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Normative allaccio alla 220 in AA/Campeggio

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vespucci
vespucci
22/10/2004 6581
Inserito il 08/04/2011 alle: 00:52:32
in pratica a me è gia successo, in una manifestazione allaperto l'elettricista ha certificato l'impianto ed il quadro ed ha dovuto dichiarare chi si allacciava a quel quadro ed ogni persona che era nell'elenco ha dovuto esibire la certificazione del suo mezzo altrimenti nisba perchè una prolunga elettrica o un quadretto elettrico o un trapanino dece essere a norma e se lo usiamo in casa nostra puo anche andar bene ma se andiamo in casa di altri ci vogliono certificazioni e normative mentre un camper che costa anche piu di qualche migliaia di euro non ha nessuna certificazione ne elettrica e ne dell'impianto del gas? siccome spesso ci lamentiamo dell'allaccio che troviamo ai campeggi e se un giorno il campeggio che si potrebe definire luogo pubblico, giustamente ci chiede la certificazione elettrica del nostro camper chi per la 220 ha la certificazione che l'impianto elettrico è a regola d'arte? pensare che lo puo fare anche un elettricisata abilitato ciao romeo
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ecosse
ecosse
08/09/2006 3037
Inserito il 08/04/2011 alle: 08:00:45
quote:Risposta al messaggio di Pope inserito in data 07/04/2011  08:36:52 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> E' l'AA di Casalborsetti. Eco
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franco1945
franco1945
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09/02/2010 5569
Inserito il 08/04/2011 alle: 09:17:58
quote:Risposta al messaggio di vespucci inserito in data 08/04/2011  00:52:32 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
>Le questioni poste da Vespucci sono estremamente interessanti e ci coinvolgono tutti. Ho visitato una decina di siti web dei più noti nomi di fabbricanti di camper e autocaravan. NON HO TROVATO uno che sia uno che nelle sue pagine si azzardi a specificare se e quali normative ha seguito nella sua costruzione degli impianti elettrici e del gas. Solo uno la CI chiarisce che gli impianti a gas vengono testati da "personale" specializzato. Tutti gli altri tacciono e se tacciono sugli impianti e declamano a gran voce la qualità dei pomelli dei pensili allora vuol dire che qualcosa non funziona. O tutti i camperisti sono scemi e non sono in grado di stabilire che la loro sicurezza non stà dietro a uno specchio piuttosto che negli impianti nascosti, oppure questi signori ci marciano di brutto. Propongo una campagna di sensibilizzazione affinchè in ogni contratto di compravendita ( sul nuovo o usato) tramite concessionari o fabbricanti, sia ESPLICITAMENTE citata una dichiarazione liberatoria che assicuri la perfetta rispondenza di tutti gli impianti e dotazioni a TUTTE le norme e le leggi in materia di sicurezza e buona tecnica. Rifiutiamo l'acquisto se tale dichiarazione viene negata. Per le modifiche a posteriori possiamo studiare altre forme. Intanto cominciamo da qui.
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vespucci
vespucci
22/10/2004 6581
Inserito il 08/04/2011 alle: 23:14:18
a me sembra incredibile che un box coibentato da cantiere è possibile che ha la sua certificazione elettrica mentre per i camper no, anche per l'impianto del gas visto che non è per autotrazione, ci vorrebbe la certificazione dell'impianto ma questo non per una mia ripicca, ma immaginate se il proprietario precedente con il fai da te ha fatto delle modifiche pur convinto di farle bene, ma non essendo il suo lavoro, non ha rispettato alcune regole per la sicurezza, quindi credo che quando si compra un camper nuovo o usato dovrebbe avere le due certificazioni con la piantina/schema allegato e quando si noleggia il camper insieme ai documenti del camper ci dovrebbe essere le due certificazioni ciao romeo
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franco1945
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09/02/2010 5569
Inserito il 09/04/2011 alle: 09:18:01
