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Il parallelo tra due batterie, questo sconosciuto

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nodar10
nodar10
10/03/2014 19
Inserito il 11/03/2014 alle: 23:26:32
Come si ripartisce la corrente di carica tra due batterie in parallelo? Vorrei qui proporre un argomento di notevole importanza per un camperista, quello della carica della batteria dei servizi. Nei camper che ho avuto nei miei vent’anni di anzianita’ come camperista, un Laika Laserhome e l’attuale motorhome Bürstner 640 Elegance, ho sempre notato che, mentre la batteria del motore era sempre magnificamente carica, quella dei servizi era sempre fiaccamente carica, tanto che attaccando per esempio Notebook la tensione scendeva abbondantemente sotto i 12 Volt. Premetto che in ambedue i camper non ho installato pannelli solari per non bucare il tetto. Le mie batterie dei servizi, restando costantemente a livelli di carica bassi, hanno sempre avuto una vita molto inferiore a quelle del motore. Con il motorhome Bürstner, anno 2003, la cosa sembra migliorare quando ho a disposizione una presa di corrente, poiche’ il caricabatteria di bordo credo (ma non ne sono certo) che carichi le due batterie senza metterle in parallelo. Quando pero’ faccio giri lunghi senza disporre di una presa 220 il problema si ripropone. Il problema evidentemente origina dalla pratica messa in atto, credo in tutti i camper, consistente nella parallelizzazione delle due batterie quando il mezzo si mette in marcia (motore in moto). Dopo aver riflettuto su questo argomento mi sono convinto che due batterie in parallelo non si caricano nello stesso modo. Anzi, in base alla mia esperienza, mi sento di affermare che quando due batterie, supponiamo identiche in partenza ma cariche a livelli differenti, vengono messe in parallelo, la batteria piu’ carica prende il sopravvento sull’altra, nel senso che e’ la sua tensione a prevalere e a dire al regolatore di carica del motore di smettere di caricare. La batteria del motore puo’ permettersi di essere caricata in piccole dosi perche’ in un motore diesel ad essa viene richiesta poca energia. Da un punto di vista fisico non ho finora trovato nessuno che sapesse cosa succede quando due batterie identiche ma a livelli diversi di carica, vengono collegate in parallelo. Nessuno ha la minima idea di come si ripartisca la corrente del caricabatteria tra le due batterie. In questo argomento vorrei coinvolgere l’intelligenza del forum per cercare di chiarire il fenomeno dal punto di vista fisico, se possibile, e comunque di capire come funzionano diversi aggeggi di cui ho sentito parlare proposti come ‘speciali distributori di carica, ai quali d’istinto credo molto poco. In ultima istanza trovare un qualche metodo per caricare le due batterie separatamente quando si e’ in viaggio. Saluti a tutti Nodar10
marcucciolo
marcucciolo
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18/12/2007 9053
Inserito il 12/03/2014 alle: 00:16:52
Ciao Nodar , I nostri mezzi funzionano più o meno così ... All'avvio del motore , un dispositivo ( relais ) , mette in comunicazione ( PARALLELO ) la batteria del motore con quella/e della cellula . Se questa della cellula si ricarica ( potrebbe anche scaricarsi ) , dipende da alcuni fattori , non ultimo la potenza dell'alternatore , ma anche dalla bontà dell'impianto del mezzo . Se tutto funziona correttamente e l'alternatore , sfamate tutte le utenze della meccanica , ha ancora corrente sufficiente , la batteria della cellula si ricarica . Se invece c'è qualcosa che non va , la batteria della cellula sarà sempre un po' scarica , e addirittura potrà cedere energia alla batteria del motore in talune circostanze [:(] Mettendo in parallelo due batterie , queste , nel giro di poco , stabiliranno un "equilibrio" elettrico ...quella con un potenziale più elevato ( tensione più alta ) cederà qualcosa a quella con potenziale più basso ( più scarica) ...fino al raggiungimento di quell' "equilibrio" . Spero d'esser stato chiaro [:p] Mar..cucciolo[:)][:)]
