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Sicurezza dei VR - polemica e proposta

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Kiboko
Kiboko
25/08/2016 410
Inserito il 25/08/2016 alle: 18:34:17
Sono nuovo, è il mio primo post qui.
No, non sono possessore di un VR, ma finora ne ho noleggiati diversi, estate e inverno, Italia e Europa, grandi mansardati e piccoli furgonati.
Prima della figliolanza, con mia moglie abbiamo vagabondato tanto in moto sia per lunghi viaggi che per w.e. o rapide scorribande in posti nuovi e per questo riteniamo che il VR sia il naturale passo successivo, ma finora siamo molto restii all'acquisto.
Riguardo il mio post, lo so che se ne è parlato altre volte, ma provo a rilanciare quest’argomento, per diversi motivi.
Il primo: è che mi sta a cuore e mi interessa sapere se sono solo io a pensarla in un certo modo.
Il secondo:  che, se invece ci scoprissimo in tanti, sarebbe un’ottima occasione per fare pressione ai costruttori per cambiare qualcosa in merito, o fargli capire che c’è un target potenziale che sta cercando altro. E c’è anche la Fiera di Parma vicina, dove le nostre voci potrebbero avere tanti ascoltatori.
Il terzo: è che vorrei condividere con voi, e con chi mi leggerà, delle soluzioni e non limitarmi a elencare problemi.
Considerazione iniziale: ritengo i VR attuali, dai mansardati ai semintegrali, pericolosi per i passeggeri in caso di incidente. 
E siccome tra i miei passeggeri ci sono mia moglie e i miei figli, ovvero le persone che amo di più, la questione non mi piace.
Non mi piace che tra il sedile con sopra il seggiolino di mia figlia e un oggetto contundente, ci siano due sottili pellicole di vetroresina o di legno con in mezzo qualche centimetro di robusto styrofoam, invece che qualcosa in grado di proteggerla come nell’automobile su cui viaggia normalmente.
Senza pensare a cosa potrebbe avere dietro la schiena, separato da un foglio di multistrato, tra forno, frigorifero o bagno.
Ritengo a dir poco insano che i VR non siano sottoposti a nessun crash test o non debbano rispondere ad alcuna normativa sulla modalità e robustezza di costruzione, rispettando uno standard di sicurezza dei passeggeri, o sul fissaggio dei componenti interni, in caso di urto o ribaltamento, condiviso nella misurazione e verificato con test.
Così come ritengo insano che possano essere omologati per uso su strade aperte al traffico i motorhome, con la loro cabina in vetroresina antigraffio condita da tubo di ferro, che non conosce omologazioni da crash test e affida la protezione degli occupanti alle affermazioni autoreferenziali della casa costruttrice o alle capacità dialettiche del venditore, più che alle (rimosse) strutture ad assorbimento d’urto studiate dalla case costruttrici.
Personalmente non riesco a capire i camper pianalati, con la loro cellula “strutturale” che affida la rigidità torsionale di un mezzo che deve tenere in curva 3,5 q lanciati a 90/110 km/h a un telaio da roulotte con sopra un parallelepipedo di sfogliatella di legno e polistirolo che dovrebbe irrigidire il tutto, invece che affidarsi agli originali longheroni in scatolato di acciaio.
E faccio anche molta fatica a immaginare come si possa pensare di realizzare un camper pianalato da oltre 7 mt con un garage posteriore a sbalzo di 2 mt in grado di accogliere una ruspa, su una meccanica a trazione anteriore.
O meglio, faccio fatica a capire chi lo acquista e ci mette i soldi sopra.
Perché poi ci siamo noi, i camperisti, l’altra faccia dello stesso problema.
Ritengo incoscienti coloro che fanno finta che la questione “sicurezza” non esista perché siccome loro guidano “con prudenza” sono sicuri che anche il resto del modo guiderà allo stesso modo, TIR assonnati, auto con ubriachi, smanettoni del cellulare, vecchietti distratti che non vedono gli stop, lastre di ghiaccio in curva di notte incluse, e basterà questo a fargli evitare qualsiasi incidente a loro e, alle persone a cui vogliono bene, di farsi male; o coloro che si affidano al fato, declinato in diversi modi (tipo: non supero gli 80 km/h anche sulle autostrade a 3 corsie alle 3 di notte, per cui non farò mai incidenti; a me non è successo nulla sul camper e ho fatto più di 2.500.000 di km per cui non mi succederà mai nulla; i miei genitori hanno sempre fatto viaggi con figli e nipoti su camper fatti di cartone pressato e sono sopravvissuti fino a 95 anni quindi a me che ho il camper con la buccia di alluminio non accadrà nulla; ho l’immagine di S. Simeone di Sis sul cruscotto e lui mi protegge da tutto, il destino se ti vuole ti chiama) per affermare che viaggiare in camper è sicuro; o che dicono che siccome il camper è più alto di un auto nulla potrà entrare nella fiancata (sic!) ignorando che magari hanno un ribassato e dimenticando l’esistenza di pali, alberi, scarpate, altri furgoni, SUV e TIR inclusi; o gli “ingegneri strutturali” che affermano che un monoscocca è sicuro a prescindere, perché è più robusto di uno a pannelli di polistirolo (e ci mancherebbe! Forse anche il cartongesso è più robusto).
E toglierei per sempre la possibilità di guidare, acquistare o noleggiare un camper, oltre a togliergli da subito il mio rispetto come persone, a tutti i camperisti che fanno dormire o viaggiare figli/coniugi sui letti in viaggio o non li legano alle cinture o ai seggiolini, sapendo che in caso di incidente la massa (libera) moltiplicata per la velocità, viene poi divisa dagli spigoli degli oggetti che incontra al passaggio, prima di finire spalmata da qualche parte.
Aprite gli occhi: gli incidenti possono succedere a tutti! Ovviamente anche a chi fa di tutto per evitarli.
E il fatto che non sia mai successo a voi, non vuol dire che siate immuni, ma che dobbiamo essere preparati per affrontare questi eventi nel modo migliore, sia come sicurezza attiva che passiva, come nelle automobili, proprio perché non tutto dipende da noi.
Cosa vorrei?
Non penso a cellule in carbonio, con endoscheletro in titanio o altre ipotesi fantasiose o aerospaziali  dai costi inaccettabili e dalle riparazioni improbabili.
Ma qualcosa di più semplice e facilmente implementabile: tenere separata la cabina dove si sta quando ci si muove su strada, dalla cellula dove si sta quando si è fermi. Ovvero, in cabina si viaggia, nella cellula si mangia, dorme e quant’altro e solo quando si è fermi. Senza commistioni di attività
Praticamente: se ho un furgone a cabina corta, avrò 2/3 posti omologati (quelli davanti) e una cellula fissata sul telaio originale posteriore. Se voglio avere 4 o più posti omologati, scelgo un doppia cabina, un passo più lungo e una cellula più grande che, eventualmente, si prolunga sopra il tetto originale della cabina se scelgo un mansardato.
Tutti i posti, essendo in cabina, avrebbero cinture a 3 punti, sedili antiscivolamento, struttura omologata e sportelli di lamiera, magari con barre antisfondamento.
La cellula abitabile sarà separata dalla cabina e accessibile solo da una porta, così da evitare di prendere sulla nuca oggetti che arrivano da dietro. E considerato che ho visto staccato dopo un urto un forno posizionato intelligentemente a un metro dal pavimento, la parete di fondo della cabina dovrà essere quella originale in lamiera e anche il tetto sarà quello originale della cabina.
Voglio uno spazio continuo, senza la separazione della cellula? Sceglierò un furgonato, ma con tetto alto di serie, magari in versione L3H3 se cerco più spazio. L’attacco dei sedili posteriori e delle cinture dovrà essere omologato da casa madre o da Società direttamente da essa delegate e senza scarico di responsabilità (non dall’allestitore, se non delegato), le poltroncine dovranno tutte essere solo sedute e non trasformabili in letti e il tutto dovrà passare un crash test di omologazione completo di allestimento interno. Letto basculante, batterie e serbatoi pieni inclusi, che voglio vedere dove finiscono e cosa travolgono al passaggio, in caso di errata progettazione.
E se invece volessi un camper grande e comodo, open space, con una grande dinette per accogliere tutti gli amici del calcetto la sera a cena, frigo da 150 lt e spazio per caricare lo scooter sul quale poi mi sposterò durante i 21 giorni di ormeggio stanziale a Lignano Sabbiadoro o a Castiglione della Pescaia?
Mi compro una roulotte e non un camper o affitto un residence, magari con piscina.
Dal mio punto di vista, non mi interessa di avere un salotto in grado di accogliere la regina di Svezia o un bagno con l’idromassaggio per 4 persone e la cromoterapia e nemmeno un garage che possa esporre una collezione di statue di Rodin, se poi mia figlia o mia moglie rischiano la vita in caso di incidente.
E mi stupisco sempre quando parlo con camperisti che minimizzano questo aspetto.
Perché, in fondo, dovremmo essere noi ad avere il coltello dalla parte del manico: i soldi (tanti) li mettiamo noi, su mezzi che scegliamo noi.
Se continuiamo a scegliete VR che privilegiano lo spazio interno e la raffinatezza dei tessuti o la dimensione del bagno, e manco facciamo mezza domande al venditore sulla sicurezza in caso di urto (ma quella sulla grandine si! E per questo si sono adeguati!), o sul peso reale, le case costruttrici ci vengono dietro.
Però poi magari non compreremmo mai un auto che ha “solo” 3 stelle al crash test invece che 5, perché la sicurezza …
Di confini non ne ho mai visto uno. Ma ho sentito che esistono nella mente di alcune persone. (Thor Heyerdahl)
RobertoBcn
RobertoBcn
-
Inserito il 25/08/2016 alle: 18:46:35
 Tanti problemi sulla sicurezza e poi tu stesso dici che per anni sei andato con tua moglie in moto ?

