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Armando
Armando
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11/08/2003 7408
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Inserito il 14/02/2024 alle: 18:51:18
Certo. Infatti ho considerato così nel caso della serie, per questo parlo di "sottostringhe" anche per i due pannelli.
_____________ Armando

Modificato da Armando il 14/02/2024 alle 19:06:17
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Emme48
Emme48
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13/01/2006 24208
Rispondi Abuso
Inserito il 15/02/2024 alle: 04:00:31
Leggo anche 64 euro il prezzo del nuovo.
Un pannello di 20 anni può essere sostituito senza rimpianti, presumo che anche il sistema di fissaggio abbia fatto il suo tempo.

Risanare l'impianto può essere fatto installando due moderni pannelli gemelli collegati in serie, qullo vecchio ha le stesse dimensioni fisiche, ma 20 anni fa le celle erano decisamente peggiori, quello potrebbe essers stato anche da 80 Watt che ormai saranno divntati 50...

Quindi pannelli nuovi con staffe nuove, ok, ma i cablaggi come sono messi?
Il cavo adatto a quei due pannelli collegati in serie è 4 mm quadri, ma deve essere H1Z2Z2-K resistente agli utravioletti ecc...
Io verificherei anche i fili che ci sono, non so se 20 anni fa esisteva già qul tipo di filo e soprattutto se all'epoca fu usato.

Sul mio camper ho due impianti gemelli da 380 Watt ciascuno, totale 760 Watt.
Uso 4 fili H1Z2Z2-K da 4mmq che collegano i pannelli a 2 regolatori Western WRM20, ogni pannello è collegato al suo regolatore tramite un portafusibile apposito per fotovoltaico che ho scoperto avere un prezzo irrisorio, mi serve anche per poter scollegre i pannelli per manutenzione ecc.

Io metterei anche il portafusibile sui cablaggi dei pannelli, vicino al regolatore, quelli che ho io vanno su slitta DIN, mi sembra di averli pagati 6 euro in tutto, erano accoppiati tra loro per lavorare su entrambi i fili, io li ho divisi.

Marco.
Marco

http://www.m48.it

9
alexgestor
alexgestor
20/11/2016 32
Rispondi Abuso
Inserito il 15/02/2024 alle: 04:57:00
In risposta al messaggio di Emme48 del 15/02/2024 alle 04:00:31

Leggo anche 64 euro il prezzo del nuovo. Un pannello di 20 anni può essere sostituito senza rimpianti, presumo che anche il sistema di fissaggio abbia fatto il suo tempo. Risanare l'impianto può essere fatto installando
due moderni pannelli gemelli collegati in serie, qullo vecchio ha le stesse dimensioni fisiche, ma 20 anni fa le celle erano decisamente peggiori, quello potrebbe essers stato anche da 80 Watt che ormai saranno divntati 50... Quindi pannelli nuovi con staffe nuove, ok, ma i cablaggi come sono messi? Il cavo adatto a quei due pannelli collegati in serie è 4 mm quadri, ma deve essere H1Z2Z2-K resistente agli utravioletti ecc... Io verificherei anche i fili che ci sono, non so se 20 anni fa esisteva già qul tipo di filo e soprattutto se all'epoca fu usato. Sul mio camper ho due impianti gemelli da 380 Watt ciascuno, totale 760 Watt. Uso 4 fili H1Z2Z2-K da 4mmq che collegano i pannelli a 2 regolatori Western WRM20, ogni pannello è collegato al suo regolatore tramite un portafusibile apposito per fotovoltaico che ho scoperto avere un prezzo irrisorio, mi serve anche per poter scollegre i pannelli per manutenzione ecc. Io metterei anche il portafusibile sui cablaggi dei pannelli, vicino al regolatore, quelli che ho io vanno su slitta DIN, mi sembra di averli pagati 6 euro in tutto, erano accoppiati tra loro per lavorare su entrambi i fili, io li ho divisi. Marco.
...
Si ,ho deciso cambio anche quello vecchio e pace . I cavi ho già comprato in cavo solare in guaina siliconica da 6 mmq.
a proposito di staffaggi , come li fisso i nuovi sul tetto? Il sikaflex va bene?
Alexandersupertramp

