quote:Risposta al messaggio di enricogel inserito in data 12/03/2014 18:03:57 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Enrico, sei ottimista a parlare di cadute di tensione di soli 0,2 volt [^] Da quel che leggo fra le righe , nel messaggio dell'amico Nadir ...altro che 0,2 volt di caduta [:(] ...secondo me ha la tensione in caduta libera[:(][:(][:D][:D] L'unico aspetto strano del racconto/resoconto , è che abbia un'esperienza ventennale ...mi chiedo come mai si ponga il problema solo oggi[:0][:0] Fare una diagnosi a distanza , senza nessun dato oggettivo , mi sembra azzardato ...vediamo fine settimana ..ho la sfera in officina [:D][:D][:D][;)][;)][;)] Mar..cucciolo[:)][:)]
quote:Risposta al messaggio di marcucciolo inserito in data 12/03/2014 20:40:41 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Ciao Marcucciolo! Giusta riflessione la tua: perche' ci penso solo dopo vent'anni da camperista. Potrei rispondere che non e' mai troppo tardi, oppure che col tempo viene la saggezza. In realta' e' una specie di piccolo tarlo che mi e' rimasto da tempo e mi piacerebbe espungerlo. Sono sbarcato per caso in questo forum e mi e' venuta l'idea di proporlo. Forse la mia impostazione e' un po troppo teorica, ma la teoria e' la ... mamma di tutte le pratiche. Ciao, nodar10 La materia oscura non si vede, ma c'e'. Appena la vedremo diventera' di colpo chiara.
quote:Risposta al messaggio di nodar10 inserito in data 12/03/2014 23:35:27 Le due batterie ritornano in parallelo, ma non sono piu’ identiche poiche’ quella dei servizzi possiede meno carica di quella del motore. L’alternatore insieme con il regolatore di carica torna di nuovo a caricarle, ma come viene ora ripartita la corrente erogata dall’alternatore. Siccome le due batterie non sono piu’ identiche avverra’ sicuramente una ripartizione disuguale.>>Ed è qui che, come tanti fanno, vai in errore. Non è l'alternatore, il caricabatterie, il pannello fotovoltaico, l'Efoy che decide quanti ampere mandare alle batterie ma sono le batterie a chiedere corrente e ne chiederanno da pochi decimi di ampere fino alla potenza massima a disposizione, a seconda delle sue condizioni. Devi considerare le batterie, rispetto alla fonte che le carica, come un qualsiasi dispositivo che se gli dai corrente assorbe corrente; tipo una lampada, un motore: è una resistenza. Cos'è che fa andare la corrente dall'alternatore alla batteria? Non è l'alternatore che non ha nulla che 'spinge' la corrente in un senso ma è la differenza di tensione che risulta tra quella prodotta da questa fonte e quella che risulta ai morsetti della batteria. Per esempio, una differenza di potenziale (tensione) di circa 1.2 volt comporta una passaggio di corrente di circa 8 Ampere (sui 12 volt teorici). Una differenza di tensione di 0.2 volt comporta un passaggio di corrente di circa 1.5-2 Ampere. Se la batteria motore è carica, avrà una tensione inferiore a 12.6 volt al momento della messa in moto, quando l'alternatore comincia a caricare (sarebbero 12.8 ma un istante prima è stata forzata dalla messa in moto ed ancora la tensione non è ancora stabilizzata; ma per semplicità diciamo pure che è 12.8 volt); la batteria servizi immaginiamo che sia a 12 volt. Nell'istante del parallelo avremo tre tensioni: batteria motore a 12.8 volt, batteria servizi a 12.0 volt e l'alternatore con una tensione teorica di circa 15 volt (è un esempio!). Mettendo insieme le tre tensioni avremo alternatore +2.2 verso la batteria motore e +3 volt verso la batteria servizi: da questo ne consegue che la batteria servizi assorbirà più ampere di quante ne assorba la batteria motore; ovvio che troveremo unica tensione, forse attorno a 13 volt, dipende dalla potenza dell'alternatore, cioè quanta corrente è in grado di fornire; ma le tensioni 'teoriche' dei tre attori saranno diverse. Man mano che la carica delle due batterie avviene, la tensione teorica delle stesse tenderà ad aumentare: quella della batteria motore più lentamente (assorbe meno corrente perché la sua tensione teorica è più alta rispetto alla batteria servizi) e quella dei servizi relativamente più veloce perché assorbe più corrente (stato di carica più bassa, tensione inferiore). Alla fine, le due batterie avranno la stessa tensione teorica ed assorbiranno corrente in misura identica (tralasciando l'eventuale differenza di capacità - Ah). Quando la tensione delle batterie sarà attorno a 14.4 volt, la carica sarà minima perché ormai la differenza di tensione tra queste e la tensione dell'alternatore è così minima che lascia passare solo poca corrente, quel tanto che basta a mantenere la tensione a questo livello: mantenere la tensione a 14.4 volt quando la tensione nominale dovrebbe essere 12.8 comporta un lavoro, praticamente, per due classiche batterie, attorno ad un ampere. Se, invece dell'alternatore, la fonte fosse un'altra con il controllo delle tensioni, avremo comunque lo stesso iter salvo che, dopo un tempo prefissato, la fonte diminuisce la tensione facendo si che la tensione delle batterie permanga a 13.5 volt circa (tensione di mantenimento); anche qui la fonte deve produrre corrente per mantenere questa tensione. Giovanni
