In risposta al messaggio di salvatore del 18/05/2020 alle 13:17:57No non mi è sfuggita la notizia...
Ciao il tornitore. Presentare un prodotto/sistema con una nuova tecnologia non significa necessariamente avere pronto il prodotto per la produzione di massa Evidentemente ti e' sfuggita la notizia La nuova tecnologia e' stataannunciata due anni fa direttamente dal ceo di Bosch e sarebbe immediatamente disponibile In quel periodo i mass media davano per finito il diesel e tutte le case automobilistiche stavano investendo fortemente sull' elettrico. Giustamente Bosch ha pensato di correre ai ripari per non perdere il suo enorme mercato. Oggi, a distanza di due anni, mi pare che l'elettrico stenta (incidentalmente, una volta che tutti gli autoveicoli saranno elettrici, dove prendiamo l'energia elettrica per ricaricarli?). L'unica certezza e' che praticamente nessuno parla della nuova tecnologia e nessuna casa automobilistica l'ha ancora adottata. Non resta che aspettare.
ACIS Federal Mogul
) ma è stato solo presentato.In risposta al messaggio di il tornitore del 18/05/2020 alle 14:38:52Ciao il tornitore.
No non mi è sfuggita la notizia... Forse non hai colto la sfumatura tra presentare e avere il prodotto disponibile per la produzione di massa... Anche noi abbiamo presentato il prodotto su cui lavoriamo (c'è anche il videosu YouTube, ACIS Federal Mogul) ma è stato solo presentato. Dichiarare che è disponibile per la produzione di massa si fa sempre in tempo a parole... Lo hanno testato su una Peugoet e una BMW, anche noi abbiamo fatto innumerevoli test su strada con diverse case automobilistiche e altri innumerevoli test a banco a partire dai motori stradali fino ad arrivare ai motori stazionari e navali riprogettati per funzionare a metano; ma ciò non significa che sia disponibile per l'adozione su qualsiasi modello e che non ci siano ancora problemi da risolvere Probabilmente la soluzione Bosch, se risulterà veramente efficace pur sempre lasciando innumerevoli dubbi, verrà adottata dall'Euro 7 poichè con i sistemi odierni e le varie aree grigie dell'omologazione si riesce a omologare i mezzi. L'elettrico qua in Italia non prende piede come nel resto dell'Europa per vari motivi... Elettrodotti sottodimensionati, niente incentivi o praticamente inesistenti, vi è ancora la cultura del diesel, pigrizia delle persone nell'adattarsi ad un nuovo stile di vita, costi, diffusione delle colonnine, etc. Per l'energia elettrica per ricaricare i mezzi si trova il modo, intanto ognuno potrebbe contenere i consumi domestici (cambiare gli elettrodomestici con quelli in classe A+++ o superiore, togliere gli stand-by, illuminazione a led, prestare attenzione a non lasciare accesi i dispositivi inutilmente); io queste cose le ho attuate e il consumo li ho ridotti di un 30-35%. Per la produzione di energia... Chi ha la possibilità potrebbe adottare il fotovoltaico sulla propria abitazione; io lo sto facendo ora e un impianto da 6kWp (sul tetto avrei posto per un impianto da circa 16-17kWp ma per forza dovrebbe essere trifase) con inclinazione di 19°, esposto a 23° Sud-Ovest, no ombre, situato a Modena secondo le simulazioni dovrebbe produrre circa 7500-8000kWh/anno.
In risposta al messaggio di salvatore del 18/05/2020 alle 15:38:49Per esperienza personale, a maggior ragione lavorando proprio nel settore e divisione R&D di una multinazionale (Tenneco-Federal Mogul) a livelli paragonabili di Bosch, i media travisano e non poco...
