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In risposta al messaggio di cruiser del 08/02/2019 alle 23:00:01Veramente interessante il modello su Daily 4x4. Provengo da un furgonato che presentava una pianta pressoché identica, bagno posteriore, letto basculante anteriore, 2 letti singoli in dinette ottenibili abbattendo i sedili. Il mio van era 36 cm più lungo ed aveva quindi più armadi.
Sarà che sono fissato con i furgonati, ma io per un viaggio intercontinentale ci vedo bene il vecchio Daily, magari allestito da qualche ditta storica italiana tipo Camper Marostica o Florence Camper: Passo lungo: Passocorto 4x4: Su Meccanica Sprinter: Questi veicoli non hanno tutti i tuoi requisiti. Ad esempio non hanno il matrimoniale sempre pronto (c'è però un bel basculante), non c'è il WC a cassetta (c'è il nautico, purtroppo), non c'è garage. Però sono più snelli di motorhome / semintegrali e più maneggevoli nelle strettoie, più affidabili nelle strade dissestate. Il vecchio Daily ha un telaio robusto, e la meccanica è un po' obsoleta ma è di più semplice comprensione per i meccanici generici.
In risposta al messaggio di Davnet75 del 10/02/2019 alle 10:58:08Il mio ha la stessa pianta, cambia solo che ho la cucina sul lato DX. E poi io per scelta ho il tetto a soffietto anzichè quello rigido (e ne sono contentissimo, ma qui ci sarebbe da aprire un capitolo a parte...).
Veramente interessante il modello su Daily 4x4. Provengo da un furgonato che presentava una pianta pressoché identica, bagno posteriore, letto basculante anteriore, 2 letti singoli in dinette ottenibili abbattendo i sedili.Il mio van era 36 cm più lungo ed aveva quindi più armadi. Ma questa è una pianta che consente di avere parecchio spazio di stivaggio, che per un viaggio come il tuo è importante. Inoltre ha il portapacchi sfruttabile sul tetto. L’altezza del mezzo e la trazione 4x4 sono importanti ed una sicurezza in un viaggio come quello che intendi affrontare. Tra l’altro il mezzo ha un nel passo corto ed ottimi angoli di attacco ed uscita. La concessionaria tra l’altro lo fornisce con gomme nuove, e nel caso sarebbe l’ideale accordarsi per un modello adatto allo scopo. Consiglierei di verificare la scaletta in dotazione per salire sul basculante e di provarla anche a piedi nudi. Non fosse comoda, né acquisterei una nuova. In un viaggio con spostamenti continui la dinette ed i sedili guida sono da lasciare montati altrimenti è un continuo monta e rismonta. Visto il percorso che intendi affrontare farei anche coibentare il serbatoio delle grigie, sempre che non lo sia già, ma ne dubito fortemente.
In risposta al messaggio di Zamundo del 10/02/2019 alle 19:40:20Chausson, challenger, CI e roller team a me risulta siano tutti uguali, tutti rapido
Grazie a tutti dei tanti consigli. Vi abbraccio PS Ma la marca Chausson (che credo ora abbia delle sinergie con Challenger) è valida?
In risposta al messaggio di Zamundo del 10/02/2019 alle 19:40:20
Grazie a tutti dei tanti consigli. Vi abbraccio PS Ma la marca Chausson (che credo ora abbia delle sinergie con Challenger) è valida?
In risposta al messaggio di fabiseb del 10/02/2019 alle 20:50:23
No ho letto tutta la discussione e forse mi è sfuggito cosa intendi esattamente per Americhe , ma ho dei dubbi per quanto riguarda la motorizzazione diesel. Il mio ultimo viaggio negli USA è stato nel 2008 , proprio incamper (noleggiato), grande, comodo, e rigorosamente a benzina, e avevo notato quanto il diesel fosse poco diffuso da loro, molte pompe non lo avevano proprio, di fatto lo usavano solo i grandi truck , ora non so se qualcosa sia cambiato. Io cercherei senza dubbio un acquisto in loco, solo il trasporto dall'Europa costerebbe un botto, li è facile comprare, non c'è la nostra burocrazia, e altrettanto facile vendere a fine viaggio.