Moto: dicesi di artefatto con due (DUE)ruote dall'equilibrio instabile, sul quale i passeggeri viaggiano completamente scoperti, alla mercé di qualsiasi automobilista distratto, per non parlare delle lastre di ghiaccio di cui sopra.
Unica protezione un casco di polistirolo e una giacchetta che se non é dainese non vale perché non fa fi.go.




aaaaaaaaakiboko..... tranquillo, il problema é che stai invecchiando pure tu. Non ci pensare. laugh
Lavorare é veramente uno schifº: per convincerti a farlo ti devono pagare.
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impiegatodelvolante
impiegatodel...
rating

14/01/2010 29546
Inserito il 25/08/2016 alle: 19:50:20
In risposta al messaggio di RobertoBcn del 25/08/2016 alle 18:46:35

 Tanti problemi sulla sicurezza e poi tu stesso dici che per anni sei andato con tua moglie in moto ? Moto: dicesi di artefatto con due (DUE)ruote dall'equilibrio instabile, sul quale i passeggeri viaggiano completamente
scoperti, alla mercé di qualsiasi automobilista distratto, per non parlare delle lastre di ghiaccio di cui sopra. Unica protezione un casco di polistirolo e una giacchetta che se non é dainese non vale perché non fa fi.go. aaaaaaaaakiboko..... tranquillo, il problema é che stai invecchiando pure tu. Non ci pensare.  Lavorare é veramente uno schifº: per convincerti a farlo ti devono pagare.
...

ti dispiace farmi un riassunto? mi rifiuto categoricamente di leggere tutto quel papiro


L''erba cattiva non muore mai,
quella buona finisce subito....
9
Kiboko
Kiboko
25/08/2016 410
Inserito il 25/08/2016 alle: 20:28:28
In risposta al messaggio di RobertoBcn del 25/08/2016 alle 18:46:35

 Tanti problemi sulla sicurezza e poi tu stesso dici che per anni sei andato con tua moglie in moto ? Moto: dicesi di artefatto con due (DUE)ruote dall'equilibrio instabile, sul quale i passeggeri viaggiano completamente
scoperti, alla mercé di qualsiasi automobilista distratto, per non parlare delle lastre di ghiaccio di cui sopra. Unica protezione un casco di polistirolo e una giacchetta che se non é dainese non vale perché non fa fi.go. aaaaaaaaakiboko..... tranquillo, il problema é che stai invecchiando pure tu. Non ci pensare.  Lavorare é veramente uno schifº: per convincerti a farlo ti devono pagare.
...

Ciao Robertobcn,  dicesi "benaltrismo", o "orecchie da mercante" ma vabbè, provo a risponderti lo stesso.
​In moto avevamo sempre casco ben allacciato, giubbotti in cordura con protezioni su spalle, gomiti e schiena, tutte regolarmente omologati con normativa europea, pantaloni in cordura con protezioni su anche e ginocchia, anch'esse omologate, e stivali.
​Come dicevo, c'è chi preferisce essere preparato alle distrazioni altrui, e chi no.
​Tu fai le tue scelte per le persone a cu vuoi bene, io farò le mie.
​Buona strada
 
Di confini non ne ho mai visto uno. Ma ho sentito che esistono nella mente di alcune persone. (Thor Heyerdahl)
9
Kiboko
Kiboko
25/08/2016 410
Inserito il 25/08/2016 alle: 20:30:50
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 25/08/2016 alle 19:50:20

ti dispiace farmi un riassunto? mi rifiuto categoricamente di leggere tutto quel papiro L''erba cattiva non muore mai, quella buona finisce subito....

Ciao Impiegatodelvolante, non ti preoccupare: non è per te quello che ho scritto laugh
Di confini non ne ho mai visto uno. Ma ho sentito che esistono nella mente di alcune persone. (Thor Heyerdahl)
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morodirho
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-
Inserito il 25/08/2016 alle: 20:32:40
In risposta al messaggio di Kiboko del 25/08/2016 alle 18:34:17