Ciao il tornitore. A me il senso dell' articolo sembra molto chiaro. Qui non siamo in presenza di ricostruzioni giornalistiche ma delle dichiarazioni del ceo del piu' grande produttore mondiale di sistemi di iniezione permotori diesel. Credo che la mancata (finora) adozione della nuova tecnologia non sia legata questioni tecniche ma di opportunita'. E' del tutto evidente che se il diesel e' destinato a sopravvivere ancora per molto tempo, l' elettrico stenterebbe molto ad affermarsi. Se non ricordo male, qualcuno e' arrivato ad ipotizzare che - a parita' di caratteristiche - un motore diesel con la nuova tecnologia emette meno anidride carbonica di un motore elettrico (ovviamente parliamo di anidride carbonica emessa per produrre l'energia elettrica).
In risposta al messaggio di il tornitore del 18/05/2020 alle 16:35:59Non sono un tecnico, ma un lettore attento, si'.
Per esperienza personale, a maggior ragione lavorando proprio nel settore e divisione R&D di una multinazionale (Tenneco-Federal Mogul) a livelli paragonabili di Bosch, i media travisano e non poco... Finchè il prodottonon viene adottato su scala mondiale e quindi messo in produzione ciò che è stato presentato di certo subirà modifiche, parlo sempre per esperienza personale. Vorrei ricordare che la quantità di CO2 prodotta è strettamente legata alla quantità di carburante bruciato; oltretutto in una combustione completa/perfetta si ha solo formazione di CO2 e H2O dunque ci sarebbe più CO2 se la combustione fosse perfetta. Facendo un confronto... Il diesel a parità di carburante bruciato, emette in condizioni reali, circa 2650g di CO2 per litro bruciato mentre la benzina circa 2380g per litro bruciato... Oltretutto, come si sa, la benzina specie nei motori iniezione indiretta emette meno particolato poichè buona parte evapora date le condizioni operative in camera di combustione... Mentre il diesel non evaporando causa proprietà chimico-fisiche e data anche l'iniezione diretta produce più PM e NOx. Piuttosto preferisco sviluppare i benzina che i diesel anche perchè a parità di rapporto di compressione il ciclo Otto è più efficiente; infatti l'obiettivo finale per un motore ciclo Otto/Miller/Budack è quello di farli lavorare con miscele magre come il diesel e non utilizzare l'accensione comandata ma spontanea così da ridurre notevolmente gli inquinanti e aumentare allo stesso tempo le prestazioni considerevolmente. Chi ipotizza, a maggior ragione a parità di caratteristiche, che i diesel odierni producano meno CO2 mi sa che valuta non tutto il ciclo produttivo, vari ricambi con relativa produzione e smaltimento (olio, filtro olio, filtro aria motore, cinghie, olio cambio automatico, filtro SCR, EGR, consumo dei freni maggiore, FAP, catalizzatori, turbocompressore, etc etc) e la produzione del carburante in sé per sé e relativo trasporto... Vero che produrre/smaltire le batterie inquina (per lo smaltimento siamo già a buon punto) e che l'energia elettrica dipende da come viene prodotta... Ma l'energia elettrica per trasportarla si inquina meno; per me, alla fine dei conti non è vero che un'auto tradizionale inquini meno di un'elettrica. Precisiamo, l'elettrico stenta ad affermarsi qua in UE (attenzione che i paesi scandinavi non fanno parte dell'UE).
In risposta al messaggio di salvatore del 18/05/2020 alle 18:30:50Vero, leggi le notizie come le leggo io per gli altri ambiti... Ma chi ti dice, non essendo dentro nel settore e non dico operatore di una catena di produzione, che ciò che riportano è vero?
Non sono un tecnico, ma un lettore attento, si'. Le notizie vado a cercarle e cerco di non farmele imporre. La Rete in questo senso e' preziosa. Resto della idea che la nuova tecnogia non viene applicata fondamentamente permotivi di opportunita': troppo hanno investito le case automobilistiche sull' elettrico. La Svezia fa parte dell' Unione Europea e con essa Danimarca e Finlandia, considerate da molti paesi scandinavi.