In risposta al messaggio di Laikone del 29/11/2025 alle 14:50:24
e tu chi sei Willy il Coyote? così per sapere eh...
No! acqua

Ma sarò breve...
Ma vediamo quante ca-zz-ate ti posso scrivere.
Il ricordo più vivo in me è la renault Dauphine - era la fine degli anni 50 che ne smisero la produzione - l'ultima macchina con i freni a bacchetta (come le vecchie bici

) ancora esistenti.
Quindi gli impianti idraulici, già a quei tempi erano in uso e espansione. Il tuo riferimento agli anni 70 è già cosi confermato e utilizzato sistematicamente che aprì le porte ad una evoluzione destinata a migliorare mano mano con i decenni a seguire.
Il primo approccio con la pompa intermedia, venne chiamato "ripetitore" perchè era a se stante, fungendo da semplice rinvio.
La cosa durò un solo istante perchè venne sostituita con un migliore compromesso: Il "ripartitore. Già si aveva una regolazione. ma era troppo scarsa - serviva qualcosa di più serio
Questo veniva adottato anche nei sistemi ad X. Serviva, nel caso di una disfunzione, nel garantire la frenata di emergenza. Furono pochi i modelli utilizzatori di questa metodologia che la portarono avanti - Lo scopo di continuare serviva nel rendere più complesso il sistema e incasinare l'incauto manutentore/riparatore.
<Piccolo stacco che ci vuole>
Il reginetto del quartierino, superato la media inf e poi la superiore a furia di calci in c dietro e con le bustarelle del papà che doveva far valere la stirpe, forte della nomina acquisita, apriva le prime leggende metropolitane con spiegazioni che poi prendevano corpo diventando falsi d'autore.
E già!! (direbbe Travaglio) Ie parole del reginetto diventano LEGGE e guai a tentare contestazioni! Tutti si sarebbero assoggettati alle dicerie divenendo a loro volta Alfieri portavoce
"... Le pressioni da te citate, sul posteriore vengono "filtrate" dal ripartitore di frenata. "
Questa, ad esempio, ne è una! L'evoluzione immediata, che si perpetrò per decenni. fu chiamata "correttore di frenata". Quello che ha la mitica asticina regolabile e comunque quello che viene considerato da tutti - solo semplice terminologia e quindi e veniale. Nessun errore tecnico!
Non basta però a far luce- Servono i riscontri sulle pressioni per avere un quadro di paragone.
Ci sono sistemi, oramai anch'essi superati, che inseriscono una diminuzione di portata sui singoli cilindretti- e siccome questa non è visibile, se si sbaglia l'ordine di acquisto (esternamente sono identici) si fa poi un miscuglio che non se ne viene piò fuori.
...altra leggenda metropolitana > " i fremi a disco, molto più efficienti del tamburo." Semplice errore! E' esattamente il contrario - La scelta dei dischi riduce le problematiche e, importante per i produttori, favorendo lo sdoganamento immatricolare STOP!!
Poi.... Il freno di stazionamento-
Così ha preso il titolo quello che comunemente prima veniva chiamato "freno a mano.
Con l'introduzione della doppia vaschetta olio freni e la pompa sdoppiata, si ha il sistema completo con funzione di "freno di emergenza" - Ecco che si cambia nome del freno meccanico.
Questo sistema di freno meccanico crea non pochi grattacapi ai progettisti. Alcuni modelli sono nati male e l'efficienza posteriore di frenata non garantisce la guida sicura. La riducono (l'efficienza) - aumentando sì lo spazio di frenata ma eliminando il probabile sbandamento causato dal bloccaggio delle ruote posteriori facendo uscire il mezzo dalla traiettoria con conseguente perdita di controllo.
Questa Stranezza, ("io credo") passata sottobanco, prende corpo a causa del cambio automatico. Il freno di stazionamento sui modelli con il cambio automatico non è per niente efficiente... Anzi! Però si salva in corner perchè si deve mettere il cambio il "parking"
Lo immaginate il buontempone di turno che aziona il "freno a mano" per derapare mezzo con il cambio automatico? Qiundi se passa lui posso, per il medesimo motivo, far passare anche un a frenata blanda del posteriore. Vi pare?
Ma questo viene pure superato con l'ausilio del freno di stazionamento elettronico. Salvi capra e cavoli!!
Altra cosa detta male > "Le pompe dei freni vanno benissimo praticamente per tutta la vita del mezzo se non in rarissime eccezioni."<
Le pompe sono sempre con la stessa concezione> pistoncino e gommini. Durano di più quelle dotate di ABS. Guarda caso sono anche state riviste e semplificate, tanto da paragonarle a quelle della vecchia fiat 500- Durano di più (ma comunque meno) anche quelle con servo freno decisamente potenziato. Il motivo è quello.
Va inteso pure una manutenzione migliore - cambio olio più ravvicinato e regolare.
Concludendo> Se non testiamo una pressione di ingaggio e escludiamo di fatto una possibile causa di malfunzionamento dei particolari sopra da me citati e riservando una corsia preferenziale all'astina si regolazione che, in base al carico, si sposta aumentando/diminuendo la portata e di conseguenza l'afflusso di pressione (cosa che per altro si calcola facilmente) escludendo quindi la possibilità di errata regolazione perchè il pedale del freno e rigido e non si abbassa se non quel margine abitudinale che rientra nella norma anche se con uno sfarfallamento del disco che rimane a tolleranza senza precludere la somma di eventuali ma minime differenze tra forze frenanti nel medesimo asse, Quindi riducendo la velocita sui rulli del banco prova, per via dell'effetto frenante, amenoche, la prova non sia eseguita sul banco a piastre e che il freno di stazionamento in perfetto stato sia a riposo CORRETTAMRNTE si presume il superamento di controllo da parte dell'esaminatore con tanto di timbro di certifica.
Oltremodo si potrebbe equivocare se, un altro esaminatore, potesse rivelare dei riscontri differenti. Ciò non toglie l'arbitrio che ne uscirebbe causando un pasticcio di test su test dall'uno all'altro. Serve allora la controprova di un terzo sistema per la convalida. Ma poi,.. cioè.. davanti a questo,,, HAI HAIII... Mi sa che ho perso il filo del discorso! Aspetta un attimino... NO! Niente... ........Prossimamente su ODEON..........
Temisto