Modificato da alexgestor il 15/02/2024 alle 04:58:50
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Emme48
Emme48
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13/01/2006 24208
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Inserito il 15/02/2024 alle: 09:40:12
In risposta al messaggio di alexgestor del 15/02/2024 alle 04:57:00

Si ,ho deciso cambio anche quello vecchio e pace . I cavi ho già comprato in cavo solare in guaina siliconica da 6 mmq. a proposito di staffaggi , come li fisso i nuovi sul tetto? Il sikaflex va bene?
Sikaflex è una azienda che produce molti tipi di incollante.

Devi usare un incollante strutturale, io ho usato SikaFlex 252 preparando la zona da incollare con una leggera cartavetratura, poi ho passato il primer specifico SikaPrimer 206 G+P.
Ecco come ho realizzato il mo impianto fotovoltaico:

http://www.m48.it/camper/0j/ind...



Ti ci vorranno anche un  paio di connettori MC4 da installare ai cavi che hai comprato, comunque i cavi sui pannelli sono da 4 mmq.

Per i fusibili da abbinare ai pannelli io presi 2 simili a questi

QUI

:
s-l1600%5B1%5D(3).png

Marco.
 
Marco

http://www.m48.it


Modificato da Emme48 il 15/02/2024 alle 09:42:55
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Armando
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11/08/2003 7408
Rispondi Abuso
Inserito il 15/02/2024 alle: 21:52:52
Visto che il mio datore di lavoro è abbastanza comprensivo su quel che faccio nel corso della giornata, oggi mi sono dedicato su due fronti: capire in che condizioni un diodo di bypass interviene e fare qualche prova.
La prima cosa: supponendo le celle di una sottostringa protetta dal diodo di BP  (es.1..18), il diodo conduce (semplificando)  quando la somma delle varie tensioni inverse sulle celle passive (prodotto della R della cella per la corrente I del pannello) supera di 0.6 V la somma delle tensioni generate sulle celle attive. Al di là dell'enunciazione corretta, è da notare che per ombre diciamo "limitate", c'è una fase in cui la sottostringa ancora produce, ma di meno, il diodo di BP non la esclude ancora e quindi tutta la serie "cala".
Cosa che si sa anche in pratica: al ruotare delle ombre, man mano una cade su un pannello e aumenta, si ha un calo progressivo della resa, non è che balzi al 75% di colpo.
Cioè la corrente cala in modo proporzionale in tutto il pannello, in funzione della I delle celle in ombra (ad es. supponiamo il 30% in meno ..). E se c'è un secondo pannello, non in ombra?

Se i due pannelli sono in serie, essendo la stessa corrente su tutta la serie, si ha -30% cioè rimane il 70% dell'intera potenza dei 2 pannelli.
Se il bypass taglia fuori una delle 4 sottostringhe, quella con ombra, i due pannelli vanno al 75%, come detto anche da Marco.

Se i due pannelli (sempre con -30% su una sezione come da esempio) sono invece in parallelo: prima del bypass della sezione con l'ombra, quel pannello va al 70٪, quindi i due pannelli insieme vanno all'85% del totale. Se in uno scatta il bypass, quel pannello va al 50% quindi l'insieme dei due va al 75%. (NON al 50%!).

Cioè il parallelo dovrebbe conservare un vantaggio in certe situazioni di luce, mentre risulterebbe pari con la serie su bypass.
Sarà vero che con poche celle in ombra si avvantaggia?

Prova: ho tirato fuori il camper dal portico buio e l'ho messo al sole (deboluccio, stamattina); sul tetto ci sono due pannelli in //.
Messa una cella in ombra (con un "oggetto" smiley molto opaco, ma un paio di angoli della cella liberi per circa 8-10mm). Rilevata la I di ricarica e poi, tolta l'ombra, misurata la I a pannello pieno. Risultato 4.8 A a pannelli liberi, 4.0 A con l'ombra. Calo 17%, cioè conservato l'83% della ricarica.

