In risposta al messaggio di RobertoBcn del 25/08/2016 alle 18:46:35
Tanti problemi sulla sicurezza e poi tu stesso dici che per anni sei andato con tua moglie in moto ? Moto: dicesi di artefatto con due (DUE)ruote dall'equilibrio instabile, sul quale i passeggeri viaggiano completamentescoperti, alla mercé di qualsiasi automobilista distratto, per non parlare delle lastre di ghiaccio di cui sopra. Unica protezione un casco di polistirolo e una giacchetta che se non é dainese non vale perché non fa fi.go. aaaaaaaaakiboko..... tranquillo, il problema é che stai invecchiando pure tu. Non ci pensare. Lavorare é veramente uno schifº: per convincerti a farlo ti devono pagare.
ti dispiace farmi un riassunto? mi rifiuto categoricamente di leggere tutto quel papiro
In risposta al messaggio di RobertoBcn del 25/08/2016 alle 18:46:35
Tanti problemi sulla sicurezza e poi tu stesso dici che per anni sei andato con tua moglie in moto ? Moto: dicesi di artefatto con due (DUE)ruote dall'equilibrio instabile, sul quale i passeggeri viaggiano completamentescoperti, alla mercé di qualsiasi automobilista distratto, per non parlare delle lastre di ghiaccio di cui sopra. Unica protezione un casco di polistirolo e una giacchetta che se non é dainese non vale perché non fa fi.go. aaaaaaaaakiboko..... tranquillo, il problema é che stai invecchiando pure tu. Non ci pensare. Lavorare é veramente uno schifº: per convincerti a farlo ti devono pagare.
Ciao Robertobcn, dicesi "benaltrismo", o "orecchie da mercante" ma vabbè, provo a risponderti lo stesso.
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 25/08/2016 alle 19:50:20
ti dispiace farmi un riassunto? mi rifiuto categoricamente di leggere tutto quel papiro L''erba cattiva non muore mai, quella buona finisce subito....
Ciao Impiegatodelvolante, non ti preoccupare: non è per te quello che ho scritto
In risposta al messaggio di Kiboko del 25/08/2016 alle 18:34:17
Sono nuovo, è il mio primo post qui. No, non sono possessore di un VR, ma finora ne ho noleggiati diversi, estate e inverno, Italia e Europa, grandi mansardati e piccoli furgonati. Prima della figliolanza, con mia moglieabbiamo vagabondato tanto in moto sia per lunghi viaggi che per w.e. o rapide scorribande in posti nuovi e per questo riteniamo che il VR sia il naturale passo successivo, ma finora siamo molto restii all'acquisto. Riguardo il mio post, lo so che se ne è parlato altre volte, ma provo a rilanciare quest’argomento, per diversi motivi. Il primo: è che mi sta a cuore e mi interessa sapere se sono solo io a pensarla in un certo modo. Il secondo: che, se invece ci scoprissimo in tanti, sarebbe un’ottima occasione per fare pressione ai costruttori per cambiare qualcosa in merito, o fargli capire che c’è un target potenziale che sta cercando altro. E c’è anche la Fiera di Parma vicina, dove le nostre voci potrebbero avere tanti ascoltatori. Il terzo: è che vorrei condividere con voi, e con chi mi leggerà, delle soluzioni e non limitarmi a elencare problemi. Considerazione iniziale: ritengo i VR attuali, dai mansardati ai semintegrali, pericolosi per i passeggeri in caso di incidente. E siccome tra i miei passeggeri ci sono mia moglie e i miei figli, ovvero le persone che amo di più, la questione non mi piace. Non mi piace che tra il sedile con sopra il seggiolino di mia figlia e un oggetto contundente, ci siano due sottili pellicole di vetroresina o di legno con in mezzo qualche centimetro di robusto styrofoam, invece che qualcosa in grado di proteggerla come nell’automobile su cui viaggia normalmente. Senza pensare a cosa potrebbe avere dietro la schiena, separato da un foglio di multistrato, tra forno, frigorifero o bagno. Ritengo a dir poco insano che i VR non siano sottoposti a nessun crash test o non debbano rispondere ad alcuna normativa sulla modalità e robustezza di costruzione, rispettando uno standard di sicurezza dei passeggeri, o sul fissaggio dei componenti interni, in caso di urto o ribaltamento, condiviso nella misurazione e verificato con test. Così come ritengo insano che possano essere omologati per uso su strade aperte al traffico i motorhome, con la loro cabina in vetroresina antigraffio condita da tubo di ferro, che non conosce omologazioni da crash test e affida la protezione degli