Giovanni
Giovanni
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28/08/2003 10486
Inserito il 12/03/2014 alle: 07:53:57
Oltre a quanto scrive Marco, che sottoscrivo, avere due batterie servizi e niente che le carichi, salvo saltuari collegamenti alla rete elettrica ed il solo alternatore, il problema della carica non completa sarà evidente. Affermi di fare 'lunghi giri'... caricare efficacemente tre batterie (due batterie servizi e batteria motore) con l'alternatore significa, partendo da batterie non proprio cariche, viaggiare per tre-quattro giorni consecutivi prelevando il minimo indispensabile (poca luce e pompa acqua) perché la carica dall'alternatore oscilla parecchio in funzione delle utenze collegate in viaggio. Per esempio, il frigo a 12v assorbe buona parte dell'energia prodotta dall'alternatore. Usare le batterie servizi in modo alternato, manualmente o automaticamente (ci sono vari 'cosi' in commercio che farebbero questo) significa aver bisogno di ancora più tempo per caricarle e significa anche stressare le stesse con carichi e scariche più significative. E' importantissimo sapere che le batterie non vanno mai lasciate scariche o poco cariche: dopo ogni utilizzo si dovrebbe provvedere subito alla loro ricarica completa, e mantenerle cariche nei periodi di inattività. Personalmente ho due batterie servizi in parallelo assistite da un pannello solare da 100 watt e le attuali, pur in presenza di un riscaldamento Eberspaecher, sono lì da quasi sette anni; sul precedente camper, sempre due batterie in parallelo, diverse per marca, amperaggio e data di installazione, son durate una 12 anni ed una ben 17 anni. Ovvio che non ho consumi disumani sul mio camper, ma solo l'indispensabile di serie. Io credo che un pannello solare, un uso oculato delle batterie, potrebbe essere la soluzione al tuo problema. Sul come e perché è meglio il parallelo secco fra le due (o più) batterie di servizio, ne abbiamo parlato assiduamente; il concetto di fondo si riassume con queste poche considerazioni: In carica: In presenza di batterie poco cariche, averle in parallelo fa si che la forte carica iniziale prodotta dall'alternatore si suddivida fra le due batterie evitando cariche troppo elevate (gli Ampere non dovrebbero essere superiori ad 1/10 della potenza nominale espressa in Ah). In scarica: La potenza prelevata, sia in Ampere che Amperora, si suddivide fra le due batterie evitando, quindi, carichi pesanti sulla singola batteria (anche qui vale il decimo della capacità espressa in Ah) ed anche scariche profonde. Se prelevi 20A, invece che stressare una batteria con questo importante carico, nel parallelo prelevi 10A per ogni batteria. Se prelevi 50Ah da una singola batteria, l'hai quasi scaricata, se lo fai su due in parallelo, hai solo scaricato un po' le due batterie. Ovviamente, ricaricare due batterie impiega più tempo che caricarne una sola; praticamente quasi il tempo necessario per caricare entrambe singolarmente. Controindicazioni: L'eventuale corto di un elemento di una batteria, porta alla scarica dell'altra batteria; è il prezzo da pagare per avere una maggiore autonomia e, salvo eccezioni, una vita molto più lunga delle batterie. Giovanni
enricogel
enricogel
24/07/2013 982
Inserito il 12/03/2014 alle: 18:03:57
sottoscrivo i ragionamenti di giovanni e Marco, ma vi ricordo un dato che molti tendono a trascurare e che spiega la disparità di carica che denuncia nodar10; la caduta di tensione fra i collegamenti altern/BM e altern/BS. la BM è notoriamente collegata con grosso cavo corto direttamente al polo positivo dell'alternatore; la BS no, fà molta più strada! una possibile riduzione del problema è sostituire il cavo originale e il relè con materiale più sostanzioso! se abbiamo un alternatore che arriva a 14v ,sulla bs difficilmente avremo più di 13,8V. quello 0,2 è importante al fine di ottenere una ricarica più completa. ciaooooooooooooooooo[:)] Non c'è nulla di più allettante per l'uomo che la libertà della sua coscienza, ma non c'è neanche nulla di più tormentoso. ©Fëdor M. Dostoevskij.
