Inserito il 14/11/2010 alle: 19:51:04
Ciao
L'adeguatezza, o meno, di un veicolo ricreazionale al suo utilizzo durante la stagione invernale dipende da una moltitudine di fattori, non solo dalla coibentazione: questa è una parte, anche importante, ma non è l'unica da tenere sotto controllo.
Prima di tutto cerchiamo di capire che cosa è l'utilizzo invernale: è l'utilizzo statico, ovvero con il camper mi reco presso una struttura e passo diversi giorni fermo sulla neve, oppure è dinamico, ovvero ogni giorno mi muovo, viaggio sulla neve e può capitare che io mi fermi in sosta anche al di fuori delle strutture?
Pongo questa domanda perchè le prime discriminanti iniziano non solo dalla meccanica di base, ma dalla costruzione stessa della cellula. Se prevedo, infatti, di viaggiare su fondi innevati, è bene privilegiare nella scelta un rivestimento inferiore del veicolo in materiali immarcescibili e resistenti quali vetroresina o alluminio, sensibilmente più cari del classico multistrato con catramina ma molto migliori per capacità di resistere a contatto con agenti atmosferici ed eventuali impatti ricevuti in marcia da pietrisco, ghiaia o altro.
Cominciando "da sotto", quindi, è buona norma controllare la struttura del pavimento inferiore, quello che è poggiato sul telaio, non solo per verificarne la struttura quanto anche l'ancoraggio. Anche qui, se viaggeremo in inverno, calcoliamo due cose: A che il telaio, essendo metallico, risente come tutta la struttura della presenza di temperature particolarmente basse, B che in inverno è facile trovare strade non proprio liscie e pertanto grandi fornitrici di sollecitazioni. E' facile intuire come sia decisamente meglio che le sollecitazioni siano gestite dal telaio del camper piuttosto che da una scocca a pannelli sandwich, quindi sarebbe bene considerare l'acquisto di una macchina con telaio adeguato e in grado di resistere a torsioni e sollecitazioni. Su diversi veicoli con telaio ribassato non extraserie, capita che gli allestitori per pareggiare il livello del pavimento cellula con quello cabina sopraelevino il primo interponendo tra questo e il telaio ribassato tre o quattro traversine. Questa soluzione, semplice, economica e di facile realizzazione, però, rende il pavimento e la cellula intera del veicolo fortemente preda di eventuali torsioni del telaio della meccanica.. In inverno si viaggia carichi, quindi il rischio aumenta...
A livello di pareti, la conducibilità termica del rivestimento esterno è importante: minore sarà, minore è il freddo o il caldo trasferito da questo all'isolante. In questo caso, la vetroresina è decisamente meno sensibile rispetto all'alluminio. Lato isolamento, lo spessore delle lastre utilizzate varia da 25 mm (per pareti da 30 mm) a 40 mm (per pareti da 45 mm). Logico che uno spessore maggiore assicura una maggiore coibentazione: consideriamo però anche altri aspetti, quali la conducibilità termica dell'isolante. I migliori, nell'ordine, sono poliuretano e styrofoam, con il diffusissimo polistirolo ad alta densità (noto con vari nomi) appena dietro. Qui va fatto il discorso della densità: più questa è maggiore e minore è la necessità di inserire regoli interni di rinforzo. Va da sè che meno regoli ci sono, se la struttura della parete lo consente, meno ponti termici ci sono. Vi sono, poi, diverse costruzioni di pareti, con sistemi classici sandwich, pregiati sandwich autoportanti o raffinate monoscocche in vetroresina.
Se si sceglie un pannellato, in vista di un utilizzo invernale va fatta molta attenzione all'assemblaggio: cantonali larghi a copertura integrale delle giunture (punto delicato) assicurano + sicurezza rispetto a profili esterni con coprivite in gomma che con ghiaccio e sole si rovinano... Attenzione anche alla struttura del tetto: la moda delle forme esterne elaborate ma associate a costruzioni troppo classiche, può creare qualche problema nella resistenza del tetto al carico, ad esempio, creato da una nevicata.
Sempre sul tetto, un veicolo dotato di portapacchi o scaletta può essere comodo per avere un comodo accesso per togliere la neve dopo una nevicata. Attenzione ai camini, oblò e altri accessori installati sopra però!
Lato interno, ci sono molte cose da dire: a livello di costruzione, l'ideale è avere il doppio pavimento. In questo modo si sistema all'interno dell'intercapedine tutta l'impiantistica in modo ordinato, pulito e ottimale per carichi, ingombri e baricentri. Tutto all'interno, accessibile da portelli esterni o interni, in modo da non avere nulla all'esterno. In questo modo gli impianti risultano protetti ed è anche + facile intervenirvi in caso di necessità. Questo però aumenta il peso e l'altezza del veicolo e non sempre è possibile su macchine che devono restare nei limiti delle 3.5 tonnellate.