occupanti alle affermazioni autoreferenziali della casa costruttrice o alle capacità dialettiche del venditore, più che alle (rimosse) strutture ad assorbimento d’urto studiate dalla case costruttrici. Personalmente non riesco a capire i camper pianalati, con la loro cellula “strutturale” che affida la rigidità torsionale di un mezzo che deve tenere in curva 3,5 q lanciati a 90/110 km/h a un telaio da roulotte con sopra un parallelepipedo di sfogliatella di legno e polistirolo che dovrebbe irrigidire il tutto, invece che affidarsi agli originali longheroni in scatolato di acciaio. E faccio anche molta fatica a immaginare come si possa pensare di realizzare un camper pianalato da oltre 7 mt con un garage posteriore a sbalzo di 2 mt in grado di accogliere una ruspa, su una meccanica a trazione anteriore. O meglio, faccio fatica a capire chi lo acquista e ci mette i soldi sopra. Perché poi ci siamo noi, i camperisti, l’altra faccia dello stesso problema. Ritengo incoscienti coloro che fanno finta che la questione “sicurezza” non esista perché siccome loro guidano “con prudenza” sono sicuri che anche il resto del modo guiderà allo stesso modo, TIR assonnati, auto con ubriachi, smanettoni del cellulare, vecchietti distratti che non vedono gli stop, lastre di ghiaccio in curva di notte incluse, e basterà questo a fargli evitare qualsiasi incidente a loro e, alle persone a cui vogliono bene, di farsi male; o coloro che si affidano al fato, declinato in diversi modi (tipo: non supero gli 80 km/h anche sulle autostrade a 3 corsie alle 3 di notte, per cui non farò mai incidenti; a me non è successo nulla sul camper e ho fatto più di 2.500.000 di km per cui non mi succederà mai nulla; i miei genitori hanno sempre fatto viaggi con figli e nipoti su camper fatti di cartone pressato e sono sopravvissuti fino a 95 anni quindi a me che ho il camper con la buccia di alluminio non accadrà nulla; ho l’immagine di S. Simeone di Sis sul cruscotto e lui mi protegge da tutto, il destino se ti vuole ti chiama) per affermare che viaggiare in camper è sicuro; o che dicono che siccome il camper è più alto di un auto nulla potrà entrare nella fiancata (sic!) ignorando che magari hanno un ribassato e dimenticando l’esistenza di pali, alberi, scarpate, altri furgoni, SUV e TIR inclusi; o gli “ingegneri strutturali” che affermano che un monoscocca è sicuro a prescindere, perché è più robusto di uno a pannelli di polistirolo (e ci mancherebbe! Forse anche il cartongesso è più robusto). E toglierei per sempre la possibilità di guidare, acquistare o noleggiare un camper, oltre a togliergli da subito il mio rispetto come persone, a tutti i camperisti che fanno dormire o viaggiare figli/coniugi sui letti in viaggio o non li legano alle cinture o ai seggiolini, sapendo che in caso di incidente la massa (libera) moltiplicata per la velocità, viene poi divisa dagli spigoli degli oggetti che incontra al passaggio, prima di finire spalmata da qualche parte. Aprite gli occhi: gli incidenti possono succedere a tutti! Ovviamente anche a chi fa di tutto per evitarli. E il fatto che non sia mai successo a voi, non vuol dire che siate immuni, ma che dobbiamo essere preparati per affrontare questi eventi nel modo migliore, sia come sicurezza attiva che passiva, come nelle automobili, proprio perché non tutto dipende da noi. Cosa vorrei? Non penso a cellule in carbonio, con endoscheletro in titanio o altre ipotesi fantasiose o aerospaziali dai costi inaccettabili e dalle riparazioni improbabili. Ma qualcosa di più semplice e facilmente implementabile: tenere separata la cabina dove si sta quando ci si muove su strada, dalla cellula dove si sta quando si è fermi. Ovvero, in cabina si viaggia, nella cellula si mangia, dorme e quant’altro e solo quando si è fermi. Senza commistioni di attività Praticamente: se ho un furgone a cabina corta, avrò 2/3 posti omologati (quelli davanti) e una cellula fissata sul telaio originale posteriore. Se voglio avere 4 o più posti omologati, scelgo un doppia cabina, un passo più lungo e una cellula più grande che, eventualmente, si prolunga sopra il tetto originale della cabina se scelgo un mansardato. Tutti i posti, essendo in cabina, avrebbero cinture a 3 punti, sedili antiscivolamento, struttura omologata e sportelli