quote:Originally posted by bolsenior
Giuseppe grazie!
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Data la banalità della cosa mi domando se il padrone dell'autofficina Fiat è in buona fede...
Luciano
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Mi permetto di spezzare una lancia a favore della categoria dei meccanici.
Il salto generazionale dovuto alla introduzione di software sempre più complessi introduce delle problematiche nuove a cui i manutentori non possono essere preparati.
In tutta buona fede, vista la statistica di difettosità del sensore è difficile pensare che un reset della macchina, staccando la batteria, avrebbe potuto risolvere il problema.
Qualunque meccanico, non a conoscenza di statiche di guasto ripetitive analoghe, e nel tuo interesse (prima risolve e meno paghi) avrebbe cambiato il sensore in quattro e quattr'otto nella quasi certezza di risolverti velocemente il problema.
Difficile era pensare che il progettista abbia scelto per tale particolare una connessione via software, ovvero il segnale elettrico che invece di arrivare direttamente alla lancetta, prima viene eleborato dal processore e poi, tramite una uscita dedicata, veicolato al dispositivo di visualizzazione.
Probabilmente tale scelta è dovuta, e pensandoci meglio, è anche ovvia e non una inutile complicazione, alla necessità di integrare tra i dati di ingresso del processore, il valore di temperatura per consentire di ottimizzare la combustione.
Dovremo abituarci a tali strani e inspiegabili fenomeni sui mezzi meccanici. Sempre di più i comandi meccanici saranno sostituiti da dispositivi di input, per cui, ad esempio, premendo l'accelleratore non si azionerà più un filo che rimanda a distanza una azione meccanica che apre una farfalla, ma si azionerà un dispositivo elettronico che invierà un segnale ad un processore, sarà questi, che in base al programma (che potrà contenere errori, teniamo presente!) a decidere il da farsi per mezzo di attuatori (in sostanza dei marchingegni che possono muovere dei meccanismi).
Questo garantisce una migliore sicurezza, manovre palesemente errate o pericolose possono essere inmpedite o attenuate a livelli accettabili, ma introduce tutta una serie di problematiche nuove.
Se vedete software come i sistemi operativi Windows continuamente corretti da patch e aggiornamenti che si succedono di continuo, capirete che non è semplice fare un software complesso privo di errori, poichè le situazioni operative spesso nascondono imprevisti di cui il programmatore non riesce a tenere conto.
Saluti, alessandro
Modificato da alexxys il 29/04/2007 alle 10:36:46