Sono nuovo, è il mio primo post qui. No, non sono possessore di un VR, ma finora ne ho noleggiati diversi, estate e inverno, Italia e Europa, grandi mansardati e piccoli furgonati. Prima della figliolanza, con mia moglie
abbiamo vagabondato tanto in moto sia per lunghi viaggi che per w.e. o rapide scorribande in posti nuovi e per questo riteniamo che il VR sia il naturale passo successivo, ma finora siamo molto restii all'acquisto. Riguardo il mio post, lo so che se ne è parlato altre volte, ma provo a rilanciare quest’argomento, per diversi motivi. Il primo: è che mi sta a cuore e mi interessa sapere se sono solo io a pensarla in un certo modo. Il secondo:  che, se invece ci scoprissimo in tanti, sarebbe un’ottima occasione per fare pressione ai costruttori per cambiare qualcosa in merito, o fargli capire che c’è un target potenziale che sta cercando altro. E c’è anche la Fiera di Parma vicina, dove le nostre voci potrebbero avere tanti ascoltatori. Il terzo: è che vorrei condividere con voi, e con chi mi leggerà, delle soluzioni e non limitarmi a elencare problemi. Considerazione iniziale: ritengo i VR attuali, dai mansardati ai semintegrali, pericolosi per i passeggeri in caso di incidente.  E siccome tra i miei passeggeri ci sono mia moglie e i miei figli, ovvero le persone che amo di più, la questione non mi piace. Non mi piace che tra il sedile con sopra il seggiolino di mia figlia e un oggetto contundente, ci siano due sottili pellicole di vetroresina o di legno con in mezzo qualche centimetro di robusto styrofoam, invece che qualcosa in grado di proteggerla come nell’automobile su cui viaggia normalmente. Senza pensare a cosa potrebbe avere dietro la schiena, separato da un foglio di multistrato, tra forno, frigorifero o bagno. Ritengo a dir poco insano che i VR non siano sottoposti a nessun crash test o non debbano rispondere ad alcuna normativa sulla modalità e robustezza di costruzione, rispettando uno standard di sicurezza dei passeggeri, o sul fissaggio dei componenti interni, in caso di urto o ribaltamento, condiviso nella misurazione e verificato con test. Così come ritengo insano che possano essere omologati per uso su strade aperte al traffico i motorhome, con la loro cabina in vetroresina antigraffio condita da tubo di ferro, che non conosce omologazioni da crash test e affida la protezione degli occupanti alle affermazioni autoreferenziali della casa costruttrice o alle capacità dialettiche del venditore, più che alle (rimosse) strutture ad assorbimento d’urto studiate dalla case costruttrici. Personalmente non riesco a capire i camper pianalati, con la loro cellula “strutturale” che affida la rigidità torsionale di un mezzo che deve tenere in curva 3,5 q lanciati a 90/110 km/h a un telaio da roulotte con sopra un parallelepipedo di sfogliatella di legno e polistirolo che dovrebbe irrigidire il tutto, invece che affidarsi agli originali longheroni in scatolato di acciaio. E faccio anche molta fatica a immaginare come si possa pensare di realizzare un camper pianalato da oltre 7 mt con un garage posteriore a sbalzo di 2 mt in grado di accogliere una ruspa, su una meccanica a trazione anteriore. O meglio, faccio fatica a capire chi lo acquista e ci mette i soldi sopra. Perché poi ci siamo noi, i camperisti, l’altra faccia dello stesso problema. Ritengo incoscienti coloro che fanno finta che la questione “sicurezza” non esista perché siccome loro guidano “con prudenza” sono sicuri che anche il resto del modo guiderà allo stesso modo, TIR assonnati, auto con ubriachi, smanettoni del cellulare, vecchietti distratti che non vedono gli stop, lastre di ghiaccio in curva di notte incluse, e basterà questo a fargli evitare qualsiasi incidente a loro e, alle persone a cui vogliono bene, di farsi male; o coloro che si affidano al fato, declinato in diversi modi (tipo: non supero gli 80 km/h anche sulle autostrade a 3 corsie alle 3 di notte, per cui non farò mai incidenti; a me non è successo nulla sul camper e ho fatto più di 2.500.000 di km per cui non mi succederà mai nulla; i miei genitori hanno sempre fatto viaggi con figli e nipoti su camper fatti di cartone pressato e sono sopravvissuti fino a 95 anni quindi a me che ho il camper con la buccia di alluminio non accadrà nulla; ho l’immagine di S. Simeone di Sis sul cruscotto e lui mi protegge da tutto, il destino se ti vuole ti chiama) per affermare che viaggiare in camper è sicuro; o che dicono che siccome il camper è più alto di un auto nulla potrà entrare nella fiancata (sic!) ignorando che magari hanno un ribassato e dimenticando l’esistenza di pali, alberi, scarpate, altri furgoni, SUV e TIR inclusi; o gli “ingegneri strutturali” che affermano che un monoscocca è sicuro a prescindere, perché è più robusto di uno a pannelli di polistirolo (e ci mancherebbe! Forse anche il cartongesso è più robusto). E toglierei per sempre la possibilità di guidare, acquistare o noleggiare un camper, oltre a togliergli da subito il mio rispetto come persone, a tutti i camperisti che fanno dormire o viaggiare figli/coniugi sui letti in viaggio o non li legano alle cinture o ai seggiolini, sapendo che in caso di incidente la massa (libera) moltiplicata per la velocità, viene poi divisa dagli spigoli degli oggetti che incontra al passaggio, prima di finire spalmata da qualche parte. Aprite gli occhi: gli incidenti possono succedere a tutti! Ovviamente anche a chi fa di tutto per evitarli. E il fatto che non sia mai successo a voi, non vuol dire che siate immuni, ma che dobbiamo essere preparati per affrontare questi eventi nel modo migliore, sia come sicurezza attiva che passiva, come nelle automobili, proprio perché non tutto dipende da noi. Cosa vorrei? Non penso a cellule in carbonio, con endoscheletro in titanio o altre ipotesi fantasiose o aerospaziali  dai costi inaccettabili e dalle riparazioni improbabili. Ma qualcosa di più semplice e facilmente implementabile: tenere separata la cabina dove si sta quando ci si muove su strada, dalla cellula dove si sta quando si è fermi. Ovvero, in cabina si viaggia, nella cellula si mangia, dorme e quant’altro e solo quando si è fermi. Senza commistioni di attività Praticamente: se ho un furgone a cabina corta, avrò 2/3 posti omologati (quelli davanti) e una cellula fissata sul telaio originale posteriore. Se voglio avere 4 o più posti omologati, scelgo un doppia cabina, un passo più lungo e una cellula più grande che, eventualmente, si prolunga sopra il tetto originale della cabina se scelgo un mansardato. Tutti i posti, essendo in cabina, avrebbero cinture a 3 punti, sedili antiscivolamento, struttura omologata e sportelli di lamiera, magari con barre antisfondamento. La cellula abitabile sarà separata dalla cabina e accessibile solo da una porta, così da evitare di prendere sulla nuca oggetti che arrivano da dietro. E considerato che ho visto staccato dopo un urto un forno posizionato intelligentemente a un metro dal pavimento, la parete di fondo della cabina dovrà essere quella originale in lamiera e anche il tetto sarà quello originale della cabina. Voglio uno spazio continuo, senza la separazione della cellula? Sceglierò un furgonato, ma con tetto alto di serie, magari in versione L3H3 se cerco più spazio. L’attacco dei sedili posteriori e delle cinture dovrà essere omologato da casa madre o da Società direttamente da essa delegate e senza scarico di responsabilità (non dall’allestitore, se non delegato), le poltroncine dovranno tutte essere solo sedute e non trasformabili in letti e il tutto dovrà passare un crash test di omologazione completo di allestimento interno. Letto basculante, batterie e serbatoi pieni inclusi, che voglio vedere dove finiscono e cosa travolgono al passaggio, in caso di errata progettazione. E se invece volessi un camper grande e comodo, open space, con una grande dinette per accogliere tutti gli amici del calcetto la sera a cena, frigo da 150 lt e spazio per caricare lo scooter sul quale poi mi sposterò durante i 21 giorni di ormeggio stanziale a Lignano Sabbiadoro o a Castiglione della Pescaia? Mi compro una roulotte e non un camper o affitto un residence, magari con piscina. Dal mio punto di vista, non mi interessa di avere un salotto in grado di accogliere la regina di Svezia o un bagno con l’idromassaggio per 4 persone e la cromoterapia e nemmeno un garage che possa esporre una collezione di statue di Rodin, se poi mia figlia o mia moglie rischiano la vita in caso di incidente. E mi stupisco sempre quando parlo con camperisti che minimizzano questo aspetto. Perché, in fondo, dovremmo essere noi ad avere il coltello dalla parte del manico: i soldi (tanti) li mettiamo noi, su mezzi che scegliamo noi. Se continuiamo a scegliete VR che privilegiano lo spazio interno e la raffinatezza dei tessuti o la dimensione del bagno, e manco facciamo mezza domande al venditore sulla sicurezza in caso di urto (ma quella sulla grandine si! E per questo si sono adeguati!), o sul peso reale, le case costruttrici ci vengono dietro. Però poi magari non compreremmo mai un auto che ha “solo” 3 stelle al crash test invece che 5, perché la sicurezza … Di confini non ne ho mai visto uno. Ma ho sentito che esistono nella mente di alcune persone. (Thor Heyerdahl)
...