di lamiera, magari con barre antisfondamento. La cellula abitabile sarà separata dalla cabina e accessibile solo da una porta, così da evitare di prendere sulla nuca oggetti che arrivano da dietro. E considerato che ho visto staccato dopo un urto un forno posizionato intelligentemente a un metro dal pavimento, la parete di fondo della cabina dovrà essere quella originale in lamiera e anche il tetto sarà quello originale della cabina. Voglio uno spazio continuo, senza la separazione della cellula? Sceglierò un furgonato, ma con tetto alto di serie, magari in versione L3H3 se cerco più spazio. L’attacco dei sedili posteriori e delle cinture dovrà essere omologato da casa madre o da Società direttamente da essa delegate e senza scarico di responsabilità (non dall’allestitore, se non delegato), le poltroncine dovranno tutte essere solo sedute e non trasformabili in letti e il tutto dovrà passare un crash test di omologazione completo di allestimento interno. Letto basculante, batterie e serbatoi pieni inclusi, che voglio vedere dove finiscono e cosa travolgono al passaggio, in caso di errata progettazione. E se invece volessi un camper grande e comodo, open space, con una grande dinette per accogliere tutti gli amici del calcetto la sera a cena, frigo da 150 lt e spazio per caricare lo scooter sul quale poi mi sposterò durante i 21 giorni di ormeggio stanziale a Lignano Sabbiadoro o a Castiglione della Pescaia? Mi compro una roulotte e non un camper o affitto un residence, magari con piscina. Dal mio punto di vista, non mi interessa di avere un salotto in grado di accogliere la regina di Svezia o un bagno con l’idromassaggio per 4 persone e la cromoterapia e nemmeno un garage che possa esporre una collezione di statue di Rodin, se poi mia figlia o mia moglie rischiano la vita in caso di incidente. E mi stupisco sempre quando parlo con camperisti che minimizzano questo aspetto. Perché, in fondo, dovremmo essere noi ad avere il coltello dalla parte del manico: i soldi (tanti) li mettiamo noi, su mezzi che scegliamo noi. Se continuiamo a scegliete VR che privilegiano lo spazio interno e la raffinatezza dei tessuti o la dimensione del bagno, e manco facciamo mezza domande al venditore sulla sicurezza in caso di urto (ma quella sulla grandine si! E per questo si sono adeguati!), o sul peso reale, le case costruttrici ci vengono dietro. Però poi magari non compreremmo mai un auto che ha “solo” 3 stelle al crash test invece che 5, perché la sicurezza … Di confini non ne ho mai visto uno. Ma ho sentito che esistono nella mente di alcune persone. (Thor Heyerdahl)
comperati un bel furgone,( che di regola sono sottoposti ai crash test) lo fai allestire camper, e viaggi sicuro.Non credere che le aziende diano retta ai camperisti, a loro interessa vendere, a noi trovare la soluzione che piu ci aggrada.
In risposta al messaggio di Kiboko del 25/08/2016 alle 20:28:28
Ciao Robertobcn, dicesi benaltrismo, o orecchie da mercante ma vabbè, provo a risponderti lo stesso. In moto avevamo sempre casco ben allacciato, giubbotti in cordura con protezioni su spalle, gomiti e schiena, tutteregolarmente omologati con normativa europea, pantaloni in cordura con protezioni su anche e ginocchia, anch'esse omologate, e stivali. Come dicevo, c'è chi preferisce essere preparato alle distrazioni altrui, e chi no. Tu fai le tue scelte per le persone a cu vuoi bene, io farò le mie. Buona strada Di confini non ne ho mai visto uno. Ma ho sentito che esistono nella mente di alcune persone. (Thor Heyerdahl)
Ah beh... se per te tutto si basa nel mettere uno schienalino in plastica... "omologato".... quel che cerchi non é sicurezza. Cerchi la sensazione di sicurezza, ma si tratta solo di una chimera. Ti consigliano un furgonato, ma sappiamo tutti che i crash test che si fanno a 30 o 40 all'ora mal si applicano a condizioni di guida reali. E prova ne siano le migliaia di morti ogni anno sulle strade. Qualunquismo? Chiaro. Però è comunque vero.
In risposta al messaggio di Kiboko del 25/08/2016 alle 20:30:50
Ciao Impiegatodelvolante, non ti preoccupare: non è per te quello che ho scritto Di confini non ne ho mai visto uno. Ma ho sentito che esistono nella mente di alcune persone. (Thor Heyerdahl)
E chi sei tu per stabilire cosa è o non è per me?
