.it/i2v...
Un saluto a tutti__Maxid="Comic Sans MS">quote:Originally posted by elfetto> E non penso sia un "difetto"....anzi secondo me non lo è proprio[:D]
Come già ne avevo parlato, ho un camper su un Renault Master ed ho il problema delle luci non sotto quadro. Credo che questo difetto sia presente in quasi tutte le marche non Fiat, ma non ne sono certo. >
quote:Originally posted by DocHudson>Io la ritengo una lacuna. Poi uno può essere bravo quanto vuoi ma dimenticarle accese con conseguente impossibilità di partire è un attimo e spingere un camper non è facile... oppure dimenticare di accenderle...
E non penso sia un "difetto"....anzi secondo me non lo è proprio>
quote:Originally posted by nuvola24>Che mezzo è? Comunque resta sempre il rischio di non accenderle... Elio
Io ho le luci automatiche si spengono da sole dopo un minuto circa dopo che ho tolto la chiave dal quadro. Cosi non rischio a dimenticarle accesse.>
Foto dell'assemblaggio finale (molto amatoriale):
[img]http://img167.imageshack.us/img167/7584/fotolucimasterzh5.jpg[/IMG]
Costo totale, circa 6 Euro, compreso zoccolo per integrato 4070, piastrina e connettori. I 4 diodi agli ingressi dell'integrato hanno la sola funzione di ridurre la tensione di controllo; un altro protegge da eventuali errate connessioni e, l'ultimo protegge il cicalino. Nello schema sono presenti le caratteristiche dei componenti.
Montaggio: occorre connettere un cavetto al D+ dall'alternatore, uno alla linea delle luci dopo l'interruttore (sulla scatola dei fusibili) ed il +12v e la massa. L'assorbimento dell'insieme, in stand-by (tutto spento o tutto acceso) è pressochè nullo (il tester dà circa 1 mA), mentre da acceso dipende dalla potenza del cicalino.
Funziona perfettamente; l'unico miglioramento possibile è creare un piccolo ritardo tra l'intervento dell'integrato ed il cicalino che, nello schema, è istantaneo comportando sempre e comunque il beep sia all'accensione che allo spegnimento del veicolo.
Se sono necessari altri chiarimenti, sono qui.
Elio
La parte rossa è, simbolicamente, l'impianto originale, già esistente, del mezzo; in nero il piccolo progettino.
In pratica, il ponte raddrizzatore (i quattro diodi in serie a due a due) polarizza la corrente verso il positivo, sia che essa provenga dall'alternatore che dalle luci di posizione; gli stessi diodi impediscono che i due segnali interferiscano fra loro. Il quinto diodo è solo a protezione del cicalino.
La massa per far funzionare il cicalino è la massa della lampadina (se spenta) o dell'alternatore (sempre se spento).
Costo: circa 2 euro. Assorbimento: zero con motore e luci entrambi spenti o entrambi accesi; irrisorio (milliampere) se solo uno dei è acceso (cicalino in funzione).
Spero che non cominci a gracchiare anche questo: qualche elettronico può confermare?
Elio quote:Originally posted by elfetto> Ciao Elio, in pratica hai realizzato con una semplice logica a diodi proprio quella porta x-or per cui avevi impiegato l'integrato digitale! Io credo che il circuito attuale non dovrebbe presentare alcun inconveniente. Ciao, Aldo
Contrordine, amici! Il progetto che ho pubblicato sopra ha evidenziato, dopo alcuni giorni, un difetto: gracchia sempre più frequentemente. Non sono riuscito a capire il perchè. Ho quindi ragionato su ed ho buttato via quasi tutto ed mi sono costruito questo circuito:La parte rossa è, simbolicamente, l'impianto originale, già esistente, del mezzo; in nero il piccolo progettino. In pratica, il ponte raddrizzatore (i quattro diodi in serie a due a due) polarizza la corrente verso il positivo, sia che essa provenga dall'alternatore che dalle luci di posizione; gli stessi diodi impediscono che i due segnali interferiscano fra loro. Il quinto diodo è solo a protezione del cicalino. La massa per far funzionare il cicalino è la massa della lampadina (se spenta) o dell'alternatore (sempre se spento). Costo: circa 2 euro. Assorbimento: zero con motore e luci entrambi spenti o entrambi accesi; irrisorio (milliampere) se solo uno dei è acceso (cicalino in funzione). Spero che non cominci a gracchiare anche questo: qualche elettronico può confermare? Elio >
quote:Originally posted by Emme48>E' un ponte a diodi. Il D+ dell'alternatore è già in continua. Ho ragionato così: se sono entrambi accesi (Alternatore/motore e luci), fra le due linee non c'è differenza di tensione, come pure se entrambi sono spenti. Se uno dei due è acceso, allora fra i due c'è differenza di potenziale. Il problema principale è che il cicalino è in continua, ecco il motivo del ponte raddrizzatore. Ma, a conti fatti, questo ponte impedisce anche la commistione fra le due linee, ovvero non sono mai connesse direttamente. Elio
...mi sembra un ponte a diodi>
quote:Originally posted by etjemm> Al contrario mi sembra che la realizzazione di elfetto sia assolutamente perfetta, nella sua semplicità quasi francescana. Se proprio vogliamo strafare possiamo aggiungere un condensatore elettrolitico da 100 microFarad in parallelo al diodo polarizzato inversamente che elfetto ha giustamente aggiunto in parallelo al cicalino. Ciao a tutti, Aldo
un pò farraginoso >