In risposta al messaggio di walter2 del 25/09/2018 alle 12:30:38quoto pienamente quello che scrivi
Buongiorno a tutti, vorrei esporre quelle che sono le mie esperienze nel settore del legno. Premetto che sono rappresentante di legnami per serramenti e arredo da solo 36 anni. La sostituzione che è avvenuta in svariatisettori del legno con altri prodotti, non è dovuta a miglior qualità di questi ultimi, ma ad un costo minore e certo e solo raramente per caratteristiche superiori. Non voglio dilungarmi in spegazioni che a pochi interesserebbero, ma , probabilmente, nel settore che ci interessa come in altri settori, l'abbattimento dei costi non si ottiene sulla scelta dei materiali ma abbattendo la mano d'opera che in Italia ha una incidenza notevole. Il fatto, per una azienda, di poter avere profili in materia plastica o similare nelle dimensioni e forme desiderate abbatte drasticamente i costi. Lavorare il legno prevede un accaparramento di materiale, qualche volta stagionatura e, sicuramente lavorazione e scarti. Che poi questi vantaggi economici le aziende li considerino sul prezzo di vendita è tutto da stabilire. Al di la di questo, quelle che sono le caratteristiche meccaniche del legno, la variabilità nel tempo, coefficienti di dilatazione ecc. ecc. si conoscono benissimo, per gli altri materiali per ora solo prove di laboratorio ma il tempo ci darà una risposta più precisa. Pertanto scegliere iu prodotto piuttosto che un altro solo perchè all'interno delle pareti c'è legno non mi sembra corretto, piuttosto guarderei come viene eseguita la raccordatura parete/tetto che è sempre stata la causa di infiltrazioni. Grazie
www.iz4dji.it
In risposta al messaggio di IZ4DJI del 25/09/2018 alle 14:29:36Prima di fare il rappresentante di legnami per 36 anni, ho fatto per 4 anni l'operaio in una fabbrica di roulotte e camper. Le pareti, una volta preparata l'intelaiatura, venivano placcate con i compensati nobilitati con colla vinilica utilizzando una pressa a vuoto a membrana. Da qui si passava in una cabina di lucidatura a velo d'acqua (all'epoca si potevano utilizzare) e la parete veniva spruzzata con colla poliuretanica, quindi si metteva l'isolante a pannelli, polistirolo o styrofoam, quindi si spruzzava di nuovo la poliuretanica. Si passava poi a mettere le lastre di alluminio e poi la parete veniva rimessa sotto la pressa a membrana e si accendeva il vacuometro. La parete con un sandwich così fatto era un monolite. Questo era un sistema adottato dai maggiori costruttori. Se l'assemblaggio era fatto con i dovuti accorgimenti le infiltrazioni e la condensa non erano un problema. Però costava un sacco di soldi. Non tuttiplaccavano in quel modo. Oggi quella fabbrica non c'è più per svariati motivi ma gli autocaravan che produceva sono ancora molto apprezzati sul mercato sopratutto per le cellule.
In Agosto mi entrava acqua nella parete posteriore, veramente solo qualche goccia, probabilmente il terzo stop, infatti ieri ho portato il camper a sistemare (garanzia di 5 anni) , ma nonostante quelle goccine e un po diacqua trovata nel fondo del garage (vasca di VTR), sono tranquillo e sereno perchhè la HYMER fa pareti senza legno e senza nessun altro tipo di travetto, ma solo con un poliuretano durissimo e non putrescibile per cui se entra acqua danno non fa, ma semplicemente quando sigilleranno torna come prima. Poi l'alluminio non è incollato ma nasce fuso con il poliuretano e quindi non ci sono vuoti dove potrebbe ristagnare l'acqua. Il problema del legno è che quella tecnologia solitamente da quanto vedo presuppone assemblaggio delle pareti molto spartano, con il polistirolo bianco tra i righetti, e l'alluminio incollato alla meglio, per cui se entra acqua si infila nello spessore della parete, li rimane marcendo nel tempo il legno e il polistirolo. Se le pareti usano righetti di plastica, ma sempre il polistirolo e l'allumino incollato, l'acqua si infiltrrà sempre, non marcisce il legno, ma marcisce il polistirolo e corrode da dentro l'alluminio. Almeno io penso. Secondo me, o si sta su mezzi con la costruzione tipo quella di HYMER (non so quali altri la adottino) , tra l'altro con assemblaggio delle pareti e tetto a incollaggio e non con viti e terostat, oppure non penso che travetti di legno o di plastica ma assemblaggio uguale, cambi tanto le cose. Concordo che la scelta di travetti di plastica potrebbe benissimo essere per motivi solo economici, sto vedendo in giro tanti manufatti che sembra legno ma è plastica, come pali per recinzioni, pavimenti a listoni da esterno, e secondo me lo fanno solo per spendere meno.
https://www.youtube.com/watch?v...