In risposta al messaggio di Kiboko del 25/08/2016 alle 18:34:17
Sono nuovo, è il mio primo post qui. No, non sono possessore di un VR, ma finora ne ho noleggiati diversi, estate e inverno, Italia e Europa, grandi mansardati e piccoli furgonati. Prima della figliolanza, con mia moglieabbiamo vagabondato tanto in moto sia per lunghi viaggi che per w.e. o rapide scorribande in posti nuovi e per questo riteniamo che il VR sia il naturale passo successivo, ma finora siamo molto restii all'acquisto. Riguardo il mio post, lo so che se ne è parlato altre volte, ma provo a rilanciare quest’argomento, per diversi motivi. Il primo: è che mi sta a cuore e mi interessa sapere se sono solo io a pensarla in un certo modo. Il secondo: che, se invece ci scoprissimo in tanti, sarebbe un’ottima occasione per fare pressione ai costruttori per cambiare qualcosa in merito, o fargli capire che c’è un target potenziale che sta cercando altro. E c’è anche la Fiera di Parma vicina, dove le nostre voci potrebbero avere tanti ascoltatori. Il terzo: è che vorrei condividere con voi, e con chi mi leggerà, delle soluzioni e non limitarmi a elencare problemi. Considerazione iniziale: ritengo i VR attuali, dai mansardati ai semintegrali, pericolosi per i passeggeri in caso di incidente. E siccome tra i miei passeggeri ci sono mia moglie e i miei figli, ovvero le persone che amo di più, la questione non mi piace. Non mi piace che tra il sedile con sopra il seggiolino di mia figlia e un oggetto contundente, ci siano due sottili pellicole di vetroresina o di legno con in mezzo qualche centimetro di robusto styrofoam, invece che qualcosa in grado di proteggerla come nell’automobile su cui viaggia normalmente. Senza pensare a cosa potrebbe avere dietro la schiena, separato da un foglio di multistrato, tra forno, frigorifero o bagno. Ritengo a dir poco insano che i VR non siano sottoposti a nessun crash test o non debbano rispondere ad alcuna normativa sulla modalità e robustezza di costruzione, rispettando uno standard di sicurezza dei passeggeri, o sul fissaggio dei componenti interni, in caso di urto o ribaltamento, condiviso nella misurazione e verificato con test. Così come ritengo insano che possano essere omologati per uso su strade aperte al traffico i motorhome, con la loro cabina in vetroresina antigraffio condita da tubo di ferro, che non conosce omologazioni da crash test e affida la protezione degli occupanti alle affermazioni autoreferenziali della casa costruttrice o alle capacità dialettiche del venditore, più che alle (rimosse) strutture ad assorbimento d’urto studiate dalla case costruttrici. Personalmente non riesco a capire i camper pianalati, con la loro cellula “strutturale” che affida la rigidità torsionale di un mezzo che deve tenere in curva 3,5 q lanciati a 90/110 km/h a un telaio da roulotte con sopra un parallelepipedo di sfogliatella di legno e polistirolo che dovrebbe irrigidire il tutto, invece che affidarsi agli originali longheroni in scatolato di acciaio. E faccio anche molta fatica a immaginare come si possa pensare di realizzare un camper pianalato da oltre 7 mt con un garage posteriore a sbalzo di 2 mt in grado di accogliere una ruspa, su una meccanica a trazione anteriore. O meglio, faccio fatica a capire chi lo acquista e ci mette i soldi sopra. Perché poi ci siamo noi, i camperisti, l’altra faccia dello stesso problema. Ritengo incoscienti coloro che fanno finta che la questione “sicurezza” non esista perché siccome loro guidano “con prudenza” sono sicuri che anche il resto del modo guiderà allo stesso modo, TIR assonnati, auto con ubriachi, smanettoni del cellulare, vecchietti distratti che non vedono gli stop, lastre di ghiaccio in curva di notte incluse, e basterà questo a fargli evitare qualsiasi incidente a loro e, alle persone a cui vogliono bene, di farsi male; o coloro che si affidano al fato, declinato in diversi modi (tipo: non supero gli 80 km/h anche sulle autostrade a 3 corsie alle 3 di notte, per cui non farò mai incidenti; a me non è successo nulla sul camper e ho fatto più di 2.500.000 di km per cui non mi succederà mai nulla; i miei genitori hanno sempre fatto viaggi con figli e nipoti su camper fatti di cartone pressato e sono sopravvissuti fino a 95 anni quindi a me che ho il camper con la buccia di alluminio non accadrà nulla; ho l’immagine di S. Simeone di Sis sul cruscotto e lui mi protegge da tutto, il destino se ti vuole ti chiama) per affermare che viaggiare in camper è sicuro; o che dicono che siccome il camper è più alto di un auto nulla potrà entrare nella fiancata (sic!) ignorando che magari hanno un ribassato e dimenticando l’esistenza di pali, alberi, scarpate, altri furgoni, SUV e TIR inclusi; o gli “ingegneri strutturali” che affermano che un monoscocca è sicuro a prescindere, perché è più robusto di uno a pannelli di polistirolo (e ci mancherebbe! Forse anche il