quote:Risposta al messaggio di Davnet inserito in data 26/10/2011 15:37:32 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Ci dev'essere un errore: nelle bombole per l'inverno serve il PROPANO, mentre il butano non gassifica sotto allo zero.
quote:Risposta al messaggio di ighi inserito in data 27/10/2011 10:47:36 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Quoto tutto ma non ho compreso le ragioni di questo:
quote:Sempre in montagna, non spegnere mai il riscaldamento, tienilo al minimo anche quando esci. >> Se è per evitare congelamento dell'acqua in boiler, con inevitabile danni al boiler stesso, la Truma ha previsto la valvola di scarico che si attiva già a 2 gradi (ammesso che Andrearun possegga un Truma di nuova generaiozione). Precedente Nickname: "Aviatore"
quote:Risposta al messaggio di ighi inserito in data 28/10/2011 09:13:23 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Può darsi, ma trovo piuttosto imprudente lasciare la stufa accesa, magari per delle ore, in assenza di persone a bordo. Le stufe funzionano benissimo e sono più che sicure ma... meglio non esagerare. Per evitare il congelamento dell'acqua residua nelle tubature, meglio usare qualche anticongelante o un po' di sale (naturalmente per gli scarichi). Per i serbatoi il problema rimane in ogni caso per quello esterno mentre per quello interno direi che, una volta riscaldato per bene l'ambiente prima di uscire, il problema non si pone. A San Martino di Castrozza, a -16, ho avuto solo il congelamento dei serbatoi esterni delle chiare e delle grigie, oltre che dello scarico di queste ultime, nonostante l'avessi lasciata aperta con la tanica sotto. Va da sé che non posseggo un doppio pavimento riscaldato. A quelle temperature emergono tutti i limiti ed i pregi del proprio camper ed assumerne consapevolezza aiuta nelle future scelte di acquisto...( congiuntura permettendo !) Precedente Nickname: "Aviatore"
quote:Risposta al messaggio di Princess Leila inserito in data 28/10/2011 10:31:38 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> A mio avviso sono tutti ottimi rimedi per evitare dispersione di calore, ma i camper, specie quelli di fascia bassa e media, presentano diversi punti da cui il richiamo di freddo esterno è notevole. Sono quei punti che bisogna intercettare ed intervenire con materiali isolanti ed ignifughi come, per esempio, la lana di roccia. Nel mio VR, uno dei punti da cui entrava una vera Siberia era dalla plancia di comando del frigo - che altro non è che una mascherina con le ghiere incorporate - dietro alla quale vi è il vuoto tra la base del piano d'appoggio della cucina ed il frigo stesso; ebbene, da lì si infilava una massa d'aria fredda richiamata dalla griglia esterna. Ho risolto con della lana di roccia evitando di soffocare il frigo e lasciando che la funzione delle ventole supplementari per la dissipazione di aria calda (molto utili alle alte temperature) non venisse menomata. Naturalmente dipende dal tipo di camper: ognuno ha un suo tallone di Achille da questo punto di vista, salvo andare su mezzi di fascia superiore di cui, però, non sempre ho sentito esprimere piena soddisfazione da parte di chi li possiede, ma sempre meglio un doppio pavimento e magari un riscaldatore supplementare a gasolio che un pavimento senza intercapedine...ovvio! Precedente Nickname: "Aviatore"
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.quote:Risposta al messaggio di ecostar inserito in data 29/10/2011 18:29:51 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Ecostar, se non ricordo male tu dovresti essere del mestiere (in un altro forum te la prendesti per aver affermato che non tutte le officine hanno personale qualificato) e se lo dici tu che è meglio lasciare un filino accesa la stufa sotto zero - cosa che comunque in un paio di occasioni ho fatto - c'è da essere sicuri che evidentemente ciò non deve essere causa di apprensione in caso di assenza. Però non ti nascondo che io tranquillo non mi ci sento a sapere che una fiammella bella pimpante rimane tutta sola a scaldare il mezzo quanto basta per evitare congelamento nelle tubature. Personalmente vivo qualche ansia anche quando lascio il frigo a gas, non fosse altro che per il fatto che spesso lascio le 2 bestiole a nanna. Comprendo le ragioni del tuo suggerimento ma, il metodo che generalmente io utilizzo a temperature in negativo è quello di scaldare bene il mezzo prima di uscire, lasciando l'acqua calda in tutto il circuito idrico. Naturalmente questo è un metodo la cui efficacia verrebbe vanificata in caso di assenze superiori alle 2/3 ore. Il vantaggio, se si rispettano i tempi giusti, è in un minor consumo di gas ed una maggiore tranquillità. Se poi si intende trovare un discreto calduccio al rientro da una passeggiata sulla neve o da una bella sciata bè, allora è meglio seguire il tuo consiglio. Precedente Nickname: "Aviatore"
quote:Risposta al messaggio di Andrearun inserito in data 26/10/2011 14:55:16 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>>Un'idea su come isolare economicamente la cabina dalla cellula l'ho postata su "cellula" il 23 ottobre con titolo "Protezione al freddo inverno" con foto allegate del lavoro svolto.Ciao.
quote:Risposta al messaggio di Andrearun inserito in data 26/10/2011 14:55:16 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> ciao io ho esattamente un camper come il tuo. d'inverno non lo uso ma per la bella stagione lo conosco benissimo visto che lo possiedo dal 2002. quindi, se ti posso essere utile, non esitare ciao