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Magnetotermico o differenziale?

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18/10/2009 330
Inserito il 19/10/2013 alle: 19:07:05
Salve amici, qualcuno mi può dire dalla foto se si tratta di un differenziale o di un magnetotermico ? In un camper servono entrambi ? Io sono in possesso di un inverter di cui allego la foto. Grazie a tutti [:)]

Modificato da 323232 il 19/10/2013 alle 19:09:58
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franco1945
franco1945
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09/02/2010 5569
Inserito il 19/10/2013 alle: 19:59:36
Il tuo interruttore è certamente un differenziale oltre che magnetotermico, non è di nobilissima casa ma se e quaando funziona fa il suo sporco dovere. Il tasto di prova TEST serve a tenere sveglio il meccanismo di sgancio e va usato periodicamente. Quando avrai a portata di mano un elettricista specializzato dotato di tutta la strumentazione che i tecnici veri posseggono, fagli provare anche se e come funziona su dispersione. se il tipo è onesto ti consiglierà sul suo mantenimento o sostituzione. Leggiti bene e scrupolosamente tutte le istruzioni di montaggio allegate al tuo inverter ( che è comunque esageratissimo ). li troverai tutte le risposte che ti servono - non ti impelagare con i forumisti perchè ci sono troppi azzeccagarbugli in libertà. fai solo quello che il fabbricante ti consiglia e non sbaglierai. Dalla foto si capisce che è di seconda mano e probabilmente già montato da altri. DIFFIDA PER PRINCIPIO SU QUELLO CHE TI HANNO PASSATO - VERIFICA tutto ma proprio tutto. e' UN CONSIGLIO DA AMICO CHE TI PASSO PERCHè IN ANNI DI FREQUENTAZIONE SUL FORUM NE HO LETTE COSì TANTE DI CASTRONERIE DA RIEMPIRE 3 TOMI DI ENCICLOPEDIA. Numquam est tam male Siculis, qui aliquis facete et commode dicant

Modificato da franco1945 il 20/10/2013 alle 03:00:54
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18/10/2009 330
Inserito il 19/10/2013 alle: 20:25:42
Grazie Franco, accetto molto volentieri i tuoi consigli perchè sei una persona preparata in materia. Ti vorrei porre una domanda da ignorante in materia: ipotesi 1: allacciato alla colonnina. In caso di dispersione interviene il differenziale che mi evita scosse. Nel caso ipotetico che i 2 cavi fase e neutro si allentino e si vadano a toccare che può succedere ? Interviene il magnetotermico/differenziale oppure no ? ipotesi 2: non allacciato ma con l'inverter accesso. Il differenziale/magnetotermico si comportano alla stessa maniera ? Toglimi questi dubbi...grazie
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Laikone
Laikone
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31/03/2004 19259
Inserito il 19/10/2013 alle: 21:22:35
quote:Risposta al messaggio di 323232 inserito in data 19/10/2013  20:25:42 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> provo a risponderti io, ma siccome l'argomento è complicato aspetta la conferma di Franco. Rispondo volutamente anche se so che posso sparare Cxxate, proprio perché voglio che Franco mi corregga nel caso di errore, al fine di IMPARARE. ipotesi 1: allacciato alla colonnina. In caso di dispersione interviene il differenziale che mi evita scosse. Nel caso ipotetico che i 2 cavi fase e neutro si allentino e si vadano a toccare che può succedere ? Interviene il magnetotermico/differenziale oppure no ? La risposta se ho ben capito dalle lezioni di Franco è sìid="blue"> ipotesi 2: non allacciato ma con l'inverter accesso. Il differenziale/magnetotermico si comportano alla stessa maniera ? Qui la faccenda si complica perché dipende dove è installato il differenziale magnetotermico. La tipologia di inverter che hai ha il relais di priorità, il quale permette il passaggio delle 220V attraverso di se QUANDO sei collegato alla colonnina 220V, proteggendoti con lo stesso differenziale magnetotermico della foto. Qualora, come tu stesso chiedi, NON fossi collegato alla rete 220V NON potrà proteggerti, perché è installato su un'altra linea, la quale NON è quella che genera l'inverter stesso. Per avere la protezione dovrai installare un'altra protezione subito dopo l'uscita dell'inverter, collegando inoltre la carcassa dell'inverter stesso utilizzando l'apposita connessione predisposta da Waeco al telaio del mezzo.id="blue"> Ora, se Franco dice che ho risposto correttamente sarò l'uomo più felice del mondo[:D][:D][:D] Quell'inverter fino a qualche tempo fa era quello fornito con il kit DC2 Waeco per il funzionamento del Dometic 1600plus in viaggio, quindi UN OTTIMO prodotto www.susezzapasa.it