comperati  un bel furgone,( che di regola  sono sottoposti ai crash test) lo fai allestire camper, e viaggi sicuro.Non credere che le aziende diano retta ai camperisti, a loro interessa vendere, a noi trovare la soluzione che piu ci aggrada. wink
aliena vitia in oculis habemus,
a tergo nostra sunt.
RobertoBcn
RobertoBcn
-
Inserito il 25/08/2016 alle: 21:29:09
In risposta al messaggio di Kiboko del 25/08/2016 alle 20:28:28

Ciao Robertobcn,  dicesi benaltrismo, o orecchie da mercante ma vabbè, provo a risponderti lo stesso. ​In moto avevamo sempre casco ben allacciato, giubbotti in cordura con protezioni su spalle, gomiti e schiena, tutte
regolarmente omologati con normativa europea, pantaloni in cordura con protezioni su anche e ginocchia, anch'esse omologate, e stivali. ​Come dicevo, c'è chi preferisce essere preparato alle distrazioni altrui, e chi no. ​Tu fai le tue scelte per le persone a cu vuoi bene, io farò le mie. ​Buona strada   Di confini non ne ho mai visto uno. Ma ho sentito che esistono nella mente di alcune persone. (Thor Heyerdahl)
...

Ah beh... se per te tutto si basa nel mettere uno schienalino in plastica... "omologato".... quel che cerchi non é sicurezza. Cerchi la sensazione di sicurezza, ma si tratta solo di una chimera. Ti consigliano un furgonato, ma sappiamo tutti che i crash test che si fanno a 30 o 40 all'ora mal si applicano a condizioni di guida reali. E prova ne siano le migliaia di morti ogni anno sulle strade. Qualunquismo? Chiaro. Però è comunque vero.

E invece sai che?? Dal punto di vista statistico i nostri camper di polistirolo sono piuttosto sicuri. Poche morti, per fortuna, e questo si deve a caratteristiche intrinseche del camper. Lento, goffo, tremendamente grande. Questo fa si che il conduttore cambi radicalmente la sua forma di guidare. Parlo per me, ma posso dirti che il mio modo di macinare km con il mio ducatone è a dir poco rilassato. Andando a 90 all'ora in prima corsia è più improbabile rimanere in mezzo a un tamponamento a catena.  Molto più facile che ti succeda in corsia di sorpasso a 150,  con un audi a6 da 300 cavalli e 5 stelle EuronCap.
A voler essere sicuri dovremmo avere tutti la cellula di sopravvivenza ma va così. Sono lussi riservati ai piloti.
Non ti senti sicuro?? E che problema c'è. Stai a casa. Molto più sicuro. Si è visto anche l'altra notte. 

 
Lavorare é veramente uno schifº: per convincerti a farlo ti devono pagare.
15
impiegatodelvolante
impiegatodel...
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14/01/2010 29546
Inserito il 25/08/2016 alle: 21:34:48
In risposta al messaggio di Kiboko del 25/08/2016 alle 20:30:50

Ciao Impiegatodelvolante, non ti preoccupare: non è per te quello che ho scritto Di confini non ne ho mai visto uno. Ma ho sentito che esistono nella mente di alcune persone. (Thor Heyerdahl)

E chi sei tu per stabilire cosa è o non è per me?
Sei appena arrivato e parti subito col piede sbagliato


L''erba cattiva non muore mai,
quella buona finisce subito....
14
Gattosilvestro
Gattosilvestro
rating

05/11/2011 7838
Inserito il 25/08/2016 alle: 21:44:36
Avrete sicuramente notato che tutti i mezzi di trasporto sono diventati più lunghi, larghi, alti e pesanti?
Ricordo che la Fiat Ritmo negli anni 80 era una "media", oggi quelle stesse misure stanno strette alle utilitarie.
Per i camper accade lo stesso e per riuscire a proporre un prodotto con un peso entro i 3500 kg gli allestitori sono impossibilitati a garantire un certo margine di sicurezza anche per gli occupanti posteriori (quelli che viaggiano in dinette) su mezzi di 7 metri e oltre senza sforare la fatidica soglia.

L'unico modo di invertire la tendenza è quella di rifiutare modelli di una certa taglia.
Il fattore sicurezza potrà essere una normale evoluzione di camper piccoli e leggeri.
Le aziende producono ciò che la gente compra.
Sta a noi iniziare.
Keep calm e buon camper Corrado
16
marob
marob
19/08/2009 2276
Inserito il 25/08/2016 alle: 21:49:43
In risposta al messaggio di Kiboko del 25/08/2016 alle 18:34:17