quote:Risposta al messaggio di dani1967 inserito in data 13/03/2014 10:13:05 Pr5emetto che di queste cose sono molto ignorante per cui posso sbagliare al 100%, per cui non prendete per oro colato quello che dico; e non è per falsa modestia, ma una realtà. Ma quando si fa un buon impianto, non si mette un diodo (o una roba simile) che impedisca il passaggio di corrente dalla BM alla BS o viceversa ? Cosa assai diversa invece che tra le due BS se uno le ha doppie; in ogni caso, se vi è un parallelo puro non mediato da regolatori o che, non vedo come non possano esserci tensioni assolutamente identiche; non vorrei che siano i regolatori a fare dei "pasticci".>>Stiamo parlando di batteria motore e batteria servizi e non sono in parallelo e non è tecnicamente valido l'installazione di un diodo mentre viene utilizzato proficuamente un normalissimo relais normalmente aperto comandato dal D+ dell'alternatore. Nel momento in cui l'alternatore inizia a produrre energia, il relais si chiude e mette in parallelo la batteria motore con la batteria servizi: in questo momento, le due batterie hanno senz'altro una tensione diversa che sarà 'unificata' dal parallelo seguendo poi quanto ho scritto nel messaggio precedente. Giovanni
http://tesi.cab.unipd.it/25905/...
La "resistenza elettrica" che assume come carico l'accumulatore di corrente, è il PERNO della situazione! essa varia al variare della carica assunta. ciaooooooooooooooooo[:)] Non c'è nulla di più allettante per l'uomo che la libertà della sua coscienza, ma non c'è neanche nulla di più tormentoso. ©Fëdor M. Dostoevskij.quote:Risposta al messaggio di nodar10 inserito in data 12/03/2014 23:35:27 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Ciao Nodar , credevo d'averti risposto sul parallelo , sinteticamente , ma avevo risposto .. Adesso che mi sono andato a rileggere il tuo primo intervento , effettivamente , chiedevi della sola " carica di due batterie in parallelo "[:I][:I] Non essendo a conoscenza delle tue cognizioni in materia , non volevo esagerare troppo , entrando troppo nello specifico [:I] Adesso credo che Giovanni abbia correttamente ed esaurientemente colmato i tuoi dubbi , ma siamo qui , se vuoi chiedi ancora[;)] Mar..cucciolo[:)][:)]
quote:Risposta al messaggio di lukignolo68 inserito in data 12/03/2014 21:24:12 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Ciao Luca , parli di cavi come questo[?][?] o come quest'altro... Mar..cucciolo[:)][:)]
quote:Risposta al messaggio di Giovanni inserito in data 13/03/2014 10:29:47 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Sto leggendo con molta attenzione questo argomento. Riassumendo nei nostri mezzi, la BM e la BS sono in Parallelo nel momento che il D+ dell'alternatore fa azionare il Relè del parallelatore. Pertanto la carica delle batterie andranno a bilanciarsi. A questo punto , e per tutto quello che è stato detto sulle batterie collegate in parallelo, direi che sia consigliabile utilizzare tutte le batterie (sia BM che BS) dello stesso tipo, per capacità, amperaggio e data di costruzione? Ho letto svariati post in cui invece non viene dato nessun peso a quale tipo di BM viene montata, come se non andasse mai in parallelo con la BS. Qualcuno mi può chiarire questo mio quesito? Cugghiao
quote:Risposta al messaggio di cugghiao inserito in data 14/03/2014 15:15:20 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Ciao, perdonami se sarò telegrafico , magari stasera integro[:I][:D] Per il parallelo di due generatori ( questo sono le batterie ) , la sola caratteristica che devono avere in comune è la tensione . Nel caso di parallelo parziale ( solo in ricarica ) , non si equilibrano , ma ognuna di esse assorbirà l'energia che le serve , per portarsi al pari , solo se l'energia è disponibile . Diverso è per la ricarica di accumulatori di diversa tecnologia , che possono non sopportare le stesse tensioni in ricarica e gli stessi tempi di "assorbimento" ...per poi finire con lo " stand-by" . Ho sempre creduto negli accumulatori della stessa tecnologia , anche per i servizi ...piombo acido libero [;)][;)] Mar..cucciolo[:)][:)]
