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Tipologie di collegamento BS in parallelo

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6
carcat
carcat
22/01/2019 449
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Inserito il 02/03/2022 alle: 18:01:45
Cari Elettroesperti, guardando i tre esempi di collegamento BS in parallelo, ce n'è uno migliore degli altri? differenze?
E' una curiosità ma potrebbe essere utile approfondire per chi, come me, capisce poco di elettricità...smileyTIPOLOGIE%20PARALLELO.jpg
Carlo
6
carcat
carcat
22/01/2019 449
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Inserito il 03/03/2022 alle: 10:45:01
In risposta al messaggio di carcat del 02/03/2022 alle 18:01:45

Cari Elettroesperti, guardando i tre esempi di collegamento BS in parallelo, ce n'è uno migliore degli altri? differenze? E' una curiosità ma potrebbe essere utile approfondire per chi, come me, capisce poco di elettricità... Carlo
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Carlo
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banoyo
banoyo
23/12/2011 2108
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Inserito il 03/03/2022 alle: 11:04:00
Sono tutti e tre corretti, la scelta può dipendere dalla posizione delle BS o dalle dimensioni dei cavi per il Caso 1.
Caso 3 :  non vedo il motivo di allungare il cavo negativo, ma se è per comodità di montaggio va bene.
Tiziano

Modificato da banoyo il 03/03/2022 alle 11:07:46
10
rubylove
rubylove
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09/06/2015 5482
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Inserito il 03/03/2022 alle: 12:43:23
Il 3 é il migliore se i cavi hanno la stessa lunghezza
L'1 anche ma meno pratico perche devi montare dei morsetti, ovviamente sempre con cavi di raccordo uguali
il 2 no perché BS 2 é collegata con due spezzoni di cavo che oppongono una resistenza maggiore di quella che ha l'altra
funzionano tutti e tre i collegamenti ma se hai posto questa domanda é perché presumi che ci sia una differenza

Dato che la caduta di tensione zero non esiste, almeno che sia pari

Per quanto piccola la corrente circolante sulla BS 2 del caso 2 é inferiore alla BS1 se pur di poco ma se fai una misura con uno strumento quando é richiesta una corrente elevata, la contribuzione della BS 2 potrebbe essere inferiore non di poco, magari qualche A, ad esempio se colleghi un inverter collegato ad un elettrodomestico che ha un certo assorbimento
la differenza di circolazione di corrente dovuta al cavo in più, la noti solo con utenze importanti ed é legata alla lunghezza oltre che alla sezione del cavo

All'atto pratico cambia veramente poco ma vale  quello che ho scritto sopra, la differenza se pur piccola c'é, ciao
l'analogico non è il vecchio e il digitale il nuovo, no, non è così! Il digitale è solo un modo per rappresentare l'analogico, la natura, è analogica

Modificato da rubylove il 03/03/2022 alle 12:51:54
6
carcat
carcat
22/01/2019 449
Rispondi Abuso
Inserito il 03/03/2022 alle: 13:02:38
Grazie per le risposte, io mi trovo nel caso 1, ma più frequentemente vedo applicato il caso 3 e mi sono chiesto per quale motivo il conce non avesse adottato quella soluzione. Batterie e collegamento alle utenze sono nelle immediate adiacenze quindi non c'erano problemi di distanze o posizioni diverse.
 
Carlo
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Subalpino
Subalpino
07/12/2010 2858
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Inserito il 03/03/2022 alle: 13:05:17
Io scelgo sempre la soluzione 1 (almeno per i +) perchè metto fusibili separati per ogni batteria vicinissimi al polo e collego i due cavi ad un commutatore che mi permette di escludere una batteria per guasto/manutenzione.
Le altre soluzioni sono altrettanto valide a patto che i ponticelli siano cortissimi (meno della metà della distanza tra poli) e ben protetti.

