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Tom77
Tom77
02/06/2011 197
Inserito il 08/09/2016 alle: 21:19:29

No scusa Gianfranco, riguardo a Corona ironizzo, anch'io scrivo ma non concludo, a differenza sua. … E,  anche se non mi piace molto, l'ho regalato a mia moglie e le è piaciuto (è un'animalista), piace alle sue amiche, insomma piace e vende… e già vendere libri al giorno d'oggi è un risultato enorme.  
io preferisco altri, tipo G. Orwell 1984 e tutti i libri che ne derivano… per restare nella mia lingua preferisco Pavese, Calvino, Moravia, Baricco …  non chè sia un gran lettore, anzi, soffro di senso di colpa perché vorrei leggere molto di più…  spesso mi perdo a consultare argomenti tecnici, anch'io sono un pochino appassionato di tecnica: mio padre è un grande tecnico che punta a fare il romantico, io sono un romantico che cerca di fare il tecnico…  ecco. laugh 

Il dato degli analfabeti sistemici? Io credo che sia il più grosso male di questa penisola Italica! Ogni cosa negativa che capita in questo fantomatico stato è, per mio conto, da imputare al fatto che quasi un italiano su due proprio non sa comprendere ciò che legge e non sa scrivere con un significato preciso. 
Metti poi una televisione che propaganda stupidaggini infinite, dove ogni telegiornale dice la sua, metti dei giornalisti venduti al potere/denaro come se non peggio di sfortunati stati africani…   ecco questo bel paese che va pian piano distruggendosi o vendendosi al miglior offerente. 
Se non arriva la corretta informazione come si può pretendere di cambiare in meglio? 

Libertà di stampa, l’Italia crolla: ora è al 77° posto
Nella classifica stilata da Reporter senza frontiere perdiamo 4 posizioni. Fra le cause i giornalisti intimiditi o minacciati di morte. Meglio di noi anche Burkina Faso e Botswana
 
Brutte notizie per l’Italia sul fronte della  libertà di stampa. 

Nell’annuale classifica di Reporters sans Frontieres 

il nostro Paese  perde quattro posizioni, scendendo dal 73° posto del 2015 al  77° (su un totale di 180 Paesi) del 2016. L’Italia è il fanalino di coda dell’Ue (che è comunque l’area in cui c’è maggiore tutela dei giornalisti), seguita soltanto da Cipro, Grecia e Bulgaria.  
 
GIORNALISTI NEL MIRINO  
Fra i motivi che - secondo l’organizzazione con base in Francia - pesano sul peggioramento, il fatto che  «fra i 30 e i 50 giornalisti» sarebbero sotto protezione della polizia per minacce di morte o intimidazioni. Nel rapporto vengono citati anche «procedimenti giudiziari» per i giornalisti che hanno scritto sullo scandalo Vatileaks. I giornalisti in maggiore difficoltà in Italia, dunque, sono quelli che fanno inchieste su corruzione e crimine organizzato 
 
DIETRO BENIN E BURKINA FASO  
Per farsi un’idea dell’ allarmante situazione italiana basta dare un’occhiata alla classifica:  ci precedono Paesi come Tonga, Burkina Faso e Botswana.  
 

INCHIESTA Così l’Egitto sorveglia dissidenti e giornalisti (di Carola Frediani) 

 
 
L’Italia si piazza al 77° posto, tra Moldova e Benin (Fonte: rsf.org) 
ITALIA-kRQG--680x401@LaStampa.it.JPG
 
 
L’AFRICA SORPASSA L’AMERICA  
La libertà di stampa è peggiorata quasi ovunque nel 2015. Ma per la prima volta, da quando Rsf ha cominciato nel 2002 a elaborare la sua classifica, l’Africa mostra una situazione migliore che l’America, piagata dalla «violenza crescente contro i giornalisti in Latinoamerica», mentre l’Asia continua a essere il continente peggio valutato. L’Europa rimane l’area in cui i media sono più liberi, anche se Rsf nota un indebolimento del suo modello.  
 