quote:Risposta al messaggio di cugghiao inserito in data 14/03/2014 15:15:20 A questo punto , e per tutto quello che è stato detto sulle batterie collegate in parallelo, direi che sia consigliabile utilizzare tutte le batterie (sia BM che BS) dello stesso tipo, per capacità, amperaggio e data di costruzione? Ho letto svariati post in cui invece non viene dato nessun peso a quale tipo di BM viene montata, come se non andasse mai in parallelo con la BS. Qualcuno mi può chiarire questo mio quesito?>>Marco ti ha già spiegato l'aspetto tecnico della faccenda. Alcuni, pur di vendere, altri immaginando, hanno messo in circolazione questa leggenda metropolitana che le batterie in parallelo devo essere della stessa marca, dello stesso tipo, della stessa capacità, dello stesso lotto, immagazzinate accanto sullo stesso pianale, scaricate con la stessa carriola, ecc., ecc. Niente di più falso! L'importante, come diceva Marco, è la tensione nominale (12 vcc) e, ti dirò di più, non conta neanche la tensione di massima carica ammessa, però con una attenzione ovvia: l'importante è che nella fase di carica non sia superata la tensione di massima carica della batteria con un limite inferiore. Per esempio, se una batteria di una certa tipologia prevede una tensione massima in carica di 14.4 volt ed una batteria di un'altra tipologia una tensione massima di 14.8 volt, possono essere tranquillamente messe in parallelo purché la tensione massima di carica non superi i 14.4v. Dirai: ma così batteria che prevede 14.8 v non si caricherà mai al massimo? Domandati perché si parla di 'tensione massima ammessa': 'ammessa' e non 'richiesta'. Si può caricare al massimo della capacità possibile anche con una tensione massima inferiore a quella ammessa; se si fornissero costantemente 13.5 volt ad una batteria semi scarica, si caricherà egualmente fino al massimo possibile, solo che invece di caricarsi in due giorni si caricherà in una-due-tre settimane. Sul precedente camper ho installato la seconda batteria servizi a fine 1998: una da supermercato da 96Ah e l'ho messa in parallelo alla batteria da 80 Ah in dotazione al camper, comprato nel 1994: quindi di tutt'altra marca. Sono perite, assieme alla batteria motore, tutte tre assieme nel 2011. Fai i conti. Essendo morte tutte tre assieme (la batteria motore era collegata tramite il diodo più resistenza), probabilmente ne era morta una che ha portato al cimitero le altre due. Il nuovo proprietario del mezzo, dal 2007 al 2011 aveva percorso meno di 4.000 km e son passati anche anni interi senza salirci su. Sfatiamo le leggende metropolitane: è pur vero che i camperisti se non spendono e spandono quattrini non sono soddisfatti ma, almeno, facciamolo fare coscienti e soddisfatti di quello che fanno! Aggiungo, per finire: opinione personale e come tale va considerata. Giovanni
quote:Risposta al messaggio di nodar10 inserito in data 13/03/2014 23:24:30 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> ti rispondo sul grafico che in qualche modo definisce il rapporto fra tensione ai morsetti e carica della batteria; è una tabella abbastanza general/generica, e quindi ha un valore diciamo così, di riferimento, ma da non prendere come oro colato! Nella produzione di accumulatori sono tante le variabili che entrano in gioco, soprattutto per quanto riguardo le sostanze chimiche che vi vengono introdotte; succede spesso ,in fabbbbrica, che non si passi subito alla ricarica completa dopo l'assemblaggio, per vari motivi di produzione, e questo alla fine influisce sulla caratteristica finale della batteria; a spanne stesse batterie dello stesso lotto sono uguali, ma succede che si comportino in modo diverso con il tempo; ti fò un esempio con le batterie al gel di una stazione informatica di un noto ente che non cito; al cambio periodico se ne trovano di assolutamente integre e altre di vita ultra decimata ; tutte stessa data di prod, stessa marca e modello stessa installazione ,tutte montate in parallelo secco in configurazione "carica a tampone". Quindi la tabella ,è si utile, ma da non considerare come "unità di misura". ciaooooooooooooooooooo[:)] Non c'è nulla di più allettante per l'uomo che la libertà della sua coscienza, ma non c'è neanche nulla di più tormentoso. ©Fëdor M. Dostoevskij.
quote:Risposta al messaggio di enricogel inserito in data 14/03/2014 22:14:22 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Enrico , basta parlare di batterie ...hai posta[^] Mar..cucciolo[:)][:)]