Alla fine il problema numero uno è scongiurare che dei cavi collegati alla batteria e senza protezione vadano in corto per distacco, taglio o abrasione dell'isolante. Considerando che stiamo parlando di un veicolo.
 
quello che succede a Las Vegas resta a Las Vegas, quello che succede sul forum resta sul forum
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rubylove
rubylove
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09/06/2015 5482
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Inserito il 03/03/2022 alle: 13:35:18
Non ho considerato i fusibili in questo contesto ma solo perché do per scontato che ci siano

Io li monto sempre direttamente attaccati al morsetto del polo positivo, formato megaval 
l'analogico non è il vecchio e il digitale il nuovo, no, non è così! Il digitale è solo un modo per rappresentare l'analogico, la natura, è analogica
6
Stefino
Stefino
19/05/2019 1448
Rispondi Abuso
Inserito il 03/03/2022 alle: 20:43:05
In risposta al messaggio di carcat del 03/03/2022 alle 13:02:38

Grazie per le risposte, io mi trovo nel caso 1, ma più frequentemente vedo applicato il caso 3 e mi sono chiesto per quale motivo il conce non avesse adottato quella soluzione. Batterie e collegamento alle utenze sono nelle immediate adiacenze quindi non c'erano problemi di distanze o posizioni diverse.  
Elettricamente sono tutti uguali ma praticamente il n°3 è il vincente per il bilanciamento delle correnti e può essere effettuato con qualunque e diversa sezione di ogni conduttore pur ottenendo una perfetta equalizzazione delle correnti di entrambe le batterie.

Modificato da Stefino il 03/03/2022 alle 20:43:50
21
Laikone
Laikone
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31/03/2004 19183
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Inserito il 03/03/2022 alle: 21:41:25
In risposta al messaggio di carcat del 02/03/2022 alle 18:01:45

Cari Elettroesperti, guardando i tre esempi di collegamento BS in parallelo, ce n'è uno migliore degli altri? differenze? E' una curiosità ma potrebbe essere utile approfondire per chi, come me, capisce poco di elettricità... Carlo
c'è molta filosofia dietro al miglior parallelo, certo qui su COL dove si cerca sempre il risparmio su tutto, anche sulla sezione dei cavi laughlaugh...

Va benissimo anche il n°2 se la sezione dei cavi del parallelo è dai 25mmq a salire.

quello elettricamente corretto è questo:
image(3576).png
La banda Bassotti non è solo un fumetto...
19
Emme48
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13/01/2006 24154
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Inserito il 03/03/2022 alle: 21:55:15
Fusibili sempre, collegati a pochi mm dal polo positivo di ciascuna batteria.
Per i loro valori dipende da cosa ci si attacca, sia come utilizzo che come ricarica.

doppiaBS%5B1%5D(14).JPG
Marco.
Marco

http://www.m48.it

16
paolo135
paolo135
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11/11/2009 2299
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Inserito il 04/03/2022 alle: 10:53:40
ma invece di fare un parallelo secco sulle 2 batterie che si rischia di farle scaricare entrambe se una delle 2 ha problemi perche non mettere uno di quei parallelatori automatici cosi ci si toglie il problema?(alla fine non stiamo parlando di chissa che cifre)
19
Emme48
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13/01/2006 24154
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Inserito il 04/03/2022 alle: 11:19:07
In risposta al messaggio di paolo135 del 04/03/2022 alle 10:53:40

ma invece di fare un parallelo secco sulle 2 batterie che si rischia di farle scaricare entrambe se una delle 2 ha problemi perche non mettere uno di quei parallelatori automatici cosi ci si toglie il problema?(alla fine non stiamo parlando di chissa che cifre)
Io ho le batterie in parallelo secco per dei motivi che io ritengo validi.
Se si mette un oggetto elettrico si deve conoscere bene la materia per capire costi, vantaggi e svantaggi, altrimenti basta chiedere a qualche venditore che saprà sicuramente consigliarti la scelta migliore... per te.