FINLANDIA IN TESTA  
Dei 180 Paesi valutati,  la Finlandia continua ad essere quello in cui le condizioni di lavoro per i giornalisti sono migliori (è in cima alla classifica accade dal 2010; seguita da l’Olanda, che guadagna due posti, e la Norvegia, che ha perso la seconda posizione. Russia, Turchia ed Egitto sono rispettivamente al 148°, 151° e al 159° posto. Fanalini di coda Turkmenistan (178°), la Corea del Nord (179°) e l’Eritrea (180°). I balzi più grandi in classifica sono stati quelli di Tunisia (dal 126° al 96°) e Ucraina (dal 129° al 107°).  
 

 

https://www.youtube.com/watch?v...

Speedy3
Speedy3
-
Inserito il 09/09/2016 alle: 07:54:08
In risposta al messaggio di Tom77 del 08/09/2016 alle 21:19:29

No scusa Gianfranco, riguardo a Corona ironizzo, anch'io scrivo ma non concludo, a differenza sua. … E,  anche se non mi piace molto, l'ho regalato a mia moglie e le è piaciuto (è un'animalista), piace alle sue amiche,
insomma piace e vende… e già vendere libri al giorno d'oggi è un risultato enorme.   io preferisco altri, tipo G. Orwell 1984 e tutti i libri che ne derivano… per restare nella mia lingua preferisco Pavese, Calvino, Moravia, Baricco …  non chè sia un gran lettore, anzi, soffro di senso di colpa perché vorrei leggere molto di più…  spesso mi perdo a consultare argomenti tecnici, anch'io sono un pochino appassionato di tecnica: mio padre è un grande tecnico che punta a fare il romantico, io sono un romantico che cerca di fare il tecnico…  ecco.   Il dato degli analfabeti sistemici? Io credo che sia il più grosso male di questa penisola Italica! Ogni cosa negativa che capita in questo fantomatico stato è, per mio conto, da imputare al fatto che quasi un italiano su due proprio non sa comprendere ciò che legge e non sa scrivere con un significato preciso.  Metti poi una televisione che propaganda stupidaggini infinite, dove ogni telegiornale dice la sua, metti dei giornalisti venduti al potere/denaro come se non peggio di sfortunati stati africani…   ecco questo bel paese che va pian piano distruggendosi o vendendosi al miglior offerente. Se non arriva la corretta informazione come si può pretendere di cambiare in meglio?  Libertà di stampa, l’Italia crolla: ora è al 77° postoNella classifica stilata da Reporter senza frontiere perdiamo 4 posizioni. Fra le cause i giornalisti intimiditi o minacciati di morte. Meglio di noi anche Burkina Faso e Botswana Brutte notizie per l’Italia sul fronte della libertà di stampa. Nell’annuale classifica di Reporters sans Frontieres il nostro Paese perde quattro posizioni, scendendo dal 73° posto del 2015 al 77° (su un totale di 180 Paesi) del 2016. L’Italia è il fanalino di coda dell’Ue (che è comunque l’area in cui c’è maggiore tutela dei giornalisti), seguita soltanto da Cipro, Grecia e Bulgaria.     GIORNALISTI NEL MIRINO   Fra i motivi che - secondo l’organizzazione con base in Francia - pesano sul peggioramento, il fatto che «fra i 30 e i 50 giornalisti» sarebbero sotto protezione della polizia per minacce di morte o intimidazioni. Nel rapporto vengono citati anche «procedimenti giudiziari» per i giornalisti che hanno scritto sullo scandalo Vatileaks. I giornalisti in maggiore difficoltà in Italia, dunque, sono quelli che fanno inchieste su corruzione e crimine organizzato    DIETRO BENIN E BURKINA FASO   Per farsi un’idea dell’allarmante situazione italiana basta dare un’occhiata alla classifica: ci precedono Paesi come Tonga, Burkina Faso e Botswana.     INCHIESTA Così l’Egitto sorveglia dissidenti e giornalisti (di Carola Frediani)     L’Italia si piazza al 77° posto, tra Moldova e Benin (Fonte: rsf.org)    L’AFRICA SORPASSA L’AMERICA   La libertà di stampa è peggiorata quasi ovunque nel 2015. Ma per la prima volta, da quando Rsf ha cominciato nel 2002 a elaborare la sua classifica, l’Africa mostra una situazione migliore che l’America, piagata dalla «violenza crescente contro i giornalisti in Latinoamerica», mentre l’Asia continua a essere il continente peggio valutato. L’Europa rimane l’area in cui i media sono più liberi, anche se Rsf nota un indebolimento del suo modello.     FINLANDIA IN TESTA   Dei 180 Paesi valutati, la Finlandia continua ad essere quello in cui le condizioni di lavoro per i giornalisti sono migliori (è in cima alla classifica accade dal 2010; seguita da l’Olanda, che guadagna due posti, e la Norvegia, che ha perso la seconda posizione. Russia, Turchia ed Egitto sono rispettivamente al 148°, 151° e al 159° posto. Fanalini di coda Turkmenistan (178°), la Corea del Nord (179°) e l’Eritrea (180°). I balzi più grandi in classifica sono stati quelli di Tunisia (dal 126° al 96°) e Ucraina (dal 129° al 107°).      
...

