Inserito il 06/12/2006 alle: 13:47:52
@ CIO-LIN:
nel tuo post iniziale hai indicato una serie di valori discordanti presi da varie fonti, ma in realtà l' elenco potrebbe essere allungato a piacere, basta fare una ricerca on line e otterrai decine di indicazioni diverse.
Ora, secondo me, questo non dipende (salvo casi particolari[:D]) dalla inattendibilità delle fonti, ma da una serie di compromessi.
1) Gli apparecchi di ricarica (caricabatterie da elettrauto o da camper, regolatori degli alternatori automobilistici, apparecchi di survoltaggio come il Booster magnum o il Power Service...) non hanno la precisione dei 10 mV come sembrerebbe dalle loro specifiche, ma danno tensioni di uscita che variano ben di più in funzione del carico, della temperatura, di come si è svegliata la mattina la ragazza che ha fatto le tarature in fabbrica[:)], ecc.
Quindi già solo per questo le specifiche indicano valori mediani, in modo che l' utente pignolo che va a fare delle misure non trovi delle discrepanze clamorose.
2) Poi c' è anche la tolleranza delle batterie, dovuta, anche in caso di accumulatori con la stessa chimica, a differenze e variazioni nei processi produttivi. Non c' è un valore di ricarica perfetto, che ottiene il massimo gradimento dalle batterie, mentre qualsiasi altro le fa soffrire...[:)]
3) Un terzo elemento è l' arbitrarietà dei cicli di carica tipo IUoU o simili. Storicamente la stragrande maggioranza dei circuiti di ricarica delle batterie è costituita da quelli che abbiamo tutti nelle auto, alternatore + regolatore. Però nel caso dell' automobile la situazione è diversa dalla cellula abitativa di un camper. Nelle auto l' alternatore è dimensionato per erogare più corrente di quella che occorre a tutte le utenze messe insieme, e quindi la batteria sta sempre carica al massimo (batteria in tampone), salvo all' avviamento, quando si consuma qualche percentile della carica (qualche volta anche di più, se alla guida c' è una donna...[8D]), o quando si lascia la macchina con le luci di posizione accese.
La tensione di uscita dal regolatore è quindi più o meno fissa, un po' più elevata della tensione a vuoto dell' accumulatore. Quanto di più? Non troppo poco, se no con tutti i carichi attaccati la tensione scenderebbe sotto il valore a vuoto della batteria e questa si scaricherebbe, ed inoltre, dopo la scarica dovuta ad es. ad un avviamento, la batteria si ricaricherebbe troppo lentamente.
Ma non può essere neanche molto di più, perché essendo applicata permanentemente alla batteria (tampone), questa "bollirebbe" in permanenza e si deteriorerebbe.
Per le BS la situazione è molto diversa: subiscono delle scariche profonde, durante le soste, e poi devono essere ricaricate in fretta, magari in due o tre ore di viaggio. Quindi la tensione non troppo elevata dell' alternatore non è ottima, perchè è stata dimensionata sul mantenimento (tampone) e non sulla carica rapida. Ecco perchè i booster magnum o i caricabatterie evoluti danno all' inizio una bella botta di tensione (sopra i 14V) ma poi devono abbassarla, se no la batteria bolle.
Che poi sia 14.1 o 14.4 o 14.8 non è molto critico: se ti tieni basso la carica non sarà abbastanza rapida, se esageri con la tensione rischi di fare danno a qualche utenza (ma la batteria, più che bollire e scaldarsi un po', altri guai non li avrà, se la carica rapida è limitata in durata).
Conclusione del lungo discorso: delle tensioni che hai trovato indicate non ce ne è una buona e le altre sbagliate: più o meno vanno bene tutte[;)]....
saluti