Modificato da Laikone il 19/10/2013 alle 21:29:49
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franco1945
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09/02/2010 5569
Inserito il 20/10/2013 alle: 04:26:28
@323232 (una volta c'era una trasmissione radio che si chiamava: chiamate 3131) mi viene innaturale parlare a un numero dopo una vita passata a parlare alle persone. Tutto cambia ! veniamo ai quesiti, ma se mi permetti cominciamo dal glossario, necessario a definire le questioni e a chiarire i concetti . DISPERSIONE = ovvero circolazione di corrente in un circuito di guasto che comprende masse metalliche normalmente non in tensione. negli ambienti domestici e similari La dispersione più tipica si manifesta a seguito di un contato imperfetto tra un filo che porta tensione e la carcassa di un elettrodomestico. La dispersione è genericamente dovuta alla perdita, mancanza, difetto, degli isolanti principali. Alle volte si presenta in maniera più subdola, quando un filo conduttore si sgancia dalla propria sede e va a toccare la carcassa in parti verniciate, rugginite, o comunque tali per cui il contatto non è perfetto ma presenta una resistenza discreta. SCOSSA = circolazione di corrente attraverso il corpo umano. La fenomenologia è molto complessa e le conseguenze molto diversificate da caso a caso e da persona a persona. I parametri principali di pericolo sono l'intensità della corrente e il tempo per cui viene mantenuta prima della interruzione. In questa sede basta ricordare che una circolazione di corrente di valore superiore a 30 mA (millesimi di Ampere) per un tempo superiore a 0,5 secondi è considerata pericolosa per il 95% della popolazione mondiale. Il grado di pericolo dipende ovviamente dall'intensità raggiunta dalla scarica, dal tempo trascorso prima della sua interruzione, dalla sensibilità e condizioni particolari della persona sottoposta alla scarica stessa. Il circuito di guasto comprenderà il conduttore di terra negli impianti alimentati da rete pubblica e dotati di un efficiente impianto di messa a terra. Per i camperisti è necessario che il cordone abbia le caratteristiche di cui alle norme e che la distribuzione di tutte le masse inerenti l'impianto interno a 220V sia interconnesso e collegato al telaio metallico comune. con queste premesse si può rispondere alla prima domanda che riporto : " allacciato alla colonnina. In caso di dispersione interviene il differenziale che mi evita scosse.?" la risposta è : se tutto l'impianto è fatto come Dio comanda, se la dispersione è tale per cui nel circuito di guasto vengono a circolare correnti di valore superiore ai 30 mA e se il tuo differenziale funziona, nel senso che ha mantenuto nel tempo i parametri di funzionamento con cui fu messo in commercio, allora l'apparecchio deve intervenire A PRESCINDERE che la dispersione interessi o meno una persona. Il differenziale non evita la scossa quando una persona tocca una carcassa accidentalmente in tensione. Anzi, paradossalmente, è la scossa che lo fa scattare. Nella stragrande maggioranza dei casi tale scossa non lascia conseguenze gravi grazie al rapidissimo intervento del differenziale funzionante, ma non è sempre così. Ci sono tantissime situazioni e casi umani dove questi apparecchi non possono garantire l'incolumità del soggetto sottoposto a scarica, seppure di lieve entità. Consigli aggiuntivi per il collega camperista : 1) fai controllare da un tecnico VERO che il differenziale non sia starato 2) non modificate a vanvera l'impianto originale 3) se lo fai usa cavi multipolari con guaina che garantiscono maggiore sicurezza 4) se cambi i frutti presa o interruttore non adoperare le serie civili economiche e usa solo frutti con i morsetti a serrafilo antidistacco 5) il differenziale è un amico ma non fa miracoli, evita i comportamenti e le situazioni a rischio che lo coinvolgono. troppo prolisso ? mi spiace, ma in queste cose chiarezza = sicurezza. altro quesito : "Nel caso ipotetico che i 2 cavi fase e neutro si allentino e si vadano a toccare che può succedere ? Interviene il magnetotermico/differenziale oppure no ? " se si distaccano entrambi e le parti scoperte si toccano tra di loro, allora si realizza un vero e proprio corto-circuito. Ovvero un circuito di guasto caratterizzato da bassa resistenza e di