In risposta al messaggio di et4beta del 19/12/2021 alle 16:44:10Eh si, come tanti personaggi della TV, che basta che se ne parli, bene o male non importa
Come non abbiamo mai smontato le pastiglie dei dischi posteriori che hanno il recupero della corsa con movimento a vite? Qui si fa tutto, o quasi perché purtroppo la mancanza di un ponte sollevatore o di una buca certi lavorili impedisce Purtroppo nella Babilonia delle soluzioni tecniche del sistema frenante posteriore bisogna inserirci anche questa incognita. Tra le vetture che ho in casa c'è una Toyota Yaris(2011), vettura economica che però ha appunto i dischi puri al posteriore e perciò con recupero del gioco a vite, e richiede quell'attrezzo, però andiamo calmi non deve essere necessariamente pneumatico, a livello domestico per rifare 2 freni si può tranquillamente usare quello meccanico che costa 1/3 e fa le stesse cose. Se si dovesse comprare quello pneumatico con quel che costa i freni converrebbe farseli fare da un meccanico! Però delle auto che ho io la Yaris è l'unica ad adottare dischi puri al posteriore, le altre hanno quasi tutte il sistema ibrido, quello descritto da Tommaso ovvero disco con tamburino al centro, ad eccezione della Suzuki Ignis che invece al posteriore ha i soli tamburi. Questa sembrerebbe una soluzione anacronistica in vetture moderne, anche se ce ne sono molte più di quante si creda, e senz'altro su delle utilitarie è dettata anche da motivi economici, però ultimamente c'è stato un rifiorire del tamburo posteriore su vetture non economiche e cioè su vetture elettriche con frenata rigenerativa. Ad esempio le VW ID.3 e ID.4, vetture non certo economiche, adottano tale sistema. Sembra, e dico sembra perché di spiegazioni esplicite per questa scelta che sembrerebbe impopolare i produttori non ne danno tante, che il vantaggio sia nella migliore conservazione nel tempo delle caratteristiche frenanti dei tamburi che, essendo un sistema chiuso, risentono meno dei fenomeni di ossidazione dovuta agli agenti atmosferici ed all'uso meno intenso, rispetto ai dischi, che su auto che sfruttano molto più il freno motore rispetto a quelle a motore termico. Con i tamburi si ottiene una frenata più uniforme nel tempo in quanto non necessitano di essere puliti con energiche frenate e, anche dal punto di vista estetico, dato che il tamburo esternamente può essere verniciato, non si ha l'ostentazione di acciaio rugginoso propria dei dischi, inestetismo che viene solitamente mascherato in vetture di prestigio con una vistosa verniciatura(gialla o rossa) delle pinze. @Tommaso La maggior parte dei costruttori utilizza quel sistema ibrido perché è validissimo, se ben fatto, ma c'è qualcuno che di fare tutte le cose ben fatte non se la sente.Forse perché altrimenti la gente non ne parla.
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In risposta al messaggio di IZ4DJI del 19/12/2021 alle 16:34:30I misteri possono essere i brevetti,
Grazie Franco della spiegazione, avevo visto quei kit, ma non ne sapevo il reale utilizzo. Quindi confermi che in molti mezzi la stessa pinza e stessa pastiglia hanno doppio funzionamento idraulico (per servizio) e meccanico(per stazionamento). Ora so qualcosa che prima non sapevo, un tassellino in piu a ridurre la mia infinita ignoranza Ma allora, se esiste questo sistema, perchè il Ducato usa quel ridicolo e poco funzionante mini tamburo dentro al disco? Misteri
In risposta al messaggio di franco49tn del 19/12/2021 alle 15:33:52Ottimo
Si vede che non avete mai smontato le pastiglie dei dischi posteriori che mi sono sempre cambiato da solo ( per pulire molto bene il tutto) cosa che in officina normalmente non fanno. I pistoncini posteriori sono anche arotazione questa rotazione avviene con il freno di emergenza mentre normalmente avanzano lineari. Per montare le nuove pastiglie post. occorre ruotare i pistoncini con appaosito attrezza pneumatico , chiamato arretratore che prema mentre noi si ruota a mano. Una valigetta contiene molte forme adatte a vari marchi : I due fori centrali servono per collegare il pistone che ha due perni sporgenti i due pernetti sporgenti dei vari dischetti entrano nelle fessure dei pistoncini. Vedete a sinistra della foto la leva e la molla di ritorno del freno di stazionamento. Che serve a far ruotare ed avanzare il pistoncino, e che ne recupera la usura.