Sono nuovo, è il mio primo post qui. No, non sono possessore di un VR, ma finora ne ho noleggiati diversi, estate e inverno, Italia e Europa, grandi mansardati e piccoli furgonati. Prima della figliolanza, con mia moglie
abbiamo vagabondato tanto in moto sia per lunghi viaggi che per w.e. o rapide scorribande in posti nuovi e per questo riteniamo che il VR sia il naturale passo successivo, ma finora siamo molto restii all'acquisto. Riguardo il mio post, lo so che se ne è parlato altre volte, ma provo a rilanciare quest’argomento, per diversi motivi. Il primo: è che mi sta a cuore e mi interessa sapere se sono solo io a pensarla in un certo modo. Il secondo:  che, se invece ci scoprissimo in tanti, sarebbe un’ottima occasione per fare pressione ai costruttori per cambiare qualcosa in merito, o fargli capire che c’è un target potenziale che sta cercando altro. E c’è anche la Fiera di Parma vicina, dove le nostre voci potrebbero avere tanti ascoltatori. Il terzo: è che vorrei condividere con voi, e con chi mi leggerà, delle soluzioni e non limitarmi a elencare problemi. Considerazione iniziale: ritengo i VR attuali, dai mansardati ai semintegrali, pericolosi per i passeggeri in caso di incidente.  E siccome tra i miei passeggeri ci sono mia moglie e i miei figli, ovvero le persone che amo di più, la questione non mi piace. Non mi piace che tra il sedile con sopra il seggiolino di mia figlia e un oggetto contundente, ci siano due sottili pellicole di vetroresina o di legno con in mezzo qualche centimetro di robusto styrofoam, invece che qualcosa in grado di proteggerla come nell’automobile su cui viaggia normalmente. Senza pensare a cosa potrebbe avere dietro la schiena, separato da un foglio di multistrato, tra forno, frigorifero o bagno. Ritengo a dir poco insano che i VR non siano sottoposti a nessun crash test o non debbano rispondere ad alcuna normativa sulla modalità e robustezza di costruzione, rispettando uno standard di sicurezza dei passeggeri, o sul fissaggio dei componenti interni, in caso di urto o ribaltamento, condiviso nella misurazione e verificato con test. Così come ritengo insano che possano essere omologati per uso su strade aperte al traffico i motorhome, con la loro cabina in vetroresina antigraffio condita da tubo di ferro, che non conosce omologazioni da crash test e affida la protezione degli occupanti alle affermazioni autoreferenziali della casa costruttrice o alle capacità dialettiche del venditore, più che alle (rimosse) strutture ad assorbimento d’urto studiate dalla case costruttrici. Personalmente non riesco a capire i camper pianalati, con la loro cellula “strutturale” che affida la rigidità torsionale di un mezzo che deve tenere in curva 3,5 q lanciati a 90/110 km/h a un telaio da roulotte con sopra un parallelepipedo di sfogliatella di legno e polistirolo che dovrebbe irrigidire il tutto, invece che affidarsi agli originali longheroni in scatolato di acciaio. E faccio anche molta fatica a immaginare come si possa pensare di realizzare un camper pianalato da oltre 7 mt con un garage posteriore a sbalzo di 2 mt in grado di accogliere una ruspa, su una meccanica a trazione anteriore. O meglio, faccio fatica a capire chi lo acquista e ci mette i soldi sopra. Perché poi ci siamo noi, i camperisti, l’altra faccia dello stesso problema. Ritengo incoscienti coloro che fanno finta che la questione “sicurezza” non esista perché siccome loro guidano “con prudenza” sono sicuri che anche il resto del modo guiderà allo stesso modo, TIR assonnati, auto con ubriachi, smanettoni del cellulare, vecchietti distratti che non vedono gli stop, lastre di ghiaccio in curva di notte incluse, e basterà questo a fargli evitare qualsiasi incidente a loro e, alle persone a cui vogliono bene, di farsi male; o coloro che si affidano al fato, declinato in diversi modi (tipo: non supero gli 80 km/h anche sulle autostrade a 3 corsie alle 3 di notte, per cui non farò mai incidenti; a me non è successo nulla sul camper e ho fatto più di 2.500.000 di km per cui non mi succederà mai nulla; i miei genitori hanno sempre fatto viaggi con figli e nipoti su camper fatti di cartone pressato e sono sopravvissuti fino a 95 anni quindi a me che ho il camper con la buccia di alluminio non accadrà nulla; ho l’immagine di S. Simeone di Sis sul cruscotto e lui mi protegge da tutto, il destino se ti vuole ti chiama) per affermare che viaggiare in camper è sicuro; o che dicono che siccome il camper è più alto di un auto nulla potrà entrare nella fiancata (sic!) ignorando che magari hanno un ribassato e dimenticando l’esistenza di pali, alberi, scarpate, altri furgoni, SUV e TIR inclusi; o gli “ingegneri strutturali” che affermano che un monoscocca è sicuro a prescindere, perché è più robusto di uno a pannelli di polistirolo (e ci mancherebbe! Forse anche il cartongesso è più robusto). E toglierei per sempre la possibilità di guidare, acquistare o noleggiare un camper, oltre a togliergli da subito il mio rispetto come persone, a tutti i camperisti che fanno dormire o viaggiare figli/coniugi sui letti in viaggio o non li legano alle cinture o ai seggiolini, sapendo che in caso di incidente la massa (libera) moltiplicata per la velocità, viene poi divisa dagli spigoli degli oggetti che incontra al passaggio, prima di finire spalmata da qualche parte. Aprite gli occhi: gli incidenti possono succedere a tutti! Ovviamente anche a chi fa di tutto per evitarli. E il fatto che non sia mai successo a voi, non vuol dire che siate immuni, ma che dobbiamo essere preparati per affrontare questi eventi nel modo migliore, sia come sicurezza attiva che passiva, come nelle automobili, proprio perché non tutto dipende da noi. Cosa vorrei? Non penso a cellule in carbonio, con endoscheletro in titanio o altre ipotesi fantasiose o aerospaziali  dai costi inaccettabili e dalle riparazioni improbabili. Ma qualcosa di più semplice e facilmente implementabile: tenere separata la cabina dove si sta quando ci si muove su strada, dalla cellula dove si sta quando si è fermi. Ovvero, in cabina si viaggia, nella cellula si mangia, dorme e quant’altro e solo quando si è fermi. Senza commistioni di attività Praticamente: se ho un furgone a cabina corta, avrò 2/3 posti omologati (quelli davanti) e una cellula fissata sul telaio originale posteriore. Se voglio avere 4 o più posti omologati, scelgo un doppia cabina, un passo più lungo e una cellula più grande che, eventualmente, si prolunga sopra il tetto originale della cabina se scelgo un mansardato. Tutti i posti, essendo in cabina, avrebbero cinture a 3 punti, sedili antiscivolamento, struttura omologata e sportelli di lamiera, magari con barre antisfondamento. La cellula abitabile sarà separata dalla cabina e accessibile solo da una porta, così da evitare di prendere sulla nuca oggetti che arrivano da dietro. E considerato che ho visto staccato dopo un urto un forno posizionato intelligentemente a un metro dal pavimento, la parete di fondo della cabina dovrà essere quella originale in lamiera e anche il tetto sarà quello originale della cabina. Voglio uno spazio continuo, senza la separazione della cellula? Sceglierò un furgonato, ma con tetto alto di serie, magari in versione L3H3 se cerco più spazio. L’attacco dei sedili posteriori e delle cinture dovrà essere omologato da casa madre o da Società direttamente da essa delegate e senza scarico di responsabilità (non dall’allestitore, se non delegato), le poltroncine dovranno tutte essere solo sedute e non trasformabili in letti e il tutto dovrà passare un crash test di omologazione completo di allestimento interno. Letto basculante, batterie e serbatoi pieni inclusi, che voglio vedere dove finiscono e cosa travolgono al passaggio, in caso di errata progettazione. E se invece volessi un camper grande e comodo, open space, con una grande dinette per accogliere tutti gli amici del calcetto la sera a cena, frigo da 150 lt e spazio per caricare lo scooter sul quale poi mi sposterò durante i 21 giorni di ormeggio stanziale a Lignano Sabbiadoro o a Castiglione della Pescaia? Mi compro una roulotte e non un camper o affitto un residence, magari con piscina. Dal mio punto di vista, non mi interessa di avere un salotto in grado di accogliere la regina di Svezia o un bagno con l’idromassaggio per 4 persone e la cromoterapia e nemmeno un garage che possa esporre una collezione di statue di Rodin, se poi mia figlia o mia moglie rischiano la vita in caso di incidente. E mi stupisco sempre quando parlo con camperisti che minimizzano questo aspetto. Perché, in fondo, dovremmo essere noi ad avere il coltello dalla parte del manico: i soldi (tanti) li mettiamo noi, su mezzi che scegliamo noi. Se continuiamo a scegliete VR che privilegiano lo spazio interno e la raffinatezza dei tessuti o la dimensione del bagno, e manco facciamo mezza domande al venditore sulla sicurezza in caso di urto (ma quella sulla grandine si! E per questo si sono adeguati!), o sul peso reale, le case costruttrici ci vengono dietro. Però poi magari non compreremmo mai un auto che ha “solo” 3 stelle al crash test invece che 5, perché la sicurezza … Di confini non ne ho mai visto uno. Ma ho sentito che esistono nella mente di alcune persone. (Thor Heyerdahl)
...

per rispondere a uno dei tanti "enigmi" il mezzo che va bene per te è la roulotte. Sei obbligato a viaggiare con la tua auto durante i trasferimenti (sicurezza 5 stelle), quando ti fermi usi l'altra parte del convoglio meno sicuro in viaggio ma confortevole da ferma come un camper. Prendi in considerazione quello che ti dico. Se poi vuoi discutere con qualche costruttore sulla sicurezza dei loro mezzi va pure a Parma che lì senz'altro avranno tempo per ascoltarti. Buona serata.
La vita è un tour de forse.
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Kiboko
Kiboko
25/08/2016 410
Inserito il 25/08/2016 alle: 21:56:09
In risposta al messaggio di RobertoBcn del 25/08/2016 alle 21:29:09