marcucciolo
marcucciolo
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18/12/2007 9053
Inserito il 12/03/2014 alle: 20:40:41
quote:Risposta al messaggio di enricogel inserito in data 12/03/2014  18:03:57 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Enrico, sei ottimista a parlare di cadute di tensione di soli 0,2 volt [^] Da quel che leggo fra le righe , nel messaggio dell'amico Nadir ...altro che 0,2 volt di caduta [:(] ...secondo me ha la tensione in caduta libera[:(][:(][:D][:D] L'unico aspetto strano del racconto/resoconto , è che abbia un'esperienza ventennale ...mi chiedo come mai si ponga il problema solo oggi[:0][:0] Fare una diagnosi a distanza , senza nessun dato oggettivo , mi sembra azzardato ...vediamo fine settimana ..ho la sfera in officina [:D][:D][:D][;)][;)][;)] Mar..cucciolo[:)][:)]
lukignolo68
lukignolo68
16/02/2007 882
Inserito il 12/03/2014 alle: 21:24:12
Problema risolto cambiando il cavo che unisce alternatore e batteria motore...messo da 70 mmq... ora la corrente passa.... Cambiato cavo che unisce batteria motore/relais/batterie servizi ( 2 x 285 A )...messo da 50 mmq...ora la corrente passa... Misurata la tensione sulla batteria motore a 14,60v...batterie servizi a 14,55v Misurati prima 80A in uscita dall'alternatore ( vecchio cavo ) Misurati dopo 109A in uscita dall'alternatore. Sono piccoli accorgimenti che un elettrauto vi fa in pochissimo tempo ma che vi fa tirare fuori il massimo elettricamente dal vs impianto. Cordialmente Luca Il vero viaggio non consiste nel cercare nuovi posti , ma nell'avere nuovi occhi .
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nodar10
nodar10
10/03/2014 19
Inserito il 12/03/2014 alle: 23:35:27
Ciao a tutti Ho letto con interesse i post di Marcicciolo, Giovanni ed Enricogel, che ringrazio per l’attenzione. Ciascuno porta alcuni dati, diciamo esterni, ma senza entrare nell’istanza da me esposta, che e’: come si comportano due batterie collegate in parallelo? Io ci sto pensando con una certa intensita’ da un po di tempo, ma ancora non sono stato in grado di mettere in accordo l’aspetto teorico del problema con quanto sono le risultanze della mia esperienza diretta. Qui provo ad esporre il mio processo logico. Supponiamo di avere due batterie identiche in tutto e caricate allo stesso identico livello. Le due batterie presenteranno ai morsetti lo stesso valore di tensione. Se colleghiamo le due batterie in parallelo non succede nulla proprio perche’ le tensioni ai morsetti sono identiche e non si attua alcun passaggio di corrente tra una batteria e l’altra. Supponiamo anche che i cavi che collegano il caricabatteria del motore alle due batterie posseggano la stessa resistenza elettrica. Ora, mettiamo una delle batterie sul motore e l’altra ai servizi e partiamo. La centralina del camper mettera’ subito le due batterie in parallelo, e nulla succedera’ in quel momento; poi l’alternatore comincera’ a caricarle. Se le batterie erano completamente cariche il regolatore di carica inibira’ la carica. In caso contrario comincera’ a caricarle. Siccome le due batterie erano identiche, cosi’ appariranno all’alternatore, il quale non privilegera’ nessuna delle due. Per questo criterio di simmetria le due batterie si caricheranno quindi nello stesso modo. Arriviamo in un’area di sosta sprovvista del 220 Volt, arrestiamo il veicolo e spegniamo il motore. In questo momento le due batterie vengono scollegate. Noi ora attiveremo i vari servizi, pompa acqua, radio oppure TV oppure Notebook. La batteria dei servizi si scarica e la sua tensione scende secondo la curva caratteristica tensione/carica delle batterie. Il giorno dopo, quando ripartiamo, avviamo il motore attivando il motorino d’avviamento. Questo assorbira’ energia dalla batteria motore, ma, dato il brevissimo tempo richiesto per l’accensione, questa sara’ di molto inferiore a quella prelevata la sera precedente dalla batteria dei servizi. Le due batterie ritornano in parallelo, ma non sono piu’ identiche poiche’ quella dei servizzi possiede meno carica di quella del motore. L’alternatore insieme con il regolatore di carica torna di nuovo a caricarle, ma come viene ora ripartita la corrente erogata dall’alternatore. Siccome le due batterie non sono piu’ identiche avverra’ sicuramente una ripartizione disuguale. Qui per il momento mi fermo, poiche’ entrano decisamente in gioco le caratteristiche del regolatore di carica, e senza sapere come questo funziona non e’ possibile capire il comportamento dell’insieme regolatore + batterie. Ho cercato in rete schemi elettrici del regolatore, ma non ho trovato nulla. Spero che qualcuno riesca atrovarlo. Saluti Nodar10