In risposta al messaggio di tank del 25/09/2018 alle 18:05:01A parte la pianta del camper, che ovviamente se la costruisce un marchio soltanto ti devi affidare a quello. Tu dici che in caso di infiltrazione il legno delle pareti del tuo camper non ne soffre, perché l'acqua non arriva; io continuo a preferire una parete che può essere immersa nell'acqua senza problemi. Seconda cosa il fatto che attorno a porte/finestre/ oblò non ci sia legno la cosa non è che mi piaccia più di tanto, perché se vado a tirare le cornici delle porte queste se non sorrette alla lunga tendono a cedere. Spero abbiano messo dei travetti di altro materiale.
Giusto Paolo,la schiuma viene iniettata tra le due pareti. Cordialmente Tancredi
In risposta al messaggio di cristiano1973 del 25/09/2018 alle 18:38:14Non ne voglio fare una guerra di religione: molte sono opinioni spesso non suffragate da una specifica competenza tecnica, in questo caso le mie per prime ! Escludere una cosa perchè se ne ha timore va bene, ma va bene anche considerare che, opportunamente trattata anche una parete tradizionale non avrà problemi se i sigillanti vengono correttamente mantenuti. Ripeto si fanno barche di legno che stanno in mezzo all'acqua e navigano ancora, alcune da secoli. A Venezia le gondole sono tutte di legno, in riviera romagnola i mosconi sono in legno. Poi diciamo anche che la parete di un camper non è fatta per essere immersa in acqua, a che scopo uno stress-test così esasperato ? Argomento già accennato da altri: la temperatura danneggia molto tante materie plastiche, facendo loro perdere molte delle loro caratteristiche. Hai conoscenza diretta della resistenza alla temperatura dei travetti di materiale plastico inserito nelle pareti dei camper ? Parimenti le plastiche si danneggiano alla luce e le pareti di un camper stanno spesso sotto il sole. Quindi ? niente plastica ? No, ci si tutela con trattamenti, rivestimenti, ecc. Lo stesso per il legno che soffre poco la luce e la temperatura (vedi anche il filmato linkato nel mio post precedente) e di più l'acqua, ma adeguatamente protetto non darà problemi.
A parte la pianta del camper, che ovviamente se la costruisce un marchio soltanto ti devi affidare a quello. Tu dici che in caso di infiltrazione il legno delle pareti del tuo camper non ne soffre, perché l'acqua non arriva;io continuo a preferire una parete che può essere immersa nell'acqua senza problemi. Seconda cosa il fatto che attorno a porte/finestre/ oblò non ci sia legno la cosa non è che mi piaccia più di tanto, perché se vado a tirare le cornici delle porte queste se non sorrette alla lunga tendono a cedere. Spero abbiano messo dei travetti di altro materiale.
https://www.youtube.com/watch?v...
In risposta al messaggio di Silvano74 del 25/09/2018 alle 12:02:19Molto bene Le bimbe (5 anni) usano il bagno da sole. Ed incredibilmente nn vibra in viaggio. Qualche scricchiolio ma da altre parti.
Se posso chiedere… come ti trovi con la parete scorrevole del bagno? Avendo dei bambini, diventa difficile per loro l'apertura e la chiusura della stessa?
In risposta al messaggio di walter2 del 25/09/2018 alle 19:54:31walter sei di roma e conosci le briccole, purtroppo nei canali ne mancano tantissime e non vengono rimpiazzate per mancanza di soldi,peggio ancora navigando di notte si possono incontrare alla deriva e con i nostri barchini il danno è assicurato.
Quanti bei CNC! Li avessimo avuti noi. Tutto a mano. Legno immerso nell'acqua, vogliamo parlare delle briccole?
In risposta al messaggio di Paolo62 del 25/09/2018 alle 18:01:12Mi sono espresso male io, volevo dire che l'isolante liquido viene iniettato tra i due fogli di alluminio (spessore 2mm ognuno) che sono all interno e all esterno (prima all interno c'era una specie di fibra) e messi nella pressa.
