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Alternatore Transit e Ducato

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MarcoBo
MarcoBo
01/06/2010 3090
Inserito il 12/10/2010 alle: 10:35:32
Ciao a tutti, poco tempo fa, parlando con un concessionario riguardo un mc louis su ducato, ho avuto la sensazione che intendesse dirmi che l'alternatore standard del ducato sia meno potente di quello standard del transit. Per dimenticanza non gli ho poi chiesto delucidazioni a riguardo (magari avevo capito male). Immagino che qualcuno qui sia molto più informato di me a riguardo: ci sono differenze sostanziali nell'alternatore fra i due prodotti? grazie! Marco
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suki74
suki74
17/06/2007 5310
Inserito il 12/10/2010 alle: 15:48:15
Ford Transit ultimo tipo 150 Ah. Mo chi lo batte?!
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MarcoBo
MarcoBo
01/06/2010 3090
Inserito il 12/10/2010 alle: 18:53:35
:-) Ma mi sai dire anche quello del ducato?
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piluba
piluba
06/11/2009 765
Inserito il 12/10/2010 alle: 18:55:55
la fiat offre l'alternativa di 3 alternatori, stà poi all'allestitore ordinare quello più appropriato mi sembra 120 150 180 L...A monta 180 ciao
16
flavius
flavius
16/12/2009 388
Inserito il 14/02/2011 alle: 22:37:42
ducato 2800power con clima 120A
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valerionuvola
valerionuvola
27/06/2009 1172
Inserito il 14/02/2011 alle: 22:53:30
l'alternatore molto grosso è un buon vantaggio se si utilizza un inverter per il condizionatore di cellula finchè si corre , di contro alte correnti di carica scaldano le batterie usurandole precocemente . se poi la batteria è piombo acido risulterà eruttare liquido dai tappi. Bisognerebbe non caricare mai una batteria ad un valore di corrente superiore 1/7 a quello nominale. Per esempio la batteria da 100ah ha una carica ideale a 15 ampere. Provate a guardare i caricabatterie dei vostri camper e difficilmente troverete correnti di carica superiori ai 20 ampere. Comunque qualsiasi sia l'alternatore troverete il fusibile di parallelo mai superiore ai 50-60 ampere .
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roblungh
roblungh
02/12/2003 5363
Inserito il 14/02/2011 alle: 22:57:52
quote:Risposta al messaggio di valerionuvola inserito in data 14/02/2011  22:53:30 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> ricordare sempre che a valle degli alternatori ci sono i regolatori di carica appositamente studiati per evitare l'ebollizione delle batterie
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valerionuvola
valerionuvola
27/06/2009 1172
Inserito il 14/02/2011 alle: 23:02:50
il regolatore di carica è un dispositivo che permette di mantenere la tensione (voltaggio) superiore ai 12,8 volt qualsiasi sia il regime di rotazione dell'alternatore . in effetti potremo misurare con il tester una tensione di circa 13,8 costante , qualsiasi sia il regime del motore e il carico ( utilizzatori ) collegati. Ciò che cambia con la rotazione è la corrente , infatti se si posiziona una pinza amperometrica sul cavo alternatore troveremo una corrente in uscita maggiormente alta quando il regime di rotazione è maggiore e soltanto se vi sia uno o più utilizzatori che assorbono. a batterie cariche , fari spenti , tutto spento avremo un alternatore che in uscita eroga 1 o 2 ampere.
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enzo44
enzo44
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13/12/2009 4403
Inserito il 14/02/2011 alle: 23:27:56
Salve, l'alternatore con corrente di targa superiore non rovina affatto le batterie proprio perchè il regolatore stabilizza la tensione intorno ai 14 volt che è la stessa per tutti i generatori,l'alternatore piu' potente è quello che meno si discosta dalla tensine di regolazione al variare del carico,quindi permette l'utilizzo contemporaneo di inverter per condizionatore, carica batterie,alimentazione frigo, l'alternatore meno potente con carichi elevati tende ad abbassare la tensione per cui riduce la corrente e quindi carica meno le batterie,il frigo non raffredda a dovere,e l'inverter si puo'anche disinserire,da non sottovalutare anche il surriscaldamento di una macchina che lavora al limite. Quindi un alternatore con corrente di targa piu' alta è sicuramente da preferire e non ci sono controindicazioni, ovviamente è un perere personale ma credo difficilmente sarà smentito.Un saluto Enzo
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valerionuvola
valerionuvola
27/06/2009 1172
Inserito il 14/02/2011 alle: 23:36:13
hai detto perfettamente, qualora però non vi fossero grossi utilizzatori l'amperaggio prodotto finirebbe in batteria che se scarica diventa una spugna di ampere. più ampere passano e più si scalda e più si scalda..., è un po come cercar di far passare una folla di persone attraverso una porta antipanico , purtroppo i cicli carica sono ben definiti dai costruttori di batterie . poi fate voi ma io preferisco la carica lenta .