cartongesso è più robusto). E toglierei per sempre la possibilità di guidare, acquistare o noleggiare un camper, oltre a togliergli da subito il mio rispetto come persone, a tutti i camperisti che fanno dormire o viaggiare figli/coniugi sui letti in viaggio o non li legano alle cinture o ai seggiolini, sapendo che in caso di incidente la massa (libera) moltiplicata per la velocità, viene poi divisa dagli spigoli degli oggetti che incontra al passaggio, prima di finire spalmata da qualche parte. Aprite gli occhi: gli incidenti possono succedere a tutti! Ovviamente anche a chi fa di tutto per evitarli. E il fatto che non sia mai successo a voi, non vuol dire che siate immuni, ma che dobbiamo essere preparati per affrontare questi eventi nel modo migliore, sia come sicurezza attiva che passiva, come nelle automobili, proprio perché non tutto dipende da noi. Cosa vorrei? Non penso a cellule in carbonio, con endoscheletro in titanio o altre ipotesi fantasiose o aerospaziali dai costi inaccettabili e dalle riparazioni improbabili. Ma qualcosa di più semplice e facilmente implementabile: tenere separata la cabina dove si sta quando ci si muove su strada, dalla cellula dove si sta quando si è fermi. Ovvero, in cabina si viaggia, nella cellula si mangia, dorme e quant’altro e solo quando si è fermi. Senza commistioni di attività Praticamente: se ho un furgone a cabina corta, avrò 2/3 posti omologati (quelli davanti) e una cellula fissata sul telaio originale posteriore. Se voglio avere 4 o più posti omologati, scelgo un doppia cabina, un passo più lungo e una cellula più grande che, eventualmente, si prolunga sopra il tetto originale della cabina se scelgo un mansardato. Tutti i posti, essendo in cabina, avrebbero cinture a 3 punti, sedili antiscivolamento, struttura omologata e sportelli di lamiera, magari con barre antisfondamento. La cellula abitabile sarà separata dalla cabina e accessibile solo da una porta, così da evitare di prendere sulla nuca oggetti che arrivano da dietro. E considerato che ho visto staccato dopo un urto un forno posizionato intelligentemente a un metro dal pavimento, la parete di fondo della cabina dovrà essere quella originale in lamiera e anche il tetto sarà quello originale della cabina. Voglio uno spazio continuo, senza la separazione della cellula? Sceglierò un furgonato, ma con tetto alto di serie, magari in versione L3H3 se cerco più spazio. L’attacco dei sedili posteriori e delle cinture dovrà essere omologato da casa madre o da Società direttamente da essa delegate e senza scarico di responsabilità (non dall’allestitore, se non delegato), le poltroncine dovranno tutte essere solo sedute e non trasformabili in letti e il tutto dovrà passare un crash test di omologazione completo di allestimento interno. Letto basculante, batterie e serbatoi pieni inclusi, che voglio vedere dove finiscono e cosa travolgono al passaggio, in caso di errata progettazione. E se invece volessi un camper grande e comodo, open space, con una grande dinette per accogliere tutti gli amici del calcetto la sera a cena, frigo da 150 lt e spazio per caricare lo scooter sul quale poi mi sposterò durante i 21 giorni di ormeggio stanziale a Lignano Sabbiadoro o a Castiglione della Pescaia? Mi compro una roulotte e non un camper o affitto un residence, magari con piscina. Dal mio punto di vista, non mi interessa di avere un salotto in grado di accogliere la regina di Svezia o un bagno con l’idromassaggio per 4 persone e la cromoterapia e nemmeno un garage che possa esporre una collezione di statue di Rodin, se poi mia figlia o mia moglie rischiano la vita in caso di incidente. E mi stupisco sempre quando parlo con camperisti che minimizzano questo aspetto. Perché, in fondo, dovremmo essere noi ad avere il coltello dalla parte del manico: i soldi (tanti) li mettiamo noi, su mezzi che scegliamo noi. Se continuiamo a scegliete VR che privilegiano lo spazio interno e la raffinatezza dei tessuti o la dimensione del bagno, e manco facciamo mezza domande al venditore sulla sicurezza in caso di urto (ma quella sulla grandine si! E per questo si sono adeguati!), o sul peso reale, le case costruttrici ci vengono dietro. Però poi magari non compreremmo mai un auto che ha “solo” 3 stelle al crash test invece che 5, perché la sicurezza … Di confini non ne ho mai visto uno. Ma ho sentito che esistono nella mente di alcune persone. (Thor Heyerdahl)
per rispondere a uno dei tanti "enigmi" il mezzo che va bene per te è la roulotte. Sei obbligato a viaggiare con la tua auto durante i trasferimenti (sicurezza 5 stelle), quando ti fermi usi l'altra parte del convoglio meno sicuro in viaggio ma confortevole da ferma come un camper. Prendi in considerazione quello che ti dico. Se poi vuoi discutere con qualche costruttore sulla sicurezza dei loro mezzi va pure a Parma che lì senz'altro avranno tempo per ascoltarti. Buona serata.