Marco.
Marco

http://www.m48.it

5
Trave71
Trave71
10/06/2020 4266
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Inserito il 04/03/2022 alle: 12:13:25
In risposta al messaggio di Emme48 del 04/03/2022 alle 11:19:07

Io ho le batterie in parallelo secco per dei motivi che io ritengo validi. Se si mette un oggetto elettrico si deve conoscere bene la materia per capire costi, vantaggi e svantaggi, altrimenti basta chiedere a qualche venditore che saprà sicuramente consigliarti la scelta migliore... per te. Marco.
Marco più ti leggo e più traspare la tua preparazione in materia, vorrei che tu mi spiegassi alcuni concetti base, di seguito ti scriverò ciò che ho compreso circa il parallelo delle batterie, in modo che tu possa correggere i miei errori .
Io parto dal presupposto che due batterie pur di uguale capacità e lotto di provenienza non siano perfettamente identiche, basandosi su una reazione chimica per la produzione/ accumulo di energia elettrica, oltre a ciò non vi è garanzia che durante la fase di carica/scarica siano simmetriche, una potrebbe scaricarsi di più rispetto all’altra, la realizzazione dei collegamenti la reputo fondamentale, la caduta sulla linea è sempre presente e se non bene dimensionata, creerà delle disparità nella fase di carica e scarica.
Se un elemento dovesse andare in corto, lo reputo non così frequente, ma può accadere , in poco tempo anche l’accumulatore sano sarebbe danneggiato.
Io, ti prego di correggermi senza remore, mi ero fatto l’idea che se il parallelatore automatico stile I manager o BDS 180 se correttamente implementati nella logica e funzionanti, possano essere validi, visto che prelevano alternativamente da una e dall’altra batteria entro certe soglie di carico e facendo parallelo solo con alti assorbimenti. Ho notato che in fase di ricarica con batterie piuttosto scariche caricano in parallelo fino alla quasi saturazione della batteria , per poi finire con caricare alternativamente le batterie, questo è quello che ho visivamente notato facendo qualche misura semplice.
Di contro temo che il sistema non sia perfettamente affidabile, soprattutto a livello di logica, oltre a ciò come giustamente qualcuno ha scritto ciò che non c’è non si rompe. 
Altra cosa costa troppo dovrebbe a mio avviso costare meno di 100€ , ma questa è una mia opinione.
Se vorrai darmi un feedback sarà apprezzato.
Grazie 
Aldo
21
Laikone
Laikone
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31/03/2004 19183
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Inserito il 04/03/2022 alle: 12:15:02
In risposta al messaggio di paolo135 del 04/03/2022 alle 10:53:40

ma invece di fare un parallelo secco sulle 2 batterie che si rischia di farle scaricare entrambe se una delle 2 ha problemi perche non mettere uno di quei parallelatori automatici cosi ci si toglie il problema?(alla fine non stiamo parlando di chissa che cifre)
guarda, io sono sempre stato contrario ai classici switch se non quando proprio a ogni costo si vuole mettere in parallelo batterie differenti.

Da qualche anno è uscito l'IManager che oltre a fare da switch offre parecchi altri vantaggi. Oltre ai vantaggi superficiali e che fanno un po' di show e che non sono certo indispensabili, questo a differenza degli altri è in grado di sopportare 200A di assorbimento, fatto di non poco conto per chi come me ha inverter di grossa taglia.

nonostante tutto lo conosco molto bene ma non l'ho montato e non se ne sente la mancanza.
La banda Bassotti non è solo un fumetto...
21
Laikone
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31/03/2004 19183
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Inserito il 04/03/2022 alle: 12:30:24
In risposta al messaggio di Trave71 del 04/03/2022 alle 12:13:25