Allego copia e incolla una pagina tratta dal sito UNI - archivio notizie. Dalla lettura in primissima battuta evidenzio che : si inizia a parlare di norme da seguire SOLO a partire dal marzo 2006- prima c'era anarchia anche di riferimenti. Queste norme non sono imposte per legge ma solo servono per ottenere una sorta di omologazione nazionale. Ma quanti hanno questa omologazione ? il prodotto non omologato può circolare ? intanto leggiaomo con interesse e poi si apra un dibattito. ********************************************************** Viaggi sicuri in camper: l'importanza delle norme tecniche Per sentirsi liberi di viaggiare e nel contempo continuare a godere di alcune irrinunciabili comodità domestiche, il camper è senz'altro una delle soluzioni ideali. Per offrire qualità di vita simile a quella "di casa" e sicurezza sia negli spostamenti che nei momenti di riposo, i costruttori che allestiscono la "cellula abitativa" - per usare un termine tecnico - utilizzano le migliori tecnologie previste dalle normative tecniche volontarie elaborate dal CEN, a beneficio di tutti i Paesi Europei. CUNA (Commissione Tecnica di Unificazione nell'Autoveicolo), Ente Federato all'UNI, ha la responsabilità per l’Italia di contribuire allo sviluppo e all’aggiornamento continuo di queste norme assicurando il coinvolgimento delle case costruttrici italiane riunite nell’Associazione Produttori Camper di ANFIA. Gli aspetti di sicurezza, salute e qualità della vita a bordo, sono organicamente descritti in un "corpus" normativo che tratta i requisiti di progetto e d’uso che assicurano all'utenza la certezza di una vacanza in piena tranquillità. Per porre ordine nella materia, proprio nelle scorse settimane è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il Decreto 13 marzo 2006 "Norme relative all'adeguamento al progresso tecnico delle caratteristiche costruttive funzionali delle autocaravan e dei caravan". In esso vengono citate due norme (UNI EN 1646 e UNI EN 1645) relative ai requisiti abitativi concernenti la salute e la sicurezza. I costruttori che intendono ottenere l'omologazione nazionale di autocaravan e caravan devono pertanto garantire la conformità a tali norme tecniche. Ma qual è, più nel dettaglio, il contributo delle norme tecniche in tema di sicurezza per i camper? A livello generale, la sicurezza e la salute degli occupanti di un camper sono garantiti dalla norma UNI EN 1646-1:2005. Essa, una sorta di norma quadro sulla realizzazione della cellula abitativa, delinea i criteri che garantiscono che la costruzione del camper sia effettuata "a regola d'arte". Sono numerosi gli elementi abitativi che contribuiscono alla sicurezza: gradini di accesso; porte; cuccette; scaffali; piani di lavoro; apparecchi di cottura; impianti di alimentazione, conservazione e scarico acqua; riscaldamento; elettricità; ventilazione... senza dimenticare le necessarie precauzioni antincendio nonché la visibilità e la leggibilità delle avvertenze di sicurezza e del manuale di istruzioni, che non devono mai mancare e devono essere redatti quantomeno nella lingua del Paese nel quale l'autocaravan è stato venduto per la prima volta. Per garantire condizioni di sicurezza all'interno di un ambiente di dimensioni ridotte e sottoposto a condizioni particolari di vita (la normale viabilità su strade e autostrade), sono indubbiamente importanti i particolari. Qualche esempio? Ciascuna porta esterna deve essere dotata di un dispositivo di bloccaggio in grado di mantenerla chiusa quando sottoposta agli sforzi provocati dal movimento nel traffico, mentre le porte interne devono essere in grado di rimanere in posizione fissa, chiusa o aperta, in analoghe condizioni. Le cuccette devono invece essere dotate di materassi o imbottiture e la loro larghezza non deve essere inferiore a 50 cm (per gli autocaravan con superficie abitativa maggiore di 12 m2) o 40 cm (per quelli minori o uguali a 12 m2). Se la cuccetta è collocata ad un'altezza da terra maggiore di un metro, deve essere protetta da tutti i lati allo scopo di prevenire la caduta dei suoi occupanti. Se poi essa è pieghevole, deve essere dotata di un meccanismo che ne impedisca il ribaltamento involontario. In tema di ventilazione della cellula abitativa dei camper, requisito di base per la sicurezza e la salute degli occupanti, le numerose aperture di ventilazione del compartimento abitabile vengono predisposte dal progettista in funzione della superficie totale piana del veicolo secondo i criteri della norma UNI EN 721:2005. Questa prevede, come alternativa al criterio progettuale appena menzionato, una verifica pratica sul veicolo a dimostrazione della capacità dello stesso di assicurare il livello minimo prescritto di ricambio d’aria in condizioni normali di utilizzo. Poiché i camper sono impiegati nelle più svariate condizioni climatiche, è indispensabile siano dotati di efficaci apparecchiature di riscaldamento, quali sono stufa e boiler. Queste sono per lo più alimentate a GPL contenuto in bombole assicurate a bordo con particolari sistemi di ritenzione. La realizzazione in sicurezza del vano bombole, ed i requisiti relativi alla selezione di tubazioni, raccordi, valvole e regolatori di pressione, e più in generale all’intero impianto a gas sono definite nel dettaglio dalla norma EN 1949:2002. Essa stabilisce altresì i requisiti relativi alle varie utenze a gas e alla loro corretta installazione a