Capisco wink
Tuttavia, legare un presunto analfabetismo sistemico, ad una mancanza di libertà di stampa, sulla quale concordo,la trovo una forzatura, anzi, non ne trovo il legame diretto !
Per dire la verità, oltre ad esserci una mancanza di libertà di stampa, c'è anche un'interesse diverso della stampa e dei media, ovvero quello di fare spettacolo, Odiens, insomma vendere ciò che i clienti vogliono, non ostinarsi a fare il mestiere di giornalisti, e di riportare notizie, approfondire temi...
forse questo è il problema maggiore,
è più importante parlare del vestito di Giulia Salemi, che...di mafia o di problemi gravi.
Ripropongo l'intervento di Elisa Anzaldo, di parecchio tempo fà, che le è costato un'allontanamento forzato e forzoso, che appena adesso, timorosamente, stà allentando la morsa, nei suoi confrontiwink
https://www.youtube.com/watch?v=qFiyOWgRTfM
 
Ciao
Gianfranco



https://www.youtube.com/watch?v=-aLesKMv9Xk https://www.youtube.com/watch?v=0c9iYZdsZMM
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Tom77
Tom77
02/06/2011 197
Inserito il 09/09/2016 alle: 11:55:39
In risposta al messaggio di Speedy3 del 09/09/2016 alle 07:54:08

Capisco Tuttavia, legare un presunto analfabetismo sistemico, ad una mancanza di libertà di stampa, sulla quale concordo,la trovo una forzatura, anzi, non ne trovo il legame diretto ! Per dire la verità, oltre ad esserci
una mancanza di libertà di stampa, c'è anche un'interesse diverso della stampa e dei media, ovvero quello di fare spettacolo, Odiens, insomma vendere ciò che i clienti vogliono, non ostinarsi a fare il mestiere di giornalisti, e di riportare notizie, approfondire temi... forse questo è il problema maggiore, è più importante parlare del vestito di Giulia Salemi, che...di mafia o di problemi gravi. Ripropongo l'intervento di Elisa Anzaldo, di parecchio tempo fà, che le è costato un'allontanamento forzato e forzoso, che appena adesso, timorosamente, stà allentando la morsa, nei suoi confronti  Ciao Gianfranco
...

