quote:Risposta al messaggio di MascalzoneLatino inserito in data 06/10/2009 10:58:18 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> .... e finisce tutto così??? Cmq mi dispiace.
quote:Risposta al messaggio di maculani inserito in data 06/10/2009 11:02:46 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>>
quote:Risposta al messaggio di MascalzoneLatino inserito in data 06/10/2009 11:44:08 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Non la assecondo su questa Sua personale opinione, cordialmente Maculani.
quote:Risposta al messaggio di rossolanir inserito in data 06/10/2009 12:47:41 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>>
quote:Risposta al messaggio di elfetto inserito in data 06/10/2009 13:39:45 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Caro Elio la definizione di buon rapporto prezzo/qualità è effettivamente un parametro difficile da stabilire con estrema precisione. Nella maggior parte dei casi un buon produttore cerca sino in fondo questo delicato rapporto ma, non è detto che gli riesca. L'esperienza di ciascuno di noi più o meno spessa, avverte però questo "meccanismo", lo avverte da tante piccole sfumature sia di tipo tecnico che legale ma anche sociale. Non mi sento in tutta franchezza di dire che oggi i "furbetti del quartierino" non vi siano, sono molto meno rispetto al recente passato ma il quesito che ci dobbiamo porre tutte le volte che ci troviamo difronte ad un impegno di tipo economico è appunto ciò che ricevo in base a quello che do. Una volta un nostro amico del forum disse, riferito ad un prodotto Mobilvetta è: "un prodotto onesto", è un termine forse più appropiato rispetto alla definizione del rapporto finale prezzo/qualità. Una cosa è certa, la forza di questo forum sta proprio nel condurre le persone il più vicino possibile a questo importante interrogativo, anche questa testimonianza è comunque un elemento molto utile al fine di una attenta valutazione, a presto Maculani.
quote:Per piacere, mi definite l'affermazione "migliore rapporto qualità prezzo"? Mi sembra tanto, opinione personale)>> ESATTO! Infatti per quanto mi riguarda è così: OPINIONE PERSONALE. Come potrebbe essere diversamente? Trovandosi di fronte a concetti come “qualità percepita” (che non implica lo sia universalmente) e parlando di “camper” (da cui un normodotato raziocinante si terrebbe alla larga [:o)] ), si deve prendere atto che c’è “passione” e quando c'é la “passione” non si seguono le regole. Fino alla prima "bruciante" disillusione, ognuno ha il camper migliore. Poi si cambia camper, concessionario e infine ci si affeziona a quello che si ha... come a una casa. [:)] Ho dichiarato di condividere quanto ha detto MascalzoneLatino perché, del tutto soggettivamente, certo - ma riscontrato fra le mie conoscenze personali "reali", non parlo di cose lette, sentite, commentate in un forum - almeno fino alla produzione 2006 (anno del mio tanto per dirla tutta) chi ha un camper della galassia ****** ha avuto molti, molti meno (se non ZERO) problemi. La prova vera - sempre secondo me - è questa: se chi cambia camper resta sullo stesso marchio e magari addirittura concessionario, allora quella persona è VERAMENTE CONVINTA di avere quanto sta dicendo. Ciao! P.S. Ma il camper è anche "passione". Nessuno penso si scandalizzerà se nonostante quanto ho scritto - chissà prima o poi magari ci riuscirò - un giorno dirò di avere preso un 604 del tuo stesso marchio [:p], con FIRR (RIP, ormai) è l'unico che mi faccia gola: secondo me TUTTI i camper dovrebbero essere costruiti ESCLUSIVAMENTE con quella tecnologia!
quote:Risposta al messaggio di ggiando inserito in data 06/10/2009 15:20:37 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Opinione molto personale. Ognuno di noi viene giudicato per quello che fa, se qualcosa muore per insuccesso, qualunque esso sia, il giudizio è stato già decretato e abbracciare comunque quella causa lo ritengo un passo nella voragine, cordialmente Maculani.