bordo: stufe e boiler ma anche cucine e frigoriferi. Altro aspetto primario per la sicurezza del camper sono le installazioni elettriche, sia pure a bassissimo voltaggio (12 Volt), presenti a bordo. Le batterie ausiliarie, che giocano un ruolo fondamentale per l'autonomia e il bilancio elettrico dell’intero impianto, ed il loro alloggiamento sul veicolo sono puntualmente descritti nella norma UNI EN 1648-2:2005. Essa stabilisce inoltre i requisiti relativi ai dispositivi di protezione contro i sovraccarichi di corrente, al dimensionamento dei cablaggi e alle modalità per la ricarica delle batterie, sia nel caso questa venga ottenuta tramite collegamento all’impianto elettrico del veicolo base, sia nel caso sia prevista una fonte di energia esterna. Costituisce un corollario a quanto sopra descritto, pur senza essere argomento di secondaria importanza per l’utilizzo sicuro dei camper, la norma riguardante la determinazione del carico utile a disposizione dell’utente: UNI EN 1646-2:2001. Essa definisce un metodo di calcolo atto a fornire al costruttore indicazioni utili per la progettazione della cellula abitativa in funzione delle caratteristiche del veicolo base. È immediata l’intuizione che con un carico errato non si possa viaggiare sicuri, ma non è altrettanto facile stabilire quali siano i pesi "utili" minimi da distribuire in un caravan. Il carico "utile" è costituito dall’attrezzatura essenziale ai fini abitativi del caravan e deve prevedere: la bombola/serbatoio del gas liquefatto (GPL), il sistema di riscaldamento acqua, il serbatoio d’acqua potabile, il serbatoio per le acque usate, il serbatoio per lo scarico/svuotamento delle acque da toelette e la batteria ausiliaria per l’accumulo di energia elettrica. Oltre al carico utile, la norma definisce la massa del carico convenzionale moltiplicando per 75 Kg il numero dei posti a sedere (cioè per il numero massimo di passeggeri). Non vengono considerati in questo calcolo gli equipaggiamenti facoltativi quali ad esempio il porta biciclette, l’aria condizionata, ecc. Le norme sopra elencate contengono indicazioni sui contenuti minimi dei quali il manuale d'uso e manutenzione del veicolo deve essere provvisto e sono un utile riferimento in tema di sicurezza. Tuttavia, uno stile di guida prudente, una corretta manutenzione del veicolo e delle strutture in dotazione, sono elementi dai quali non si può prescindere per viaggiare in tutta sicurezza e libertà con il camper.

Modificato da franco1945 il 09/04/2011 alle 09:24:37
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Emme48
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13/01/2006 24177
Inserito il 09/04/2011 alle: 09:31:48
Tutto vero, ma i fogli (le certificazioni) che menzionate non sono per niente gratis. Nessuno spende per produrre le certificazioni perchè nessuno vuole spendere per comprarle. Se vuoi un faretto aggiuuntivo sul camper che prevede 1 metro di filo dentro un pensile ci sono due possibilità e due prezzi sensibilmente diversi. 1) Far progetare ad un ingegnere la modifica funzionale dell'impianto esistente e far eseguire il lavoro da ditta specializzata che rilascia una dichiarazione scritta di conformità. Prezzo stimato: 4000 euro - tempo stimato 6 mesi. 2) Il concessionario ti mette il faretto. Prezzo stimato 40 euro - tempo stimato 6 ore. La completa mancanza di controlli e la netta sensazione che alla fine il lavoro è tecnicamente identico (cartaceo a parte) fanno andare di moda la soluzione 2). Avete voglia a filosofare, la storia alla fine è questa qua e visto che non esiste uno schema precisamente descritto nei dettagli di come era in origine l'impianto, il faretto messo dal concessionario risulterà essere sempre stato lì fin dalla costruzione del camper. Ovviamente le dichiarazioni di conformità dei camper venduti si fanno mettendo un impianto minimale su un solo esemplare e a suon di tangenti farsi rilasciare una dichiarazione larga e ampia con indicato solo a grandi linee quello che c'è sul mezzo senza dettagli in modo da poter gestire a piacere le richieste di personalizzazioni sul nuovo dei clienti e gli accrocchi fatti in after-market dai concesionari. Scusa Franco, a che ti serve una dichiarazione generale di impiantistica a norma quando compri il mezzo? Ci vorrebbe un dettaglio esagerato dell'impianto esistente perchè se poi prende fuoco il mezzo di sicuro sarai stato te a fare la modifica non autorizzata 10 minuti dopo aver ritirato il camper. Se ti dichiaro che in quel momento tutto va bene poi significa che se qualcosa risulterà fuori regola sarai stato sicuramente te a fare la modifica visto che accettando quella dichiarazione implicitamente dichiari che essa rispone al vero (impiantistica a norme). Cordialmente, Marco.