Marco più ti leggo e più traspare la tua preparazione in materia, vorrei che tu mi spiegassi alcuni concetti base, di seguito ti scriverò ciò che ho compreso circa il parallelo delle batterie, in modo che tu possa correggere
i miei errori . Io parto dal presupposto che due batterie pur di uguale capacità e lotto di provenienza non siano perfettamente identiche, basandosi su una reazione chimica per la produzione/ accumulo di energia elettrica, oltre a ciò non vi è garanzia che durante la fase di carica/scarica siano simmetriche, una potrebbe scaricarsi di più rispetto all’altra, la realizzazione dei collegamenti la reputo fondamentale, la caduta sulla linea è sempre presente e se non bene dimensionata, creerà delle disparità nella fase di carica e scarica. Se un elemento dovesse andare in corto, lo reputo non così frequente, ma può accadere , in poco tempo anche l’accumulatore sano sarebbe danneggiato. Io, ti prego di correggermi senza remore, mi ero fatto l’idea che se il parallelatore automatico stile I manager o BDS 180 se correttamente implementati nella logica e funzionanti, possano essere validi, visto che prelevano alternativamente da una e dall’altra batteria entro certe soglie di carico e facendo parallelo solo con alti assorbimenti. Ho notato che in fase di ricarica con batterie piuttosto scariche caricano in parallelo fino alla quasi saturazione della batteria , per poi finire con caricare alternativamente le batterie, questo è quello che ho visivamente notato facendo qualche misura semplice. Di contro temo che il sistema non sia perfettamente affidabile, soprattutto a livello di logica, oltre a ciò come giustamente qualcuno ha scritto ciò che non c’è non si rompe.  Altra cosa costa troppo dovrebbe a mio avviso costare meno di 100€ , ma questa è una mia opinione. Se vorrai darmi un feedback sarà apprezzato. Grazie  Aldo
...
due batterie comprate nello stesso istante della stessa marca e modello sono sì due batterie diverse, ma certamente la differenza tra l'una e l'altra è minima.
Con i mezzi di oggi i quali sono dotati di abbondanti alternatori è possibile caricare in contemporanea le batterie senza impiegare giorni e giorni durante il viaggio. Prelevare la corrente su due batterie contemporaneamente, in parallelo quindi, è SEMPRE MEGLIO che prelevarla da una sola e questo vale per bassi assorbimenti, ancor meglio per i grossi assorbimenti. 

L'Imanager ha come ho detto tante altre peculiarità, non solo quella di fare da switch. Detto questo, l'optimum sarebbe quello di averlo e metterlo in manuale su parallelo, non rinunciando così alle altre sue comode funzioni, e qualora dovesse capitare qualcosa ad una delle due batterie sarà sempre possibile separarle con un solo tocco. 
E' chiaro che la base di partenza è quelle di avere batterie perfettamente uguali, perchè avendole diverse, come qualsiasi costruttore di batterie suggerisce e anche io da sempre ribadisco, è meglio tenerle separate. 

L'imanager in particolare è un oggetto che se anche viene utilizzato solo per informazioni legate allo stato delle batterie si presta benissimo, sono gli altri switch che facendo solo da switch se mantieni le batterie in parallelo risultano inutili, oltre al fatto di NON sopportare fino a 200A di prelievo.
La banda Bassotti non è solo un fumetto...
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Trave71
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10/06/2020 4266
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Inserito il 04/03/2022 alle: 13:05:38
In risposta al messaggio di Laikone del 04/03/2022 alle 12:30:24