In risposta al messaggio di Zamundo del 10/02/2019 alle 19:40:20Challenger/Chausson sono identici, cambiano solo gli adesivi. Escono dalla stessa fabbrica con gli stessi componenti, mobili, rivestimenti ecc. Soprattutto in quegli anni sono mezzi di gamma media senza lode e senza infamia. La rivoluzione è partita dopo il 2013.
Grazie a tutti dei tanti consigli. Vi abbraccio PS Ma la marca Chausson (che credo ora abbia delle sinergie con Challenger) è valida?
In risposta al messaggio di cruiser del 11/02/2019 alle 19:04:49
A me questa cosa di comprare a inizio viaggio e rivendere alla fine non convince per niente. Tralasciamo il rischio di prendere una sola, portarsela dietro per tutto il viaggio e rischiare di perderci un sacco di soldi almomento della rivendita. Consideriamo invece il fattore burocrazia (ne avevo già parlato in uno dei topic di Zamundo, ma non ricordo quale): se ho capito bene, il viaggio inizia in USA, con giro fino in Canada e Alaska, poi prosegue giù dinuovo in USA, Messico, America Centrale con i suoi vari paesi, Panama, imbarco per Colombia e poi Sud America. Il primo problema sono i documenti doganali del veicolo. In alcuni paesi del Sud America è necessario il Carnet de Passages, come sapranno alcuni utenti smaliziati (@alexf immagino che ti stia già venendo il voltastomaco al solo pensiero...). Questo documento si ottiene tramite fidejussione bancaria, assicurativa o (in certi casi , tipo in Germania all'ADAC) versando una cauzione tramite bonifico. La cauzione può essere anche di decine di migliaia di euro. Ma questo è il meno. Il problema in caso di acquisto del veicolo in USA è prima di tutto se e come un cittadino italiano può ottenere un Carnet de Passages in USA: non ha la residenza, non ha un conto corrente, è del tutto sconosciuto al sistema creditizio americano. Il secondo problema è, supponendo di riuscire a fare tutto il viaggio con o senza Carnet, qual'è la procedura per rivendere un veicolo USA in paesi come Argentina o Cile: 1) quanto è difficile e quanto tempo ci vuole; 2) costi di reimmatricolazione e dazi doganali da pagare (possono essere anche diverse migliaia di $); 3) valutazione del veicolo sul mercato locale (quanto ci si guadagna o si rischia di perdere, con particolare riferimento alle fluttuazioni delle valute). Molto importante nella vendita è anche la questione Carnet: se il veicolo è coperto da Carnet e viene venduto in un altro paese, è fondamentale che la corretta documentazione di vendita e nazionalizzazione sia fornita allo stato che ha emesso il Carnet (in questo caso gli USA). Se non si fa così, si perde la cauzione. Prima di dire cosa è meglio o non meglio fare, per me è bene chiarire questi aspetti, magari recuperando informazioni da chi ha fatto viaggi simili di recente.
In risposta al messaggio di alexf del 11/02/2019 alle 20:33:52Ciao alex, è sempre un piacere sentirti!
Ciao Cruiser (tutto ok?) diciamo che si fa per parlare anche perchè, chi ha bisogno di queste notizie, non ci da molte indicazioni su cosa, come, dove, tempi vuole posare le sue ruote. Io non ho esperienze particolariperò sono stato negli Usa parecchi mesi per lavoro e, nell'occasione e per conto dell'azienda che non era ancora domiciliata, ho acquistato questo Suburban Erano gli anni 80, il modello era ancora in voga, pagato pochissimo e funzionava altrettanto benissimo...consumo a parte. Poi è stato rivenduto senza problemi, come per l'acquisto, una firma, targa nuova e via. All'epoca mi ero anche interessato all'eventualità di fare del turismo e, parlando con un concessionario di camper, mi aveva proprio suggerito di comperare un usato e poi rivenderlo. Sicuramente oggi negli USA le cose saranno oggi cambiate e questo per motivi di sicurezza interni ma, allora, c'era la massima libertà, era sufficiente avere la carta di credito. Certamente fare un viaggio del genere non è semplice e chi lo vorrà fare dovrà prendere le necessarie informazioni che sono svariate e non saranno mai complete. Non credo che negli USA serva il CPD e forse neanche nel sud america ma non ne sono sicuro, forse