In risposta al messaggio di et4beta del 19/12/2021 alle 16:44:10@Tommaso
Come non abbiamo mai smontato le pastiglie dei dischi posteriori che hanno il recupero della corsa con movimento a vite? Qui si fa tutto, o quasi perché purtroppo la mancanza di un ponte sollevatore o di una buca certi lavorili impedisce Purtroppo nella Babilonia delle soluzioni tecniche del sistema frenante posteriore bisogna inserirci anche questa incognita. Tra le vetture che ho in casa c'è una Toyota Yaris(2011), vettura economica che però ha appunto i dischi puri al posteriore e perciò con recupero del gioco a vite, e richiede quell'attrezzo, però andiamo calmi non deve essere necessariamente pneumatico, a livello domestico per rifare 2 freni si può tranquillamente usare quello meccanico che costa 1/3 e fa le stesse cose. Se si dovesse comprare quello pneumatico con quel che costa i freni converrebbe farseli fare da un meccanico! Però delle auto che ho io la Yaris è l'unica ad adottare dischi puri al posteriore, le altre hanno quasi tutte il sistema ibrido, quello descritto da Tommaso ovvero disco con tamburino al centro, ad eccezione della Suzuki Ignis che invece al posteriore ha i soli tamburi. Questa sembrerebbe una soluzione anacronistica in vetture moderne, anche se ce ne sono molte più di quante si creda, e senz'altro su delle utilitarie è dettata anche da motivi economici, però ultimamente c'è stato un rifiorire del tamburo posteriore su vetture non economiche e cioè su vetture elettriche con frenata rigenerativa. Ad esempio le VW ID.3 e ID.4, vetture non certo economiche, adottano tale sistema. Sembra, e dico sembra perché di spiegazioni esplicite per questa scelta che sembrerebbe impopolare i produttori non ne danno tante, che il vantaggio sia nella migliore conservazione nel tempo delle caratteristiche frenanti dei tamburi che, essendo un sistema chiuso, risentono meno dei fenomeni di ossidazione dovuta agli agenti atmosferici ed all'uso meno intenso, rispetto ai dischi, che su auto che sfruttano molto più il freno motore rispetto a quelle a motore termico. Con i tamburi si ottiene una frenata più uniforme nel tempo in quanto non necessitano di essere puliti con energiche frenate e, anche dal punto di vista estetico, dato che il tamburo esternamente può essere verniciato, non si ha l'ostentazione di acciaio rugginoso propria dei dischi, inestetismo che viene solitamente mascherato in vetture di prestigio con una vistosa verniciatura(gialla o rossa) delle pinze. @Tommaso La maggior parte dei costruttori utilizza quel sistema ibrido perché è validissimo, se ben fatto, ma c'è qualcuno che di fare tutte le cose ben fatte non se la sente.Forse perché altrimenti la gente non ne parla.
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In risposta al messaggio di nanonet del 20/12/2021 alle 13:06:16A vederlo sembra semplice e anche a logica un buon sistema, ma per qualche oscuro motivo quello del Ducato è poco efficace. Probabilmente sarà realizzato male. Non so poi se negli ultimi abbiano modificato qualcosa, ma nel mio del 2007 proprio inefficente e sentita stessa lamentela da molti.
@Tommaso La maggior parte dei costruttori utilizza quel sistema ibrido perché è validissimo, se ben fatto, ma c'è qualcuno che di fare tutte le cose ben fatte non se la sente.Forse perché altrimenti la gente non ne parla.... il sistema è molto diffuso tanto che ha anche un nome ben preciso, cioè Drum in Hat, è rappresentato anche nei vari disegni esplosi dei ricambi del Ducato.
