alvaro IZ2MHT
quote:Risposta al messaggio di barone65 inserito in data 11/06/2014 14:47:35 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Ciao Barone[:)] X primo di dico che non sono un tecnico[:I] X controllare se il tuo cb funziona! controlla con la 230 v attaccata se escono i 12 v o più dal cb Tienici informati [:D] Ciao JJ leto [}:)] [}:)] [}:)]
quote:Risposta al messaggio di barone65 inserito in data 11/06/2014 16:38:30 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Ciao Barone[:)] Secondo me ti serve un tester semplice collegando i due puntali vedi quanti volt escono Ma sicuramente l'amico Alvaro[:)] ti viene in aiuto[;)] Ciao Ps non c'è bisogno di aprire un altro topic [:D][:D][:D] x me possiamo continuare su questo [;)] JJ leto [}:)] [}:)] [}:)]
quote:Risposta al messaggio di barone65 inserito in data 11/06/2014 16:38:30 (> Ciao, misuri la corrente con la pinza ampermetrica, mettendo il cavo positivo della batteria (se sono più cavi mettili tutti), nell'anello della pinza. Sul display vedrai la corrente. Di solito sono carredate di puntali, con questi riesci a misurare la tensione della batetria? La tua pinza, è tipo questa: http://www.wurth.es/mediciun/multnmetros/pinza-amp-digital-wurth-700a P.S. mi dici che batterie hai? E quanti anni hanno? E che inverter hai montato? _____________ [;)]73 deVisualizza messaggio in nuova finestra
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alvaro IZ2MHT
quote:Risposta al messaggio di alva.it inserito in data 11/06/2014 18:34:29 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Quella pinza non è in grado di misurare le correnti continue, ma solo le alternate, quindi non darà nessuna indicazione. Neanche misurare la tensione del caricabatterie può essere un'idea, poichè alcuni, se non sentono la batteria collegata, non emettono nulla. E' necessario misurare la tensione della batteria con il CB spento, poi accenderlo e vedere su che valori si porta la tensione; questo sempre che la BS si mantenga a vuoto sui 12,5V massimo, poiche se la tensione è più elevata il CB potrebbe non intervenire. Nel caso è sufficiente applicare un carico alla batteria, facendo in modo di farla scendere di tensione a meno di 12,5V; poi accendere il CB e vedere a quanti volts si attesta. Non è il caso di misurare la corrente con un tester su portata amperometrica, poichè la resistenza introdotta dai sottili fili dei puntali potrebbe ingannare il CB, falsando la lettura; per una misura affidabile ci vorrebbe uno shunt amperometrico.
quote:Risposta al messaggio di ik6Amo inserito in data 11/06/2014 21:18:24 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Ciao ik6Amo[:)] Super preciso si vede che ne sai[:)] Complimenti [;)] Io da ignorante userei un tester classico se arriva a 13.6 v allora funziona [:D] ( tensione di mantenimento del mio carica batteria) Ciao JJ leto [}:)] [}:)] [}:)]
quote:Risposta al messaggio di jjleto11 inserito in data 11/06/2014 22:28:21 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Se da 12,5V vedi che inserendo il caricabatterie la tensione sale a 13,6 - 13,8V, l'apparecchio funziona.
alvaro IZ2MHT
quote:Risposta al messaggio di barone65 inserito in data 15/06/2014 11:43:27 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Le tensioni mi sembrano congrue. La differenza di 0.7V fra le due potrebbe esser causata da un diodo posto a separare la carica di una. Certo che non mi sembra un buon metodo; io le porrei in parallelo secco anche se adesso, dopo che le due batterie hanno lavorato per diverso tempo con tensioni diverse, si potrebbero presentare problemi. Per il parallelo secco preferirei due batterie identiche, attivate fin dall'inizio della loro vita nel parallelo e possibilmente appartenenti allo stesso lotto di lavorazione. E' improbabile che la spia, se a LED, sia bruciata; al massimo potrebbe scollegarsi o bruciarsi la resistenza limitatrice. Se invece si tratta di lampada ad incandescenza, la cosa è possibile. Da quant dichiari, comunque, il caricabatterie funziona.
quote:Risposta al messaggio di ik6Amo inserito in data 15/06/2014 19:26:12 (> Per il parallelo secco preferirei due batterie identiche, attivate fin dall'inizio della loro vita nel parallelo e possibilmente appartenenti allo stesso lotto di lavorazione.id="blue"> Hai dimenticato lo stesso pallet di stoccaggio... A parte gli scherzi, nulla è vero di quello che hai scritto. "Preferisci", ma puoi mettere in parallelo secco batterie di diversa marca, diversa capacità e diversa età, senza avere il minimo problema. Non è per farti una critica, ma è per sfatare una leggenda metropolitana; forse messa in piedi dai commercianti e/o concessionari. _____________ [;)]73 deVisualizza messaggio in nuova finestra
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alvaro IZ2MHT
quote:Risposta al messaggio di barone65 inserito in data 15/06/2014 23:20:27 (> Ciao, le tue batterie non possono essere in parallelo secco. Hanno tensioni differenti. Il parallelo secco si intende con due, o più, batterie con i positivi collegati con un cavo, e i negativi messi a massa. Un po come succede negli autocarri o nei muletti. Nulla altro. _____________ [;)]73 deVisualizza messaggio in nuova finestra
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alvaro IZ2MHT
quote:Risposta al messaggio di alva.it inserito in data 15/06/2014 20:14:29 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Se vai un pò a studiare il deperimento ed il comportamento delle batterie durante l'uso, ti accorgi che quanto ho scritto corrisponde a verità, almeno dal punto di vista teorico. In particolare devi soffermarti sulle variazioni della resistenza interna degli accumulatori. In pratica possiamo mettere in parallelo tutto. Per diverso tempo non avremo problemi poi, quando le batterie invecchieranno ci accorgeremo che una è solo zavorra, mentre l'altra è quella che lavora. Questo accade anche per le batterie che cito io; tutto sta a vedere i tempi di tale comportamento. Più queste sono differenti, più è precoce l'invecchiamento di una delle due.
quote:Risposta al messaggio di ik6Amo inserito in data 16/06/2014 08:03:23 (> Guarda che ho studiato, non so se lo hai fatto tu... Prendi un pezzo di carta, disegna due generatori in parallelo con una resistenza variabile in serie ad ognuno. E vedi l'effetto che fa! _____________ [;)]73 deVisualizza messaggio in nuova finestra
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alvaro IZ2MHT
quote:Risposta al messaggio di alva.it inserito in data 16/06/2014 08:55:51 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> E' proprio questo lo schema cui mi riferisco. Il problema è che, per lavorare al 50% ognuna, le batterie dovrebbero presentare tutte e due la stessa resistenza interna, altrimenti lavora di più quella con resistenza interna inferiore. Stessa cosa in ricarica; alla fine una delle due finisce per non lavorare quasi più, perchè non è più in grado di assorbire corrente sufficiente a ricaricarsi. Il fenomeno è conosciuto ed a questo si ovvia solo ponendo in parallelo accumulatori il più possibile simili. E' esattamente come quando si porta a spalla la statua della processione: quelli più alti o camminano con le ginocchia piegate, o si sobbarcano tutto il peso; i più bassi a volte non riescono neanche a toccare la statua con la spalla, oppure camminano in punta di piedi. Poi, se vogliamo, possiamo mettere in parallelo tutto, basta che sia della stessa tensione nominale.