si potrà ottenere anche in frontiera ma sarà una delle cose importanti da appurare. Vedo che in quei paesi girano molti mezzi di turisti Europei che mantengono la loro targa originale, vengono parcheggiati per viaggi multipli e vengono anche venduti sul posto anche ad altri turisti stranieri. Non dico che le cose siano facili ma parliamo di paesi abbastanza evoluti ed avranno certamente delle leggi con facilitazioni turistiche bisognose di accurate indagini. Io pensavo all'acquisto usato di un Pick up con cellula scarrabile per avere una meccanica conosciuta nelle Americhe, di prezzo contenuto e mal che vada anche vendibile separatamente o solo parte di essa. Penso ad un viaggio che parta da un capo e finisca dalla parte opposta e senza obbligo di tornare al punto di partenza. Un trasporto via nave di un eventuale mezzo di proprietà sarà abbastanza costoso e lungo a meno che non si imbarchi e si segua in aereo ma con i rischi delle soste e dogane nei porti. Un'altro problema poi di un mezzo proprio è quello dell'affidabilità e l'eventuale reperimento di ricambi, dovrà eventualmente essere una scelta molto oculata. Come dicevo sono solo opinioni che mettiamo sulla bilancia senza ben sapere cosa e come effettivamente voglia fare il nostro interlocutore. Ah, un'altra soluzione al riguardo di USA e Canada potrebbe essere quella di noleggiare un'auto e sfruttare fast food e motel, cosa economicissima e veloce. Negli altri stati usare sempre il noleggio magari di un furgone attrezzato. Le soluzioni possono essere davvero molteplici. Ciao Cruiser....attendo sempre tuoi interventi a sfondo turistico
In risposta al messaggio di Rucki del 11/02/2019 alle 23:21:10
Ecco le mie esperienze . Carnet De Pasage Non ci vuole . In tutti i paesi all'entrata sulla Panamericana ( eccezione paesi Nafta, Usa, Canada Messico ) ricevi una Importazione Temporanea . In essa viene indicato il valoredel mezzo e i giorni che può rimanere nel paese . Di norma 3 mesi in Uruguay attualmente la durata è un anno . In certi paesi è possibile prolungare il periodo , il piu facile è uscire e rientrare … Attenzione rispettare i giorni indicati , pena multe severe o il sequestro del veicolo . Se fate il viaggio con la nave il mezzo è considerato bagalio a mano e non ci sono tasse portuali ecc. Attualmente in Uruguay si ottiene un anno e diversi Globetrotter lasciano ricoverati i veicoli per un soggiorno Europa . In Usa (Nafta) ufficialmente un anno ,si trovano anche info su questo sito . Messico , malgrado paese Nafta tutto differente … entrate con un RV ( camper) diciamo tipo Laika , oterrete 10 anni di permanenza .un 4x4 con cellula trasportata non sempre valgono come Rv essendo il WC e cucina non fissati in modo fisso al telaio . Allora per il 4x4 solo 6 mesi , (se avete fortuna anche 10 anni ). Baia Californiana è zona franca valgono altri criteri se arrivate dal nord . Allora concludo arrivate a MonteVideo davanti al cancello di Uscita ricevete l` Importazione Temporanea, (da noi i dati del veicolo sono stati trasmessi dalla Grimaldi alla Dogana del porto) . Per l'assicurazione noi abbiamo fatto per internet , la busta postale con la polizza valevole per i paesi del Mercrosur ci è stata consegnata dal`agente Grinaldi al cancello di uscita dal porto . Acquistare un veicolo in Sud America per la panamericana é possibile se ha targhe Europe o Usa o altro . Guardate sul sito Panamericana né trovate diversi. Con targhe Sud Americane diventa difficile , ci sono diversi problemi molto grossi . Per la scelta del veicolo non è facile ma non siamo nella profonda Africa siamo in paesi civili , Hai guardato dove ci sono 150 camper in riguardo alla Panamericana , per il nostro Steyer abbiamo fatto arrivare un parabrezza in Cile via aerea e col montaggio dogana ecc. ci ha costato 700 dollari . Come vedi il tutto pare complicato ma non lo è . Viaggiare il Sud America è fantastico , non mollare …... Se hai contatto con Simone Stepsover salutamelo da parte del team-orix Saluti Rucki
https://www.adac.de/_mmm/pdf/Su...
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