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enzo44
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13/12/2009 4403
Inserito il 15/02/2011 alle: 14:49:15
quote:Risposta al messaggio di valerionuvola inserito in data 14/02/2011  23:36:13 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
>Ciao Valerio,scusami ma non sono daccordo,come già detto l'uscita in tensione dell'alternatore è stabilizzata dal regolatore a 14 Volt e se il carico non richiede corrente non è che il generatore deve erogarla per forza,diciamo che un alternatore da 150 A può sostituire tranquillamente uno da 50 e non viceversa,quando le batterie hanno raggiunto la tensione massima di carica 2,4 V elemento vedrai, che anche caricandole con un generatore da 1000 A, l'assorbimento in corrente sara minimo e sisuramente non le porterà in ebollizione, viceversa se le carichi con un generatore da 30 A ma con regolatore sballato diciamo anche 15 Volt sicuramente andranno in ebollizione,spero di essere stato chiaro, piu' pontenza piu' sicurezza meno inconvenienti.Cordialmente E£nzo
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valerionuvola
valerionuvola
27/06/2009 1172
Inserito il 15/02/2011 alle: 18:29:35
la quantità di carica che può fornire una batteria è espessa da un valore q direttamente proporzionale dagli ampere/h della batteria. infatti la batteria è più preziosa maggiore è il numero degli ampere , non dei volt. una batteria da 100ah ha metà autonomia rispetto una di 200ah sebbene entrambe abbiano lo stesso voltaggio. Per caricare una batteria abbiamo bisogno di ristabilire gli ampere persi , non i volt che si sono abbattuti . la caduta di tensione di una batteria è l'effetto secondario , in realtà la batteria non riuscirà più ad erogare ampere e sotto carico riduce la tensione. Legge di ohm p=v*i . quando una batteria è scarica e la si pone in carica lei diventa un utilizzatore assorbe quanti più ampere riesce a prendersi , se gliene dai 10 se ne prende 10 , se gliene dai 20 se ne prende 20 se gliene dai 100 forse se li prenderebbe tutti , poco le importa se la carichi a 12,8 o 14 volt la carica è data dagli ampere. I caicabatterie da auto si misurano in ampere non in volt !! Per questo motivo se gli si da una corrente altissima in prima fase di ciclo carica il suo surriscaldamento è inevitabile.. Scusa se mi permetto ma lo faccio di lavoro e se mai hai guidato un muletto sappi che forse io te l'ho riparato.!
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flavius
flavius
16/12/2009 388
Inserito il 15/02/2011 alle: 20:20:37
quoto enzo44 l'alternatore eroga la corrente che gli viene richiesta
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chiodo64
chiodo64
27/08/2008 597
Inserito il 15/02/2011 alle: 22:05:22
quote:Risposta al messaggio di valerionuvola inserito in data 15/02/2011  18:29:35 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
>Si capisco lo scambio di corrente in fase di carica ma anche la tensione di ricarica e' importante. Se di poco superiore a quella nominale della batteria la ricarica potrebbe avere tempi lunghi
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valerionuvola
valerionuvola
27/06/2009 1172
Inserito il 15/02/2011 alle: 22:20:54
la tensione di carica non ha nessuna valenza durante il ciclo di carica , può essere di 12 volt o di 14 volt , la lunghezza del ciclo dipende solo ed esclusivamente dagli ampere. una batteria di 100ah completamente scarica se caricata a 10 ampere avrà un tempo di carica pari a 10ore , se caricata a 20 ampere avrà un tempo di carica di 5 ore . Dovete far finta di vedere 2 recipienti collegati con un piccolo tubicino , per il pricipio dei vasi comunicanti il recipiente più colmo tenterà di riempire quello vuoto con una velocità pari alla grandezza del tubo e alla corrente in esso generato. Questa corrente diminuisce gradualmente durante il riempimento poichè i 2 recimpienti si stanno equalizzando e la fase di equilibratura avviene sempre lentamente. se osservate un caricabatterie da auto la lancetta degli ampere si posiziona al massimo appena si collega la batteria , durante il ciclo carica la lancetta va sempre più giù , avviene uno scambio di curva : la corrente di carica scende ed aumenta la tensione . Nella parte fianle della carica la tensione è circa zero mentre la tensione sale fino a 2,2v elemento quasi 14 volt.