In risposta al messaggio di RobertoBcn del 25/08/2016 alle 21:29:09
Ah beh... se per te tutto si basa nel mettere uno schienalino in plastica... omologato.... quel che cerchi non é sicurezza. Cerchi la sensazione di sicurezza, ma si tratta solo di una chimera. Ti consigliano un furgonato,ma sappiamo tutti che i crash test che si fanno a 30 o 40 all'ora mal si applicano a condizioni di guida reali. E prova ne siano le migliaia di morti ogni anno sulle strade. Qualunquismo? Chiaro. Però è comunque vero. E invece sai che?? Dal punto di vista statistico i nostri camper di polistirolo sono piuttosto sicuri. Poche morti, per fortuna, e questo si deve a caratteristiche intrinseche del camper. Lento, goffo, tremendamente grande. Questo fa si che il conduttore cambi radicalmente la sua forma di guidare. Parlo per me, ma posso dirti che il mio modo di macinare km con il mio ducatone è a dir poco rilassato. Andando a 90 all'ora in prima corsia è più improbabile rimanere in mezzo a un tamponamento a catena. Molto più facile che ti succeda in corsia di sorpasso a 150, con un audi a6 da 300 cavalli e 5 stelle EuronCap. A voler essere sicuri dovremmo avere tutti la cellula di sopravvivenza ma va così. Sono lussi riservati ai piloti. Non ti senti sicuro?? E che problema c'è. Stai a casa. Molto più sicuro. Si è visto anche l'altra notte. Lavorare é veramente uno schifº: per convincerti a farlo ti devono pagare.
Ciao Robertobcn,
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 25/08/2016 alle 21:34:48
E chi sei tu per stabilire cosa è o non è per me? Sei appena arrivato e parti subito col piede sbagliato L''erba cattiva non muore mai, quella buona finisce subito....
Ciao Impiegatodelvolante,
In risposta al messaggio di morodirho del 25/08/2016 alle 20:32:40
comperati un bel furgone,( che di regola sono sottoposti ai crash test) lo fai allestire camper, e viaggi sicuro.Non credere che le aziende diano retta ai camperisti, a loro interessa vendere, a noi trovare la soluzione che piu ci aggrada. aliena vitia in oculis habemus, a tergo nostra sunt.
Ciao Morodirho
In risposta al messaggio di Gattosilvestro del 25/08/2016 alle 21:44:36
Avrete sicuramente notato che tutti i mezzi di trasporto sono diventati più lunghi, larghi, alti e pesanti? Ricordo che la Fiat Ritmo negli anni 80 era una media, oggi quelle stesse misure stanno strette alle utilitarie.Per i camper accade lo stesso e per riuscire a proporre un prodotto con un peso entro i 3500 kg gli allestitori sono impossibilitati a garantire un certo margine di sicurezza anche per gli occupanti posteriori (quelli che viaggiano in dinette) su mezzi di 7 metri e oltre senza sforare la fatidica soglia. L'unico modo di invertire la tendenza è quella di rifiutare modelli di una certa taglia. Il fattore sicurezza potrà essere una normale evoluzione di camper piccoli e leggeri. Le aziende producono ciò che la gente compra. Sta a noi iniziare. Keep calm e buon camperCorrado
Ciao Gattosilvestro
In risposta al messaggio di Kiboko del 25/08/2016 alle 18:34:17
Sono nuovo, è il mio primo post qui. No, non sono possessore di un VR, ma finora ne ho noleggiati diversi, estate e inverno, Italia e Europa, grandi mansardati e piccoli furgonati. Prima della figliolanza, con mia moglieabbiamo vagabondato tanto in moto sia per lunghi viaggi che per w.e. o rapide scorribande in posti nuovi e per questo riteniamo che il VR sia il naturale passo successivo, ma finora siamo molto restii all'acquisto. Riguardo il mio post, lo so che se ne è parlato altre volte, ma provo a rilanciare quest’argomento, per diversi motivi. Il primo: è che mi sta a cuore e mi interessa sapere se sono solo io a pensarla in un certo modo. Il secondo: che, se invece ci scoprissimo in tanti, sarebbe un’ottima occasione per fare pressione ai costruttori per cambiare qualcosa in merito, o fargli capire che c’è un target potenziale che sta cercando altro. E c’è anche la Fiera di Parma vicina, dove le nostre voci potrebbero avere tanti ascoltatori. Il terzo: è che vorrei condividere con voi, e con chi mi leggerà, delle soluzioni e non limitarmi a elencare problemi. Considerazione iniziale: ritengo i VR attuali, dai mansardati ai semintegrali, pericolosi per i passeggeri in caso di incidente. E siccome tra i miei passeggeri ci sono mia moglie e i miei figli, ovvero le persone che amo di più, la questione non mi piace. Non mi piace che tra il sedile con sopra il seggiolino di mia figlia e un oggetto contundente, ci siano due sottili pellicole