nodar10
nodar10
10/03/2014 19
Inserito il 12/03/2014 alle: 23:48:17
quote:Risposta al messaggio di marcucciolo inserito in data 12/03/2014  20:40:41 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Ciao Marcucciolo! Giusta riflessione la tua: perche' ci penso solo dopo vent'anni da camperista. Potrei rispondere che non e' mai troppo tardi, oppure che col tempo viene la saggezza. In realta' e' una specie di piccolo tarlo che mi e' rimasto da tempo e mi piacerebbe espungerlo. Sono sbarcato per caso in questo forum e mi e' venuta l'idea di proporlo. Forse la mia impostazione e' un po troppo teorica, ma la teoria e' la ... mamma di tutte le pratiche. Ciao, nodar10 La materia oscura non si vede, ma c'e'. Appena la vedremo diventera' di colpo chiara.
Giovanni
Giovanni
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28/08/2003 10486
Inserito il 13/03/2014 alle: 08:11:20
quote:Risposta al messaggio di nodar10 inserito in data 12/03/2014 23:35:27 Le due batterie ritornano in parallelo, ma non sono piu’ identiche poiche’ quella dei servizzi possiede meno carica di quella del motore. L’alternatore insieme con il regolatore di carica torna di nuovo a caricarle, ma come viene ora ripartita la corrente erogata dall’alternatore. Siccome le due batterie non sono piu’ identiche avverra’ sicuramente una ripartizione disuguale.>
>Ed è qui che, come tanti fanno, vai in errore. Non è l'alternatore, il caricabatterie, il pannello fotovoltaico, l'Efoy che decide quanti ampere mandare alle batterie ma sono le batterie a chiedere corrente e ne chiederanno da pochi decimi di ampere fino alla potenza massima a disposizione, a seconda delle sue condizioni. Devi considerare le batterie, rispetto alla fonte che le carica, come un qualsiasi dispositivo che se gli dai corrente assorbe corrente; tipo una lampada, un motore: è una resistenza. Cos'è che fa andare la corrente dall'alternatore alla batteria? Non è l'alternatore che non ha nulla che 'spinge' la corrente in un senso ma è la differenza di tensione che risulta tra quella prodotta da questa fonte e quella che risulta ai morsetti della batteria. Per esempio, una differenza di potenziale (tensione) di circa 1.2 volt comporta una passaggio di corrente di circa 8 Ampere (sui 12 volt teorici). Una differenza di tensione di 0.2 volt comporta un passaggio di corrente di circa 1.5-2 Ampere. Se la batteria motore è carica, avrà una tensione inferiore a 12.6 volt al momento della messa in moto, quando l'alternatore comincia a caricare (sarebbero 12.8 ma un istante prima è stata forzata dalla messa in moto ed ancora la tensione non è ancora stabilizzata; ma per semplicità diciamo pure che è 12.8 volt); la batteria servizi immaginiamo che sia a 12 volt. Nell'istante del parallelo avremo tre tensioni: batteria motore a 12.8 volt, batteria servizi a 12.0 volt e l'alternatore con una tensione teorica di circa 15 volt (è un esempio!). Mettendo insieme le tre tensioni avremo alternatore +2.2 verso la batteria motore e +3 volt verso la batteria servizi: da questo ne consegue che la batteria servizi assorbirà più ampere di quante ne assorba la batteria motore; ovvio che troveremo unica tensione, forse attorno a 13 volt, dipende dalla potenza dell'alternatore, cioè quanta corrente è in grado di fornire; ma le tensioni 'teoriche' dei tre attori saranno diverse. Man mano che la carica delle due batterie avviene, la tensione teorica delle stesse tenderà ad aumentare: quella della batteria motore più lentamente (assorbe meno corrente perché la sua tensione teorica è più alta rispetto alla batteria servizi) e quella dei servizi relativamente più veloce perché assorbe più corrente (stato di carica più bassa, tensione inferiore). Alla fine, le due batterie avranno la stessa tensione teorica ed assorbiranno corrente in misura identica (tralasciando l'eventuale differenza di capacità - Ah). Quando la