conseguenza da grandi correnti. La curva caratteristica tempo - corrente(ovvero il grafico che rappresenta il modo di intervento di un apparecchio similare al tuo) è di tipo inverso (tanto più rapido quanto alta la corrente e viceversa). In questo caso dovrebbe intervenire il relè magnetico ad aprire su cortocircuito. Scrivo "dovrebbe" perchè purtroppo non sempre l'intervento è così rapido da riuscire ad impedire la combustione delle sottili treccioline con cui si cablano i camper oggi. Se l'intervento non è sufficientemente rapido si innesca l'incendio e a nulla vale che poi, con il suo comodo, l'interruttore apre. il danno è fatto e l'incendio si sta propagando quasi sempre con conseguenze disastrose. Se si stacca un solo filo il comportamento è diverso se si tratta della fase o del neutro. Potremmo ricadere nel caso assimilabile alla dispersione così come nel caso assimilabile a un corto circuito. Riguardo all'ultimo quesito mi sento di condividere l'intervento di Laikone che tra l'altro conosce bene il tuo apparecchio. Inoltre entrambi condividiamo il consiglio di seguire fedelmente tutte le raccomandazioni del fabbricante, che in materia ne sa certamente più di chiunque altro. Siccome mi piace spaccare il capello in quattro , alla tua domanda : "Il differenziale/magnetotermico si comportano alla stessa maniera ?" rispondo che : il TUO APPARECCHIO ha una triplice specializzazione e agirà in dipendenza del tipo di guasto : Il relè termico interverrà sui sovraccarichi (correnti oltre a 1,3 e fino a 3 volte la corrente nominale, ovviamente a tempo inverso ) il relè magnetico interverrà sui cortocircuiti ( corrente oltre 3 volte la corrente nominale ) il relè differenziale interverrà sulle dispersioni per come le abbiamo sopra definite. Interponendo un inverter tutte le protezioni - ognuna con la sua specificità - devono essere replicate E CORRETTAMENTE DIMENSIONATE - anche a valle dell'inverter stesso. Ricordati di non dare troppo peso ai pareri dei forumisti-camperisti quando sono in ballo questioni che coinvolgono la sicurezza. Prendi tutto con il beneficio dell'inventario e se hai seri dubbi, dopo eserti dato un'infarinata qui, rivolgiti "ad personam" a un tecnico competente che ci metta la faccia, un documento sottoscritto, una assunzione di responsabilità. Io per primo potrei essere un qualsiasi millantatore anonimo che sa a malapena accendere e spegnere lo stereo di bordo e tutto quello che ho scritto lo appena letto su wikipedia, senza peraltro averci capito una benemerita mazza. Ciao Franco Numquam est tam male Siculis, qui aliquis facete et commode dicant

Modificato da franco1945 il 20/10/2013 alle 09:41:01
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18/10/2009 330
Inserito il 20/10/2013 alle: 09:44:38
Franco, non sei stato prolisso anzi ho letto con molta attenzione ogni tuo passaggio. Se prima nutrivo qualche dubbio sul mio impianto, adesso mi sono convinto a chiamare un esperto per farlo visionare in maniera integrale. Quando parli di replicare le protezioni a valle dell'interver intendi in sostanza mettere un altro differenziale DOPO l'uscita della 220 dell'inverter, giusto ? E se invece di metterne 2 sposto quello esistente dopo l'inverter, e quest'ultimo lo metto in ingresso direttamente alla presa esterna che va alla colonnina ? Approfitto della tua gentilezza per fare un'altra domanda che mi sono sempre posto : se si bagnano fili della 220 (ad esempio una perdita della pompa dell'acqua), che succede ? interviene il differenziale oppure no ? Grazie ancora
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franco1945
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09/02/2010 5569
Inserito il 20/10/2013 alle: 10:00:35
ciao 323232, mia moglie mi richiama e pretende che stacchi. come avrai capito non mi piace dare pillole e sono portato a risposte più discorsive. dammi il tempo di consultare google e il manuale delle giovani marmotte e nel pomeriggio ti rispondo. buona mattinata Franco Numquam est tam male Siculis, qui aliquis facete et commode dicant
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18/10/2009 330
Inserito il 20/10/2013 alle: 10:06:52
Buona giornata anche a te
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Laikone
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31/03/2004 19259
Inserito il 20/10/2013 alle: 11:44:10
quote:Risposta al messaggio di 323232 inserito in data 20/10/2013  09:44:38 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