due batterie comprate nello stesso istante della stessa marca e modello sono sì due batterie diverse, ma certamente la differenza tra l'una e l'altra è minima. Con i mezzi di oggi i quali sono dotati di abbondanti alternatori
è possibile caricare in contemporanea le batterie senza impiegare giorni e giorni durante il viaggio. Prelevare la corrente su due batterie contemporaneamente, in parallelo quindi, è SEMPRE MEGLIO che prelevarla da una sola e questo vale per bassi assorbimenti, ancor meglio per i grossi assorbimenti.  L'Imanager ha come ho detto tante altre peculiarità, non solo quella di fare da switch. Detto questo, l'optimum sarebbe quello di averlo e metterlo in manuale su parallelo, non rinunciando così alle altre sue comode funzioni, e qualora dovesse capitare qualcosa ad una delle due batterie sarà sempre possibile separarle con un solo tocco.  E' chiaro che la base di partenza è quelle di avere batterie perfettamente uguali, perchè avendole diverse, come qualsiasi costruttore di batterie suggerisce e anche io da sempre ribadisco, è meglio tenerle separate.  L'imanager in particolare è un oggetto che se anche viene utilizzato solo per informazioni legate allo stato delle batterie si presta benissimo, sono gli altri switch che facendo solo da switch se mantieni le batterie in parallelo risultano inutili, oltre al fatto di NON sopportare fino a 200A di prelievo.
...
Ciao Laikone, grazie per la tua risposta, l’ imanager carica le batterie in parallelo quando sono basse di carica, almeno così ho notato, mi sembrava pure troppo, visto che entravano 14.8 A a batteria. 
Mi spiegheresti perché è meglio prelevare sempre da un parallelo secco? La linea non rende a sbilanciare la scarica e a renderla non simmetrica? 
Sopratutto ove fossero posizionate non vicine?
C’e’ una ragione tecnica ? Dovrebbe esserci una logica, probabilmente mi mancano ormai da troppo tempo gli studi.
Io non riesco a capire perché se devo per ipotesi prelevare 10A quale sia la differenza tra farlo da un parallelo secco e alternativamente 5 da una e 5 dall’altra.
Aldo

 
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Emme48
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13/01/2006 24154
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Inserito il 04/03/2022 alle: 13:31:25
In risposta al messaggio di Trave71 del 04/03/2022 alle 12:13:25

Marco più ti leggo e più traspare la tua preparazione in materia, vorrei che tu mi spiegassi alcuni concetti base, di seguito ti scriverò ciò che ho compreso circa il parallelo delle batterie, in modo che tu possa correggere
i miei errori . Io parto dal presupposto che due batterie pur di uguale capacità e lotto di provenienza non siano perfettamente identiche, basandosi su una reazione chimica per la produzione/ accumulo di energia elettrica, oltre a ciò non vi è garanzia che durante la fase di carica/scarica siano simmetriche, una potrebbe scaricarsi di più rispetto all’altra, la realizzazione dei collegamenti la reputo fondamentale, la caduta sulla linea è sempre presente e se non bene dimensionata, creerà delle disparità nella fase di carica e scarica. Se un elemento dovesse andare in corto, lo reputo non così frequente, ma può accadere , in poco tempo anche l’accumulatore sano sarebbe danneggiato. Io, ti prego di correggermi senza remore, mi ero fatto l’idea che se il parallelatore automatico stile I manager o BDS 180 se correttamente implementati nella logica e funzionanti, possano essere validi, visto che prelevano alternativamente da una e dall’altra batteria entro certe soglie di carico e facendo parallelo solo con alti assorbimenti. Ho notato che in fase di ricarica con batterie piuttosto scariche caricano in parallelo fino alla quasi saturazione della batteria , per poi finire con caricare alternativamente le batterie, questo è quello che ho visivamente notato facendo qualche misura semplice. Di contro temo che il sistema non sia perfettamente affidabile, soprattutto a livello di logica, oltre a ciò come giustamente qualcuno ha scritto ciò che non c’è non si rompe.  Altra cosa costa troppo dovrebbe a mio avviso costare meno di 100€ , ma questa è una mia opinione. Se vorrai darmi un feedback sarà apprezzato. Grazie  Aldo
...
Cominciamo dallo schema equivalente di due batterie in parallelo:
parallelo%5B1%5D.jpg
Ipotizzando capacità diverse (resistenze in serie diverse) si ha un bilanciamento corretto delle correnti, la batteria più grande/carica/nuova (resistenza minore) lavora di più di quella piccola/scarica/vecchia (resistenza maggiore).
Sono due generatori di tensione variabili con in serie una resistenza variabile, e qui comincia il primo problema.
Collegare in parallelo due batterie con differente tensione, provoca un picco di corrente durante l'istante del collegamento, un conto è farlo solo una volta (poi le tensioni si pareggiano) un conto è farlo continuamente.