Ah beh... se per te tutto si basa nel mettere uno schienalino in plastica... omologato.... quel che cerchi non é sicurezza. Cerchi la sensazione di sicurezza, ma si tratta solo di una chimera. Ti consigliano un furgonato,
ma sappiamo tutti che i crash test che si fanno a 30 o 40 all'ora mal si applicano a condizioni di guida reali. E prova ne siano le migliaia di morti ogni anno sulle strade. Qualunquismo? Chiaro. Però è comunque vero. E invece sai che?? Dal punto di vista statistico i nostri camper di polistirolo sono piuttosto sicuri. Poche morti, per fortuna, e questo si deve a caratteristiche intrinseche del camper. Lento, goffo, tremendamente grande. Questo fa si che il conduttore cambi radicalmente la sua forma di guidare. Parlo per me, ma posso dirti che il mio modo di macinare km con il mio ducatone è a dir poco rilassato. Andando a 90 all'ora in prima corsia è più improbabile rimanere in mezzo a un tamponamento a catena.  Molto più facile che ti succeda in corsia di sorpasso a 150,  con un audi a6 da 300 cavalli e 5 stelle EuronCap. A voler essere sicuri dovremmo avere tutti la cellula di sopravvivenza ma va così. Sono lussi riservati ai piloti. Non ti senti sicuro?? E che problema c'è. Stai a casa. Molto più sicuro. Si è visto anche l'altra notte.    Lavorare é veramente uno schifº: per convincerti a farlo ti devono pagare.
...

Ciao Robertobcn,
​schienalino???? Hai mai visto un paraschiena?? Prova a fare una semplice googolata
​Nei miei ca. 250.000 km moto ho avuto qualche incidente, ma grazie alle protezioni che si sono spaccate al posto mio, grazie al casco, che ha assorbito l'urto al posto mio, non mi sono fatto nulla, e nemmeno mia moglie.
​Tu la butti sulla statistica, dici che i crash test lasciano il tempo che trovano? 
​No matter, magari sari anche convinto che una vecchia Fiat 1100 sia sicura e protettiva quanto, se non più, di una Golf.
​Bene per te che te ne stai tranquillo con il tuo VR, la moglie è tua, i figli sono tuoi, sicuramente avrete fatto le vostre valutazioni, perché sono certo le avrai fatte, e ognuno è artefice del proprio destino.
​Tu hai fatto le tue scelte, io farò le mie.
​Ma da qui a dire che i VR sono sicuri perché "fanno meno  incidenti" ... è confondere per la seconda volta le cose.
​Hai mai visto direttamente o provato cercare qualche immagine su cosa accade quando quell'evento così raro avviene?
​Mi auguro che tu non vada mai a lavorare in una centrale nucleare (eeeeeeeh, ma la gabbia di cemento armato intorno al reattore che possa anche resistere all'impatto con un aereo civile a che serve che tanto non accadrà mai? lasciamo un muretto di traforati rivestito a calce, che va più che bene!)
Buona strada
Di confini non ne ho mai visto uno. Ma ho sentito che esistono nella mente di alcune persone. (Thor Heyerdahl)
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Kiboko
Kiboko
25/08/2016 410
Inserito il 25/08/2016 alle: 21:59:19
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 25/08/2016 alle 21:34:48

E chi sei tu per stabilire cosa è o non è per me? Sei appena arrivato e parti subito col piede sbagliato L''erba cattiva non muore mai, quella buona finisce subito....

Ciao Impiegatodelvolante,
​il giudizio di troppa lunghezza sul io post era tuo, non mio.
Poi, se lo leggi, mi piacerebbe sentire anche il tuo parere
Di confini non ne ho mai visto uno. Ma ho sentito che esistono nella mente di alcune persone. (Thor Heyerdahl)
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Kiboko
Kiboko
25/08/2016 410
Inserito il 25/08/2016 alle: 22:09:19
In risposta al messaggio di morodirho del 25/08/2016 alle 20:32:40

comperati  un bel furgone,( che di regola  sono sottoposti ai crash test) lo fai allestire camper, e viaggi sicuro.Non credere che le aziende diano retta ai camperisti, a loro interessa vendere, a noi trovare la soluzione che piu ci aggrada. aliena vitia in oculis habemus, a tergo nostra sunt.

Ciao Morodirho
​​Al momento non cerco l'acquisto, mi limiterebbe nelle destinazioni. 
​Ma i furgonati sono effettivamente in cima alla lista e cerco sempre di noleggiare questa tipologia.
Anche qui però, io vorrei una regolamentazione chiara, ad esempio, su come deve essere fatto e bloccato in marcia il basculante, sul posizionamento e caratteristiche dei serbatoi acqua ....
​Ad esempio gli Isere Evasion sono tra quelli che ho visto che mi sono piaciuti di più (e uno sono stato a un passo dal comprarlo, era un Daily H3L3, cioè un furgonato da 7mt)
Di confini non ne ho mai visto uno. Ma ho sentito che esistono nella mente di alcune persone. (Thor Heyerdahl)
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Kiboko
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25/08/2016 410
Inserito il 25/08/2016 alle: 22:19:09
In risposta al messaggio di Gattosilvestro del 25/08/2016 alle 21:44:36

Avrete sicuramente notato che tutti i mezzi di trasporto sono diventati più lunghi, larghi, alti e pesanti? Ricordo che la Fiat Ritmo negli anni 80 era una media, oggi quelle stesse misure stanno strette alle utilitarie.
Per i camper accade lo stesso e per riuscire a proporre un prodotto con un peso entro i 3500 kg gli allestitori sono impossibilitati a garantire un certo margine di sicurezza anche per gli occupanti posteriori (quelli che viaggiano in dinette) su mezzi di 7 metri e oltre senza sforare la fatidica soglia. L'unico modo di invertire la tendenza è quella di rifiutare modelli di una certa taglia. Il fattore sicurezza potrà essere una normale evoluzione di camper piccoli e leggeri. Le aziende producono ciò che la gente compra. Sta a noi iniziare. Keep calm e buon camperCorrado
...

Ciao Gattosilvestro
​hai ragione: le aziende producono quello che la gente compra.
Per questo sta ai camperisti scegliere con attenzione dove mettere i soldi e indirizzare le case verso cosa vogliamo.
​Ma se la gente preferisce comprare VR che privilegiano lo spazio e la mobilia rispetto ad altri parametri (ad esempio anche il rispetto del peso), le aziende quello produrranno

 
Di confini non ne ho mai visto uno. Ma ho sentito che esistono nella mente di alcune persone. (Thor Heyerdahl)
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cammello69
cammello69
23/01/2014 721
Inserito il 25/08/2016 alle: 22:24:25
In risposta al messaggio di Kiboko del 25/08/2016 alle 18:34:17