tensione delle batterie sarà attorno a 14.4 volt, la carica sarà minima perché ormai la differenza di tensione tra queste e la tensione dell'alternatore è così minima che lascia passare solo poca corrente, quel tanto che basta a mantenere la tensione a questo livello: mantenere la tensione a 14.4 volt quando la tensione nominale dovrebbe essere 12.8 comporta un lavoro, praticamente, per due classiche batterie, attorno ad un ampere. Se, invece dell'alternatore, la fonte fosse un'altra con il controllo delle tensioni, avremo comunque lo stesso iter salvo che, dopo un tempo prefissato, la fonte diminuisce la tensione facendo si che la tensione delle batterie permanga a 13.5 volt circa (tensione di mantenimento); anche qui la fonte deve produrre corrente per mantenere questa tensione. Giovanni
dani1967
dani1967
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03/09/2007 27806
Inserito il 13/03/2014 alle: 10:13:05
Pr5emetto che di queste cose sono molto ignorante per cui posso sbagliare al 100%, per cui non prendete per oro colato quello che dico; e non è per falsa modestia, ma una realtà. Ma quando si fa un buon impianto, non si mette un diodo (o una roba simile) che impedisca il passaggio di corrente dalla BM alla BS o viceversa ? Cosa assai diversa invece che tra le due BS se uno le ha doppie; in ogni caso, se vi è un parallelo puro non mediato da regolatori o che, non vedo come non possano esserci tensioni assolutamente identiche; non vorrei che siano i regolatori a fare dei "pasticci". Io non sarei così pessimista sulla carica in viaggio, personalmente mi capita piuttosto spesso, alla fine di uno spostamento, di vedere il caricabatteria in protezione (il mio lampeggia quando non riesce più a caricare). In ogni caso di tutte le storie di infiltrazioni che ho letto sul forum, non mi è MAI capitato di leggerne per i passaggio dei cavi del pannello (oddio, qualche cosa può essermi sfuggita). A volte si fanno degli enormi ragionamenti su problemi dalla facile soluzione. Per capirsi, nelle vacanze di natale, in Liguria e costa azzurra, dopo notti con uso intensivo di riscaldamento, tv, accensioni alternate di combi e weba, alle 11 del mattino ero di nuovo al 100%. E avere le batterie sempre al massimo non può che far loro bene. Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. R.L. Stevenson

Modificato da dani1967 il 13/03/2014 alle 10:13:42
Giovanni
Giovanni
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28/08/2003 10486
Inserito il 13/03/2014 alle: 10:29:47
quote:Risposta al messaggio di dani1967 inserito in data 13/03/2014  10:13:05 Pr5emetto che di queste cose sono molto ignorante per cui posso sbagliare al 100%, per cui non prendete per oro colato quello che dico; e non è per falsa modestia, ma una realtà. Ma quando si fa un buon impianto, non si mette un diodo (o una roba simile) che impedisca il passaggio di corrente dalla BM alla BS o viceversa ? Cosa assai diversa invece che tra le due BS se uno le ha doppie; in ogni caso, se vi è un parallelo puro non mediato da regolatori o che, non vedo come non possano esserci tensioni assolutamente identiche; non vorrei che siano i regolatori a fare dei "pasticci".>
>Stiamo parlando di batteria motore e batteria servizi e non sono in parallelo e non è tecnicamente valido l'installazione di un diodo mentre viene utilizzato proficuamente un normalissimo relais normalmente aperto comandato dal D+ dell'alternatore. Nel momento in cui l'alternatore inizia a produrre energia, il relais si chiude e mette in parallelo la batteria motore con la batteria servizi: in questo momento, le due batterie hanno senz'altro una tensione diversa che sarà 'unificata' dal parallelo seguendo poi quanto ho scritto nel messaggio precedente. Giovanni
enricogel
enricogel
24/07/2013 982
Inserito il 13/03/2014 alle: 10:34:18
tempo fa mi sono imbattuto in questa tesi di laurea molto interessante ; dategli un'occhiata http://tesi.cab.unipd.it/25905/... La "resistenza elettrica" che assume come carico l'accumulatore di corrente, è il PERNO della situazione! essa varia al variare della carica assunta. ciaooooooooooooooooo[:)] Non c'è nulla di più allettante per l'uomo che la libertà della sua coscienza, ma non c'è neanche nulla di più tormentoso. ©Fëdor M. Dostoevskij.