>
quote:Quando parli di replicare le protezioni a valle dell'interver intendi in sostanza mettere un altro differenziale DOPO l'uscita della 220 dell'inverter, giusto ? E se invece di metterne 2 sposto quello esistente dopo l'inverter, e quest'ultimo lo metto in ingresso direttamente alla presa esterna che va alla colonnina ?>
> dipende dal tipo di collegamento che è stato fatto DOPO l'inverter, o meglio. Partiamo dall'inizio: Se alimenti il mezzo dalla presa esterna verrà distribuita la 220V a tutto il mezzo con l'attuale protezione. Ora, portare l'uscita 220V dell'inverter alla presa del mezzo tecnicamente significa si avere la protezione del differenziale magnetotermico che attualmente hai installato, MA vi sono alcune controindicazioni. Così facendo l'inverter sostituirà l'Enel, ma di conseguenza andrà ad alimentare utenze dentro al mezzo per le quali è CONTROPRODUCENTE farlo, ovvero, che senso ha alimentare il frigo e il caricabatterie del mezzo attraverso l'inverter il quale a sua volta quando acceso e SENZA la 220V esterna andrà ad alimentare il caricabatterie che carica la batteria dalla quale l'inverter sta prelevando? Per realizzare quel tipo di impianto dovresti interporre l'inverter SUBITO dietro la presa esterna del mezzo e inserire i cavi nell'apposito collegamento 220V dell'inverter, ma successivamente dovresti fare in modo di poter BLOCCARE l'alimentazione del frigo e del caricabatterie. In tutta onestà IO consiglio sempre di creare 2 impianti paralleli, uno, quello originale del mezzo, l'altro quello dell'inverter mediate la stesura di cavi tripolari inserendo una protezione DEDICATA www.susezzapasa.it
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franco1945
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09/02/2010 5569
Inserito il 20/10/2013 alle: 15:26:00
ciao323232, ripongo il manuale delle giovani marmotte e vengo ai tuoi quesiti. Devo dirti che in tutti gli impianti industriali e di terziario che hanno goduto della mia collaborazione, io ho sempre previsto una rete separata e indipendente per il circuito di sicurezza alimentato da Gruppo Elettrogeno e/o da inverter. In alcune di queste è stato addirittura obbligatorio farlo e in aggiunta i conduttori e i cavidotti contenenti i circuiti di sicurezza si sono fatti passare su percorsi indipendenti. Ciò allo scopo di evitare che un'avaria da incendio sulla rete normale si ripercuotesse immediatamente su quella di continuità. Se non hai particolari difficoltà cerca di seguire lo stesso schema logico, quindi : protezioni, cavi, percorsi del tutto indipendenti. Per i frutti presa potresti anche utilizzare le stesse scatole, ma con l'accortezza di comprare frutti di colore diverso a seconda del servizio svolto. Inondazioni e perdite imponenti d'acqua. se l'acqua interessa le parti metalliche nude è compito del differenziale di intervenire prontamente. se si bagnano i fili bisogna distinguere : il p.v.c. a detta dei fabbricanti NON E' ADATTO a essere sommergibile e a lavorare in ambienti umidi. Di fatto anche se si bagna per una volta non succede proprio nulla. Solo in un caso diventa pericoloso immediatamente, quando abbiamo a che fare con cordine, vecchie, con l'isolante screpolato, danneggiato o maancante, quanddo il p.v.c. è cotto a causa di cattivo utilizzo è più facile che un successivo velo di umidità crei una dispersione tale da fare intervenire il differenziale. Numquam est tam male Siculis, qui aliquis facete et commode dicant
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18/10/2009 330
Inserito il 20/10/2013 alle: 18:18:44
Penso che farò sistemare una doppia linea protetta come da voi consigliato. Grazie mille Beppe
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Laikone
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31/03/2004 19259
Inserito il 20/10/2013 alle: 20:49:23
Quindi, se ho passato due interventi senza prendere nessuna tirata d'orecchi da Franco, significa che sono sulla buona strada. E' proprio vero, chi sta con lo zoppo impara a zoppicare...[:D][:D][:D] www.susezzapasa.it
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18/10/2009 330
Inserito il 21/10/2013 alle: 08:54:00
Laikone una domanda visto che conosci il mio inverter: se dovessi fare il secondo sistema di protezione ossia un altro differenziale dopo l'inverter,come funzionerebbe la massa a terra non presente? In caso di dispersione entrerebbe in funzione il differenziale?