Provato in seguito a oscurare due celle con 4 strati di tessuto grigio che le coprivano completamente. A pannelli in luce 5.6 A, con le due celle in ombra 4.5 A. Calo del 19%, cioè conservato l'81% della ricarica.

Ecco un'immagine sintetica con le foto delle varie situazioni descritte.

Screenshot_20240215_195105_Gallery.jpg

Alle fine, direi che in pratica si confermano le considerazioni fatte prima, con un calo della corrente di ricarica relativamente limitato sul parallelo. Estrapolando la stessa ombreggiatura ma sulla serie, si può calcolare che per quella sarebbe stato -34% e -38% con la stessa situazione, non essendo avvenuto il bypass.
(NB ho "puntato" la corrente e non la W, alla fine che carica la BS è quella)

Tanto per passare il tempo ..

 
_____________ Armando

Modificato da Armando il 16/02/2024 alle 10:23:44
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Emme48
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13/01/2006 24208
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Inserito il 16/02/2024 alle: 10:23:29
In risposta al messaggio di Armando del 15/02/2024 alle 21:52:52

Visto che il mio datore di lavoro è abbastanza comprensivo su quel che faccio nel corso della giornata, oggi mi sono dedicato su due fronti: capire in che condizioni un diodo di bypass interviene e fare qualche prova. La
prima cosa: supponendo le celle di una sottostringa protetta dal diodo di BP  (es.1..18), il diodo conduce (semplificando)  quando la somma delle varie tensioni inverse sulle celle passive (prodotto della R della cella per la corrente I del pannello) supera di 0.6 V la somma delle tensioni generate sulle celle attive. Al di là dell'enunciazione corretta, è da notare che per ombre diciamo limitate, c'è una fase in cui la sottostringa ancora produce, ma di meno, il diodo di BP non la esclude ancora e quindi tutta la serie cala. Cosa che si sa anche in pratica: al ruotare delle ombre, man mano una cade su un pannello e aumenta, si ha un calo progressivo della resa, non è che balzi al 75% di colpo. Cioè la corrente cala in modo proporzionale in tutto il pannello, in funzione della I delle celle in ombra (ad es. supponiamo il 30% in meno ..). E se c'è un secondo pannello, non in ombra? Se i due pannelli sono in serie, essendo la stessa corrente su tutta la serie, si ha -30% cioè rimane il 70% dell'intera potenza dei 2 pannelli. Se il bypass taglia fuori una delle 4 sottostringhe, quella con ombra, i due pannelli vanno al 75%, come detto anche da Marco. Se i due pannelli (sempre con -30% su una sezione come da esempio) sono invece in parallelo: prima del bypass della sezione con l'ombra, quel pannello va al 70٪, quindi i due pannelli insieme vanno all'85% del totale. Se in uno scatta il bypass, quel pannello va al 50% quindi l'insieme dei due va al 75%. (NON al 50%!). Cioè il parallelo dovrebbe conservare un vantaggio in certe situazioni di luce, mentre risulterebbe pari con la serie su bypass. Sarà vero che con poche celle in ombra si avvantaggia? Prova: ho tirato fuori il camper dal portico buio e l'ho messo al sole (deboluccio, stamattina); sul tetto ci sono due pannelli in //. Messa una cella in ombra (con un oggetto  molto opaco, ma un paio di angoli della cella liberi per circa 8-10mm). Rilevata la I di ricarica e poi, tolta l'ombra, misurata la I a pannello pieno. Risultato 4.8 A a pannelli liberi, 4.0 A con l'ombra. Calo 17%, cioè conservato l'83% della ricarica. Provato in seguito a oscurare due celle con 4 strati di tessuto grigio che le coprivano completamente. A pannelli in luce 5.6 A, con le due celle in ombra 4.5 A. Calo del 19%, cioè conservato l'81% della ricarica. Ecco un'immagine sintetica con le foto delle varie situazioni descritte. Alle fine, direi che in pratica si confermano le considerazioni fatte prima, con un calo della corrente di ricarica relativamente limitato sul parallelo. Estrapolando la stessa ombreggiatura ma sulla serie, si può calcolare che per quella sarebbe stato -34% e -38% con la stessa situazione, non essendo avvenuto il bypass. (NB ho puntato la corrente e non la W, alla fine che carica la BS è quella) Tanto per passare il tempo ..  
...
Tempo passato bene...wink