Ma la prima domanda da fare è questa:
Cos'è meglio per una batteria dalla quale si devono prelevare 20 Amperora? (oppure ricaricare, è lo stesso).
Prelevare 20 Ampere per un'ora o 10 Ampere per 2 ore?

Chi produce batterie dice di prelevare preferibilmente poca corrente per più tempo, inoltre le Amperora disponibili dipendono dalla corrente in Ampere che si preleva.
In pratica prelevando 10 Ampere per 2 ore da una batteria possiamo contare su 100 Amperora, mentre prelevandone 20 per un'ora le amperora sono meno, diciamo 95 Ah, così si comporta la chimica e si vede chiaramente dalle caratteristiche delle batterie che indicano la loro capacità a diversi livelli di prelievo indicati come C5, C10, C20 ecc

Una funzione molto importante del gestore di batterie è il controllo nel caso che una di queste vada in corto, ma qui c'è il problema costo.
Le moderne batterie AGM è difficilissimo che vadano in corto e non so se conviene spendere 200 Euro per avere la rara possibilità di salvare 200 Euro di batteria.
Ma il vantaggio è che in vacanza far sopravvivere una batteria se l'altra va in corto (evento raro ma pur sempre possibile) può essere molto importante, talmente importante che io faccio fare questa cosa alla centralina che ho costruito su base Arduino,
deltaA.jpg
dove posso impostare un valore di corrente, assoluto e/o percentuale, che rappresenta la differenza tra le due batterie, superato questo valore c'è una disconnessione automatica e la richiesta dell'intervento dell'operatore (cioè io...).
N.B. Nella foto non ci sono i valori numerici perché è ripresa dall'ambiente di sviluppo e non dal camper.


Ma la mia non è certo una crociata, ognuno fa le sue scelte in base alle sue conoscenze tecniche o ai suoi pregiudizi e leggende metropolitane che scambia per leggi dell'elettrotecnica, ma c'è anche chi chiede a quelli che vendono i quali rispondono sempre in maniera disinteressata e tecnicamente impeccabile.
Però m'importa poco... io spendo i soldi miei per quello che io ritengo giusto, etettrotecnicamente giusto.

Marco.
Marco

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Modificato da Emme48 il 04/03/2022 alle 13:51:40
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masivo
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24/08/2008 15183
Rispondi Abuso
Inserito il 04/03/2022 alle: 13:37:47
In risposta al messaggio di Trave71 del 04/03/2022 alle 13:05:38

Ciao Laikone, grazie per la tua risposta, l’ imanager carica le batterie in parallelo quando sono basse di carica, almeno così ho notato, mi sembrava pure troppo, visto che entravano 14.8 A a batteria.  Mi spiegheresti
perché è meglio prelevare sempre da un parallelo secco? La linea non rende a sbilanciare la scarica e a renderla non simmetrica?  Sopratutto ove fossero posizionate non vicine? C’e’ una ragione tecnica ? Dovrebbe esserci una logica, probabilmente mi mancano ormai da troppo tempo gli studi. Io non riesco a capire perché se devo per ipotesi prelevare 10A quale sia la differenza tra farlo da un parallelo secco e alternativamente 5 da una e 5 dall’altra. Aldo  
...
Eppure è semplice e logico, sappiamo che su una batteria (non litio) con meno prelievi meglio è, e più dura una batteria.
Quindi un ipotetico prelievo di 10 A sono un 10% su una batteria da 100 A, sono un 5% su 2 batterie in parallelo secco, da 100 A, sono un 3,3% su 3 batterie in parallelo secco, da 100 A ecc. ecc. 
Ivo
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Emme48
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13/01/2006 24154
Rispondi Abuso
Inserito il 04/03/2022 alle: 13:40:51
In risposta al messaggio di masivo del 04/03/2022 alle 13:37:47

