In risposta al messaggio di Giovanni del 13/04/2025 alle 19:10:59Dubbio sempre lecito.
Delle batterie al litio ho solo l'esperienza della batteria della bici a pedalata assistita. Quindi se dico stupidaggini, ditemelo che cancello tutto. La mia batteria al litio della bici elettrica è a 36 volt nominali edè impostata per lavorare fino a, se non ricordo male, 32 volt. Quando la carico, essa si stabilizza a circa 42 volt e rimane tale per diversi giorni; la ricarico tutti i mesi e quando riparte è a circa il 96%, quindi a circa 40.5 volt. Le batterie al litio per camper soffrono di questa variazione sulla tensione nominale, oppure sono e restano sempre a 12.8 volt? Chiedo perché se seppure la loro tensione nominale fosse 12.8 volt, quand'è pienamente carica, a quanto arriva e per quanto tempo vi resta? Ed ecco la mia riflessione senz'altro errata per non conoscenza del problema. Se la tensione della batteria al litio, a pieno carica fosse per esempio 14 volt, e tale rimanesse nel tempo se non inutilizzata (salvo diminuzione fisiologica), con il diodo più resistenza si avrebbe un bel problema perché la differenza di tensione permarrebbe finché l'una non supera l'altra fino alla tensione di rottura del diodo che se fosse addirittura Schottky porterebbe la tensione della batteria al litio a scaricarsi fino a 12.8 volt, tensione nominale della batteria motore. Ripeto, sono ignorante, profondamente ignorante sulle litio per cui se ho detto una stupidaggine, ditemelo che cancello tutto, con le mie scuse. Per il problema generico riferito al corto di un elemento della batteria motore che porterebbe a morte quasi certa anche al batteria servizi, io credo, insisto ma non scommetto, che mettendo una resistenza da 0.25 Ohm ed un diodo generico di quelli da 0.7 volt di rottura, nel caso di un corto di un elemento, dovrebbe far intervenire il fusibile da 5A che ho inserito su questo conduttore fra i due positivi delle batterie motore e servizi. Con una resistenza più alta, la corrente potrebbe essere inferiore ed il fusibile non intervenire; mettere un fusibile più basso, questo potrebbe intervenire nella fase di messa in moto del motore dove c'è comunque un assorbimento anche dalla batteria servizi perché in quella frazione di secondo (frazione di secondo) la batteria motore scende a circa 9 volt. Fatemi sapere se è opportuno che io cancelli tutto, come non scritto. Giovanni Edit: i due riferimenti sottineati fusibile sostituiscono i termini diodo scritti erroneamente. Pardon!
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In risposta al messaggio di Emme48 del 13/04/2025 alle 18:24:22grazie Marco
Vanno benissimo. È incredibile, non c'è più verso di comprare un solo cmponente, minimo 3 resistenze e 10 diodi...
In risposta al messaggio di Emme48 del 13/04/2025 alle 08:51:48Ottimo ragionamento Marco,ma io piloterei quel relé tramite interruttore solo all'occorrenza, ovvero quando accendo la radio a motore spento.
Il progettista considera che quando l'alternatore eroga energia, oppure quando c'è l'Enel collegata, alcuni assorbimenti non sono significativi, ad esempio la bobina del relè RE9 ma anche l'elettonica che gestisce la ricaricadella BM. I non tenterei di ingannare la centralina, col diodo+resistenza non c'è consumo di energia ma solo trasferimento e solo quando/se è necessario.
In risposta al messaggio di Horon95 del 14/04/2025 alle 17:31:56...tuttavia, con un diodo+resistenza+fusibile in ponte ai morsetti BM (J1) e BS (J2) non dovresti ricordarti di dover attivare il relė da interruttore, questo nel caso ci fossero altre persone interessate ad accendere la radio però, dovrai poi ricordarti di togliere il fusibile in caso di manutenzione al motore, insomma, qualcosa da ricordare l'avrai sempre :-).
Ottimo ragionamento Marco,ma io piloterei quel relé tramite interruttore solo all'occorrenza, ovvero quando accendo la radio a motore spento. Ho installato le casse in cellula e ci collego telefono o TV via bluetooth,e quei 2A trasferiti mi farebbero comodo. Grazie dei preziosi consigli.