Già, a questo punto, con quei pannelli e con quel regolatore MPPT, diventa determinante quel Vbatt+5

Una minor illuminazione generale, tipo giornata invernale nebbiosa, riuscirà ad innescare l'MPPT?
Temo che questa prova si possa fare solo con quel Victron e con quei pannelli specifici, se va male salterà fuori uno 0%, ma anche se salta fuori qualcosa non possiamo sapere quanto è vicino quello 0%.

Il collegamento in serie lascerebbe ampio margine sull'aspetto tensioni, poi ci sono le tolleranze, i pannelli col tempo invecchiano e si sporcano ecc... una situazione al limite è difficile da valutare nel margine di non funzionamento, il Vbatt+5 non provoca cali di potenza, o va o non va.

Io, con quei pannelli, avrei scelto un MPPT Western o Epever, col Victron si ha ampio margine solo con i pannelli in serie che alla fine diventano un pannello da parecchi Volt sopra Vbatt+5 con le celle suddivise il 4 sottostringhe.

Marco.
Marco

http://www.m48.it


Modificato da Emme48 il 16/02/2024 alle 10:27:47
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Armando
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11/08/2003 7408
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Inserito il 16/02/2024 alle: 10:27:35
Si io ho ipotizzato condizioni generiche.  Alex fa bene a sfruttare al meglio il suo Victron per le sue caratteristiche, adeguando la configurazione come più opportuno nel suo caso. 
Personalmente, in quella situazione come già accennato scenderei con 4 cavi  e magari realizzerei lo switch circuitale serie/parallelo che si trova anche sul tuo sito se non ricordo male. 
 
_____________ Armando

Modificato da Armando il 16/02/2024 alle 10:49:11
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alexgestor
alexgestor
20/11/2016 32
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Inserito il 18/02/2024 alle: 11:21:46
In risposta al messaggio di Szopen del 14/02/2024 alle 13:23:14

Non ho capito come hai fatto a calcolare una tensione di 64V in uscita dai 2 pannelli in serie, il nuovo ha una VOC 21,6V ciò significa che il vecchio ha una VOC di oltre 42V. Controlla bene la tensione che esce dal vecchio
pannello, come giustamente dice Marco, il regolatore si attiva con una tensione ricevuta dai pannelli di almeno di 5V maggiore rispetto a quella della batteria, questo porterà indubbiamente ad un ritardo al mattino nell'attivazione del regolatore.  Ciro. 
...
Sto testando il pannello vecchio e il regolatore della victron, devo dire che innesca molto prima dei 5v che dite.Screenshot_20240218_105345.jpg
Alexandersupertramp
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Emme48
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13/01/2006 24208
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Inserito il 18/02/2024 alle: 15:22:40
In risposta al messaggio di alexgestor del 18/02/2024 alle 11:21:46

Sto testando il pannello vecchio e il regolatore della victron, devo dire che innesca molto prima dei 5v che dite.
Alla penultima pagina del manuale Victron dice che quel regolatore si attiva a Vbatt+5 e che una volta avviato gli basta Vbatt+1.
Probabilmente si è innescato e poi, non appena è iniziato il prelievo di energia, la tensione del pannello si è abbassata... mettici anche le tolleranze dei valori.