Sono nuovo, è il mio primo post qui. No, non sono possessore di un VR, ma finora ne ho noleggiati diversi, estate e inverno, Italia e Europa, grandi mansardati e piccoli furgonati. Prima della figliolanza, con mia moglie
abbiamo vagabondato tanto in moto sia per lunghi viaggi che per w.e. o rapide scorribande in posti nuovi e per questo riteniamo che il VR sia il naturale passo successivo, ma finora siamo molto restii all'acquisto. Riguardo il mio post, lo so che se ne è parlato altre volte, ma provo a rilanciare quest’argomento, per diversi motivi. Il primo: è che mi sta a cuore e mi interessa sapere se sono solo io a pensarla in un certo modo. Il secondo:  che, se invece ci scoprissimo in tanti, sarebbe un’ottima occasione per fare pressione ai costruttori per cambiare qualcosa in merito, o fargli capire che c’è un target potenziale che sta cercando altro. E c’è anche la Fiera di Parma vicina, dove le nostre voci potrebbero avere tanti ascoltatori. Il terzo: è che vorrei condividere con voi, e con chi mi leggerà, delle soluzioni e non limitarmi a elencare problemi. Considerazione iniziale: ritengo i VR attuali, dai mansardati ai semintegrali, pericolosi per i passeggeri in caso di incidente.  E siccome tra i miei passeggeri ci sono mia moglie e i miei figli, ovvero le persone che amo di più, la questione non mi piace. Non mi piace che tra il sedile con sopra il seggiolino di mia figlia e un oggetto contundente, ci siano due sottili pellicole di vetroresina o di legno con in mezzo qualche centimetro di robusto styrofoam, invece che qualcosa in grado di proteggerla come nell’automobile su cui viaggia normalmente. Senza pensare a cosa potrebbe avere dietro la schiena, separato da un foglio di multistrato, tra forno, frigorifero o bagno. Ritengo a dir poco insano che i VR non siano sottoposti a nessun crash test o non debbano rispondere ad alcuna normativa sulla modalità e robustezza di costruzione, rispettando uno standard di sicurezza dei passeggeri, o sul fissaggio dei componenti interni, in caso di urto o ribaltamento, condiviso nella misurazione e verificato con test. Così come ritengo insano che possano essere omologati per uso su strade aperte al traffico i motorhome, con la loro cabina in vetroresina antigraffio condita da tubo di ferro, che non conosce omologazioni da crash test e affida la protezione degli occupanti alle affermazioni autoreferenziali della casa costruttrice o alle capacità dialettiche del venditore, più che alle (rimosse) strutture ad assorbimento d’urto studiate dalla case costruttrici. Personalmente non riesco a capire i camper pianalati, con la loro cellula “strutturale” che affida la rigidità torsionale di un mezzo che deve tenere in curva 3,5 q lanciati a 90/110 km/h a un telaio da roulotte con sopra un parallelepipedo di sfogliatella di legno e polistirolo che dovrebbe irrigidire il tutto, invece che affidarsi agli originali longheroni in scatolato di acciaio. E faccio anche molta fatica a immaginare come si possa pensare di realizzare un camper pianalato da oltre 7 mt con un garage posteriore a sbalzo di 2 mt in grado di accogliere una ruspa, su una meccanica a trazione anteriore. O meglio, faccio fatica a capire chi lo acquista e ci mette i soldi sopra. Perché poi ci siamo noi, i camperisti, l’altra faccia dello stesso problema. Ritengo incoscienti coloro che fanno finta che la questione “sicurezza” non esista perché siccome loro guidano “con prudenza” sono sicuri che anche il resto del modo guiderà allo stesso modo, TIR assonnati, auto con ubriachi, smanettoni del cellulare, vecchietti distratti che non vedono gli stop, lastre di ghiaccio in curva di notte incluse, e basterà questo a fargli evitare qualsiasi incidente a loro e, alle persone a cui vogliono bene, di farsi male; o coloro che si affidano al fato, declinato in diversi modi (tipo: non supero gli 80 km/h anche sulle autostrade a 3 corsie alle 3 di notte, per cui non farò mai incidenti; a me non è successo nulla sul camper e ho fatto più di 2.500.000 di km per cui non mi succederà mai nulla; i miei genitori hanno sempre fatto viaggi con figli e nipoti su camper fatti di cartone pressato e sono sopravvissuti fino a 95 anni quindi a me che ho il camper con la buccia di alluminio non accadrà nulla; ho l’immagine di S. Simeone di Sis sul cruscotto e lui mi protegge da tutto, il destino se ti vuole ti chiama) per affermare che viaggiare in camper è sicuro; o che dicono che siccome il camper è più alto di un auto nulla potrà entrare nella fiancata (sic!) ignorando che magari hanno un ribassato e dimenticando l’esistenza di pali, alberi, scarpate, altri furgoni, SUV e TIR inclusi; o gli “ingegneri strutturali” che affermano che un monoscocca è sicuro a prescindere, perché è più robusto di uno a pannelli di polistirolo (e ci mancherebbe! Forse anche il cartongesso è più robusto). E toglierei per sempre la possibilità di guidare, acquistare o noleggiare un camper, oltre a togliergli da subito il mio rispetto come persone, a tutti i camperisti che fanno dormire o viaggiare figli/coniugi sui letti in viaggio o non li legano alle cinture o ai seggiolini, sapendo che in caso di incidente la massa (libera) moltiplicata per la velocità, viene poi divisa dagli spigoli degli oggetti che incontra al passaggio, prima di finire spalmata da qualche parte. Aprite gli occhi: gli incidenti possono succedere a tutti! Ovviamente anche a chi fa di tutto per evitarli. E il fatto che non sia mai successo a voi, non vuol dire che siate immuni, ma che dobbiamo essere preparati per affrontare questi eventi nel modo migliore, sia come sicurezza attiva che passiva, come nelle automobili, proprio perché non tutto dipende da noi. Cosa vorrei? Non penso a cellule in carbonio, con endoscheletro in titanio o altre ipotesi fantasiose o aerospaziali  dai costi inaccettabili e dalle riparazioni improbabili. Ma qualcosa di più semplice e facilmente implementabile: tenere separata la cabina dove si sta quando ci si muove su strada, dalla cellula dove si sta quando si è fermi. Ovvero, in cabina si viaggia, nella cellula si mangia, dorme e quant’altro e solo quando si è fermi. Senza commistioni di attività Praticamente: se ho un furgone a cabina corta, avrò 2/3 posti omologati (quelli davanti) e una cellula fissata sul telaio originale posteriore. Se voglio avere 4 o più posti omologati, scelgo un doppia cabina, un passo più lungo e una cellula più grande che, eventualmente, si prolunga sopra il tetto originale della cabina se scelgo un mansardato. Tutti i posti, essendo in cabina, avrebbero cinture a 3 punti, sedili antiscivolamento, struttura omologata e sportelli di lamiera, magari con barre antisfondamento. La cellula abitabile sarà separata dalla cabina e accessibile solo da una porta, così da evitare di prendere sulla nuca oggetti che arrivano da dietro. E considerato che ho visto staccato dopo un urto un forno posizionato intelligentemente a un metro dal pavimento, la parete di fondo della cabina dovrà essere quella originale in lamiera e anche il tetto sarà quello originale della cabina. Voglio uno spazio continuo, senza la separazione della cellula? Sceglierò un furgonato, ma con tetto alto di serie, magari in versione L3H3 se cerco più spazio. L’attacco dei sedili posteriori e delle cinture dovrà essere omologato da casa madre o da Società direttamente da essa delegate e senza scarico di responsabilità (non dall’allestitore, se non delegato), le poltroncine dovranno tutte essere solo sedute e non trasformabili in letti e il tutto dovrà passare un crash test di omologazione completo di allestimento interno. Letto basculante, batterie e serbatoi pieni inclusi, che voglio vedere dove finiscono e cosa travolgono al passaggio, in caso di errata progettazione. E se invece volessi un camper grande e comodo, open space, con una grande dinette per accogliere tutti gli amici del calcetto la sera a cena, frigo da 150 lt e spazio per caricare lo scooter sul quale poi mi sposterò durante i 21 giorni di ormeggio stanziale a Lignano Sabbiadoro o a Castiglione della Pescaia? Mi compro una roulotte e non un camper o affitto un residence, magari con piscina. Dal mio punto di vista, non mi interessa di avere un salotto in grado di accogliere la regina di Svezia o un bagno con l’idromassaggio per 4 persone e la cromoterapia e nemmeno un garage che possa esporre una collezione di statue di Rodin, se poi mia figlia o mia moglie rischiano la vita in caso di incidente. E mi stupisco sempre quando parlo con camperisti che minimizzano questo aspetto. Perché, in fondo, dovremmo essere noi ad avere il coltello dalla parte del manico: i soldi (tanti) li mettiamo noi, su mezzi che scegliamo noi. Se continuiamo a scegliete VR che privilegiano lo spazio interno e la raffinatezza dei tessuti o la dimensione del bagno, e manco facciamo mezza domande al venditore sulla sicurezza in caso di urto (ma quella sulla grandine si! E per questo si sono adeguati!), o sul peso reale, le case costruttrici ci vengono dietro. Però poi magari non compreremmo mai un auto che ha “solo” 3 stelle al crash test invece che 5, perché la sicurezza … Di confini non ne ho mai visto uno. Ma ho sentito che esistono nella mente di alcune persone. (Thor Heyerdahl)
...