marcucciolo
marcucciolo
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18/12/2007 9053
Inserito il 13/03/2014 alle: 13:15:43
quote:Risposta al messaggio di nodar10 inserito in data 12/03/2014  23:35:27 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Ciao Nodar , credevo d'averti risposto sul parallelo , sinteticamente , ma avevo risposto .. Adesso che mi sono andato a rileggere il tuo primo intervento , effettivamente , chiedevi della sola " carica di due batterie in parallelo "[:I][:I] Non essendo a conoscenza delle tue cognizioni in materia , non volevo esagerare troppo , entrando troppo nello specifico [:I] Adesso credo che Giovanni abbia correttamente ed esaurientemente colmato i tuoi dubbi , ma siamo qui , se vuoi chiedi ancora[;)] Mar..cucciolo[:)][:)]

Modificato da marcucciolo il 13/03/2014 alle 13:23:01
marcucciolo
marcucciolo
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18/12/2007 9053
Inserito il 13/03/2014 alle: 13:34:14
quote:Risposta al messaggio di lukignolo68 inserito in data 12/03/2014  21:24:12 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Ciao Luca , parli di cavi come questo[?][?] o come quest'altro... Mar..cucciolo[:)][:)]
nodar10
nodar10
10/03/2014 19
Inserito il 13/03/2014 alle: 23:24:30
Ciao a tutti! Stasera non ho avuto tempo di proseguire nella discussione. Ho letto velocemente alcuni post che mi sembrano entrare nell'argomento e domani li esaminero' piu' attentamente e spero di poter fare qualche passo avanti nella comprensione del fenomeno. Conoscere come funziona il caricabatteria del motoree' importantissimo perche', ho visto ieri in rete, che modula la corrente di carica in funzione della tensione della batteria, modificando la corrente che passa nel rotore, e che inoltre decide quando staccare in funzione della tensione della batteria. Ho dimenticato di dire che occorre anche conoscere la funzione fisica che lega la tensione ai morsetti con la quantita' di carica posseduta dalla batteria in condizioni di riposo (cioe' in assenza di processo di carica). Questa apparentemente non e' esprimibile con una funzione matemarica, ma tramite un grafico che in rete viene mostrato con valori poco leggibili. Questa funzione e' fondamentale poiche' e' su questa variazione di tensione che viene effettuata la regolazione della carica. Durante la carica si manifesta diverse funzioni tensione/quantita' di carica, perche' quando si inizia il processo di carica la tensione ai morsetti aumenta immediatamente e di un valore dipendente dalla corrente di carica. Saluti e a domani nodar10
cugghiao
cugghiao
03/01/2012 165
Inserito il 14/03/2014 alle: 15:15:20
quote:Risposta al messaggio di Giovanni inserito in data 13/03/2014  10:29:47 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Sto leggendo con molta attenzione questo argomento. Riassumendo nei nostri mezzi, la BM e la BS sono in Parallelo nel momento che il D+ dell'alternatore fa azionare il Relè del parallelatore. Pertanto la carica delle batterie andranno a bilanciarsi. A questo punto , e per tutto quello che è stato detto sulle batterie collegate in parallelo, direi che sia consigliabile utilizzare tutte le batterie (sia BM che BS) dello stesso tipo, per capacità, amperaggio e data di costruzione? Ho letto svariati post in cui invece non viene dato nessun peso a quale tipo di BM viene montata, come se non andasse mai in parallelo con la BS. Qualcuno mi può chiarire questo mio quesito? Cugghiao
marcucciolo
marcucciolo
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18/12/2007 9053
Inserito il 14/03/2014 alle: 16:07:02
quote:Risposta al messaggio di cugghiao inserito in data 14/03/2014  15:15:20 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Ciao, perdonami se sarò telegrafico , magari stasera integro[:I][:D] Per il parallelo di due generatori ( questo sono le batterie ) , la sola caratteristica che devono avere in comune è la tensione . Nel caso di parallelo parziale ( solo in ricarica ) , non si equilibrano , ma ognuna di esse assorbirà l'energia che le serve , per portarsi al pari , solo se l'energia è disponibile . Diverso è per la ricarica di accumulatori di diversa tecnologia , che possono non sopportare le stesse tensioni in ricarica e gli stessi tempi di "assorbimento" ...per poi finire con lo " stand-by" . Ho sempre creduto negli accumulatori della stessa tecnologia , anche per i servizi ...piombo acido libero [;)][;)] Mar..cucciolo[:)][:)]
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Giovanni
