In risposta al messaggio di speedo del 13/05/2016 alle 15:16:03
Scusate ma non mi torna qualcosa...... 2 BS collegate tra di loro con parallelatore... e come si regolano tra di loro, ovvero quale alimenta i servizi e come seleziono l'una e/o l'altra? Il parallelatore le mette appuntoin parallelo in una situazione particolare (come tra BS e BM con motore avviato), ma due BS unite tramite parallelatore .... ok, a motore avviato magari le carico entrambe, ma poi c'è un selettore per decidere se usare l'una o l'altra? Io ho 2 BS differenti, per tipologia, età ed amperaggio, che seleziono tramite selettore manuale che mi consente di sceglierne una, l'altra o entrambe in parallelo. Mi pare la soluzione più duttile per ogni necessità.
E in base a cosa ne scegli di far lavorare l'una piuttosto che l'altra?
In risposta al messaggio di DavideVR del 13/05/2016 alle 16:23:39
E in base a cosa ne scegli di far lavorare l'una piuttosto che l'altra? Le tieni costantemente monitorate? Io sono d'accordo con Bruno e penso che la cosa migliore sia quella di farle lavorare insieme senza nessun aggeggiotra di esse... al massimo il fusibile (il più vicino possibile al polo negativo). Con un uso corretto dell'energia in camper non ci sono controindicazioni ma solo vantaggi, le singole batterie lavorano di meno e si scaricano singolarmente di meno e questo si traduce in una vita più lunga. Ciao Davide
io di fusibili ne metterei due,in prossimità del polo POSITIVO delle due batterie
In risposta al messaggio di ik6Amo del 14/05/2016 alle 08:32:48
Premetto che non vendo, nè ho mai venduto batterie che, mio malgrado, sono costretto ad acquistare al bisogno. Quanto ho sempre detto è, naturalmente, teoria. Non che poi la pratica sia molto diversa, perchè alla carica-scaricadi due batterie in parallelo concorrono molti fattori quali la resistenza interna dell'accumulatore (oltretutto questa varia anche in base allo stato di carica e d'uso) e quelle dell'impianto di prallelo. Si tratta di resistenze dell'ordina di decimi di Ohm od anche meno. Ecco che, in uno stato di prelievo elevato (magari uso di inverter), una batteria viene più sollecitata dell'altra o riesce a caricarsi meno. Questi inconvenienti, se si è molto accorti nel controllo dello stato della fonte energetica, non provocano quasi mai inconvenienti. Se poniamo le batterie in parallelo e ce ne dimentichiamo, rischiamo di ritrovarci al buio o magari di danneggiare un accumulatore ancora sano. La leggenda che la batteria si autoregola è dovuta al fatto che, con la carica, la tensione ai capi aumenta, diminuendo quindi la corrente assorbita dal caricabatterie. Il caricabatterie, dal canto suo, varia la corrente di carica a seconda della tensione che legge (in alcuni casi anche in base alla reazione a variazioni di corrente applicate a saggio dello stato degli elementi). Due batterie in parallelo, avranno una tensione molto simile, quindi lo scorrimento di corrente fra loro sarà sicuramente limitato, MA CI SAR° COMUNQUE, fino al livellamento delle due tensioni. Il livellamento delle tensioni però, significa che, quando una delle due batterie è carica, l'altra può non essere perfettamente al massimo, con la conseguenza che una delle due non raggiungerà mai lo stato completo. Questo porta ad una specie di effetto memoria che, comunque, provoca un invecchiamento precoce. Ora, vi esorto a provare e confrontare la tensione di due batterie con stato d'uso diverso e magari capacità diverse alla massima carica, dopo un determinato tempo di attesa (poniamo tre o quattro ore o più). Sicuramente troveremo una differenza di tensione fra le due, se ci va bene, magari è solo di 0,1-0,2V; in alcuni casi può essere maggiore. Questa differenza è quella che comporta lo scorrimento di corrente di cui sopra ed è quella che comporta inconvenienti. L'utilizzo di due batterie perfettamente eguali minimizza questo fenomeno. Naturalmente è necessario anche bilanciare la resistenza dei collegamenti, prelevando il positivo da una ed il negativo dall'altra, specialmente se gli elementi da porre in parallelo sono lontani. Per quanto riguarda i fusibili, è il caso di porne DUE, sul positivo, il più vicino possibile ai morsetti di prelievo corrente e comunque a lunghezza tale che, se si stacca un capocorda, il frustone libero non possa aver contatto con la massa o con l'altro polo della batteria. I fusibili servono esclusivamente per mettersi al sicuro da eventuali cortocircuiti. Non co proteggeranno quasi mai, invece, dal possibile guasto di una batteria. Da notare che l'introduzione di questi elementi di sicurezza comporta un aumento della resistenza di collegamento, rendendo ancor più necessario il bilanciamento del collegamento di cui ho fatto cenno sopra. Porre in parallelo due batterie molto diverse quindi si può, non è assolutamente vietato. E' sconsigliabile. I parallelatori? PORCHERIA!!!! / L''esperienza?? E'' la somma delle fregature!!!
