quote:Originally posted by lexion
Non ho detto questo e di sicuro NON DICO GRAZIE AL GOVERNO ATTUALE!!!!
Forse mi sono spiegato male. Volevo dire che il governo Berlusconi non ha agevolato la Fiat come è sempre successo negli passatti ma la lasciata nel suo brodo e per uscire dalla M...A hanno dovuto rimboccarsi le maniche!
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Avevo capito, ma leggi un pochino qua tratto da beppe grillo.it
Una notizia è passata quasi inosservata. Lo scorso mese la Consob ha preso coraggio, o forse non poteva farne a meno, e ha dichiarato l’incapacità temporanea ad assumere cariche in società quotate per il trio Lescano dell’Ifil (che controlla la Fiat) composto da Gianluigi Gabetti, Franzo Grande Stevens e Virgilio Marrone. Gabetti si è beccato 5 milioni di euro di multa. La Consob ha riferito di Gabetti: “carattere doloso delle violazioni, da ricollegare alla piena falsità dei comunicati conseguente alla partecipazione (riconnessa anche alle cariche rivestite nell’ambito del Gruppo Agnelli) alle attività concernenti l’operazione di equity swap...”
La magia delle parole che non fanno capire un c..o. Equity swap, provate a dirlo, piano, a vostra moglie, nell’intimità: e..q..u.i.t.y..s..w..a..p. Penserà a un nuovo gioco erotico un po’ doloroso. E vi dimenticherete così dei vostri titoli Fiat nel cassetto. Quelli che vi ha consigliato la vostra banca di fiducia.
Gabetti ha, per la Consob, manipolato il mercato, ma vediamo i fatti:
- Il titolo Fiat crolla in Borsa nella primavera del 2005
- La Exor lussemburghese (di maggioranza Giovanni Agnelli & Co.) acquista da Merryl Linch quasi il 10% di tutta la Fiat a un valore di circa 5 euro in modalità equity swap, quindi a un prezzo di cessione futuro concordato
- Ifil compra dalla società Exor 82 milioni azioni ordinarie Fiat a un prezzo di 6,5 euro
- Il comune azionista poteva comprare nello stesso periodo le azioni a 7,5-8 euro
La famiglia Agnelli capitanata da Gabetti, ha comprato azioni Fiat a 5 euro come Exor e venduto azioni Fiat alla Ifil a 6,5. Tutto in casa. Non ha informato in modo trasparente il mercato. Ha mantenuto il controllo della Fiat con il 30,06% solo grazie a questa operazione. Che bella famiglia.
Ma la Fiat non è quell’azienda che quando perdeva c’era la cassa integrazione con i soldi nostri e quando guadagnava i soldi se li teneva in tasca? E a quando una “supposta equity” alla famiglia Agnelli?
ED ANCORA
una tabella semplice-semplice il Sole 24 Ore ha riportato i debiti finanziari delle più importanti società italiane al 31 marzo del 2005.
Vediamo cosa dice la tabellina partendo dai debiti finanziari, una piccola classifica delle società più indebitate:
1a Telecom Italia, 50.756 milioni di euro (non dubitavo),
2a Fiat, 32.121 milioni di euro (lo sapevo),
3a Enel, 25.666 milioni di euro (ho capito perché è andata in Borsa!),
4a Autostrade, 10.049 milioni di euro (tutti debiti dei Benetton?)
Telecom, Enel e Autostrade si reggono (con le stampelle) su tre fattori:
- monopolio di fatto,
- incassi continui,
- tariffe superiori alla media europea.
Ma, lo capisce chiunque, non possono durare con questi debiti e con questi manager.
Infatti, se l’indebitamento viene confrontato con il capitale netto delle società (in altri termini quanto valgono) si ha la seguente classifica:
1a Fiat con un mostruoso 594,4%,
2a Autostrade con un altrettanto mostruoso 538,5%,
3a Telecom Italia con 239,5%,
4a Enel con il 128,1%.
Forse questo è l’ordine in cui nel tempo queste società falliranno. Ma in realtà sono già tutte fallite.
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Premesso che Beppe Grillo più di tanto non mi piace perchè alla fine fa solo retorica; non sto dicendo che sbaglia ma è diventato un idolo dicendo cose che tutti sanno ma che comunque resteranno così perchè ci sono troppi interessi, vedi il suo intervento alla riunione del Cda di Telecom solo perchè lui è un azionista e alla fine si è proposto alla candidatura di general qualcosa...
Detto questo, che forse non centrava più di tanto, ma mi andava di precisarlo, il discorso da te riportato è giusto ma si sa che nelle grandi aziende funziona così; vedi Alitalia che il presidente si è preso una liquidazione di non so quanti miglioni di euro per far fallire una azienda. Il punto nel caso di Fiat sta che ogni volta il governo aiutava l'azienda con cassa integrazione pre pensionamenti ecc... l'ultima volta la lasciata nel suo brodo se poi i proprietari ci mangiano sopra non so cosa farci, ma almeno lo stato non ha tirato fuori soldi almeno apparentemente!!!