Giovanni
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28/08/2003 10486
Inserito il 14/03/2014 alle: 18:47:52
quote:Risposta al messaggio di cugghiao inserito in data 14/03/2014  15:15:20 A questo punto , e per tutto quello che è stato detto sulle batterie collegate in parallelo, direi che sia consigliabile utilizzare tutte le batterie (sia BM che BS) dello stesso tipo, per capacità, amperaggio e data di costruzione? Ho letto svariati post in cui invece non viene dato nessun peso a quale tipo di BM viene montata, come se non andasse mai in parallelo con la BS. Qualcuno mi può chiarire questo mio quesito?>
>Marco ti ha già spiegato l'aspetto tecnico della faccenda. Alcuni, pur di vendere, altri immaginando, hanno messo in circolazione questa leggenda metropolitana che le batterie in parallelo devo essere della stessa marca, dello stesso tipo, della stessa capacità, dello stesso lotto, immagazzinate accanto sullo stesso pianale, scaricate con la stessa carriola, ecc., ecc. Niente di più falso! L'importante, come diceva Marco, è la tensione nominale (12 vcc) e, ti dirò di più, non conta neanche la tensione di massima carica ammessa, però con una attenzione ovvia: l'importante è che nella fase di carica non sia superata la tensione di massima carica della batteria con un limite inferiore. Per esempio, se una batteria di una certa tipologia prevede una tensione massima in carica di 14.4 volt ed una batteria di un'altra tipologia una tensione massima di 14.8 volt, possono essere tranquillamente messe in parallelo purché la tensione massima di carica non superi i 14.4v. Dirai: ma così batteria che prevede 14.8 v non si caricherà mai al massimo? Domandati perché si parla di 'tensione massima ammessa': 'ammessa' e non 'richiesta'. Si può caricare al massimo della capacità possibile anche con una tensione massima inferiore a quella ammessa; se si fornissero costantemente 13.5 volt ad una batteria semi scarica, si caricherà egualmente fino al massimo possibile, solo che invece di caricarsi in due giorni si caricherà in una-due-tre settimane. Sul precedente camper ho installato la seconda batteria servizi a fine 1998: una da supermercato da 96Ah e l'ho messa in parallelo alla batteria da 80 Ah in dotazione al camper, comprato nel 1994: quindi di tutt'altra marca. Sono perite, assieme alla batteria motore, tutte tre assieme nel 2011. Fai i conti. Essendo morte tutte tre assieme (la batteria motore era collegata tramite il diodo più resistenza), probabilmente ne era morta una che ha portato al cimitero le altre due. Il nuovo proprietario del mezzo, dal 2007 al 2011 aveva percorso meno di 4.000 km e son passati anche anni interi senza salirci su. Sfatiamo le leggende metropolitane: è pur vero che i camperisti se non spendono e spandono quattrini non sono soddisfatti ma, almeno, facciamolo fare coscienti e soddisfatti di quello che fanno! Aggiungo, per finire: opinione personale e come tale va considerata. Giovanni
enricogel
enricogel
24/07/2013 982
Inserito il 14/03/2014 alle: 22:14:22
quote:Risposta al messaggio di nodar10 inserito in data 13/03/2014  23:24:30 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> ti rispondo sul grafico che in qualche modo definisce il rapporto fra tensione ai morsetti e carica della batteria; è una tabella abbastanza general/generica, e quindi ha un valore diciamo così, di riferimento, ma da non prendere come oro colato! Nella produzione di accumulatori sono tante le variabili che entrano in gioco, soprattutto per quanto riguardo le sostanze chimiche che vi vengono introdotte; succede spesso ,in fabbbbrica, che non si passi subito alla ricarica completa dopo l'assemblaggio, per vari motivi di produzione, e questo alla fine influisce sulla caratteristica finale della batteria; a spanne stesse batterie dello stesso lotto sono uguali, ma succede che si comportino in modo diverso con il tempo; ti fò un esempio con le batterie al gel di una stazione informatica di un noto ente che non cito; al cambio periodico se ne trovano di assolutamente integre e altre di vita ultra decimata ; tutte stessa data di prod, stessa marca e modello stessa installazione ,tutte montate in parallelo secco in configurazione "carica a tampone". Quindi la tabella ,è si utile, ma da non considerare come "unità di misura". ciaooooooooooooooooooo[:)] Non c'è nulla di più allettante per l'uomo che la libertà della sua coscienza, ma non c'è neanche nulla di più tormentoso. ©Fëdor M. Dostoevskij.
