In risposta al messaggio di Grinza del 13/04/2019 alle 19:46:27Secondo me il problema maggiore non è il costo del carburante, o il minore inquinamento, ma avere un veicolo con cui potere circolare sempre e comunque.
Il vero futuro rimane l’ibrido, anche perché quando l’idrogeno ce lo faranno pagare quanto la benzina ci scorderemo dell’ecologia.
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In risposta al messaggio di alexbio del 14/04/2019 alle 10:48:17In effetti per le distanze maggiori la soluzione piu' ecologica non e' ne usare l'auto ne usare l'aereo. E' usare il treno.
Penso che alla fine nei prossimi 10 anni l'unica soluzione possibile sia quella dell'ibrido avanzato quella che per intendersi (ad es nuova CRV) viaggia quasi sempre con la trazione elettrica utilizzando il propulsore a benzinasolo per la ricarica e la trazione in autostrada per cui avremo trazione elettrica in città , trazione elettrica con generatore acceso a benzina extraurbano, trazione a benzina in autostrada senza quei problemi attualmente quasi irrisolvibili che la trazione elettrica comporta. Sentivo in Tv le prove della jaguar elettrica: autonomia 300 km che si dimezza con riscaldamento o condizionamento; ricarica con presa domestica 16 ore! (quindi uso a giorni alterni) ricarica con colonnina da 16 kwatt 6 ore!. Naturalmente si tratta di un'auto dalle prestazioni notevoli, ma vi immaginate fare un viaggio ad esempio andare a Parigi anche con un'utilitaria come la Renault Zoe? Molti nostri meridionali che lavorano nel nord Italia sono soliti rientrare per trascorrere le festività con i parenti. Vogliamo tornare ai treni con le valige? E i governanti che invitavano i giovani (altrimenti detti bamboccioni) ad accettare lavori lontano da casa? Vedasi anche il reddito di cittadinanza dove si parla di 250 km!
In risposta al messaggio di Armando del 14/04/2019 alle 11:42:45e lo smaltimento di tutte quelle batterie ?
Leggevo poco fa commenti scandalizzati sul fatto che per alimentare le Formula E della gara di Roma è stata allestita una poderosa batteria di generatori Diesel. Può sembrare un controsenso in effetti, ma solo per chi bevela retorica dell'elettrico che non inquina bla bla .. senza chiedersi come è stata fatta prima l'energia che arriva alla presa. Oltre ovviamente ai problemi utente sopra ricordati: di autonomia e di tempi di ricarica.
In risposta al messaggio di immortale1 del 14/04/2019 alle 10:26:01A proposito di ordinanze comunali e veicoli abilitati alla ZTL,
spero di sbagliarmi ma temo che ben presto le amministrazioni comunali prenderanno una decisione drastica di elevare il blocco a tutte le auto benzina e gasolio lasciando il lascia passare solo a quelle gpl o ibride ,questosarà il LA del boom di vendite sulle auto ibride . ma quello che non ho capito è se le auto gpl per essere esenti al blocco devono essere da euro 5 in su o anche euro 0 essendo sufficiente che siano alimentate a gpl .. qualcuno sa di preciso come funziona? di logica un'auto euro 0 a gpl non dovrebbe inquinare ,ma a me pare che quì ci sia ben poco di logico e si tenda a fare più gli interessi del comparto automotive.
In risposta al messaggio di Armando del 14/04/2019 alle 11:42:45Piu' cha altro secondo me e' il concetto stesso di una gara automobilistica di auto elettriche un po' sballato.
Leggevo poco fa commenti scandalizzati sul fatto che per alimentare le Formula E della gara di Roma è stata allestita una poderosa batteria di generatori Diesel. Può sembrare un controsenso in effetti, ma solo per chi bevela retorica dell'elettrico che non inquina bla bla .. senza chiedersi come è stata fatta prima l'energia che arriva alla presa. Oltre ovviamente ai problemi utente sopra ricordati: di autonomia e di tempi di ricarica.
In risposta al messaggio di latrofa124 del 14/04/2019 alle 12:38:28Qui a Bologna inizialmente le ibride potevano entrare nella ZTL, ma poi il comune ha vietato anche quelle.