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La vita è un viaggio,In risposta al messaggio di alexf del 20/12/2021 alle 15:26:37Alessandro tu dici bene ma del mio attuale MH su Ducato 3.0, con cui mi trovo veramente bene, contrariamente a quanto invece accaduto a Tommaso, posso dire male solo di una cosa oltre alle sospensioni che ho dovuto rifare alla OMA, ed è proprio del freno a mano che non ne vuole sapere di tenere fermo il mezzo per cui se lo parcheggio in pendenza anche non forte debbo mettere i cunei(non posso far gravare tutto lo sforzo sulla trasmissione), non parliamo poi di quando lo debbo livellare con i cunei anteriori che debbo prima fermarmi col freno a pedale e prima di mollarlo debbo far mettere da mia moglie i cunei di blocco alle ruote posteriori. Molto simpatico!
Io credo che, per venire omologato, un mezzo debba rispondere in toto ai criteri richiesti nessuno escluso. Il freno a mano del Ducato aveva ed ha la necessità di essere regolato, cosa che molte officine facevano per comodità. Io uso il Ducato dal 1997 ed ho imparato come togliere il gioco che si forma ed ha sempre funzionato correttamente.
In risposta al messaggio di alexf del 20/12/2021 alle 15:26:37Due volte lo portai in officina per vedere di regolare il freno a mano, ma niente da fare, sempre uguale.
Io credo che, per venire omologato, un mezzo debba rispondere in toto ai criteri richiesti nessuno escluso. Il freno a mano del Ducato aveva ed ha la necessità di essere regolato, cosa che molte officine facevano per comodità. Io uso il Ducato dal 1997 ed ho imparato come togliere il gioco che si forma ed ha sempre funzionato correttamente.
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In risposta al messaggio di IZ4DJI del 20/12/2021 alle 15:52:33Devo dire che negli ultimi due Ducato X290, il freno a mano ha sempre funzionato bene.
Due volte lo portai in officina per vedere di regolare il freno a mano, ma niente da fare, sempre uguale. Mi meraviglio anch'io che sia stato omologato un sistema che ai piu risulta inefficente. A revisione, quando si fala prova del freno a mano, se non si calca contemporaneamente sul pedale del freno, non passerebbe mai. Dopo essermi quasi lussato una spalla il primo anno, per le successive revisioni ho sempre pigiato anche il pedale. PS: le revisioni dei veicoli oltre 35q alla guida c'è il proprietario/autista.
In risposta al messaggio di nanonet del 20/12/2021 alle 16:10:38Da cio che dici sicuramente nel X290 hanno modificato qualcosa. Perchè tu sei un valido tecnico e molto preciso, e se dici che funziona, sicuramente funziona e anche bene.
Devo dire che negli ultimi due Ducato X290, il freno a mano ha sempre funzionato bene. Sia chiaro, lo uso solo quelle poche volte che occorre, ad esempio quando è parcheggiato a casa (quindi non lo uso per un certo tempo),evito di tirare il freno a mano, come tutti sappiamo, il rischio di bloccare i ceppi frenati c'è, specie se lo lascio fermo e lo freno dopo una bella giornata passata sotto la pioggia. Potrei ipotizzare che lavorando poco, quelle ganasce non hanno la superficie bella piallata come le ganasce di un normale freno a tamburo che lavora in continuazione, così come il tamburo stesso, che non lavorando a strisciamento, forse si ossida e dopo quando azioni il freno a mano, tra ganasce e tamburo non c'è quel buon attrito che ci si aspetterebbe. Ma sono solo congetture mie, se il progetto esiste, avranno previsto queste cose, in fin dei conti il mio funziona bene, oh... non ho mai avuto bisogno di frenarlo lungo chissà quale discesa al 18%, ma per quelle volte sulle zeppe me lo tiene fermo. Purtroppo è sempre l'escursione della leva a rompere le scatole, è sempre eccessiva, col risultato che nella rotazione del sedile la leva tirata in alto urta le guide. Problema risolvibile tensionando correttamente il cavo... ma ora di sdraiarmi ad armeggiare non ne ho una gran voglia, anche perchè sarebbe meglio farlo con le ruote posteriori sollevate e libere per vedere il punto di tensione corretto (prima di frenarle) ...per cui me lo tengo così fino alla primavera... poi si vedrà
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In risposta al messaggio di 30776 del 20/12/2021 alle 18:12:43Magikdave era uno sempre presente, ma sono anni che non si sente.