Hai scritto: 'Ora, vi esorto a provare e confrontare la tensione di due batterie con stato d'uso diverso e magari capacità diverse alla massima carica, dopo un determinato tempo di attesa (poniamo tre o quattro ore o più). Sicuramente troveremo una differenza di tensione fra le due, se ci va bene, magari è solo di 0,1-0,2V; in alcuni casi può essere maggiore.
In risposta al messaggio di SuperPietro del 14/05/2016 alle 07:10:30
io di fusibili ne metterei due,in prossimità del polo POSITIVO delle due batterie
Come ha recitato il buon M48, che quoto al 100%, mettere il fusibile sul positivo piuttosto che sul negativo è esattamente la stessa cosa. Io preferisco collegare saldamente con i bulloni alla batteria il positivo eliminando gli eventuali problemi di un spezzone difiloche se ne va in giro per il camper....tra i due preferisco che gironzoli il negativo che non reca nessun danno se per caso dovesse toccare un parte metallica.
In risposta al messaggio di Giovanni del 14/05/2016 alle 10:04:38
Hai scritto: 'Ora, vi esorto a provare e confrontare la tensione di due batterie con stato d'uso diverso e magari capacità diverse alla massima carica, dopo un determinato tempo di attesa (poniamo tre o quattro ore o più).Sicuramente troveremo una differenza di tensione fra le due, se ci va bene, magari è solo di 0,1-0,2V; in alcuni casi può essere maggiore. Questa differenza è quella che comporta lo scorrimento di corrente di cui sopra ed è quella che comporta inconvenienti.' E' vero. E' verissimo ma, quello scorrere di corrente dalla batteria buona verso la batteria cattiva, farà si che si raggiunga comunque un punto di equilibrio in cui la batteria cattiva è al massimo della sua carica possibile (non la capacità nominale) e quella buona non più perfettamente carica. Se c'è un pannello fotovoltaico a sostegno della carica delle batterie, questa criticità viene agevolmente superata con la quotidiana completa ricarica di tutto l'insieme. L'alternativa? Secondo il mio modesto, modestissimo parere, sarebbe anche peggio. Le batterie, usate singolarmente, sia con dispositivi di controllo automatici che manuali, si usurano maggiormente. I prelievi istantanei in Ampere a volte eccedenti il 10% della capacità nominale espressa in Ah, idem per le cariche, tipica quella dell'alternatore che non guarda in faccia nessuno, sono molto più deleteri di quel 0.1 volt di cui parli. E' anche vero che un guasto su una batteria porta irrimediabilmente alla morte dell'altra (entrambe buone o non buone) però, nei grandi numeri, nelle medie, sono più le batterie che necessitano della sostituzione perché usate singolarmente che quelle usate in coppia. Sul vecchio camper, 1994, la batteria motore originale (86Ah) e la batteria servizi originale (85Ah) son morte nel 2011 assieme alla seconda batteria servizi (100Ah) aggiunta nel 1998 in parallelo (se la memoria non m'inganna). Tutte ad acido libero e di marca, età, capacità diversa. L'attuale camper (2007) ha la batteria motore originale (100Ah) e le due batterie servizi originali in parallelo (100Ah agm) ancora funzionanti. L'officina mi ha detto che la batteria motore ha perso un po' della potenza di spunto per cui mi sta consigliando, in modo ovviamente interessato, a sostituirla. In entrambi i camper, pannello fotovoltaico da 100w e diodo più resistenza per la batteria motore. Come ho già risposto a robynud, io ritengo si possano mettere benissimo in parallelo batterie di marca, capacità e tipo diverso (un piccolo discorso a parte la commistione con le gel anche se...) purché tutte con la stessa tensione nominale (12v); certo che non metterei assieme una nuova batteria da 100Ah con una vecchia vecchia da 60Ah. Giovanni
In risposta al messaggio di robynud del 13/05/2016 alle 07:55:20
Ho appena comprato un kamper ford con pannelli solari che installa 2 BS..Una nel vano motore,l 'altra dietro il sedile di guida.Dato che sono del tipo acido tutte da 60A/h e due ed io posseggo una BS nuova da100 A/h AGMche non emana esalazioni nell'abitacolo vorrei sapere se posso sostituire quella dietro il sedile e lasciare quella nel vano motore.Le due BS sono collegate fra loro con un parallelatore..Magari mi conviene usarne solo una.E questo che vorrei sapere..Grazie robynud
