In risposta al messaggio di Steu851 del 11/04/2019 alle 17:32:36Certo, quello è quanto potrebbe fare un impiegato che va giornalmente al lavoro. Devi però avere la colonnina di ricarica sotto casa, oppure un posto privato (box ol altro) dove portare la presa di corrente.
Quando si fanno i conti sulla ricarica delle auto elettriche si leggono ragionamenti basati sulle auto a petrolio, dove si fa il pieno quando il serbatoio è vuoto, perché è scomodo ed è una perdita di tempo. Con l'autoelettrica non è così, quando si arriva a casa la sera si attacca la spina e nella notte mentre si dorme viene ripristinata l'energia consumata nella giornata che normalmente è solo una frazione della capacità della batteria.
In risposta al messaggio di ik6Amo del 11/04/2019 alle 17:51:58Questo solo in teoria. Nella pratica praticamente nessuno potrà fare questo, essendo al momento attuale l'autonomia di questi mezzi, di circa 100 / 120 Km. Se la usi per andare al lavoro e fai 30 Km come a tanti accade, in inverno ( riscaldamento acceso oppure stai al freddo ? oppure in giorni di pioggia con fari accesi, tergicristalli, ventole per condensa,,,,,vedrai con che percentuale di carica arrivi a casa la sera ( se arrivi perchè un paio di code in più che ti fanno aspettare un'oretta con il riscaldamento acceso e...).
Certo, quello è quanto potrebbe fare un impiegato che va giornalmente al lavoro. Devi però avere la colonnina di ricarica sotto casa, oppure un posto privato (box ol altro) dove portare la presa di corrente. Ma poi, prova con quell'auto ad andare da Palermo a Milano, e mi saprai dire.
In risposta al messaggio di Steu851 del 11/04/2019 alle 17:32:36Questo per l uso casa-lavoro, ma il problema è un viaggio.
Quando si fanno i conti sulla ricarica delle auto elettriche si leggono ragionamenti basati sulle auto a petrolio, dove si fa il pieno quando il serbatoio è vuoto, perché è scomodo ed è una perdita di tempo. Con l'autoelettrica non è così, quando si arriva a casa la sera si attacca la spina e nella notte mentre si dorme viene ripristinata l'energia consumata nella giornata che normalmente è solo una frazione della capacità della batteria.
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In risposta al messaggio di Marino2 del 11/04/2019 alle 18:12:00Se proprio avessi i soldi che mi avanzano, o avessi sbattuto la testa forte, al massimo potrei considerare una Renault Twizy che costa abbastanza poco e fa quello che deve fare.
Se le citycar elettriche avessero prezzi più vicini a quelle con motorizzazione tradizionale potrei anche acquistarne una per girare in città e così entrare anche nella ztl, ma finchè verranno vendute a quasi il doppionon ci penso proprio, mentre a parte il costo di una Tesla, mi domando come attualmente si possa utilizzare per un lungo viaggio se non interrotto da lunghe e frequenti soste, magari in un futuro gli hotels si adegueranno con punti di ricarica, ma alla fine si spenderà forse di più che viaggiare con auto a benzina.
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In risposta al messaggio di ik6Amo del 11/04/2019 alle 15:06:41
Certo, oggi si sta cercando di orientare il mercato sull'elettrico o sull'ibrido. Anche io penso che sotto ci siano interessi miliardari e che lo scopo non sia la riduzione delle componenti inquinanti anche perchè, se parliamodi elettrico, dovrmo fare una scelta: o produrre energia con centrali nucleari (meno inquinanti ma con i noti rischi) o produrla con centrali termoelettriche a combustibile fossile (e allora l'inquinamento verrebbe solo decentrato, ma non ridotto). Inutile pensare a fonti rinnovabili che, comunque, hanno il loro grosso impatto ambientale dovuto all'occupazione di enormi superfici con il fotovoltaico (e relativo dissesto geologico dovuto all'alterazione dei suoli in cui sono installati gli impianti) od alla deturpazione del paesaggio e relativo inquinamento acustico dovuto all'installazione dei sistemi eolici. In qualsiasi caso poi, come visto sopra, anche risolvendo i problemi di ricarica delle batterie, servirebbero potenze enormi, tali da determinare tensioni di ricarica molto pericolose (10.000-20.000V) per poter avere correnti accettabili. L'alternativa potrebbe essere quella di standardizzare le batterie e procedere, invece che alla ricarica, allo scambio. In questo modo si potrebbe ovviare ai tempi di ricarica. I centri di scambio però dovrebbero avere un grosso stock di accumulatori, per poter garantire il servizio. In questo caso comunque non si avrebbe la certezza delle percorrenze chilometriche, poichè legate anche alla vecchiaia e stanchezza della batteria scambiata; ci sarebbe quindi l'incertezza sul corrispettivo da pagare. E poi, quanto verrebbe a costare un servizio del genere, considerato il capitale investito dai distributori-scambiatori?
