In risposta al messaggio di Olivia2006 del 09/01/2018 alle 19:23:50
Roberto penso che di ciclisti amatoriali siamo solo in due !
In risposta al messaggio di Olivia2006 del 09/01/2018 alle 19:22:21Ricordo che dopo un ora in moto avevo le orecchie che fischiavano altre due ore, infatti ora l'udito non è il mio senso che funziona meglio
... e gasse a manetta con odore (non puzza) di olio di ricino Il rumore delle espansioni era come la musica suonata dall'orchestra di Riccardo Muti ! Una Goduria a tutti i livelli.... io ho avuto vari Beta, ed infine l'Ancillotti 126 GS 6m, che nel 73 era tanta roba
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In risposta al messaggio di IZ4DJI del 09/01/2018 alle 21:48:58... e il giubbotto che era impregnato da minuscole macchioline d'olio e neanche con due lavaggi in lavatrice perdeva l'odore di miscela col TTS!.... che bei ricordi...!
Ricordo che dopo un ora in moto avevo le orecchie che fischiavano altre due ore, infatti ora l'udito non è il mio senso che funziona meglio
In risposta al messaggio di paul747 del 09/01/2018 alle 21:24:09Ciao, è una 250 da gp?
Comunque... ripensandoci bene potrei avere un alternativa se la mia MEZZA MOTO non fosse sufficiente.... Pensi che possa essere competitivo ??
In risposta al messaggio di alexf del 09/01/2018 alle 21:46:59Ora che me lo rammenti si è vero.
Mi sembra che anche GiamPaolo sia un buon ciclista!
In risposta al messaggio di gallamini del 09/01/2018 alle 21:56:35Ricordo quei periodi dove nelle tasche c'era sempre almeno una candela, e avevo sempre le unghie nere per lo strazio di mia mamma che ripeteva "non puoi rovinarti le mani che un domani sarai un medico" ma io avevo la aspirazione di fare il meccanico, poi la vita non sempre va come si vorrebbe
... e il giubbotto che era impregnato da minuscole macchioline d'olio e neanche con due lavaggi in lavatrice perdeva l'odore di miscela col TTS!.... che bei ricordi...! ciao, Franco.
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In risposta al messaggio di IZ4DJI del 10/01/2018 alle 09:20:44Leggere certi post porta quelli come me, "diversamente giovani", a ricordi ormai lontani di "avventure" che per allora non erano tali ma costituivano la quotidianità. Decisamente gratificante è l'interesse dei figli, ormai "grandi", nell'ascoltare quei racconti di viaggi su moto che difficilmente si riusciva riportare del tutto a casa dato che qualcosa si rompeva sempre e nella migliore delle ipotesi erano particolari non vitali che si allentavano e si perdevano per strada. Però lo spirito giovane prendeva atto e dimenticava subito per guardare avanti.
Ricordo quei periodi dove nelle tasche c'era sempre almeno una candela, e avevo sempre le unghie nere per lo strazio di mia mamma che ripeteva non puoi rovinarti le mani che un domani sarai un medico ma io avevo la aspirazione di fare il meccanico, poi la vita non sempre va come si vorrebbe
In risposta al messaggio di et4beta del 10/01/2018 alle 11:12:23Una volta nella borsina degli attrezzi (che era sempre ben fornita) si teneva sempre un certo numero di elastici di camera d'aria e una matassina di filo di ferro, e solitamente con quelli si riusciva sempre a tornare a casa.
Leggere certi post porta quelli come me, diversamente giovani, a ricordi ormai lontani di avventure che per allora non erano tali ma costituivano la quotidianità. Decisamente gratificante è l'interesse dei figli, ormaigrandi, nell'ascoltare quei racconti di viaggi su moto che difficilmente si riusciva riportare del tutto a casa dato che qualcosa si rompeva sempre e nella migliore delle ipotesi erano particolari non vitali che si allentavano e si perdevano per strada. Però lo spirito giovane prendeva atto e dimenticava subito per guardare avanti. Ma, insieme alla sana invidia che provo nel constatare le notevoli capacità di altri, ed anche l'amore che ritengo sia il motore primo, nel riportare allo splendore originale quelle moto così datate, non posso però dimenticare le innumerevoli preoccupazioni che mi hanno accompagnato, da povero studente squattrinato, a causa dei continui inconvenienti di quei mezzi così primitivi. Forse, se avessi iniziato la mia carriera motociclistica una decina di anni dopo ed avessi usato la moto solo nei pressi di casa, ora la vedrei diversamente, ma io la usavo come mezzo di trasporto ed amavo i lunghi tragitti(la benzina costava poco) e questo mi portava ad avere problemi lontano da casa e, chi c'è passato anche non in moto, sa che cosa intendo, quindi pur conservando i ricordi meravigliosi delle cose fatte non posso dire altrettanto dei mezzi avuti, almeno fino agli anni '70. L'unica moto, non certo perfetta, ma di cui conservo un ottimo ricordo è la Ducati 450 Scrambler che ho comprato nel 1970 direttamente in fabbrica dopo aver anche parlato con l'ingegner Taglioni(persona molto particolare) progettista di quei motori. Quella sì che mi ha dato delle soddisfazioni! Però oggi, in sella alle moto attuali, non mi sento mai di rimpiangere quelle di allora, peccato che sono io ora che pur avendo un sacco di pane mi trovo ad avere meno denti.