Al Regolatore MPPT Western Vmarine10, per esempio, gli bastano 5 Volt totali (senza Vbatt), è stato progettato per le barche a vela dove le ombre non sono rare, dentro ha in più un elevatore di tensione.

Hai provato e ti funziona, ma hai fatto una prova incompleta, se vuoi sapere se hai dei margini di sicurezza dovresti collegare in uscita del pannello 2 grossi diodi al silicio messi in serie per simulare una tensione più bassa.
Per essere certo della caduta di tensione introdotta per fare la prova, io metterei una resistenza da 1500 Ohnm in parallelo all'ingresso del pannello.
Se in quel modo funziona allora potrai dire: funziona con almeno 1,2 Volt di margine.

Marco.
Marco

http://www.m48.it


Modificato da Emme48 il 18/02/2024 alle 15:31:39
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alexgestor
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20/11/2016 32
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Inserito il 18/02/2024 alle: 16:09:01
In risposta al messaggio di Emme48 del 15/02/2024 alle 09:40:12

Sikaflex è una azienda che produce molti tipi di incollante. Devi usare un incollante strutturale, io ho usato SikaFlex 252 preparando la zona da incollare con una leggera cartavetratura, poi ho passato il primer specifico
SikaPrimer 206 G+P. Ecco come ho realizzato il mo impianto fotovoltaico: Ti ci vorranno anche un  paio di connettori MC4 da installare ai cavi che hai comprato, comunque i cavi sui pannelli sono da 4 mmq. Per i fusibili da abbinare ai pannelli io presi 2 simili a questi QUI: Marco.  
...
... l'azienda è Sika, Sikaflex è una gamma di prodotti.
Ho comprato le staffe in plastica ma mi sono accordo che sono in ABS...le posso incollare con il 252?
Alexandersupertramp

Modificato da alexgestor il 18/02/2024 alle 16:36:07
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13/01/2006 24208
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Inserito il 18/02/2024 alle: 17:17:07
In risposta al messaggio di alexgestor del 18/02/2024 alle 16:09:01

... l'azienda è Sika, Sikaflex è una gamma di prodotti. Ho comprato le staffe in plastica ma mi sono accordo che sono in ABS...le posso incollare con il 252?
Io, con quello, ci ho incollato di tutto, l'ultima in ordine di tempo un'aletta dissipatrice di alluminio per il componente ULA di un vecchio ZX Spectrum plus, quindi proprio il tuo caso, plastica su alluminio.

... ma ...

... sembra che dal 24 Agosto 2023 questo tipo di incollante sia vendibile solo agli addetti certificati in base al regolamento REACH (UE 2020/1149) perché contiene DIISOCIANATI > 0,1%
Se non ti riesce di comprarlo puoi utilizzare il corrispondente  SIKAFLEX 552 AT

Ricorda di sgrassare bene con alcool la parte dove metterai il Sika, poi dai una passata leggera di carta a vetro, anche sui supporti in plastica.

Marco.
Marco

http://www.m48.it


Modificato da Emme48 il 18/02/2024 alle 17:32:00
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alexgestor
alexgestor
20/11/2016 32
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Inserito il 20/02/2024 alle: 12:56:49
In risposta al messaggio di Emme48 del 18/02/2024 alle 17:17:07

Io, con quello, ci ho incollato di tutto, l'ultima in ordine di tempo un'aletta dissipatrice di alluminio per il componente ULA di un vecchio ZX Spectrum plus, quindi proprio il tuo caso, plastica su alluminio. ... ma ...
... sembra che dal 24 Agosto 2023 questo tipo di incollante sia vendibile solo agli addetti certificati in base al regolamento REACH (UE 2020/1149) perché contiene DIISOCIANATI > 0,1% Se non ti riesce di comprarlo puoi utilizzare il corrispondente SIKAFLEX 552 AT Ricorda di sgrassare bene con alcool la parte dove metterai il Sika, poi dai una passata leggera di carta a vetro, anche sui supporti in plastica. Marco.
...
Mi consigli cmq di dare un Primer?
Alexandersupertramp
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