In risposta al messaggio di sergiozh del 12/04/2019 alle 13:54:24Anche quando uscirono le prime auto con motore a scoppio non esisevano i distributori e la benzina si comperava in fusti dal deoghiere.
Si l'idrogeno sarebbe ottimo ma manca la rete di distribuzione per auto. sulla distanza palermo-milano in auto: chi e' che va da palermo a milano in auto ? Nessuno o quasi secondo me. le auto vengono usate dalla maggiorparte della gente per tragitti intorno a casa e al lavoro secondo me. E poi eventualmente per le vacanze. per i tragitti corti le auto elettriche le si ricaricano a casa. Il problema e' chi non ha a disposizione un posto fisso a casa dove sia possibile avere l'allaccio elettrico per caricarla di notte. la ricarica la si fara' con fonti rinnovabili e andranno istallati molti pannelli per farlo.
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In risposta al messaggio di sergiozh del 12/04/2019 alle 13:54:24Non credo di essere un'eccezione, ma ho fatto più volte, e lo farò ancora, il percorso L'Aquila Mannheim in auto. Mia figlia vive lì ed io ogni tanto la vado a trovare. Non sempre in aereo, ma anche in auto.
Si l'idrogeno sarebbe ottimo ma manca la rete di distribuzione per auto. sulla distanza palermo-milano in auto: chi e' che va da palermo a milano in auto ? Nessuno o quasi secondo me. le auto vengono usate dalla maggiorparte della gente per tragitti intorno a casa e al lavoro secondo me. E poi eventualmente per le vacanze. per i tragitti corti le auto elettriche le si ricaricano a casa. Il problema e' chi non ha a disposizione un posto fisso a casa dove sia possibile avere l'allaccio elettrico per caricarla di notte. la ricarica la si fara' con fonti rinnovabili e andranno istallati molti pannelli per farlo.
In risposta al messaggio di IZ4DJI del 12/04/2019 alle 14:23:32Il vero problema è rappresentato dal fatto che ancora nessuno è riuscito a trovare un sistema effettivamente valido e tale da sostituire il motore termico.
Anche quando uscirono le prime auto con motore a scoppio non esisevano i distributori e la benzina si comperava in fusti dal deoghiere. Fare una rete di distributori di idrogeno penso che non costerebbe piu che fare unarete di colonnine elettriche, e questa rete di distributori dovrebbe aumentare di pari passo con l aumento della immatricolazione di auto a idrogeno. L ideale poi sarebbe che la tecnologia dell idrogeno incominciasse appunto con i bus e anche i con i mezzi pesanti.
In risposta al messaggio di ik6Amo del 12/04/2019 alle 14:30:30il problema non è il motore elettrico che sarebbe molto piu efficente e molto piu piacevole da guidare che un motore termico, il problema è solo come alimentarlo.
Il vero problema è rappresentato dal fatto che ancora nessuno è riuscito a trovare un sistema effettivamente valido e tale da sostituire il motore termico. Dal momento in cui dovesse essere sperimentato un sistema conla stessa versatilità, la rete di distribuzione del carburante si adeguerebbe automaticamente, anche perchè la domanda di carburante tradizionale andrebbe gradualmente ad esaurirsi. Oggi siamo in piena sperimentazione e qualcuno vuole farci credere di aver trovato la soluzione, solo per poter sperimentare le sue invenzioni tramite noi.
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In risposta al messaggio di ik6Amo del 12/04/2019 alle 12:58:59E non devi trovare nessuno che sta ricaricando...senno' le due ore diventano 4...e così via.
Mezz'ora per fare il pieno? Ma tu credi alle favole? Due ore di sosta per fare la ricarica completa? Anche questa è una favola. Guarda in faccia la realtà, controlla un pò di dati matematici, capirai tante cose. La teslaha una batteria da circa 80 Kwh a 600V. Per fare il pieno in un'ora, considerando che ci vogliono 100 Kwh, poichè un 20% è di perdite. In due ore è necessaria una fornitura da almeno 50 Kwh, e la cosa potrebbe anche esser possibile. Dobbiamo considerare però che nel filo scorrono qualcosa come 170A se carichi in un'ora; 85A se carichi in due ore. Penso che il filo sia un pò poco manovrabile. Se invece parliamo di mezz'ora, la corrente arriva a 340A. Anche se vogliamo far scorrere 7A per mm2, il filo dovrebbe avere una sezione rispettivamente di almeno 13-25 e 50 mm2. Forse ne risulta un cavo poco manovrabile e poi, non parliamo dei contatti del connettore!