Se il doppio pavimento non c'è, il costruttore deve trovare altre soluzioni, sfruttando obbligatoriamente gli stivaggi inferiori per sistemare serbatoi, tubi e canalizzazioni. Occhio, quindi, a serbatoi di recupero, che devono essere coibentati, riscaldati e dotati di valvola antigelo, e alle canalizzazioni sia dell'aria calda, che se attraversano sotto il veicolo rischiano di cedere buoan parte del calore che trasportano, sia a quelle dell'impianto idrico particolarmente in presenza di passaruota, griglie di aerazione e aperture di servizio. I passaruota è bene che siano coibentati: non solo sono più robusti ma eviteranno cospicue perdite di calore.
Se possibile, l'impiantistica deve essere equilibrata per pesi (non tutto a sx o tutto a dx) con alcune componenti in posti chiave: è l'esempio delle batterie che, patendo il freddo, è bene che siano in un posto al riparo dal gelo.
Lato mobilio, è importante che ci siano le paretine anticondensa: rubato qualche cm alla larghezza del living, ma l'effetto di non sentire la parete fredda o umida quando fuori nevica è impagabile. Fondamentali le aerazioni anticondensa per i pensili e le cassapanche, in presenza di qualsiasi tipo di riscaldamento, sia ad aria canalizzata ma ancora di + se a circolazione di liquido, perchè questo sistema secca meno l'aria. Controlliamo, quindi, che posteriormente o nella parte superiore dei pensili ci siano apposite feritoie... I veicoli che adottano riscaldamento Alde è bene che abbiano anche le cassapanche sollevate con intercapedine, in modo da favorire il "giro" dell'aria dal centro verso le pareti dove incontrano i convettori.
Per quanto riguarda il riscaldamento, oltre a un corretto dimensionamento tra potenza della stufa e dimensioni del veicolo (fino a sei metri 4 kw, oltre 6 kw), controllare che i percorsi delle canalizzazioni siano il + possibile lineari e interni, che siano protetti nelle cassapanche in modo da non schiacciarli quando le si carica e che servano adeguatamente tutto il veicolo privilegiando letti e living. Non è fondamentale che in cucina si muoia di caldo, ma non si può avere freddo nella parte in cui si passa più tempo! Importantissimo è il riscaldamento in viaggio: può essere realizzato tramite uno scambiatore o semplicemente usando la stufa in marcia previa installazione dell'interruttore inerziale se a gas, ma ci deve essere...
Attenzione al riscaldamento sui letti fissi: i veicoli + economici hanno solitamente 1 bocchetta alla base del letto, gli altri un riscaldamento perimetrale che diffonde l'aria lungo le pareti... E' evidente come i due sistemi assicurino risultati diversi... Sempre per quanto riguarda i letti, è bene che ci siano le reti a doghe e che siano sollevate rispetto al piano in modo che l'aria possa circolarvi attraverso. Occhio anche ai gavoni a volume variabile, inevitabile fonte di condensa dai portelli...
Per le finestre, tutti i veicoli adottano quelle con doppia lastra e intercapedine d'aria. Occhio quindi agli oscuranti, che possono fare la differenza. Le migliori performance a livello di temperatura le realizzano quelli con intercapedine d'aria a nido d'ape.
Ci sono, poi, tante altre cose da controllare: le posizioni di
sonda termostatica del riscaldamento
numero e orientamento bocchette riscaldamento
unione cabina abitacolo
prese d'aria di sicurezza (numero e posizione)
coibentazione gradino ingresso (se interno)
sigillatura frigorifero
tenuta guarnizioni oblò e finestre
capacità batteria e posizione illuminazione interna
percorsi tubi carico e scarico, sifoni e pendenze
dotazione vano gas (scambiatore automatico?)
riscaldamento cabina
coibentazione gavoni e garage (attenzione ai pavimenti in solo alluminio mandorlato)
tipo di serrature e maniglie usate all'esterno (attenzione se si ghiacciano)
A tutto questo poi occorre abbinare una meccanica di base adeguata, senza eccessi nello sbalzo posteriore se con trazione anteriore, con adeguata portata utile, corretto dimensionamento rispetto agli ingombri e possibilmente dotata di sistemi di controllo della motricità.
Ogni veicolo, poi, va amministrato e gestito in maniera ottimale... Questo, però, non è più un compito di progettisti e costruttori, ma degli utilizzatori finali...
ciao!
michel