Il problema iniziale era, è e resterà l'analfabetismo e l'incapacità di capire e di pensare non solo quel che si legge ma anche di comprendere le notizie lette. 
Se la libertà di stampa retrocede, e stiamo arrivando a livelli peggiori che l'Africa, è dovuto al nostro analfabetismo sistemico. 
Ci ostiniamo a non dare importanza all'educazione e alla cultura! (apoteosi dell'idiozia visto che abitiamo una penisola che ha fatto della cultura e dell'arte la sua vera bandiera!) 
Non comprendendo le notizie "difficili" passiamo oltre e ci consoliamo nel leggere la gazzetta dello sport…  Dovremmo invece arrabbiarci con noi stessi, e notare la nostra imbecillità e reagire.  
Purtroppo, invece, siamo più impegnati a far a gara a chi orina più lontano col vicino di casa, col cognato o con "l'amico"  (amicizia ormai solo fittizia),  piuttosto che metterci in dubbio e ritornare sui propri passi. 
E' una questione che noto anche su tutti i forum e su tutti i social: se sai qualcosa è meglio che la tiene per te, o al massimo se vuoi proprio diffonderla devi lasciare agli altri l'impressione di scoprirla da sé…  perché oggi, non vogliamo più che ci insegnino qualcosa! abbiamo l'ardire e la convinzione di essere già imparati, già edotti, già maestri semplicemente perché adulti e vaccinati…   
Non c'è idiozia più grande. 
 

https://www.youtube.com/watch?v...

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Tom77
Tom77
02/06/2011 197
Inserito il 09/09/2016 alle: 14:01:21

Interessante video…  " L'informazione libera che fa bene anche ai liberi servi!" …   Peccato che troppo spesso sbagliamo linguaggio e continuiamo a chiamare POLITICA quel che dei buffoni (di qua o di là) ci propinano: il suo vero nome è RETORICA!  (anche questo fa parte di quella brutta malattia di cui soffriamo in tanti). 

La  retorica è l'arte di parlar bene (in 

greco antico

: ῥητορικὴ τέχνη, rhetorikè téchne, «arte del dire»). Essa è la disciplina che studia il metodo di composizione dei discorsi, ovvero come organizzare la 

lingua naturale

 (non simbolica) secondo un criterio per il quale a una proposizione segua una conclusione. Sotto questo aspetto essa è un 

metalinguaggio

, in quanto cioè un «discorso sul discorso».

[1]


Lo scopo della retorica è la 

persuasione

, intesa come approvazione della tesi dell'oratore da parte di uno specifico uditorio. Da un lato, la persuasione consiste in un fenomeno 

emotivo

 di assenso 

psicologico

; per altro verso ha una base 

epistemologica

: lo studio dei fondamenti della persuasione è studio degli elementi che, connettendo diverse proposizioni tra loro, portano a una conclusione condivisa, quindi dei modi di disvelamento della 

verità

 nello specifico campo del discorso.

 

Modificato da Tom77 il 09/09/2016 alle 14:16:06
Cornovaglia in Camper - II episodio
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Speedy3
Speedy3
-
Inserito il 10/09/2016 alle: 09:43:38

Ritengo Tu sia molto convinto delle Tue tesi e delle Tue affermazioni,
in una sorta, però, di egocentrismo, estremo !
Non trovo giusto che Tu dia definizioni, assolute, e decida cosa è vero e cosa è falso, come nei confronti dell'amicizia, ritengo Tu sia in errore,
anzi, pare di capire, che per Te sia vero  e giusto ciò che Tu ritieni vero e giusto, definendo gli altri, tutti gli altri, dei fessi.
Non vorrei dirTelo, ma penso che ciò a cui Ti opponi, diventi, come scritto sul terzo libro di Murphy wink
vorrei farTi notare, che forse, quando dici "Il problema iniziale era, è e resterà l'analfabetismo e l'incapacità di capire e di pensare non solo quel che si legge ma anche di comprendere le notizie lette. ", sia proprio un qualcosa, che Ti appartiene, intimamente.

Parere personale, ovviamente.