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franco1945
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09/02/2010 5569
Inserito il 21/10/2013 alle: 09:20:39
fermati Laikone ! non riaprire il vaso di Pandora ! caro 323232 il primissimo, tassativo, consiglio è stato quello di guardar bene e studiare il libretto di uso e manutenzione del tuo apparecchio. Capisco che non lo hai ancora fatto, ti esorto a non perderci altro tempo e fallo subito. Se non ce l'hai disponibile cercalo in rete, richiedilo al fabbricante e l'avrai. Dopo che l'avrai collegato esattamente come indicato e dopo che avrai verificato che la rete a valle rispetta in tutto e per tutto quanto abbiamo precedentemente stabilito, solo allora ci addentreremo sulle problematiche del funzionamento. Numquam est tam male Siculis, qui aliquis facete et commode dicant
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Laikone
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31/03/2004 19259
Inserito il 21/10/2013 alle: 13:01:27
Solo per info Se l’inverter viene installato su veicoli o imbarcazioni esso deve essere collegato con il telaio o a massa. Il rispettivo collegamento si trova sul retro dell’inverter. Se viene realizzato un circuito di distribuzione per l’alimentazione di prese elettriche (rete) è necessario attenersi alla norma VDE 0100. Se è necessario inserire i cavi attraverso pareti in lamiera o altre pareti a spigolo vivo occorre utilizzare tubi forati o guide per cavi! Non posizionare i cavi sciolti o con forti pieghe vicino a materiali conduttori (metallo)! Non collocare il cavo di rete da 230 V e il condotto di corrente continua da 12/24 V insieme nella stessa canalina per cavi (tubo forato)!Se l’inverter viene installato su veicoli o imbarcazioni esso deve essere collegato con il telaio o a massa. Il rispettivo collegamento si trova sul retro dell’inverter. Se viene realizzato un circuito di distribuzione per l’alimentazione di prese elettriche (rete) è necessario attenersi alla norma VDE 0100. Se è necessario inserire i cavi attraverso pareti in lamiera o altre pareti a spigolo vivo occorre utilizzare tubi forati o guide per cavi! Non posizionare i cavi sciolti o con forti pieghe vicino a materiali conduttori (metallo)! Non collocare il cavo di rete da 230 V e il condotto di corrente continua da 12/24 V insieme nella stessa canalina per cavi (tubo forato)!id="blue"> Collegamento degli utilizzatori elettrici alla presa di uscita di 230 V Sul pannello frontale dell’inverter vi è una presa di uscita di 230 V (presa Schuko, fig. A 4). A questa presa si può collegare un apparecchio singolo oppure una presa multipla. Non collegare a questa presa il caricabatterie che ricarica le batterie degli utilizzatori elettrici. Non sarebbe sensato far prelevare all’inverter la corrente dalla batteria per immettere poi la stessa corrente mediante il caricabatterie. Il caricabatterie resta collegato alla presa esterna. Se l'inverter è allacciato ad una tensione di rete esterna, la presa d'uscita per 230 V è collegata a terra. Se non è presente una tensione di rete esterna, l'inverter è collegato solamente alla batteria (corrente continua). In questo caso la presa d'uscita per 230 V non è collegata a terra, ma protetta da un apposito isolamento.id="blue"> www.susezzapasa.it
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