In risposta al messaggio di Giovanni del 10/04/2019 alle 14:57:59Condivido in pieno quello che stai dicendo, aggiungerei non si parla di come debba essere fatto per essere a norma un impianto in grado di erogare 15 kwatt per ogni condomino nel caso assai comune di garage condominiale. Che poi ci siano dei fortunati che possano permettersi villette unifamiliari con garage è un altro discorso. Dove ho il garage io ce ne sono 70 interrati!, ci vorrebbe una mini centrale solo per noi.
Per imposizione personale non apro link che non conosco ma dai pochi commenti leggo di contro e pro l'auto elettrica. Fantozzi direbbe 'Una kagata pazzesca!'. E' un modo come un altro, lecito, per far cassa per le case automobilistichecavalcando l'onda verdognola dell'ambientalismo di professione. E noi, collettività, anche senza avere un'auto elettrica, paghiamo per esempio la corrente delle stazioni di ricarica per questi veicoli. Dal momento che viene offerta gratuitamente, avete mai visto qualcuno che regala qualcosa senza un tornaconto? Io mai. Qualcuno si è mai chiesto, del contratto di fornitura di energia elettrica, quale potenza fosse necessaria per poter caricare la batteria della propria auto in garage? Di conseguenza quali potenze dovrebbero avere, in totale, i condominii, le aree di servizio... facendo due conti della serva si intuirebbe di cosa si stia parlando. Ma di questo non se ne parla perché, probabilmente, l'affare sfuggirebbe di mano. Giovanni
In risposta al messaggio di dielle6971 del 12/04/2019 alle 16:00:09Attraversano spesso la Germania ho notato che in moltissime aree di servizio autostradali ci sono zone apposite, spesso coperte da tensostrutture, con un discreto numero di colonnine rifornimento elettrico marcate TESLA.
E non devi trovare nessuno che sta ricaricando...senno' le due ore diventano 4...e così via. Soprattutto non si creda di essere ecologici utilizzando auto elettriche : una volta diffuse il problema inquinamento si sarà solo spostato dalle città ( forse ) ai siti di produzione di energia elettrica ( sicuro )
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In risposta al messaggio di dielle6971 del 12/04/2019 alle 18:28:32Qui a Bologna c'è ancora qualche bus con le targhe vecchio, quindi roba di 20 anni fa.
Come ho già avuto modo di scrivere, l'unico campo in cui vedrei bene l'elettrico è il trasporto pubblico, sia in città sia extraurbano : con le tratte percorse dai bus sarebbe ottimo. Il bus ormai quasi scarico viene lasciatoin deposito e ricaricato, si prende un altro bus e via. Potrebbe anche andar bene per i taxi, almeno quelli in servizio nelle città. Non ne vedo, pero' ( tranne le solite propagande )...chissà perchè. Per la mobilità privata non funziona e non funzionerà mai, almeno per i prossimi 30 anni. A meno di essere consci di comprare e mantenere un puro giocattolo. Davide
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In risposta al messaggio di ik6Amo del 12/04/2019 alle 12:58:59Le Tesla Supercharger V2 erogano 145kW... un pacco batteria da 100kWh è all'80% in meno di 30 minuti. Quando arriveranno, in un futuro molto vicino, i Supercharger V3 il tempo di carica si abbasserà ancora dato che erogheranno 250kW.