Eppure è semplice e logico, sappiamo che su una batteria (non litio) con meno prelievi meglio è, e più dura una batteria. Quindi un ipotetico prelievo di 10 A sono un 10% su una batteria da 100 A, sono un 5% su 2 batterie in parallelo secco, da 100 A, sono un 3,3% su 3 batterie in parallelo secco, da 100 A ecc. ecc. 
Diciamo che quando ho ristrutturato casa non trasportavo i ballini di cemento da 25 kg usando prima una mano e poi l'altra, ma suddividevo lo sforzo usando entrambe le mani insieme...

Ovviamente non sto parlando di batterie ma sto parlando di cemento.angel

Marco.
Marco

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Giovanni
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28/08/2003 13129
Rispondi Abuso
Inserito il 04/03/2022 alle: 13:58:24

C'è poco da aggiungere a quanto è stato spiegato ma mi permetto un'aggiunta. Si è parlato del problema che deriverebbe dal corto di un elemento di una batteria che porterebbe a morte certa anche l'altra, fine evitabile con quei cosi (io li chiamo così i cosi).

Una batteria può morire per tre cause: vecchiaia, interruzione di un elemento, corto di un elemento. Intanto, prelevando e caricando con potenze inferiori (a spanne al 50% della richiesta) una batteria invecchia molto meno di una caricata e scaricata con potenze al 100% sulla singola batteria. Mi faccio più male a portare un sacco di cemento da solo per 100 metri che portarlo in due. L'interruzione di un elemento non comporta danni perché la batteria danneggiata risulta esclusa dal circuito (avendo il circuito interno aperto). Il corto di elemento farebbe male anche all'altra batteria, questo si. Ma cos'è che procura il corto di un elemento? Non certo l'affaticamento al 50% ma molto più probabile l'affaticamento al 100%: praticamente, col parallelo secco si rischia molto meno il corto di un elemento (non si elimina, il rischio resta sempre).

Sul precedente camper, la batteria originale del 1994, senza nome, da 80Ah, si è sposata nel 1998 (4 anni dopo) con una da 100Ah e sono convissute felicemente fino al 2011 quando sono state portate al cimitero assieme alla batteria motore (del 1998) che, tramite diodo più resistenza erano tutte mantenute cariche da un pannello fotovoltaico da 100 watt. Un fermo di oltre un anno è stato loro fatale ma dopo 17 e 13 anni di amore fra le due, anzi fra le tre.

L'allestitore dell'attuale camper, che non è uno sprovveduto, ha dotato i mezzi di sua produzione di due batterie in parallelo.

Giovanni 
A Marco: non volendo ho fatto il tuo stesso esempio...
 

Modificato da Giovanni il 04/03/2022 alle 14:13:43
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Trave71
Trave71
10/06/2020 4266
Rispondi Abuso
Inserito il 04/03/2022 alle: 15:15:15
Intanto grazie a tutti per la pazienza, la maglia postata da Emme48 è sicuramente chiara.
L’esempio dei sacchi di cemento è calzante, onestamente anche a me non piace lo tacca stacca, i progettisti di NDS e di CBE avranno pensato che i loro sistemi gestendo correttamente la scarica, al momento del parallelo abbiano valutato un livello simile di carica degli accumulatori, evitando il picco di corrente di travaso, perché se la batteria si comporta un po’ come una spugna se le differenze fossero importanti ci sarebbe uno stress notevole dell’accumulatore più carico.
Tornenero’ a rileggere un po’ i principi di Kirchoff, circa le correnti .
Grazie ancora a tutti per la pazienza, vi farò sapere se l’imanager mi distruggera’ le batterie,, non penso che sicuramente dureranno ben oltre i 10 anni .
Aldo
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