A proposito di ordinanze comunali e veicoli abilitati alla ZTL, Per le elettriche OK, per le ibride temo dei distingui, ovvero considerare con quale normativa di riferimento sono state omologate, oltretutto poi ci sonoibride e ibride, anche in riferimento al limite massimo del CO2 che da 95 vorrebbero a 85 se non ancora più basso addirittura 75, anche se con misurazione WLTP, si discute se debba almeno essere EURO6D o al limite Euro6DTemp EVAP ISC,in quanto non più taroccabili. Al momento non c'è, o meglio ci sarebbe, ma è in arrivo, la Prius AWD-i. è già EURO 6D Roberto
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In risposta al messaggio di IZ4DJI del 14/04/2019 alle 14:00:52Tommaso è la testimonianza di quanto ho precedentemente scritto e per non far torti a nessuno, in attesa di stabilire le regole le hanno fermate tutte, stessa cosa a Roma per le Euro6.
Qui a Bologna inizialmente le ibride potevano entrare nella ZTL, ma poi il comune ha vietato anche quelle.
In risposta al messaggio di sergiozh del 14/04/2019 alle 14:59:18Probabilmente io non ho abbastanza soldi per sentirmi in dovere di salvare il mondo, quindi egoisticamente mi interessa solo di potere usare cio che ho comperato con quei pochi soldi che ho e ragiono solo in quell ottica
Secondo me se uno compra oggi un'auto nuova dovrebbe anche pensare a quanto CO2 produrra' con l'auto e non solo a quando puo' entrare in citta' e ai costi che ha. per le auto di seconda mano il discorso e' diverso perche' quelle in ogni caso devono finire il loro ciclo di vita e qualcuno la usera' in ogni caso.
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In risposta al messaggio di IZ4DJI del 14/04/2019 alle 18:12:58Non si tratta di salvare il mondo ma di non contribuire ad affondarlo del tutto.
Probabilmente io non ho abbastanza soldi per sentirmi in dovere di salvare il mondo, quindi egoisticamente mi interessa solo di potere usare cio che ho comperato con quei pochi soldi che ho e ragiono solo in quell ottica .
In risposta al messaggio di sergiozh del 14/04/2019 alle 18:38:18Prima penso a non affondare io, poi se mi rimane due soldini li posso anche spendere per il resto del mondo.
Non si tratta di salvare il mondo ma di non contribuire ad affondarlo del tutto.
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In risposta al messaggio di IZ4DJI del 15/04/2019 alle 11:47:51
Prima penso a non affondare io, poi se mi rimane due soldini li posso anche spendere per il resto del mondo.
In risposta al messaggio di Giovanni del 15/04/2019 alle 13:28:15Eh gia'.
Hai ragione Tommaso. Il talebanismo sull'ambiente, come sulla protezione del lupo e del cinghiale, porta alla repulsione di questi problemi. C'era una volta il buco nell'ozono, poi quando si dimostrò che era un'invenzionedi alcuni che non avevano altro da fare ma lo volevano fare, si è passato alla Co2; mentre il buco nell'ozono poteva essere comprensibile per la maggioranza del popolino, la sigla Co2 fa più figo e pochi sanno cosa significhi, forse si ricordano del periodo scolastico quando la sigla Ci A due zeta O era un'altra cosa. La natura fa come vuole, possiamo strapparci le vesta o fregarcene che farà come vuole. Quando saremo, saranno troppi sulla Terra, quando la produzione alimentare, di fronte a richieste esagerati di cibo alimentare, vegetale e animale, la produzione imploderà più o meno repentina a seconda se più o meno ostacolata dalle anime pure che non vogliono centrali nucleari od inceneritori attorno alla loro casa, ma vogliono che l'interruttore della lampadina funzioni e che le strade siano comunque pulite. A quel punto, la produzione alimentare implosa condannerà la popolazione alla fame reale, dove solo i più prepotenti, mangiando i meno prepotenti, avranno la meglio. E poiché i prepotenti sono anche quelli più ignoranti (nel senso culturale), dopo qualche secolo di lotte fra bande, cominceranno a chiedersi cosa sia quella costruzione alta e rotonda, con archi perfetti e cosa sia quella costruzione accanto, un parallelepipedo con un grande passaggio al centro e due piccoli laterali (Colosseo ed Arco di Costantino, per chiarire), così come noi oggi ci chiediamo come e perché siano state costruite le piramidi, i siti archeologici vari tra cui Baalbek. E la storia ricomincia. La natura ha fatto sempre come gli pare; se la domiamo ci rende l'ambiente vivibile, se la lasciamo fare non ci considera, non ci calcola proprio. Quindi, caro Tommaso, viviamoci questi anni, cerchiamo ovviamente di fare meno danni possibile ma non fasciamoci la testa prima di essercela rotta. E lasciamo gli ambientalisti di professione, l'Antimafia di professione alle loro elucubrazioni. Giovanni