ciao robynud,
www.susezzapasa.it
In risposta al messaggio di ik6Amo del 14/05/2016 alle 14:24:41
E' vero. E' verissimo ma, quello scorrere di corrente dalla batteria buona verso la batteria cattiva, farà si che si raggiunga comunque un punto di equilibrio in cui la batteria cattiva è al massimo della sua carica possibile(non la capacità nominale) e quella buona non più perfettamente carica. Se c'è un pannello fotovoltaico a sostegno della carica delle batterie, questa criticità viene agevolmente superata con la quotidiana completa ricarica di tutto l'insieme. Non sono d'accordo. Con la carica dei pannelli solari la tensione si attesterà su un valore medio che non sarà quasi sicuramente il massimo raggiungibile dalla batteria buona e, quando i pannelli non caricheranno più, la tensione si equilibrerà sul valore più basso. Questo naturalmente non significa che ci siano altri sistemi meglio del parallelo secco. Penso che i parallelatori siano da eliminare; al limite si potrebbe mettere un deviatore manuale (in nautica ci sono), ma questo richiederebbe molta più accortezza nell'uso, rispetto al parallelo diretto. Riguardo gli schemi di marco, tutto esatto, tranne per il fatto che io eliminerei il primo schema (quello con le batterie collegate singolarmente a massa) e modificherei gli altri due prelevando il positivo da una ed il negativo dall'altra, in maniera da bilanciare le resistenze, soprattutto lì dive si fa uso dell'inverter. Penso che il collegamento che propongo non costi nulla di più dell'altro, ma che comunque sistemi, anche se in parte, alcuni dei problemi del parallelo secco. / L''esperienza?? E'' la somma delle fregature!!!
Il primo schema che vorresti eliminare riporta la dicitura "lontana" sulla seconda batteria e ovviamente in quel caso la massa la si prende in loco dal telaio.
In risposta al messaggio di Emme48 del 15/05/2016 alle 11:27:30
Il primo schema che vorresti eliminare riporta la dicitura lontana sulla seconda batteria e ovviamente in quel caso la massa la si prende in loco dal telaio. L'altro schema si riferisce a due batterie attaccate tra loro conl'inverter anche lui nello stesso luogo con ovviamente le masse di sezione adeguata all'inverter presumendo un collegamento a massa dove tutti e tre i fili finiscono insieme (BS1, BS2, inverter) Non mi è chiaro cosa non va in questi due schemi... Marco.
Negli schemi non va, secondo me, la distribuzione delle resistenze. Anche se si usa un cavo da 35 mm2, se questo è lungo, introduce una resistenza tale da non un perfetto prelievo delle correnti, in caso di uso di un inverter.
In risposta al messaggio di ik6Amo del 15/05/2016 alle 15:42:23
Negli schemi non va, secondo me, la distribuzione delle resistenze. Anche se si usa un cavo da 35 mm2, se questo è lungo, introduce una resistenza tale da non un perfetto prelievo delle correnti, in caso di uso di uninverter. Naturalmente più il cavo è di sezione elevata, più il fenomeno è ridotto, anche se poi dobbiamo considerare le differenze resistive introdotte dai fusibili. Io preferirei prelevare un polo da una batteria, l'altro dall'altra, proprio per bilanciare le resistenze in gioco. Per capire la situazione basta modificare il primo schema, sostituendo al collegamento una resistenza. / L''esperienza?? E'' la somma delle fregature!!!
Si devono fare sempre ragionamenti quantitativi oltre che di pura matematica.
In risposta al messaggio di ik6Amo del 15/05/2016 alle 15:42:23
Negli schemi non va, secondo me, la distribuzione delle resistenze. Anche se si usa un cavo da 35 mm2, se questo è lungo, introduce una resistenza tale da non un perfetto prelievo delle correnti, in caso di uso di uninverter. Naturalmente più il cavo è di sezione elevata, più il fenomeno è ridotto, anche se poi dobbiamo considerare le differenze resistive introdotte dai fusibili. Io preferirei prelevare un polo da una batteria, l'altro dall'altra, proprio per bilanciare le resistenze in gioco. Per capire la situazione basta modificare il primo schema, sostituendo al collegamento una resistenza. / L''esperienza?? E'' la somma delle fregature!!!
Secondo me ti stai facendo troppi problemi.