In risposta al messaggio di Giovanni del 11/04/2019 alle 18:58:32Se leggi il mio intervento di prima, ho fatto due conti in proposito. Certo, quello che tu porti come goilardata potrebbe esser necessario, ce di fosse un parco auto circolante consistente. Sicuramente dovremo riattivare le centrali nucleari. Ma no!! Noi la corrente la importiamo da chi la produce da dette centrali. Per comodità, stanno vicino ai nostri confini nazionali, così le linee sono più corte!!
Hai scritto: L'alternativa potrebbe essere quella di standardizzare le batterie e procedere, invece che alla ricarica, allo scambio. In questo modo si potrebbe ovviare ai tempi di ricarica. I centri di scambio però dovrebberoavere un grosso stock di accumulatori, per poter garantire il servizio. Ottimo suggerimento! Riattiviamo le nostre quattro centrali nucleari, Garigliano, Latina, Trino e Caorso: a lato creiamo un centro di scambio di batterie cosicché il gestore abbia energia sufficiente a ricaricare il suo parco batterie; io credo che, eccetto i giorni di punta del traffico, si potrebbe anche valutare questa soluzione... Ovviamente sto scherzano, non prendertela per questa goliardata. Si dice che Il problema sia l'autonomia: questa è il meno! Si dice che il problema siano i tempi di ricarica: questo è il meno! Non si dice delle potenze necessarie a ricaricare questo parco di batterie: questo è il guaio! Giovanni
In risposta al messaggio di sergiozh del 11/04/2019 alle 19:36:47Sai quanti Kw di pannelli ci vogliono per ricaricare un'auto elettrica? E poi, quelli producono corrente di giorno, quando l'auto in genere è in movimento. Di notte, quando si ricarica il sole non c'è.
Va considerato nei costi che se uno ha un impianto di pannelli solari sul tetto e una batteria vecchia (di una vecchia auto elettrica ad esempio) puo' fare un impianto con cui avere corrente gratis per l'auto elettrica. la benzina e' gratis in italia ?
In risposta al messaggio di ik6Amo del 11/04/2019 alle 19:49:11In svizzera ci sono ditte che propongono impianti con batterie di auto usate e che accumulano di giorno la batteria a casa per poi ricaricare l'auto di notte. Penso dipanda da quanti km si fanno giornalmente e se non sono troppi riesci a ricaricare l'auto con una batteria vecchia e dei pannelli.
Sai quanti Kw di pannelli ci vogliono per ricaricare un'auto elettrica? E poi, quelli producono corrente di giorno, quando l'auto in genere è in movimento. Di notte, quando si ricarica il sole non c'è. Non potrai certamente accumulare l'energia, perchè avresti bisogno di una batteria di dimensioni e tensione maggiore a quella dell'auto da ricaricare.
In risposta al messaggio di sergiozh del 11/04/2019 alle 22:05:39Mah, le batterie usate io le considero un po come i preservativi usati, le lascerei dove sono
In svizzera ci sono ditte che propongono impianti con batterie di auto usate e che accumulano di giorno la batteria a casa per poi ricaricare l'auto di notte. Penso dipanda da quanti km si fanno giornalmente e se non sono troppi riesci a ricaricare l'auto con una batteria vecchia e dei pannelli.
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In risposta al messaggio di ik6Amo del 11/04/2019 alle 17:51:58palermo-milano?