Ciao
Gianfranco


https://www.youtube.com/watch?v=-aLesKMv9Xk https://www.youtube.com/watch?v=0c9iYZdsZMM

Modificato da Speedy3 il 10/09/2016 alle 09:45:01
14
Tom77
Tom77
02/06/2011 197
Inserito il 11/09/2016 alle: 12:17:28
In risposta al messaggio di Speedy3 del 10/09/2016 alle 09:43:38

Ritengo Tu sia molto convinto delle Tue tesi e delle Tue affermazioni, in una sorta, però, di egocentrismo, estremo ! Non trovo giusto che Tu dia definizioni, assolute, e decida cosa è vero e cosa è falso, come nei confronti
dell'amicizia, ritengo Tu sia in errore, anzi, pare di capire, che per Te sia vero  e giusto ciò che Tu ritieni vero e giusto, definendo gli altri, tutti gli altri, dei fessi. Non vorrei dirTelo, ma penso che ciò a cui Ti opponi, diventi, come scritto sul terzo libro di Murphy vorrei farTi notare, che forse, quando dici Il problema iniziale era, è e resterà l'analfabetismo e l'incapacità di capire e di pensare non solo quel che si legge ma anche di comprendere le notizie lette. , sia proprio un qualcosa, che Ti appartiene, intimamente. Parere personale, ovviamente. Ciao Gianfranco
...

Solitamente nei forum ho sempre trovato gente capace sia di leggere che di scrivere..  Altrimenti non sarebbero qua. 
Io non sto dando insulti a TU e a TE …  generalizzo dei comportamenti che vedo e che vedono altre persone autonomamente pensanti come me. 
Quando si comincia ad additare dicendo "tu" si innesca solo un comportamento animalesco di attacco/difesa che sui forum è oltremodo assurdo. 
Di persona, almeno, conta l'aspetto fisico di cui, ritengo (grazie all'esperienza di vita appresa) di essere ben piazzato laugh e molto tranquillo. 
Ah, come sarebbe ancor bello il mondo se si potessero risolvere le questioni soltanto con due pugni in facciawink  e poi magari ci si ritrova con un occhio nero a ubriacarsi al bar insieme e cantare le stesse canzoni…  
Invece oggi ci si spara o ci si accoltella per un posteggio o per una scaramuccia da niente.  Era così anche ieri? eh, bè, allora son io che sono un irrimediabile romantico tipo Hemingway (da ragazzo mi piaceva moltissimo) ma, purtroppo si cresce e si invecchia e il mondo, e la gente, e le esperienze creano solchi nella nostra pelle che poi chiamiamo rughe. 
Gianfranco le tue parole sono conferme per me, ulteriori conferme, di grandi gare di orinate all'aria. 
Cresciamo un pochino, su dai, che siamo Umani e ci hanno dato un dono di cui troppo spesso vogliamo fare a meno: l'intelligenza. 

A te piace questo mondo così come è? Credi ci sia la possibilità di migliorarlo? Come?  Ti piacciono tutti i comportamenti della maggioranza delle persone? credi che dovrebbero avere una maggiore educazione? quale tipo di educazione? 
* basta anche solo pensarci un pochino ogni tanto. 

Saluti. 

 

https://www.youtube.com/watch?v...

Speedy3
Speedy3
-
Inserito il 12/09/2016 alle: 07:45:28

Attenzione,
NON è e non era mia intenzione dare l'impressione che ci fosse un'offesa o una ripicca.
Mi interessava soltanto fare uno scambio di opinioni, chiaro, ed al netto di falsità o salamelecchi !wink
No, neppure a me piace, l'atteggiamento che hanno molte persone, lo stile da Talk Show, dove per imporre il proprio peso, bisogna alzare la voce e non lasciar parlare nessun'altro!
Non mi piace la mancanza di semplice rispetto per la libertà, degli altri, sapere che ognuno ha una sua libertà, che gli spetta, ma che termina dove inizia quella degli altri !
basterebbe rispettare i limiti, non abusare della propria identità, rispettare e pretendere che venga rispettata.
Il motto degli Scouts, detto dal fondatore ed ideatore, certo Baden Powell ( generale dell'esercito inglese), secondo il quale E' necessario lasciare il mondo un pò migliore di come lo si è trovato ! wink


e come diceva Totò..." e con questo ho detto tutto" laugh


Ciao
Gianfranco


https://www.youtube.com/watch?v=-aLesKMv9Xk https://www.youtube.com/watch?v=0c9iYZdsZMM