di vetroresina o di legno con in mezzo qualche centimetro di robusto styrofoam, invece che qualcosa in grado di proteggerla come nell’automobile su cui viaggia normalmente. Senza pensare a cosa potrebbe avere dietro la schiena, separato da un foglio di multistrato, tra forno, frigorifero o bagno. Ritengo a dir poco insano che i VR non siano sottoposti a nessun crash test o non debbano rispondere ad alcuna normativa sulla modalità e robustezza di costruzione, rispettando uno standard di sicurezza dei passeggeri, o sul fissaggio dei componenti interni, in caso di urto o ribaltamento, condiviso nella misurazione e verificato con test. Così come ritengo insano che possano essere omologati per uso su strade aperte al traffico i motorhome, con la loro cabina in vetroresina antigraffio condita da tubo di ferro, che non conosce omologazioni da crash test e affida la protezione degli occupanti alle affermazioni autoreferenziali della casa costruttrice o alle capacità dialettiche del venditore, più che alle (rimosse) strutture ad assorbimento d’urto studiate dalla case costruttrici. Personalmente non riesco a capire i camper pianalati, con la loro cellula “strutturale” che affida la rigidità torsionale di un mezzo che deve tenere in curva 3,5 q lanciati a 90/110 km/h a un telaio da roulotte con sopra un parallelepipedo di sfogliatella di legno e polistirolo che dovrebbe irrigidire il tutto, invece che affidarsi agli originali longheroni in scatolato di acciaio. E faccio anche molta fatica a immaginare come si possa pensare di realizzare un camper pianalato da oltre 7 mt con un garage posteriore a sbalzo di 2 mt in grado di accogliere una ruspa, su una meccanica a trazione anteriore. O meglio, faccio fatica a capire chi lo acquista e ci mette i soldi sopra. Perché poi ci siamo noi, i camperisti, l’altra faccia dello stesso problema. Ritengo incoscienti coloro che fanno finta che la questione “sicurezza” non esista perché siccome loro guidano “con prudenza” sono sicuri che anche il resto del modo guiderà allo stesso modo, TIR assonnati, auto con ubriachi, smanettoni del cellulare, vecchietti distratti che non vedono gli stop, lastre di ghiaccio in curva di notte incluse, e basterà questo a fargli evitare qualsiasi incidente a loro e, alle persone a cui vogliono bene, di farsi male; o coloro che si affidano al fato, declinato in diversi modi (tipo: non supero gli 80 km/h anche sulle autostrade a 3 corsie alle 3 di notte, per cui non farò mai incidenti; a me non è successo nulla sul camper e ho fatto più di 2.500.000 di km per cui non mi succederà mai nulla; i miei genitori hanno sempre fatto viaggi con figli e nipoti su camper fatti di cartone pressato e sono sopravvissuti fino a 95 anni quindi a me che ho il camper con la buccia di alluminio non accadrà nulla; ho l’immagine di S. Simeone di Sis sul cruscotto e lui mi protegge da tutto, il destino se ti vuole ti chiama) per affermare che viaggiare in camper è sicuro; o che dicono che siccome il camper è più alto di un auto nulla potrà entrare nella fiancata (sic!) ignorando che magari hanno un ribassato e dimenticando l’esistenza di pali, alberi, scarpate, altri furgoni, SUV e TIR inclusi; o gli “ingegneri strutturali” che affermano che un monoscocca è sicuro a prescindere, perché è più robusto di uno a pannelli di polistirolo (e ci mancherebbe! Forse anche il cartongesso è più robusto). E toglierei per sempre la possibilità di guidare, acquistare o noleggiare un camper, oltre a togliergli da subito il mio rispetto come persone, a tutti i camperisti che fanno dormire o viaggiare figli/coniugi sui letti in viaggio o non li legano alle cinture o ai seggiolini, sapendo che in caso di incidente la massa (libera) moltiplicata per la velocità, viene poi divisa dagli spigoli degli oggetti che incontra al passaggio, prima di finire spalmata da qualche parte. Aprite gli occhi: gli incidenti possono succedere a tutti! Ovviamente anche a chi fa di tutto per evitarli. E il fatto che non sia mai successo a voi, non vuol dire che siate immuni, ma che dobbiamo essere preparati per affrontare questi eventi nel modo migliore, sia come sicurezza attiva che passiva, come nelle automobili, proprio perché non tutto dipende da noi. Cosa vorrei? Non penso a cellule in carbonio, con endoscheletro in titanio o altre ipotesi fantasiose o aerospaziali dai costi inaccettabili e dalle riparazioni improbabili. Ma qualcosa di più semplice e facilmente implementabile: tenere separata la cabina dove si sta quando