@IZ4 Tommaso, escludo che l'alluminio venga fuso con il poliuretano, temperature troppo diverse sarebbero necessarie per i 2 materiali. Non conosco la tecnica costruttiva, ma molto più facile che la schiuma venga iniettata,anche a caldo, nelle pareti. La temperatura della schiuma di poliuretano può essere molto più bassa di quella alla quale l'alluminio diventa plastico o addirittura fonde. Se l'inconveniente successo al tuo 3° stop fosse successo al mio camper, che incorpora nella parete dei listelli di legno, sarebbe successa esattamente la stessa cosa perchè lo styrofoam è a cellula chiusa, quindi non assorbe acqua e, i regoli si trovano lontani dall'esterno, dalle finestre e dagli altri punti soggetti a possibili infiltrazioni. Anzi, il terzo stop del mio camper è nel fascione decorativo in ABS che sovrasta la parete posteriore. Non conosco la tecnica adottata da Adria e Sun, ma voglio pensare che sia analoga. Qui spiegano perchè, in casa Triganò, hanno voluto mantenere il legno nelle pareti, nei pavimenti e nei tetti. Poi ognuno è libero di scegliere in funzione delle sue priorità: economiche, tecniche, di praticità ecc. Però è doveroso, a mio avviso, distinguere tra le tecniche costruttive che utilizzavano il legno fino a 10/12 anni fa (cha alcuni corruttori utilizzano ancora) e quelle attuali. Da non dimenticare che il Sun Living A70 DK è un mezzo con un prezzo di listino inferiore ai 50.000 Euro al quale non si può chiedere la performance di un mezzo che costa il doppio. Faccio una esempio giusto per chiarire. Io ho acquistato un Challenger perchè ha, a mio avviso e per il mio utilizzo, un layout unico, che nessun altro camper mi offriva. Ho valutato Carthago, Hymer, Rapido, Dethleffs, Knaus, Laika, Arca, Eura Mobil, Adria, Carado, Etrusco e Frankia. Solo quest'ultimo aveva qualcosa di simile ma con interni da baita di montagna a mio avviso troppo impattanti. Inoltre pesava molto di più a vuoto. Quindi, a parte quest'ultimo, nessuno mi dava qualcosa di simile. Il Carthago l'ho anche noleggiato, ma dopo aver litigato con il bagno ho deciso che non fa per me. Oltretutto qui da me arriva grandine 2-3 volte/anno e le pareti di alluminio... Al Rimor ho dovuto riparare 2 pareti (ero assicurato, ma il conto è stato di circa 4.000 euro) e con questo ho già preso grandine una volta, la settimana successiva all'acquisto. Quindi ho ponderato che mi andava bene avere i listelli di legno nelle pareti (considerato come sono integrati nella parete) ed ho preso un mezzo che dal punto di vista della fruibilità e della vivibilità è impareggiabile. Il tutto in 6,67 metri e entro i 3500 Kg di peso in assetto vacanziero. Ovviamente sono valutazioni personali, ed è per questo che ho esordito dicendo che non vincolerei mai l'acquisto del mezzo al fatto che ci sia o meno legno nella struttura. Il mio consiglio rimane questo, magari dopo aver approfondito il sistema costruttivo delle pareti giusto per maggior tranquillità.
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In risposta al messaggio di tank del 25/09/2018 alle 17:54:48Mi chiedo solo come non sei andato a vedere subito con una scala (o uscendo dall oblo) vedendo un mezzo (camion?) che ti aveva colpito in quella zona.
Buongiorno a tutti,vorrei raccontarvi quanto a me è successo riguardo al legno e ai materiali perfetti che qualcuno definisce ,premetto vado in camper dal 1976 e sono al sesto camper. diversi anni fa avevo un Granduca Pegaso63,ebbi una piccola infiltrazione sotto la finestra della dinett,me la riparai da solo cambiando dall'interno due travetti di legno e due fogli di polestirolo con una spesa irrisoria. Anni dopo comprai un Hymer 680 star line su mercedes,durante un viaggio un grosso mezzo in manovra mi fece un buco tra parete posteriore e tetto,me ne accorsi solamente molto tempo dopo e nel frattempo la pioggia è entrata e ha fatto un grosso danno,non perchè la parete posteriore si fosse ammorbidita come era successo nel Granduca ma perchè il famoso Pual essendo stato a lungo bagnato aveva preso un odore di muffa marcia che quando aprivo il gavone ci voleva la maschera antigas,per rimediare il concessionario mi disse che si doveva cambiare la parete posteriore con la modica spesa di 9000 euri e prezzo di favore. Ogniuno tragga le proprie conclusioni. Per me viva il legno. Cordialmente Tancredi
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In risposta al messaggio di IZ4DJI del 25/09/2018 alle 21:25:47Ok, credo sia la tecnica adottata da Giottiline agli esordi con le linee Genetics e Graal. Tecnica che poi prevedeva la calandratura as caldo delle pareti per dar loro la tipica forma curva.
Mi sono espresso male io, volevo dire che l'isolante liquido viene iniettato tra i due fogli di alluminio (spessore 2mm ognuno) che sono all interno e all esterno (prima all interno c'era una specie di fibra) e messi nellapressa. Quindi l'isolante idurendosi diventa un tuttuno (fuso in questo senso) con fogli di alluminio, e non è incollato dopo. Anche da me il terzo stop è nel angolare in VTR, ma comunque l'acqua arriva dentro. Si vede in questa foto dove è il terzo stop. comunque ho rtrovato un po di acqua anche in fondo al garage, quindi sarà scesa lungo la parete dietro al mobile che c'è tra i due letti gemelli.