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In risposta al messaggio di IZ4DJI del 10/01/2018 alle 11:44:48Sì una volta si poteva avere qualcosa dietro per rimettersi in condizione di tornare a casa, il cavo dell'acceleratore era quasi indispensabile, quello del freno no, anche perché di cavi dei freni ce ne erano due e almeno uno rimaneva buono.
Una volta nella borsina degli attrezzi (che era sempre ben fornita) si teneva sempre un certo numero di elastici di camera d'aria e una matassina di filo di ferro, e solitamente con quelli si riusciva sempre a tornare a casa. Poi i cavi dell acceleratore che allora si rompevano spesso. Se si rompevano quelli dei freni invece bastava non usarli e si tornava ugualmente
In risposta al messaggio di et4beta del 10/01/2018 alle 13:06:01Oggi l'attrezzo piu indispensabile risulta essere la carta di credito
Sì una volta si poteva avere qualcosa dietro per rimettersi in condizione di tornare a casa, il cavo dell'acceleratore era quasi indispensabile, quello del freno no, anche perché di cavi dei freni ce ne erano due e almenouno rimaneva buono. Oggi invece con acceleratore Ride by wire e freni idraulici se succede qualcosa c'è solo il caro attrezzi. Fortuna che l'affidabilità è arrivata a ben altri livelli. Però della bomboletta ripara pneumatici è meglio non dimenticarsi! La ruota di scorta della Vespa e della Lambretta sono un lontano ricordo. Del resto ora neanche nei camper mettono più di serie la ruota di scorta!
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In risposta al messaggio di massimoconhymer del 09/01/2018 alle 11:36:28"Giove" è la famosa officina di MI?
Se non ci entra ti fai allargare il portellone da Giove
In risposta al messaggio di campierino del 11/01/2018 alle 09:59:43dal N°0 Varieze ad Alex ci sono stati diversi hymeristi compreso me(consigliato da Tommaso).
Giove è la famosa officina di MI? Qualcuno di voi c'è stato ?
In risposta al messaggio di greenpeace del 11/01/2018 alle 10:35:37Vai tranquillo.
dal N°0 Varieze ad Alex ci sono stati diversi hymeristi compreso me(consigliato da Tommaso). Il sign.Gennaro è un ottima e onesta persona
Hymer
RufusArras L'Extra CEEIn risposta al messaggio di campierino del 11/01/2018 alle 09:59:43
Giove è la famosa officina di MI? Qualcuno di voi c'è stato ?
In risposta al messaggio di alexf del 11/01/2018 alle 13:49:22Si, pensavo di modificare il tavolo della dinette, cioè farlo ripiegabile. Poi ho anche un problemino al frigorifero che durante il viaggio non mantiene la temperatura, scalda.
Io ci sono appena tornato, ne hai bisogno?
In risposta al messaggio di campierino del 11/01/2018 alle 16:56:48
Si, pensavo di modificare il tavolo della dinette, cioè farlo ripiegabile. Poi ho anche un problemino al frigorifero che durante il viaggio non mantiene la temperatura, scalda. Giove è esperto in tutti i settori? Il mio mezzo è un BKlasse del 2014.
In risposta al messaggio di IZ4DJI del 10/01/2018 alle 15:03:14In verità, una volta quando con il Carthago avevo seri problemi di peso, quindi sempre grande attenzione a imbarcare anche il più piccolo accessorio e non solo,
Oggi l'attrezzo piu indispensabile risulta essere la carta di credito
In risposta al messaggio di latrofa124 del 11/01/2018 alle 17:58:48Si, e piu la usi e piu ti alleggerisci .
In verità, una volta quando con il Carthago avevo seri problemi di peso, quindi sempre grande attenzione a imbarcare anche il più piccolo accessorio e non solo, alla fine arrivai a queste conclusioni, la carta di credito è l'accessorio più leggero . Roberto
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