quote:Opinione molto personale. >> ... l'ho detto subito! [:D]
quote:Ognuno di noi viene giudicato per quello che fa, se qualcosa muore per insuccesso, qualunque esso sia, il giudizio è stato già decretato e abbracciare comunque quella causa lo ritengo un passo nella voragine, cordialmente Maculani. >> Ti racconto come la penso e perché lo penso, non propongo una teoria economica o tecnica. Per me (quindi riferito a quello che io faccio, non spiego e non propongo nulla a nessuno [:)]) il monoscocca rappresenta il camper "definitivo", che smetto di usare quando smetto di guidare e andare in camper. Ho 56 anni e la mia prospettiva è di disporre di meno soldi quando sarò in pensione. Quale tecnologia mi garantisce di durare, una coibentazione superiore, e soprattutto senza l'inconveniente più grave e serio che possa capitare a un camper (l'infiltrazione), se non il monoscocca? Il mio camper attuale del 2006 è su Renault (ottimo!), non è enorme (6,40) ed ha la dinette intera (DETESTO la semidinette), le due marche che ho citato hanno mezzi analoghi per dimensioni e pianta. Infine, ma non ultimo! L'aspetto sicurezza. IMHO: Non c'è nemmeno da confrontare la SOLIDITA' di un monoscocca con quella di uno scatolone bianco di polistorolo e travetti di legno. Se il mio camper futuro mi accompagnerà senza darmi problemi finché io avrò la forza e la voglia di andare in giro, la mia scelta sarà stata quella giusta. Se anche fallisse l'Azienda produttrice non mi scompongo di un millimetro: così come ad inizio thread suggerivo di andare a fare i tagliandi dal concessionario, così mi sento di dire che con un monoscocca la cosa è molto meno importante. C'é chi sa mettere le mani più che bene sulla vetroresina e i componenti di un camper SONO UGUALI PER TUTTI! (Sempre sottinteso: PER ME e con le mie personalissime prospettive che ho descritto). [^] Il camper definitivo dicevo, che sarebbe più che mai il MIO camper che dovrebbe durare quanto me senza darmi inconvenienti. Non mi serve di più. [;)]
quote:Risposta al messaggio di MascalzoneLatino inserito in data 06/10/2009 10:58:18 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Io credo che sarebbe giusto insistere ! Alla ****** di ********* ci sono stato a fare il controllo infiltrazioni e a far sistemare un po' di cose, obbiettivamente non gravi, ma che comunque hanno tenuto occupate delle persone per 4 ore (visto con i miei occhi finchè aspettavo). Mi hanno trattato senza condiscendenza ma con educazione, quando ho chiesto dei chiarimenti me li hanno forniti anche se "scomodi". Qui sul Forum a Maurygo hanno sostituito tutta la parete posteriore e il mobilio interno senza batter ciglio. Io credo che per una "ragnatela" credo che di questo si tratti, 10-15 minuti siano sufficienti e non credo che ****** si mangi la faccia per così poco quando ha riparato danni ben più consistenti !! Io, ripeto, contatterei direttamente l'assistenza ******, il sig. *******, e gli spiegherei il problema. Fino ad ora si è dimostrato disponibile e serio !!! Non so tu di che zona sia, ma a ******** a mio modo di vedere, lavorano bene e, se non è troppo distante e quindi dispendioso, ti consiglierei di andare dopo averne parlato al telefono. Auguri !!!
quote:Risposta al messaggio di stirner inserito in data 06/10/2009 18:02:31 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Disamina da lode, complimenti Maculani.
quote:Risposta al messaggio di ggiando inserito in data 06/10/2009 17:19:09 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> La tinteggiatura che ha fatto sulla "perfezione" del monoscocca è pari a quando negli anni 60 uscirono le prime barche in vtr; gli "innovatori" erano tutti contenti di credere in un materiale eterno. Per i primi anni fu così, poi qualcosa non tornava e gli utenti si trovavano con barche "spugna", barche che alla nascita pesavano 3.000 kg. dopo circa 5 anni con le stesse cose imbarcate ne pesavano 200-230 kg. in più. Primi giramenti di testa e non solo, pulsazioni accellerate, saliva azzerata e si scoprì che quel materiale aveva solo il pregio, rispetto agli altri sin li utilizzati, di essere riparato molto più rapidamente e a costi ridotti, tutto il resto era solo un bel sogno. Sognare è bello, ma quando si dorme, cordialmente Maculani.
quote:Risposta al messaggio di maculani inserito in data 07/10/2009 08:15:47 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Buongiorno a tutti in questa discussione mi sento un po’ tirato per la giacca in virtù del fatto che con la qualità mi guadagno da vivere [:)]. Quello di Stirner è un approccio interessante, ma, mi perdoni la rettifica, egli sta parlando solo di uno degli aspetti della qualità: l’affidabilità, che è propriamente definita come il numero dei difetti al tempo X. Se parliamo di qualità nel complesso non possiamo che riferirla (e si badi bene relativizzarla) alle aspettative di ognuno di noi, che in quanto soggettive, sono allo stesso tempo legittime e difficili da raggiungere per chi le deve soddisfare, sia esso un produttore di legumi o di camper. A complicare le cose ci mettiamo anche noi, che come tutti gli esseri umani, abbiamo la caratteristica di spostare nel tempo le nostre aspettative e ciò rende ancor più difficile il lavoro di chi le deve soddisfare. Venendo alle definizioni che erano la causa scatenante della discussione, ne suggerisco una anglosassone (di cui apprezzo sempre il pragmatismo): value for money, questa definizione ci consente di spezzare il problema perché il termine qualità abbinato al prezzo è troppo generico, fumoso (ed in questo sta l’apprezzamento per Stirner). Ognuno può definire cosa rappresenta per egli un valore (affidabilità, durata, funzione d’uso, immagine, valore nel tempo, rivendibilità, confort, agilità, massa, leggerezza, stile, isolamento, luminosità, comodità, ecc.). Guardare al tema in questione da quest’ottica aiuta a capire perché (comprensibilmente secondo me) ognuno di noi tende a ritenere il proprio camper il migliore mentre invece è solo il migliore per lui. Chiedo scusa se sono stato didascalico, in cattedra ci vado oggi pomeriggio, nel forum …giammai[;)]. Ciao Plinio