In risposta al messaggio di Paolo62 del 25/09/2018 alle 19:44:52Non ho conoscenze tecniche, la mia analisi è più terra terra e basata su dati oggettivi. Si è vero che ci sono barche in legno, ma è innegabile che ci sono tantissimi camperisti che spendono fior di quattrini per riparare infiltrazioni. In oltre vedo marchi come Concorde o NB ecc ossia marchi non proprio economici che hanno tutti la stessa tipologia costruttiva con scocche prive di legno (alluminio/isolante/alluminio) e questo da anni. Con questo non voglio dire che I camper con il legno si debbano infiltrare per forza, ne ho avuti alcuni che dopo anni ne erano immune ed altri invece no. Eppure su entrambi facevo la medesima manutenzione.
Non ne voglio fare una guerra di religione: molte sono opinioni spesso non suffragate da una specifica competenza tecnica, in questo caso le mie per prime ! Escludere una cosa perchè se ne ha timore va bene, ma va beneanche considerare che, opportunamente trattata anche una parete tradizionale non avrà problemi se i sigillanti vengono correttamente mantenuti. Ripeto si fanno barche di legno che stanno in mezzo all'acqua e navigano ancora, alcune da secoli. A Venezia le gondole sono tutte di legno, in riviera romagnola i mosconi sono in legno. Poi diciamo anche che la parete di un camper non è fatta per essere immersa in acqua, a che scopo uno stress-test così esasperato ? Argomento già accennato da altri: la temperatura danneggia molto tante materie plastiche, facendo loro perdere molte delle loro caratteristiche. Hai conoscenza diretta della resistenza alla temperatura dei travetti di materiale plastico inserito nelle pareti dei camper ? Parimenti le plastiche si danneggiano alla luce e le pareti di un camper stanno spesso sotto il sole. Quindi ? niente plastica ? No, ci si tutela con trattamenti, rivestimenti, ecc. Lo stesso per il legno che soffre poco la luce e la temperatura (vedi anche il filmato linkato nel mio post precedente) e di più l'acqua, ma adeguatamente protetto non darà problemi. Circa la bordatura delle aperture.. guarda il filmato seguente, direi che attorno ai fori finestra non ci sono mai travetti. Ma lo styrofoam è un materiale con caratteristiche meccaniche interessanti e lo sforzo di una finestra è sempre distribuito su una superficie molto ampia. Aggiungici gli isolanti butilici utilizzati e vedi che la parete non avrà problemi. Non credo che gli altri costruttori facciano niente di diverso. Va ricordato che le materie plastiche hanno coefficienti di dilatazione importanti (anche 40 volte il legno) e molto diversi dall'alluminio dei telai finestra o di alcune pareti. Circondare la finestra con listelli in plastica vorrebbe dire, tutte le volte avere parti che allungano ed accorciano in maniera diversa con alta facilità di distacco.
In risposta al messaggio di peo63 del 25/09/2018 alle 20:38:10Ciao Peo, le briccole dopo aver assolto al loro importantissimo ruolo di "guardrail" acqueo hanno una loro importantissima nuova vita nel settore dell'arredamento e non solo! Se ne ottengono impellicciature, tranciati e tavole massello che sono utilizzati nell'arredamento.
walter sei di roma e conosci le briccole, purtroppo nei canali ne mancano tantissime e non vengono rimpiazzate per mancanza di soldi,peggio ancora navigando di notte si possono incontrare alla deriva e con i nostri barchini il danno è assicurato. scusate l'ot stò parlando della laguna di venezia
In risposta al messaggio di walter2 del 26/09/2018 alle 18:20:16Agli effetti è così ! Negli ultimi anni se ne sta facendo un gran uso, ma resta il fatto che le bricole sparse per la laguna sono un pericolo per la navigazione. Noi siamo sempre all'erta in laguna, è estremamente facile vederne di semi sommerse, e finché le vedi va bene !! Si fa un gran parlare di sostituirle con altri materiali, ma mi pare che fino ad ora non sia stata trovata una soluzione definitiva, in giro ci sono molti materiali in test, ma ancora nessuno, almeno fino a poco fa, migliore del legno che, se non erro, dovrebbe essere noce o quercia.
Ciao Peo, le briccole dopo aver assolto al loro importantissimo ruolo di guardrail acqueo hanno una loro importantissima nuova vita nel settore dell'arredamento e non solo! Se ne ottengono impellicciature, tranciati e tavole massello che sono utilizzati nell'arredamento.