Ma perché COL non testa mezzi Concorde?

Amici, innanzitutto vi ringraziamo per l'attenzione con la quale seguite il nostro operato, e per i suggerimenti che ci inviate, sempre graditi. Suggeriamo, se permettete, di non immaginare chissà quali profonde motivazioni possano celarsi dietro un'apparenza. CamperOnLine avverte la responsabilità di informare in modo assolutamente veritiero e corretto, e per questo investe, parlando in questo caso di veicoli ricreazionali, un'enormità di tempo, energie e risorse per farlo nel miglior modo possibile. Non vi è nessun intento discriminatorio con alcun marchio, lato nostro. Tant'è che anche per il brand qui citato abbiamo spesso scritto e anche testato un veicolo. Per la cronaca, era un Credo. E abbiamo scritto anche dal più recente Caravan Salon. E' tutto online, basta sfogliare il nostro CamperOnLine Magazine. Parlando in generale, comunque, noi avvertiamo - e anche in modo piuttosto chiaro - se un brand e la sua organizzazione ha interesse o meno per un mercato, e di conseguenza ha interesse o meno a relazionarsi con noi. E' evidente che per sviluppare della comunicazione occorre che ne esistano i presupposti: dove essi ci sono, il lavoro può essere eseguito con buoni risultati. Altrimenti, la cosa resta di più difficile realizzazione. E poichè le nostre risorse sono tutt'altro che infinite, ci sarà inevitabilmente chi sa sfruttarle di più e chi di meno. Infine, preciserei che esistono anche (pochi) altri brand, di varie nazionalità, che per motivi vari non trovano continuità di rapporto con la stampa, o almeno con noi in particolare: ma questo non vuol assolutamente dire che siamo noi a evitarli, ecco. Da ultimo, mi scuso personalmente con chi ci scrive, come qui affermato da MatteoM, senza avere risposta: la causa è solo l'assoluta incompatibilità tra il tempo disponibile e l'incredibile mole di domande più disparate che pervengono, alle quali spesso dare risposta sarebbe nostro desiderio ma materialmente questo non risulta sempre possibile. Con simpatia, Paolo