quote:Risposta al messaggio di Pravet inserito in data 23/09/2009 20:07:40 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> ... ma l'ARTO, non costa qualcosa in meno rispetto al CREDO? Cmq alla fine è una questione di gusti (appurata la parte tecnica/investimento). Io preferisco sicuramente il NI+BI: più "pulito" da fronzoli, più essenziale nelle colorazioni rispetto alla grafica esterna del CREDO, che trovo più spocchiosa e senza alcuna originalità/ricerca stilistica nel logo (CONCORDE scritto con un carattere tipo fumetti anni '80... ma chi hanno come designer? [B)]). Alla fine sono solo gusti... la sostanza è comune ai due.
quote:Risposta al messaggio di brianza08 inserito in data 24/09/2009 09:26:17 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Se oggi volessi cambiare marchio tanto per . . . andrei certamente su Concorde ma mi dirigerei sui Carver; il progetto Credo, nonostante sia fattura Concorde è ancora troppo nuovo e ciò non mi convince tanto da prenderlo in seria considerazione; la Concorde poi, molto tradizionalista nella costruzione dei suoi mezzi, non ha però una forma di collaudo severa per ogni singolo pezzo. Altro aspetto è che la Concorde continua a viaggiare da sola in un momento di mercato senza precedenti e questo oggi mi spaventa anche per il risultato finale che questo può comportare nel rendere i loro mezzi adeguati alle cifre richieste (normali specifiche di mercato). L'Arto è un progetto ormai concluso e con le nuove sospensioni attive non darà, almeno spero, come è nella logica delle cose "sorprese" di varia natura a carico dell'utente finale. Nei Credo non amo i cristalli cabina più sottili, una calandratura poco "centrata" rispetto all'insieme del mezzo e la poco fruibilità, rispetto agli Arto di accedere molto comodamente alla pavimentazione sottostante che sempre negli Arto gode di una maniacale stesura di punti di riscaldamento. Gli interni li trovo decisamente più stancanti con il passare del tempo, perchè risentono a mio avviso di una scelta di colori, stoffe e quant'altro molto meno moderni rispetto agli Arto. La dinette è decisamente più compressa e gli amanti dei motorhome sanno bene che questo è veramente un valore importante su questa tipologia di mezzo integrale. Ho provato i Credo ma francamente non li ho trovati così silenziosi come mi attendevo, certamente se uno proviene da altre tipologie di mezzi li troverebbe fantastici. Questo in estrema sintesi, ma ci sono altre diversità tra i due, cordialmente Maculani.