17
chiodo64
chiodo64
27/08/2008 597
Inserito il 16/02/2011 alle: 00:40:25
quote:Risposta al messaggio di valerionuvola inserito in data 15/02/2011  22:20:54 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
>Purtroppo il ciclo di carica di una batteria non e' cosi' semplice; per ottenere una valida (che scongiuri problemi di solfatazione) e completa ricarica dell'accumulatore ,occorre si che il caricabatteria fornisca gli ampere nel tempo necessario, ma che lavori anche la tensione di carica generando una curva di carica . Roby
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enzo44
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13/12/2009 4403
Inserito il 16/02/2011 alle: 14:33:02
La tensione di carica non ha nessuna valenza,puo' essere di 12 o 14 volt,la lunghezza del ciclo dipende dagli amper,con questa premessa, caro Valerio....Non ti ha mai spiegato nessuno che la tensione e la corrente sono due entità estremamente legate tra loro,la famosa legge di ohom cui facevi riferimento, quindi quando un alternatore eroga una tensione di 14 Volt,la corrente che erogherà sarà proporzionale alla resistenza del carico applicato fino al massimo della sua corrente di targa oltre questo valore inizierà a scendere la tensione o a surriscaldarsi. Per la carica degli accumulatori non è necessario un generatore piccolo per non mandarle in ebollizione ma un regolatore di carica efficente che , controllando la tensione, non permette un eccesso di carica. Alcune moderne vetture sono equipaggiate con generatori esorbitanti per far fronte a carichi elevati, ciò non pregiudica la carica delle batterie quando questi non sono richiesti,questo è assolutamente un parere personale dettato da anni di lavoro in centrale elettrica,ma,ovviamente ognuno la pensi come vuole un saluto Enzo
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valerionuvola
valerionuvola
27/06/2009 1172
Inserito il 16/02/2011 alle: 22:53:43
partiamo dal concetto che una batteria auto non si scarica mai profondamente, ma si scarica solo quel 2-3% dopo un avviamento , non per niente si chiamano batterie avviamento. le batterie semitrazione definite stazionarie non riescono a fornire picchi di corrente elevati ma carichi costanti , consentono la loro scarica fino al 20% del valore nominale. per caricare le batterie stazionarie sarebbe consigliato usare sempre un caricabatterie , l'alternatore non fornisce una curva di carica corretta ma eroga tanta più corrente quanto gli viene richiesto. appunto per questo un "vaso aperto" cioè una batteria scarica dovremo provvedere noi a inserirgli una quantità ben limitata di corrente per prevenire il surriscaldo perchè se fosse per lei si berrebbe l'alternatore . L'effetto del surriscaldamento si ha quando un'enorme quantità di energia transita attraverso un conduttore questa entità di energia si chiama ampere e non volt. per questo motivo se accendiamo un phon da 1000w collegato in rete 220volt la quantità di ampere sarè circa uguale a 4 e il nostro conduttore potrà avere una sezione pari a 1,5mmq lo stesso phon acceso in 12 volt avrà un consumo circa uguale 85 ampere e il cavo dovrà essere di almeno 16mmq altrimenti avviene il fenomeno del surriscaldo. quindi che la tensione sia 12 o 14 il fenomeno di surriscaldo è colpa della corrente in ingresso. per quel che riguarda la legge di ohm la tensione è risultato della resistenza per la corrente. la batteria non è una resistenza ma una batteria come tale la sua resistenza è non misurabile. l'alternatore fornisce una tensione di 14 volt mantenuti costanti dal regolatore di carica è una corrente variabile al numero di giri dell'altenratore stesso. la legge di ohm a qui facevo riferimento era per il calcolo della potenza , se la potenza di un utilizzatore è costante la proporzione tra corrente e tensione deve rimanere costante , se scende una sale l'altra. non mischiamo fischi con fiaschi
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enzo44
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13/12/2009 4403
Inserito il 17/02/2011 alle: 14:33:42
Senti Valerio, non voglio mischiare fischi per fiaschi,come ti ho già ripetuto nei precedenti post,ognuno e libero di pensare, credere e fare ciò che ritiene piu' opportuno, quindi ti prego non impartire lezioncine di elettrotecnica ti assicuro che non servono a nessuno, io sono convinto di cio' che ho scritto e tu pensala come vuoi,tieniti le tue buone cognizioni tecniche e le tue verità assolute nel campo elettrico ma non pensare che gli altri portano gli orecchini attaccati al naso. Senza polemica ma mi sono sentito di dirti ciò che penso.Un saluto e a risentirci spero su un altro argomento dove poterci scambiare opinioni costruttive.Enzo
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