ci si muove su strada, dalla cellula dove si sta quando si è fermi. Ovvero, in cabina si viaggia, nella cellula si mangia, dorme e quant’altro e solo quando si è fermi. Senza commistioni di attività Praticamente: se ho un furgone a cabina corta, avrò 2/3 posti omologati (quelli davanti) e una cellula fissata sul telaio originale posteriore. Se voglio avere 4 o più posti omologati, scelgo un doppia cabina, un passo più lungo e una cellula più grande che, eventualmente, si prolunga sopra il tetto originale della cabina se scelgo un mansardato. Tutti i posti, essendo in cabina, avrebbero cinture a 3 punti, sedili antiscivolamento, struttura omologata e sportelli di lamiera, magari con barre antisfondamento. La cellula abitabile sarà separata dalla cabina e accessibile solo da una porta, così da evitare di prendere sulla nuca oggetti che arrivano da dietro. E considerato che ho visto staccato dopo un urto un forno posizionato intelligentemente a un metro dal pavimento, la parete di fondo della cabina dovrà essere quella originale in lamiera e anche il tetto sarà quello originale della cabina. Voglio uno spazio continuo, senza la separazione della cellula? Sceglierò un furgonato, ma con tetto alto di serie, magari in versione L3H3 se cerco più spazio. L’attacco dei sedili posteriori e delle cinture dovrà essere omologato da casa madre o da Società direttamente da essa delegate e senza scarico di responsabilità (non dall’allestitore, se non delegato), le poltroncine dovranno tutte essere solo sedute e non trasformabili in letti e il tutto dovrà passare un crash test di omologazione completo di allestimento interno. Letto basculante, batterie e serbatoi pieni inclusi, che voglio vedere dove finiscono e cosa travolgono al passaggio, in caso di errata progettazione. E se invece volessi un camper grande e comodo, open space, con una grande dinette per accogliere tutti gli amici del calcetto la sera a cena, frigo da 150 lt e spazio per caricare lo scooter sul quale poi mi sposterò durante i 21 giorni di ormeggio stanziale a Lignano Sabbiadoro o a Castiglione della Pescaia? Mi compro una roulotte e non un camper o affitto un residence, magari con piscina. Dal mio punto di vista, non mi interessa di avere un salotto in grado di accogliere la regina di Svezia o un bagno con l’idromassaggio per 4 persone e la cromoterapia e nemmeno un garage che possa esporre una collezione di statue di Rodin, se poi mia figlia o mia moglie rischiano la vita in caso di incidente. E mi stupisco sempre quando parlo con camperisti che minimizzano questo aspetto. Perché, in fondo, dovremmo essere noi ad avere il coltello dalla parte del manico: i soldi (tanti) li mettiamo noi, su mezzi che scegliamo noi. Se continuiamo a scegliete VR che privilegiano lo spazio interno e la raffinatezza dei tessuti o la dimensione del bagno, e manco facciamo mezza domande al venditore sulla sicurezza in caso di urto (ma quella sulla grandine si! E per questo si sono adeguati!), o sul peso reale, le case costruttrici ci vengono dietro. Però poi magari non compreremmo mai un auto che ha “solo” 3 stelle al crash test invece che 5, perché la sicurezza … Di confini non ne ho mai visto uno. Ma ho sentito che esistono nella mente di alcune persone. (Thor Heyerdahl)
Buonasera a tutti...!
http://iltirreno.gelocal.it/pon...
http://www.romatoday.it/cronaca...

In risposta al messaggio di cammello69 del 25/08/2016 alle 22:24:25
Buonasera a tutti...! Ciao Kiboko, benvenuto... A mio modesto parere, strettamente personale, credo che tutti i camperisti sono coscienti delle proprie scelte e quando si trovano a minimizzare la sicurezza, lo fanno soloperchè sono di parte... Mi permetto di dire questo perchè anche il sottoscritto proviene da un mansardato e poi da un semintegrale di 7 metri che viaggiava sempre in sovraccarico, ma con coscienza e cognizione di causa... Cosa dirti? sono stato fortunato e mi è sempre andata bene? Ho fatto il motociclista per più di 20 anni con moto super sport e si viaggiava ad una media di 180-200 km/orari... Cosa dirti' anche li mi è andata bene oppure sono stato bravo a guidare e prundente? Buh..., non so.... Oggi sono un felicissimo possessore (da 8 mesi) di un furgonato di metri 5.99 e le 2 moto che avevo le ho date via 4 anni fa...., non rimpiango nulla perchè mi son divertito..., anche se devo esserti sincero, quando sento il rombo di qualche moto, mi bolle ancora il sangue nelle vene.... Teo iz7avuVan - Font Vendome Horizon 307 150cv
Ciao Cammello69