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franco1945
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09/02/2010 5569
Inserito il 09/04/2011 alle: 10:32:48
Marco mi sfugge il senso del tuo intervento. L'articolo è chiaro : solo gli aderenti all' ANFIA si impegnano al rispetto delle norme UNI ( a partire dal 2006) gli altri NO. gli aderenti ANFIA mi risultano : Le aziende che fanno parte di APC-ANFIA sono : COSTRUTTORI DI AUTOCARAVAN ITALIA: Arca Camper, Autocaravans Rimor, Dream Motorcaravans, Elnagh-Sea, Giottiline, Laika Caravans, McLouis, Mobilvetta Design, Trigano. ESTERO: Benimar, Eura Mobil, Fleurette, Frankia, Hymer, Itineo, Moncayo, Pilote, Rapido, Trigano VDL. Gli altri non aderiscono e probabilmente usano regole differenti. OMOLOGAZIONE qui è a te che sfugge qualcosa, perchè avere un prodotto omologato significa depositarne i progetti e dichiarare che tutti i prodotti venduti con quel nome avranno sempre quelle caratteristiche. Per l'utente, i suoi tecnici o i sui legali sarà sempre possibile accedere ai dati tecnici del prodotto omologato. Infine credo interessante per il potenziale cliente sapere che il prodotto che sta per acquistare è OMOLOGATO ( ergo rispondente alle norme in fase di fabbricazione) o NON OMOLOGATO e quindi possibilmente non conforme.
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11/01/2007 37088
Inserito il 09/04/2011 alle: 11:12:49
una dichiarazione di conformità impiantistica serve per tutelare l'utilizzatore finale ma serve anche per tutelare l'allestitore o l'esecutore dell'impiantistica stessa , senza quella in caso di malaugurato grave inconveniente non è tutelato ne l'uno ne l'altro per la parte elettrica e gas basterebbe una conformità con allegato schema impianto , sua potenzialità , suoi utilizzi , tipologia di materiali utilizzati e componentistica come si sta facendo tutt'ora sull'impiantistica civile/industriale , gli allestitori per omologare e ottenere la circolazione su strada di una loro cellula abitativa viaggiante devono rispettare tutte le normative e tra queste ci sono anche quelle impiantistiche ma purtroppo al momento non sono tenuti a rilasciare una dichiarazione di conformità che seguirà il veicolo ricreazionale e l'utente finale , questo a mio avviso è un errore che è stato sottovalutato ma se ne sono accorti ed in particolare le compagnie assicuratrici che ci navigano alla grande questo per dire che un allestitore non sforna ne mette in circolazione veicoli ricreazionali a casaccio ne tantomento ottiene omologazioni a suon di bustarelle e il veicolo che commercializzano è perfettamente idoneo ad essere utilizzato per quel che è stato concepito , l'impiantistica potrebbe essere posata bene o meno bene ma comunque in piena regola , purtroppo al momento noi utilizzatori finali di tutto quello non possediamo nulla e quel che ci manca è quella benedetta conformità cartacea , conformità che non inciderebbe minimamente sui costi finali o meglio inciderebbe in modo trascurabile per evitare il piu possibile svariate vie di fuga io la vedo con questa ottica e a mio avviso è su questa che dovremmo fare pressione mario
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13/01/2006 24177
Inserito il 09/04/2011 alle: 11:52:09
quote:Risposta al messaggio di ecostar inserito in data 09/04/2011  11:12:49 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> L'illibatezza delle procedure di omologazione non la condivido anche se ovviamente sono contrario a quello che avviene. Ricordiamoci che tempo fa era omologato un giubbotto di salvataggio che affondava.[}:)] Marco.
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11/01/2007 37088
Inserito il 09/04/2011 alle: 12:32:02
Marco , un frutto quando è maturo cade dalla pianta da solo ma quelli marci cadono prima , purtroppo viviamo in un mondo di vie di fuga ma sono vie a senso unico senza uscita ciao
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dani1967
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03/09/2007 31254
Inserito il 18/04/2011 alle: 23:08:03
Domani vado a cercarmi questo cavo in neoprene. Ho un vicino che elettricista industriale nonché camperista che mi aiuterà a mettere correttamente le prese CEE.
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franco49tn
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24/01/2008 10351
Inserito il 19/04/2011 alle: 16:01:17
Tornato ieri da Campeggio sul Garda = Tutte le scatole delle piazzole "CHIUSE" Addetto ad aprirle che viene appositamente su chiamata ad aprire -collegare-controllarecavo-e richiudere! Poi alla partenza il tutto al rovescio. Vorrò vedere in piena stagione se quanto ora succede continua o si cambia sistema! Franco
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dani1967
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03/09/2007 31254
Inserito il 19/04/2011 alle: 22:22:54
quote:Risposta al messaggio di franco49tn inserito in data 19/04/2011  16:01:17 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> anche loro temeranno le conseguenze legali per eventuali incendi causati da cavi non a norma.
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