Certo, quello è quanto potrebbe fare un impiegato che va giornalmente al lavoro. Devi però avere la colonnina di ricarica sotto casa, oppure un posto privato (box ol altro) dove portare la presa di corrente. Ma poi, prova con quell'auto ad andare da Palermo a Milano, e mi saprai dire.
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In risposta al messaggio di DonLimpio del 12/04/2019 alle 11:31:26Mezz'ora per fare il pieno? Ma tu credi alle favole? Due ore di sosta per fare la ricarica completa? Anche questa è una favola. Guarda in faccia la realtà, controlla un pò di dati matematici, capirai tante cose. La tesla ha una batteria da circa 80 Kwh a 600V.
palermo-milano? facciamola in Tesla (model X .. la mia preferita) che almeno si viaggia comodi : palermo-cosenza e ci si ferma al conad che ha una supercharger(mezz' ora per fare il pieno) caffe' pisciatina e via cosenza-casertaqui non mi pare ci siano quick charge quindi bisogna stare fermi 2 ore .. ma tanto e' ora di pranzo! caserta-battifolle alltra supercharger mezz' ora e via battifolle-milano e l' ho buttato giu' cosi' alla veloce a natale a sciare ho chiaccherato con un inglese che era arrivato sulle alpi in tesla e quando gli ho chiesto come avesse fatto si e' messo a ridere e mi ha fatto il racconto tipo palermo-milano .. nel suo caso sheffield -lanslevillard concordo che non siano auto per tutti ... ma temo che se vogliamo salvare il pianeta e non cominciare a muoverci col ciuccio e carretto non abbiamo grandi scelte
In risposta al messaggio di ik6Amo del 12/04/2019 alle 12:58:59
Mezz'ora per fare il pieno? Ma tu credi alle favole? Due ore di sosta per fare la ricarica completa? Anche questa è una favola. Guarda in faccia la realtà, controlla un pò di dati matematici, capirai tante cose. La teslaha una batteria da circa 80 Kwh a 600V. Per fare il pieno in un'ora, considerando che ci vogliono 100 Kwh, poichè un 20% è di perdite. In due ore è necessaria una fornitura da almeno 50 Kwh, e la cosa potrebbe anche esser possibile. Dobbiamo considerare però che nel filo scorrono qualcosa come 170A se carichi in un'ora; 85A se carichi in due ore. Penso che il filo sia un pò poco manovrabile. Se invece parliamo di mezz'ora, la corrente arriva a 340A. Anche se vogliamo far scorrere 7A per mm2, il filo dovrebbe avere una sezione rispettivamente di almeno 13-25 e 50 mm2. Forse ne risulta un cavo poco manovrabile e poi, non parliamo dei contatti del connettore!
In risposta al messaggio di ik6Amo del 12/04/2019 alle 12:58:59
Mezz'ora per fare il pieno? Ma tu credi alle favole? Due ore di sosta per fare la ricarica completa? Anche questa è una favola. Guarda in faccia la realtà, controlla un pò di dati matematici, capirai tante cose. La teslaha una batteria da circa 80 Kwh a 600V. Per fare il pieno in un'ora, considerando che ci vogliono 100 Kwh, poichè un 20% è di perdite. In due ore è necessaria una fornitura da almeno 50 Kwh, e la cosa potrebbe anche esser possibile. Dobbiamo considerare però che nel filo scorrono qualcosa come 170A se carichi in un'ora; 85A se carichi in due ore. Penso che il filo sia un pò poco manovrabile. Se invece parliamo di mezz'ora, la corrente arriva a 340A. Anche se vogliamo far scorrere 7A per mm2, il filo dovrebbe avere una sezione rispettivamente di almeno 13-25 e 50 mm2. Forse ne risulta un cavo poco manovrabile e poi, non parliamo dei contatti del connettore!
In risposta al messaggio di Clint del 12/04/2019 alle 11:46:58Si l'idrogeno sarebbe ottimo ma manca la rete di distribuzione per auto.
Il vero futuro è questo: Non la presa per il chiul dell'elettrico
In risposta al messaggio di Clint del 12/04/2019 alle 11:46:58
Il vero futuro è questo: Non la presa per il chiul dell'elettrico
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