marcucciolo
marcucciolo
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18/12/2007 9053
Inserito il 14/03/2014 alle: 22:18:16
quote:Risposta al messaggio di enricogel inserito in data 14/03/2014  22:14:22 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Enrico , basta parlare di batterie ...hai posta[^] Mar..cucciolo[:)][:)]
nodar10
nodar10
10/03/2014 19
Inserito il 14/03/2014 alle: 23:45:52
Salve! Allora, riprendo il discorso sospeso. Un generatore di tensione ideale (GTID) e’ quello che espone ai suoi morsetti una tensione fissa indipendente dalla corrente erogata. La batteria e’ un classico generatore di tensione, ma non ideale poiche’ la sua tensione ai morsetti varia con la corrente erogata IE. Puo’ essere rappresentata con grande approssimazione con un GTID ed una resistenza (interna) RIN in serie. Questa resistenza provoca quindi una caduta della tensione nominale VN di un valore DeltaVN= RIN x IE. Anche se RIN e’ molto piccola, dell’ordine di alcune decine di mOhm, DeltaVN puo’ assumere valori importanti per IE di decine di Ampere. Se il fenomeno della scarica di una batteria e quello della carica sono simmetrici, si puo assumere che RIN abbia lo stesso valore per ambedue i processi (cosa comunque da verificare). Se mettiamo ora in parallelo due batterie di qualunque marca che si trovino a differente livello di carica, Q1 per la batteria B1 e Q2 per la batteria B2, e se supponiamo che V1>V2, proviamo a vedere cosa succede. Siccome V1>V2 si stabilira’ un flusso di corrente IC da B1 a B2 il cui valore sara’ limitato dalla somma delle resistenze interne, RI1 ed RI2, delle due batterie: IC=(V1-V2)/(RIN1+RIN2). Per avere un riferimento pratico, se V1-V2=0.5 V ed RIN1=RIN2= 50 m#8486;, la corrente che si stabilira’ al momento del parallelamento sara’: IC =0.5/0.1=5A. Se cosi’ stanno le cose, B2 andra’ caricandosi, B2 andra’ scaricandosi e conseguentemente V1 e V2 si porteranno ad un valore intermedio rispetto ai valori iniziali. Supponendo che nell’intervallo 12.5 v e 12 V le variazioni di tensione siano proporzionali alle variazioni di carica posseduta dalla batteria, IC andra’ diminuendo man mano che la corrente fluisce da B1 a B2. E contemporaneamente diminuira’ la corrente. La formula che descrive carica e scarica e’ un’esponenziale che mostra in sostanza che B1 si scarica e B1 si carica secondo due curve asintotiche al valore di 50 Ah. Da un calcolo approssimato, ma abbastanza attendibile, ho avuto la grande sorpresa che il tempo di stabilizzazione delle due batterie e’ lunghissimo. Se B1 e’ completamente carica a 100 Ah e B2 e’ completamente scarica, 0 Ah, dopo averle messe in parallelo la B2 impieghera’ oltre 50 ore per acquisire 33 Ah da B1. Intuitivamente uno si aspetterebbe che B1 potesse scaricare su B2 in pochi istanti. Attendo commenti a questo risultato. Saluti Nodar10

Modificato da nodar10 il 14/03/2014 alle 23:53:08
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