Mezz'ora per fare il pieno? Ma tu credi alle favole? Due ore di sosta per fare la ricarica completa? Anche questa è una favola. Guarda in faccia la realtà, controlla un pò di dati matematici, capirai tante cose. La teslaha una batteria da circa 80 Kwh a 600V. Per fare il pieno in un'ora, considerando che ci vogliono 100 Kwh, poichè un 20% è di perdite. In due ore è necessaria una fornitura da almeno 50 Kwh, e la cosa potrebbe anche esser possibile. Dobbiamo considerare però che nel filo scorrono qualcosa come 170A se carichi in un'ora; 85A se carichi in due ore. Penso che il filo sia un pò poco manovrabile. Se invece parliamo di mezz'ora, la corrente arriva a 340A. Anche se vogliamo far scorrere 7A per mm2, il filo dovrebbe avere una sezione rispettivamente di almeno 13-25 e 50 mm2. Forse ne risulta un cavo poco manovrabile e poi, non parliamo dei contatti del connettore!
https://www.alvolante.it/news/t...
In risposta al messaggio di il tornitore del 12/04/2019 alle 23:31:42Preferisco lasciarti alle tue illusioni. Quando comprerai la tua Tesla, ti renderai conto di quello che si sta dicendo oggi.
Le Tesla Supercharger V2 erogano 145kW... un pacco batteria da 100kWh è all'80% in meno di 30 minuti. Quando arriveranno, in un futuro molto vicino, i Supercharger V3 il tempo di carica si abbasserà ancora dato che erogheranno250kW. Questa non è una favola... è la realtà. Le colonnine enel X erogano 50kW se non ricordo male... e pensare che costa di più la corrente erogata da Enel che quella erogata da quelle Tesla. PS: la Model S e X 100D hanno una batteria a 400V composta da celle 18650 Panasonic... in totale ha 8256 celle collegate in misto serie-parallelo.
In risposta al messaggio di ik6Amo del 13/04/2019 alle 08:36:25Io ti lascio alle tue favole... Io sto parlando della realtà e non di favole; realtà che puoi andare a toccare con mano... E non solo leggendo ciò che c'è scritto su carta o su articoli digitali.
Preferisco lasciarti alle tue illusioni. Quando comprerai la tua Tesla, ti renderai conto di quello che si sta dicendo oggi.
In risposta al messaggio di sergiozh del 13/04/2019 alle 04:16:03Per il momento sulle auto ad idrogeno viene stoccato a 700 bar.
L'idrogeno lo si puo' immagazzinare a pressioni piu' basse con bombole contenenti idruri metallici che lo assorbono e lo rilasciano. in un futuro si puo' pensare che uno abbia il suo impiantino domestico di produzione di idrogeno partendo da acqua ed eletticita' prodotta da pannelli sul tetto della casa.
In risposta al messaggio di sergiozh del 13/04/2019 alle 15:07:28Non c'è alcun dubbio che entrambe le tecnologie devono maturare (l'elettrico direi quasi solo dal punto di vista dell'accumulo).
Per me le auto elettriche hanno il problema batterie che non si sa ancora bene quanto durano negli anni e in km e il pericolo incendi dovuto alle batterie che non e' trascurabile. le auto ad idrogeno per me non si sa ancorabene quanto dura la pila a combustibile e manca la rete di rifornimento o gli apparecchi per produrre l'idrogeno da se a casa. l'idrogeno per come lo vedo io sara' molto piu' indicato delle batterie per i camion al momento che si vorra' sostituire il diesel dei camion sia per il peso notevole delle batterie (per la massa che spostano i camion anche le batterie devono essere grandi e pesanti) sia per la velocita' di riempire il serbatoio con idrogeno che permette ai camion di non dover fare lunghe pause per caricare le batterie. per come la vedo io sia l'auto elettrica che quella ad idrogeno devono ancora maturare un attimo per abbassare i costi e fare un po' di esperienza di alcuni anni d'uso.
https://electrek.co/2018/04/14/...
In risposta al messaggio di Clint del 12/04/2019 alle 11:46:58Il vero futuro rimane l’ibrido, anche perché quando l’idrogeno ce lo faranno pagare quanto la benzina ci scorderemo dell’ecologia.
Il vero futuro è questo: Non la presa per il chiul dell'elettrico