Buonasera, vorrei cambiare gli ammortizzatori anteriori del mio Hymer B504 CL del 2008 su ducato x250 2.3 130cv e ho già letto i vari interventi di chi mi ha preceduto nella sostituzione. Ma ho visto che non tutti i cambisono stati positivi. Tra questi ho visto MAGIKDAVE1966 che se non sbaglio li ha cambiati duo o addirittura tre volte, prima di trovare la soluzione giusta. Purtroppo però non riesco a contattarlo e ho visto che non scrive da tempo. Qualcuno sa cosa ha montato esattamente per ultimo, che gli soddisfavano? Se non sbaglio diceva ammortizzatori e molle globo, ma non so quali esattamente e se sono versioni standard o su misura. Avete modo di farmi contattare da MAGIKDAVE1966 o darmi i suoi riferimenti in privato? Grazie mille a tutti!
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In risposta al messaggio di IZ4DJI del 20/12/2021 alle 17:12:50... mica sopravvalutarmi troppo...
Da cio che dici sicuramente nel X290 hanno modificato qualcosa. Perchè tu sei un valido tecnico e molto preciso, e se dici che funziona, sicuramente funziona e anche bene. Il mio X250 Eu4 del 2007, che era una delle primeserie, ha avuto tantissimi difetti, cose che poi nella seconda versione Eu5 dal 2012 in avanti hanno corretto e migliorato (come filtro gasolio, sospensioni etc...) , e quindi potrebbe essere che gia allora sia stato modificato anche il freno a mano.
In risposta al messaggio di nanonet del 21/12/2021 alle 07:35:12Eh, sempre modesto
... mica sopravvalutarmi troppo... E' anche vero che uso il freno a mano solo ed esclusivamente quando necessario, diciamo che sulle zeppe non mi ha mai dato problemi, ma tenerlo frenato in pendenza col freno a mano è unasituazione che preferirei evitare (per paranoie mie sul fidarmi di un freno mano), per cui potrebbero esserci casi in cui quel sistema non è a suo agio.
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In risposta al messaggio di greenpeace del 21/12/2021 alle 09:05:05Mah, io lo spegnerei comunque.
a proposito del freno a mano del 250 aggiungo la mia esperienza il mio 3000 è del 2007 sono suo felice possessore dal 2015, aveva percorso 42000 Km il suo funzionamento sicuramente non è dei migliori ma quelle rare volteche uso i cunei di livellamento non ho problemi, in leggera pendenza (uscendo di casa lo lascio acceso con il freno tirato per chiudere il cancello) non si muove e l'unica accortezza giro le ruote, fatto 3 collaudi tutto liscio. approfitto per augurare un buone feste a tutti
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In risposta al messaggio di latrofa124 del 21/12/2021 alle 12:52:14Quello che le case automobilistiche stanno programmando è duro da scoprire, specialmente nell'immediato futuro, dove le decisioni strategiche prese "con i piedi" rischieranno di far chiudere.
C'è l'ufficialità sulla notizia dei nuovi motori del Ducato, non si fermano al 2.2 Euro6d di recente uscita, sempre a Pratola Serra si produrrà tra un paio di anni l'Euro7. Si stima che per il 2030 il 30% del mercato chiederà ancora il diesel e quindi verranno prodotti ben oltre quella data. Ma l'altro 70% cos'è? Elettrico? Roberto
https://it.motor1.com/news/5546...
In risposta al messaggio di nanonet del 21/12/2021 alle 13:22:39Lo sconcerto è per l'attuale mercato,vedi:
Quello che le case automobilistiche stanno programmando è duro da scoprire, specialmente nell'immediato futuro, dove le decisioni strategiche prese con i piedi rischieranno di far chiudere. C'è comunque chi per il dieselnon ha ancora gettato la spugna .. nel mondo automotive odierno, difficilmente si verificano scatti in avanti di questo o quel costruttore, tutti si marcano stretti e a vista, e quando non si marcano, si alleano per unire gli immensi sforzi tecnici necessari. Non è da escludere quindi che anche altri costruttori big, abbiano già da tempo gli uffici tecnici affollati di soluzioni a riguardo ... che il tutto possa essere redditizio o prolungare la vita (agonia...?) dei termici è poi tutto da vedere... ...vedremo... PS Si tratterà di vedere se questi mirabolanti combustibili diesel saranno digeribili anche dalle Truma diesel dei camper che li utilizzeranno...