Modificato da Speedy3 il 12/09/2016 alle 07:46:09
14
Tom77
Tom77
02/06/2011 197
Inserito il 12/09/2016 alle: 16:13:11
In risposta al messaggio di Speedy3 del 12/09/2016 alle 07:45:28

Attenzione, NON è e non era mia intenzione dare l'impressione che ci fosse un'offesa o una ripicca. Mi interessava soltanto fare uno scambio di opinioni, chiaro, ed al netto di falsità o salamelecchi ! No, neppure a me
piace, l'atteggiamento che hanno molte persone, lo stile da Talk Show, dove per imporre il proprio peso, bisogna alzare la voce e non lasciar parlare nessun'altro! Non mi piace la mancanza di semplice rispetto per la libertà, degli altri, sapere che ognuno ha una sua libertà, che gli spetta, ma che termina dove inizia quella degli altri ! basterebbe rispettare i limiti, non abusare della propria identità, rispettare e pretendere che venga rispettata. Il motto degli Scouts, detto dal fondatore ed ideatore, certo Baden Powell ( generale dell'esercito inglese), secondo il quale E' necessario lasciare il mondo un pò migliore di come lo si è trovato ! e come diceva Totò... e con questo ho detto tutto Ciao Gianfranco
...

Gianfranco scusami ma parli di libertà e poi di un motto di un Generale militare, credo che tu stia facendo un po' di confusione. 
Un generale non sarà mai in grado di insegnare libertà! perché lui stesso non ha mai goduto di libertà ma sempre di qualcuno a cui obbedire fino ad arrivare a farsi obbedire. 
Le persone assasinate come Ghandi, come Luter King, come Kennedy, loro invece sì, che avrebbero potuto divulgare il significato di libertà. 
Ma tant'è che questo mondo, questo sistema, li ha eliminati… Come hanno eliminato Falcone e Borsellino, e con loro tanti altri… E noi tutti continuiamo,  come stolti criceti in gabbia, a far girare le rotelle di questo non più libero sistema socio-economico-politico. 
Consoliamoci pure (lo facciamo fin troppo bene) con lo splendido Totò, maestro di comicità ma, la nostra libertà si sta riducendo insieme alla nostra individualità. 
La solita frase "la tua libertà finisce quando inizia la libertà altrui" è un po' come quell'altra "è nato prima l'uovo o la gallina"… oppure " è sempre stato così"   ed intanto scansiamo le nostre responsabilità evolutive, e gettiamo via la nostra individualità in un conformismo esagerato per paura e codardia.. ..  Ma qui il discorso si fa un po' troppo specialistico per essere scritto in questo forum di camper, direi. 
 

https://www.youtube.com/watch?v...

Lo scopo della vita, la sua vocazione è la gioia. [...] Più spesso di tutto, questa gioia è guastata dall''avidità, dall''ambizione, e l''una e l''altra sono soddisfatte dal lavoro. Sfuggi il lavoro per te, lavoro tormentoso, pesante. L''attività per gli altri non è lavoro. Siate come bambini, gioite sempre. Che terribile errore del nostro mondo, pensare che la fatica, il lavoro sia una virtù. Né l''uno né l''altra, ma piuttosto un vizio. Cristo non lavorava. (15 settembre 1889, p. 315) Lev Nikolàevič Tolstòj (1828 – 1910)
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