Buonasera a tutti...!
Ciao Kiboko, benvenuto...
A mio modesto parere, strettamente personale, credo che tutti i camperisti sono coscienti delle proprie scelte e quando si trovano a minimizzare la sicurezza, lo fanno solo perchè sono di parte...
Mi permetto di dire questo perchè anche il sottoscritto proviene da un mansardato e poi da un semintegrale di 7 metri che viaggiava sempre in sovraccarico, ma con coscienza e cognizione di causa...
Cosa dirti? sono stato fortunato e mi è sempre andata bene?
Ho fatto il motociclista per più di 20 anni con moto super sport e si viaggiava ad una media di 180-200 km/orari... Cosa dirti' anche li mi è andata bene oppure sono stato bravo a guidare e prundente? Buh..., non so....
Oggi sono un felicissimo possessore (da 8 mesi) di un furgonato di metri 5.99 e le 2 moto che avevo le ho date via 4 anni fa...., non rimpiango nulla perchè mi son divertito..., anche se devo esserti sincero, quando sento il rombo di qualche moto, mi bolle ancora il sangue nelle vene....

 
Teo iz7avu --------------------- Van - Font Vendome Horizon 307 150cv
RobertoBcn
RobertoBcn
-
Inserito il 25/08/2016 alle: 22:36:58
Okkkei. Potevi dirlo che sei solo un troll laugh
Buon divertimento. Io scendo qui. Stavolta ci sono cascato.
Lavorare é veramente uno schifº: per convincerti a farlo ti devono pagare.
13
Phaserit
Phaserit
21/10/2012 821
Inserito il 25/08/2016 alle: 22:53:01
Sarà anche un troll, ma mi sembra che dica cose che io condivido, infatti ho un furgonato e mi sento più sicuro...
Per  chi dice, vado piano non supero e sono prudente date un'occhiata qui:

http://iltirreno.gelocal.it/pon...


e meno male che sembra non ci fosse nessuno nella cellula...


Qui invece purtroppo in cellula viaggiavano due persone:

http://www.romatoday.it/cronaca...


Ciao
Davide

Modificato da Phaserit il 25/08/2016 alle 22:58:54
22
Roberto66
Roberto66
rating

19/10/2003 22556
Inserito il 25/08/2016 alle: 22:57:07
ITrovo alcuni spunti condivisibili Ma non e un po presto per i panettoni ? smiley

 

Ci sono solo due giorni all'' anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l'' altro si chiama domani, perci� oggi � il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere. (Dalai Lama)

9
Kiboko
Kiboko
25/08/2016 410
Inserito il 25/08/2016 alle: 22:59:49
In risposta al messaggio di cammello69 del 25/08/2016 alle 22:24:25

Buonasera a tutti...! Ciao Kiboko, benvenuto... A mio modesto parere, strettamente personale, credo che tutti i camperisti sono coscienti delle proprie scelte e quando si trovano a minimizzare la sicurezza, lo fanno solo
perchè sono di parte... Mi permetto di dire questo perchè anche il sottoscritto proviene da un mansardato e poi da un semintegrale di 7 metri che viaggiava sempre in sovraccarico, ma con coscienza e cognizione di causa... Cosa dirti? sono stato fortunato e mi è sempre andata bene? Ho fatto il motociclista per più di 20 anni con moto super sport e si viaggiava ad una media di 180-200 km/orari... Cosa dirti' anche li mi è andata bene oppure sono stato bravo a guidare e prundente? Buh..., non so.... Oggi sono un felicissimo possessore (da 8 mesi) di un furgonato di metri 5.99 e le 2 moto che avevo le ho date via 4 anni fa...., non rimpiango nulla perchè mi son divertito..., anche se devo esserti sincero, quando sento il rombo di qualche moto, mi bolle ancora il sangue nelle vene....   Teo iz7avuVan - Font Vendome Horizon 307 150cv
...

Ciao Cammello69
​grazie per il benvenuto smiley
​Sulle moto, ah ... come ti capisco.
​La prima estate che abbiamo fatto col camper invece che con la moto, siamo andati in zona Foresta Nera: uno strazio
​Facevo le curve lento lento, ma dentro di me pensavo "5^, 4^, 3^, punto di fuoco, riapro ..." e quasi mi venivano i lacrimoni a guardare i giessoni tedeschi carichi a zonzo.
Però quando dici che i camperisti si trovano a minimizzare sulla sicurezza lo fanno solo perché sono di parte ... ecco, esce quella parte di quest'ambiente che meno capisco. Io penso che tutti dovremmo essere dalla stessa parte su certi argomenti, e invece scopro che alla maggior parte semplicemente non interessa.
Di confini non ne ho mai visto uno. Ma ho sentito che esistono nella mente di alcune persone. (Thor Heyerdahl)
RobertoBcn
RobertoBcn
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Inserito il 25/08/2016 alle: 23:02:14
Davide cerca una foto dove un camion abbia investito un fuoristrada a 100 all'ora. Mi aspetto che la foto sia assolutamente simile. Quel camion ha scavalcato il pianale del camper e si é mangiato tutta la cellula. Ma credi che sulla stessa dinamica i longheroni di un furgonato avrebbero retto molto di piú? Spero per te che hai un furgonato di sbagliarmi, ma per me non cambierebbe assolutamente nulla.
Lavorare é veramente uno schifº: per convincerti a farlo ti devono pagare.
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Cenyel
Cenyel
17/07/2016 8
Inserito il 25/08/2016 alle: 23:57:15
Ciao a tutti,
indubbiamente il tema della sicurezza è un tema importantissimo da non sottovalutare, ma non per questo deve diventare un ossessione.
La foto di  Phaserit è un ottimo esempio di un possibile incidente ma io mi domando.... e se al posto di quel camper ci fosse stata una vettura oppure una moto?
Credo che se un camion di quelle dimensioni e con chi sa quale peso e quale velocità travolge qualcosa ne resta veramente poco.
A fare un qualunque tipo incidente insignificante ci vuole veramente poco, ed il passo a un incidente grave è breve.
Kiboko, non illuderti di essere pronto a tutto perché se un tir che trasporta legna perde il carico, se un trasporti eccezionali sfiora il guardrail, se un albero a bordo strada ha un ramo malato, se c'è del ghiaccio, se c'è nebbia non sei al sicuro al 100% neanche in centro a piedi a passeggiare sotto i portici.
Si può andare piano quanto si vuole, ma è anche ad andare piano che si provocano incidenti.
Altro aspetto è quello economico: un camper nuovo costa sui 70.000 euro circa, quanto costerebbe se ci fossero tutte le omologazioni ed i crash test che suggerisci? Credo sia già difficile vendere in questo periodo storico....
In conclusione, sono al sicuro a guidare un camper? No, ma neanche a guidare un auto, andare a piedi o a stare in barca da solo in mezzo al mare.
A Roma si direbbe: "A chi tocca nun se 'ngrugna".

Sono nuovo del forum e tra post che ho letto questo è il primo che trovo a contenere, mio malgrado, dei toni astiosi.



 
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